Romantica Clock
"Romantica Clock" è uno shoujo manga scolastico di 10 volumi nato dalla creatività di Yoko Maki, nota in Italia per la sua opera di esordio " I love you Baby". Il proposito dell'autrice è raccontare le stagioni del cuore di due fratelli gemelli, Aoi e Akane, accomunati da un aspetto fisico attraente e completamente diversi nelle attitudini. Aoi è un ragazzo acuto, controllato nelle reazioni e brillante a scuola; mentre Akane è gioiosa, spontanea e comunicativa. Questa è la storia di come due fratelli riscopriranno un legame ossidato dall'insicurezza di Akane, che sin da bambina soffre di un profondo complesso di inferiorità verso Aoi. Un manga che offre tanto sentimento, un parco di personaggi ricco, un ventaglio di temi importanti che non è facile raccontare con delicatezza e sensibilità. Se siete arrivati al quarto volume non avete ancora visto niente, continuate a leggere e solo alla fine vi renderete conto che il disegno complessivo dell'opera ha un significato potente.
Il primo volume apre le danze ad una protagonista femminile che riempie gli spazi e le scene: fiera, sportiva e determinata a conquistare il suo primo amore con una lettera. La dura realtà lascia intendere al lettore, e lo comprova, che Akane nonostante sia ricca di qualità positive ha una maturità non ancora sviluppata. Viene miseramente rifiutata dallo studente più eccellente della scuola, che non riconosce in lei né una persona intelligente, né in grado di averla al suo fianco.
Dall'altro lato abbiamo un Aoi che non frequenta le lezioni e prosegue gli studi da casa, chiuso in una stanza circondata di libri. E' circoscritto nel suo spazio vitale e da lì non si rende visibile all'esterno, laddove qualsiasi situazione potrebbe portarlo a misurarsi con la sorella. Qualcosa però lo riporterà a mettere il naso fuori, iniziando a vivere come tutti gli altri studenti della sua età e senza timore che le sue azioni possano nuocere l'autostima della gemella pasticciona.
Come accoglieranno gli amici e la scuola la notizia che il brillante studente fantasma è in realtà il fratello di una delle più scarse allieve dell'istituto? Come interiorizzerà Akane la presenza del fratello nella sua vita quotidiana dal quale lui è stato assente per molto tempo?
Una storia per niente banale, ricca di eventi e di colpi di scena. Le situazioni nuove si inseriscono nella narrazione in modo moderato, preparando il lettore a degli scenari anche drammatici che francamente mi hanno sopresa. Non bisognerebbe mai fermarsi alle apparenze quando si legge una storia, ma questa devo ammettere che aveva offerto dei segnali deboli che hanno assunto un senso solo con lo sviluppo delle situazioni e con la crescita dei personaggi principali. Mi riferisco in modo particolare al personaggio di Akane, che ha faticato a conquistarmi a causa di un approccio bambinesco e competitivo. Si assiste in una seconda parte alla rivalsa di queste caratteristiche personali, che danno vita ad un temperamento forte che la rendono vincente su tutta la linea.
Anche se in tutte le copertine sono presenti i due gemelli, a ciascuno è dedicato uno spazio nella storia per coltivare i propri sentimenti verso altre persone. Il grande protagonista della storia è il legame fraterno ma l'autrice non dimentica che il filtro shoujo e i disegni attraenti non bastano. I due fratelli poco per volta conquistano le simpatie e l'ammirazione di personaggi secondari che diventeranno loro amici. Alcuni di questi non resteranno nell'angolo ma diventeranno dei veri e propri co-protagonisti, arricchendo la storia e allargando la componente romantica. Non solo non viene dimenticato nessuno, ma a ciascuno di loro è dedicato uno spazio di approfondimento che consente di conoscere i personaggi, comprendere il legame con i gemelli e svilupparsi nel racconto in autonomia.
Rispetto all'opera di esordio (in Italia) Yoko Maki ha raggiunto una maturità grafica notevole. Le copertine e le tavole tra un capitolo e l'altro sono ricche di dettagli che circondano delle figure ben inquadrate. Non apprezzo i volti con gli occhi molto grandi ma in questa serie l'autrice sceglie di attribuirli solo ad alcuni personaggi, ampificandone l'espressività e mantenendo l'armonia di insieme. Anche gli sfondi sono notevolmente migliorati: sono ben distinguibili gli arredamenti di interni, l'oggettistica e gli esterni (le mattonelle, la pavimentazione dei marciapiedi, l'architettura delle case) sono stati una gioia per gli occhi. Rispetto ad altri shoujo densi di bollicine, stelline, fiorellini per coprire spazi vuoti, qui ho visto uno studio meticoloso nel contestualizzare le scene e l'ho apprezzato.
Quando ho terminato di leggere quest'opera ho sentito un vuoto perché il personaggio femminile, più di altri, ha un entusiasmo contagioso ed è stato disegnato per trasmetterlo. L'autrice si offre con generosità negli spazi dedicati ai suoi lettori e a più riprese mi sono trovata in sintonia con le sue dediche. L'ho interpretato come il segnale di una autrice che conosce i suoi lettori e comprende quali stati d'animo può suscitare la sua opera. Non condivido chi associa il target di questa lettura ad un pubblico di bambini perché "Romantica Clock" affronta temi seri e importanti, con dialoghi "belli", raccontati con una chiave shoujo che non definirei leggera.
In conclusione, credo che "Romantica Clock" sia uno degli shoujo romantici scolastici più apprezzabili letto negli ultimi otto anni. Non lasciatevi ingannare né dalle copertine, né da ipotesi di legami incestuosi, né da timori che trattando la storia di due fratelli non ci siano storie d'amore da raccontare. Spero che arriveranno delle altre opere in Italia della stessa autrice, con I love you baby e Romantica Clock per me ha dimostrato di possedere una lente speciale nel trattare delle tematiche sensibili.
Il primo volume apre le danze ad una protagonista femminile che riempie gli spazi e le scene: fiera, sportiva e determinata a conquistare il suo primo amore con una lettera. La dura realtà lascia intendere al lettore, e lo comprova, che Akane nonostante sia ricca di qualità positive ha una maturità non ancora sviluppata. Viene miseramente rifiutata dallo studente più eccellente della scuola, che non riconosce in lei né una persona intelligente, né in grado di averla al suo fianco.
Dall'altro lato abbiamo un Aoi che non frequenta le lezioni e prosegue gli studi da casa, chiuso in una stanza circondata di libri. E' circoscritto nel suo spazio vitale e da lì non si rende visibile all'esterno, laddove qualsiasi situazione potrebbe portarlo a misurarsi con la sorella. Qualcosa però lo riporterà a mettere il naso fuori, iniziando a vivere come tutti gli altri studenti della sua età e senza timore che le sue azioni possano nuocere l'autostima della gemella pasticciona.
Come accoglieranno gli amici e la scuola la notizia che il brillante studente fantasma è in realtà il fratello di una delle più scarse allieve dell'istituto? Come interiorizzerà Akane la presenza del fratello nella sua vita quotidiana dal quale lui è stato assente per molto tempo?
Una storia per niente banale, ricca di eventi e di colpi di scena. Le situazioni nuove si inseriscono nella narrazione in modo moderato, preparando il lettore a degli scenari anche drammatici che francamente mi hanno sopresa. Non bisognerebbe mai fermarsi alle apparenze quando si legge una storia, ma questa devo ammettere che aveva offerto dei segnali deboli che hanno assunto un senso solo con lo sviluppo delle situazioni e con la crescita dei personaggi principali. Mi riferisco in modo particolare al personaggio di Akane, che ha faticato a conquistarmi a causa di un approccio bambinesco e competitivo. Si assiste in una seconda parte alla rivalsa di queste caratteristiche personali, che danno vita ad un temperamento forte che la rendono vincente su tutta la linea.
Anche se in tutte le copertine sono presenti i due gemelli, a ciascuno è dedicato uno spazio nella storia per coltivare i propri sentimenti verso altre persone. Il grande protagonista della storia è il legame fraterno ma l'autrice non dimentica che il filtro shoujo e i disegni attraenti non bastano. I due fratelli poco per volta conquistano le simpatie e l'ammirazione di personaggi secondari che diventeranno loro amici. Alcuni di questi non resteranno nell'angolo ma diventeranno dei veri e propri co-protagonisti, arricchendo la storia e allargando la componente romantica. Non solo non viene dimenticato nessuno, ma a ciascuno di loro è dedicato uno spazio di approfondimento che consente di conoscere i personaggi, comprendere il legame con i gemelli e svilupparsi nel racconto in autonomia.
Rispetto all'opera di esordio (in Italia) Yoko Maki ha raggiunto una maturità grafica notevole. Le copertine e le tavole tra un capitolo e l'altro sono ricche di dettagli che circondano delle figure ben inquadrate. Non apprezzo i volti con gli occhi molto grandi ma in questa serie l'autrice sceglie di attribuirli solo ad alcuni personaggi, ampificandone l'espressività e mantenendo l'armonia di insieme. Anche gli sfondi sono notevolmente migliorati: sono ben distinguibili gli arredamenti di interni, l'oggettistica e gli esterni (le mattonelle, la pavimentazione dei marciapiedi, l'architettura delle case) sono stati una gioia per gli occhi. Rispetto ad altri shoujo densi di bollicine, stelline, fiorellini per coprire spazi vuoti, qui ho visto uno studio meticoloso nel contestualizzare le scene e l'ho apprezzato.
Quando ho terminato di leggere quest'opera ho sentito un vuoto perché il personaggio femminile, più di altri, ha un entusiasmo contagioso ed è stato disegnato per trasmetterlo. L'autrice si offre con generosità negli spazi dedicati ai suoi lettori e a più riprese mi sono trovata in sintonia con le sue dediche. L'ho interpretato come il segnale di una autrice che conosce i suoi lettori e comprende quali stati d'animo può suscitare la sua opera. Non condivido chi associa il target di questa lettura ad un pubblico di bambini perché "Romantica Clock" affronta temi seri e importanti, con dialoghi "belli", raccontati con una chiave shoujo che non definirei leggera.
In conclusione, credo che "Romantica Clock" sia uno degli shoujo romantici scolastici più apprezzabili letto negli ultimi otto anni. Non lasciatevi ingannare né dalle copertine, né da ipotesi di legami incestuosi, né da timori che trattando la storia di due fratelli non ci siano storie d'amore da raccontare. Spero che arriveranno delle altre opere in Italia della stessa autrice, con I love you baby e Romantica Clock per me ha dimostrato di possedere una lente speciale nel trattare delle tematiche sensibili.
Prima di cominciare la recensione di “Romantica Clock” credo sia doveroso spendere due parole sui tre OAV che furono rilasciati nel 2014 per cercare di promuovere questo titolo. A mio avviso, infatti, più che pubblicizzare l'opera, questi tre mini-episodi hanno finito per creare delle aspettative sulla storia raccontata in questo manga che poi si sono rivelate assolutamente prive di fondamento. Così, per ristabilire la verità dei fatti, ritengo sia opportuno citare alcuni passi di una delle tante recensioni in cui l'equivoco generato da questo anime-spot risulta più evidente: la mia.
Nel 2014, in relazione ai tre OAV di “Romantica Clock” scrivevo:
“Dalle immagini si capisce che la trama si basa sulle vicende di due graziosissimi gemelli, uno maschio e l'altro femmina... Dalle immagini si intuisce che questo rapporto si evolverà col tempo fino a far nascere il dubbio di un possibile coinvolgimento sentimentale fra i due”
Le immagini mostrano effettivamente questo e, anche riguardandole oggi, l'impressione rimane sempre la stessa. A differenza di allora, però, adesso so che tale impressione era completamente sbagliata: “Romantica Clock” non è, a differenza di quanto sembrava, un manga “incestuoso”. I due gemelli, infatti, sono senz'altro legati da sentimenti molto profondi ma che non vanno mai oltre i limiti del semplice affetto fraterno. E se l'intera trama è dominata da questo particolare rapporto è solo perché l'autrice, Yoko Maki, voleva semplicemente rappresentare lo speciale legame che può crearsi tra due fratelli.
Se quindi quella parte della mia recensione va considerata fuorviante è invece corretta la parte successiva, cioè quella in cui dico che “l'eventuale equivoco rappresenterebbe il fallimento di questo special come strumento d'informazione del pubblico”, e sono corrette le cautele usate (“Sia chiaro che ciò che dirò potrebbe essere diverso dalla realtà dei fatti”); quanto al “comprare una cosa simile per me significherebbe buttar via i miei soldi”, devo dire che pur essendo stato un acquisto sconsiderato (quando ho cominciato a prenderlo ero attratto solo dalla bella copertina ma non ricordavo né di aver già visto i tre OAV né del giudizio che ne avevo tratto) non posso dire di aver buttato i miei soldi in quanto la lettura di questo “Romantica Clock” è risultata piuttosto gradevole.
Fatta questa doverosa premessa, passiamo alla recensione vera e propria; e come al solito cominciamo con la trama.
“Romantica Clock” racconta le vicende di due fratelli gemelli, il freddo e compassato Aoi e la dolce, competitiva ed iperattiva Akane. Da bambina, Akane soffriva terribilmente il fatto di dover essere continuamente paragonata al suo più brillante fratello, anche perché ne usciva puntualmente con le ossa rotte. La ragazza, stanca di essere considerata come “la sorella meno capace”, decise così di lanciare il suo guanto di sfida: Aoi diventò così il suo nemico giurato e lei promise solennemente che prima o poi sarebbe riuscita a diventare migliore di lui in qualcosa.
Chi ha visto “Special A” a questo punto starà pensando che da qualche parte questa storia l'aveva già sentita. In effetti, almeno inizialmente, non siamo molto lontani dalla verità: il rapporto fatto di amore e competizione che si instaura tra Aoi ed Akane ricorda molto quello esistente tra Kei ed Hikari ma con due sostanziali differenze: la prima è che in “Romantica Clock” vincere la sfida è più un'aspirazione legata al futuro e non un qualcosa da ottenere alla prima occasione che si dovesse presentare. Akane non ha lo stesso livello di preparazione atletico/culturale di Hikari ma, anzi, è un personaggio con una scarsa attitudine al sacrificio e all'apprendimento. La ragazza è cosciente dei suoi limiti e sa che al momento non c'è nessuna possibilità di successo; tuttavia ha anche la consapevolezza di essere quel tipo di persona che quando prende un impegno lo porta a termine, costi quel che costi. La seconda differenza sta nel fatto che Aoi non è affatto interessato a competere con la sorella; a dimostrazione di ciò vediamo che ad inizio storia Aoi conduce volontariamente una vita da recluso in quanto teme che la sua presenza possa mettere in ombra la sua gemella facendola così soffrire ancora di più.
L'aspirazione di Akane di non essere seconda ad Aoi è senz'altro la pietra angolare di tutta la storia; essa, però, assumerà connotazioni sempre più diverse quanto più si va avanti con la lettura. Se inizialmente, infatti, tale aspirazione si basa quasi esclusivamente sul suo desiderio di prendersi una rivincita verso chi l'aveva sempre considerata come la sorella meno dotata, col passar del tempo essa si trasformerà nello strumento più efficace per poter restare accanto a quel fratello che nel frattempo aveva capito di amare. Questo sentimento verrà ricambiato da Aoi che, nonostante la sua imperturbabile flemma, si impegnerà sempre in prima persona per aiutare Akane per permetterle di realizzare tutti i suoi sogni, anche quelli all'apparenza impossibili.
Ma, come detto in partenza, “Romantica Clock” non parla di incesto. E infatti attorno ai due gemelli ruoteranno una lunga serie di personaggi secondari, a cui l'autrice ha affidato il compito di movimentare la vita sentimentale di Aoi ed Akane; e così i due ragazzi faranno anche la conoscenza dell'amore, sia sperimentandolo in prima persona che partecipando ai problemi delle altre coppie presenti in questa storia. La presenza sulla scena dei personaggi secondari spesso è molto limitata; ma il contributo che forniscono alla godibilità della trama è davvero enorme. Non credo di esagerare affermando che in molti li preferiranno perfino ai due attori principali.
Finora solo elogi, quindi. E mi sarebbe piaciuto chiudere la recensione sottolineando, magari, solo qualche piccolo difettuccio che comunque non compromette la qualità complessiva dell'opera; purtroppo, però, non posso farlo. “Romantica Clock”, infatti, non è solo quello che vi ho raccontato fino ad ora ma è anche lo specchio di quel “Japanese way of life” che per noi occidentali risulta davvero inconcepibile, e stavolta a ragione.
Piano di studio progettato da Aoi per la sorella:”Ci sveglieremo ogni giorno alle sette e non andremo a letto fino a mezzanotte. Esclusi i momenti dei pasti e il tempo dedicato a lavarsi, studieremo sempre. Spreca anche un solo secondo e sarà tutto vano”.
Ma non basta: niente pause, non si festeggiano compleanni, non è possibile incontrare persone che resteranno in città solo per pochissimo tempo, anche una semplice serata libera per guardare i fuochi d'artificio è vietata.
E' pur vero che Akane grazie ad un carattere un po' ribelle finirà per fare lo stesso molte delle cose proibite dal fratello; in fondo la stessa autrice sa benissimo che mostrare in continuazione due ragazzi chini sui libri non è affatto divertente. Nonostante questo, però, la sensazione che la ragazzina si sottoponga a carichi di lavoro inumani è più che palpabile.
So che sembra un po' la scoperta dell'acqua calda: “l'importanza dello studio matto e disperatissimo” non è certo una scoperta di “Romantica Clock” ma è quasi una costante in manga di un certo tipo. Alla fine, pur trovando la cosa noiosissima, ci si fa il callo e, seppur non apprezzando molto la cosa, si chiude un occhio e si va avanti. Un discorso che varrebbe anche per questo manga se non fosse che nella sua seconda metà l'opera svolta verso contenuti più drammatici e continuare a proporre questo tipo di approccio allo studio diventa davvero intollerabile.
“Romantica Clock” è stato pubblicato nel 2012 dal magazine “Ribon” della casa editrice Shueisha; questo magazine è specializzato in shoujo-manga ed è diretto a bambine con un età compresa fra i nove ed i tredici anni. La domanda allora nasce spontanea: ma è davvero giusto proporre a dei ragazzini modelli simili? E' davvero giusto insegnare loro che è troppo importante inseguire i propri sogni scolastici e che quindi bisogna farlo anche a costo di rimetterci le penne? Se l'alternativa è questa preferisco mille volte l'inefficiente e incasinatissima scuola italiana.
Nel 2014, in relazione ai tre OAV di “Romantica Clock” scrivevo:
“Dalle immagini si capisce che la trama si basa sulle vicende di due graziosissimi gemelli, uno maschio e l'altro femmina... Dalle immagini si intuisce che questo rapporto si evolverà col tempo fino a far nascere il dubbio di un possibile coinvolgimento sentimentale fra i due”
Le immagini mostrano effettivamente questo e, anche riguardandole oggi, l'impressione rimane sempre la stessa. A differenza di allora, però, adesso so che tale impressione era completamente sbagliata: “Romantica Clock” non è, a differenza di quanto sembrava, un manga “incestuoso”. I due gemelli, infatti, sono senz'altro legati da sentimenti molto profondi ma che non vanno mai oltre i limiti del semplice affetto fraterno. E se l'intera trama è dominata da questo particolare rapporto è solo perché l'autrice, Yoko Maki, voleva semplicemente rappresentare lo speciale legame che può crearsi tra due fratelli.
Se quindi quella parte della mia recensione va considerata fuorviante è invece corretta la parte successiva, cioè quella in cui dico che “l'eventuale equivoco rappresenterebbe il fallimento di questo special come strumento d'informazione del pubblico”, e sono corrette le cautele usate (“Sia chiaro che ciò che dirò potrebbe essere diverso dalla realtà dei fatti”); quanto al “comprare una cosa simile per me significherebbe buttar via i miei soldi”, devo dire che pur essendo stato un acquisto sconsiderato (quando ho cominciato a prenderlo ero attratto solo dalla bella copertina ma non ricordavo né di aver già visto i tre OAV né del giudizio che ne avevo tratto) non posso dire di aver buttato i miei soldi in quanto la lettura di questo “Romantica Clock” è risultata piuttosto gradevole.
Fatta questa doverosa premessa, passiamo alla recensione vera e propria; e come al solito cominciamo con la trama.
“Romantica Clock” racconta le vicende di due fratelli gemelli, il freddo e compassato Aoi e la dolce, competitiva ed iperattiva Akane. Da bambina, Akane soffriva terribilmente il fatto di dover essere continuamente paragonata al suo più brillante fratello, anche perché ne usciva puntualmente con le ossa rotte. La ragazza, stanca di essere considerata come “la sorella meno capace”, decise così di lanciare il suo guanto di sfida: Aoi diventò così il suo nemico giurato e lei promise solennemente che prima o poi sarebbe riuscita a diventare migliore di lui in qualcosa.
Chi ha visto “Special A” a questo punto starà pensando che da qualche parte questa storia l'aveva già sentita. In effetti, almeno inizialmente, non siamo molto lontani dalla verità: il rapporto fatto di amore e competizione che si instaura tra Aoi ed Akane ricorda molto quello esistente tra Kei ed Hikari ma con due sostanziali differenze: la prima è che in “Romantica Clock” vincere la sfida è più un'aspirazione legata al futuro e non un qualcosa da ottenere alla prima occasione che si dovesse presentare. Akane non ha lo stesso livello di preparazione atletico/culturale di Hikari ma, anzi, è un personaggio con una scarsa attitudine al sacrificio e all'apprendimento. La ragazza è cosciente dei suoi limiti e sa che al momento non c'è nessuna possibilità di successo; tuttavia ha anche la consapevolezza di essere quel tipo di persona che quando prende un impegno lo porta a termine, costi quel che costi. La seconda differenza sta nel fatto che Aoi non è affatto interessato a competere con la sorella; a dimostrazione di ciò vediamo che ad inizio storia Aoi conduce volontariamente una vita da recluso in quanto teme che la sua presenza possa mettere in ombra la sua gemella facendola così soffrire ancora di più.
L'aspirazione di Akane di non essere seconda ad Aoi è senz'altro la pietra angolare di tutta la storia; essa, però, assumerà connotazioni sempre più diverse quanto più si va avanti con la lettura. Se inizialmente, infatti, tale aspirazione si basa quasi esclusivamente sul suo desiderio di prendersi una rivincita verso chi l'aveva sempre considerata come la sorella meno dotata, col passar del tempo essa si trasformerà nello strumento più efficace per poter restare accanto a quel fratello che nel frattempo aveva capito di amare. Questo sentimento verrà ricambiato da Aoi che, nonostante la sua imperturbabile flemma, si impegnerà sempre in prima persona per aiutare Akane per permetterle di realizzare tutti i suoi sogni, anche quelli all'apparenza impossibili.
Ma, come detto in partenza, “Romantica Clock” non parla di incesto. E infatti attorno ai due gemelli ruoteranno una lunga serie di personaggi secondari, a cui l'autrice ha affidato il compito di movimentare la vita sentimentale di Aoi ed Akane; e così i due ragazzi faranno anche la conoscenza dell'amore, sia sperimentandolo in prima persona che partecipando ai problemi delle altre coppie presenti in questa storia. La presenza sulla scena dei personaggi secondari spesso è molto limitata; ma il contributo che forniscono alla godibilità della trama è davvero enorme. Non credo di esagerare affermando che in molti li preferiranno perfino ai due attori principali.
Finora solo elogi, quindi. E mi sarebbe piaciuto chiudere la recensione sottolineando, magari, solo qualche piccolo difettuccio che comunque non compromette la qualità complessiva dell'opera; purtroppo, però, non posso farlo. “Romantica Clock”, infatti, non è solo quello che vi ho raccontato fino ad ora ma è anche lo specchio di quel “Japanese way of life” che per noi occidentali risulta davvero inconcepibile, e stavolta a ragione.
Piano di studio progettato da Aoi per la sorella:”Ci sveglieremo ogni giorno alle sette e non andremo a letto fino a mezzanotte. Esclusi i momenti dei pasti e il tempo dedicato a lavarsi, studieremo sempre. Spreca anche un solo secondo e sarà tutto vano”.
Ma non basta: niente pause, non si festeggiano compleanni, non è possibile incontrare persone che resteranno in città solo per pochissimo tempo, anche una semplice serata libera per guardare i fuochi d'artificio è vietata.
E' pur vero che Akane grazie ad un carattere un po' ribelle finirà per fare lo stesso molte delle cose proibite dal fratello; in fondo la stessa autrice sa benissimo che mostrare in continuazione due ragazzi chini sui libri non è affatto divertente. Nonostante questo, però, la sensazione che la ragazzina si sottoponga a carichi di lavoro inumani è più che palpabile.
So che sembra un po' la scoperta dell'acqua calda: “l'importanza dello studio matto e disperatissimo” non è certo una scoperta di “Romantica Clock” ma è quasi una costante in manga di un certo tipo. Alla fine, pur trovando la cosa noiosissima, ci si fa il callo e, seppur non apprezzando molto la cosa, si chiude un occhio e si va avanti. Un discorso che varrebbe anche per questo manga se non fosse che nella sua seconda metà l'opera svolta verso contenuti più drammatici e continuare a proporre questo tipo di approccio allo studio diventa davvero intollerabile.
“Romantica Clock” è stato pubblicato nel 2012 dal magazine “Ribon” della casa editrice Shueisha; questo magazine è specializzato in shoujo-manga ed è diretto a bambine con un età compresa fra i nove ed i tredici anni. La domanda allora nasce spontanea: ma è davvero giusto proporre a dei ragazzini modelli simili? E' davvero giusto insegnare loro che è troppo importante inseguire i propri sogni scolastici e che quindi bisogna farlo anche a costo di rimetterci le penne? Se l'alternativa è questa preferisco mille volte l'inefficiente e incasinatissima scuola italiana.
"Romantica Clock" è un manga di Youko Maki, le cui opere precedenti sono state pubblicate (quasi) interamente dalla Planet Manga, ad eccezione di qualche inedito e di "Pika Ichi", finito in mano alla GP per poi finire nel calderone di manga interrotti lasciati dalla dipartita dell'editore.
Il manga racconta delle avventure quotidiane di una coppia di gemelli, il serio Aoi, che pensa solo allo studio e raramente si concede un sorriso, e l'energica e meno ferrata negli studi Akane. Nonostante i bisticci continui i due fratelli sono sinceramente affezionati l'uno all'altra e, col passaggio all'adolescenza, si trovano per la prima volta ad affrontare delle piccole infatuazioni che getteranno un po' di scompiglio tra loro...
La trama è molto semplice e si può sintetizzare in queste poche righe, infatti "Romantica Clock" non ha la pretesta di essere un racconto esistenziale, venendo pubblicato originariamente in Giappone sulla rivista Rivon (destinata a un pubblico di bambine delle elementari/medie) è un manga destinato a un pubblico non adulto, forse neanche adolescente.
La storia è qualcosa che abbiamo già visto molte volte, i primi amori che si insinuano nel rapporto tra due fratelli e il passaggio nell'adolescenza (vi dice qualcosa "Cuore di menta" di Wataru Yoshizumi?) ma è descritto tutto in maniera molto più "soft" (e forse insipida) del solito.
Come tipico dell'autrice, nel fondo di ogni volumetto compare quasi sempre una o più storie brevi, che ancora una volta testimoniano come la Maki sia una validissima autrice e narratrice nel raccontare storie brevi, ma spesso si perda invece nelle storie in più volumi.
C'è un po' troppa dispersione nei sentimenti dei personaggi, che seppur così semplici e immediati, non risultano sempre di facile comprensione, basti pensare a Aoi: abbiamo capito che è molto affezionato alla sorella anche se non riesce sempre a dimostrarlo, ma a volte non si capiscono certe sue espressioni. E' geloso? E' molto più attaccato alla sorella di quanto non sembri? Oppure non significa niente? Arrivati al sesto volume, se si hanno ancora queste domande su un manga per bambine, significa che i personaggi in qualche modo non sono ben caratterizzati- e parlando di clichè abbastanza elementari questo diventa ancora più fastidioso.
I comprimari, seppure siano tutti facilmente distinguibili a livello grafico, come personalità sono abbastanza scialbi e presentano gli stessi problemi dei protagonisti. Si innamorano facilmente ma non sempre le loro azioni sono giustificate o coerenti.
Mancano i grandi colpi di scena, e in generale le azioni di tutti i protagonisti risultano un po' farraginose o poco motivate, nonostante la storia sia, come già detto, estremamente semplice.
Quello in cui "Romantica Clock" brilla è (solamente) il comparto grafico. La Maki fa passi da gigante da un manga all'altro, e il suo tratto diventa sempre più dettagliato e le sue tavole sempre più piene.
Tutto, ogni dettaglio, è curato fino allo stremo, non c'è mai un vuoto o uno sfondo trascurato.
Tutto sommato, "Romantica Clock" è un manga per bambine in cui la Maki non brilla particolarmente, ma dimostra di non essere in grado di colmare le sue doti come narratrice, mentre dal punto di vista grafico ha ormai raggiunto la perfezione e un tratto moderno e accattivante ma al tempo stesso facilmente riconoscibile.
Per questa fascia di pubblico si attesta come un manga mediocre nella narrazione e ottimo dal punto di vista grafico, imparagonabile a lavori del passato tratti dalla stessa rivista come appunto i manga della Yoshizumi, quelli della Tanemura, di Miho Obana ("Kodomo no omocha"/"Rossana") o i primi lavori di Ai Yazawa.
Insomma, ci sono titoli (prevalentemente del passato) decisamente migliori.
Il manga racconta delle avventure quotidiane di una coppia di gemelli, il serio Aoi, che pensa solo allo studio e raramente si concede un sorriso, e l'energica e meno ferrata negli studi Akane. Nonostante i bisticci continui i due fratelli sono sinceramente affezionati l'uno all'altra e, col passaggio all'adolescenza, si trovano per la prima volta ad affrontare delle piccole infatuazioni che getteranno un po' di scompiglio tra loro...
La trama è molto semplice e si può sintetizzare in queste poche righe, infatti "Romantica Clock" non ha la pretesta di essere un racconto esistenziale, venendo pubblicato originariamente in Giappone sulla rivista Rivon (destinata a un pubblico di bambine delle elementari/medie) è un manga destinato a un pubblico non adulto, forse neanche adolescente.
La storia è qualcosa che abbiamo già visto molte volte, i primi amori che si insinuano nel rapporto tra due fratelli e il passaggio nell'adolescenza (vi dice qualcosa "Cuore di menta" di Wataru Yoshizumi?) ma è descritto tutto in maniera molto più "soft" (e forse insipida) del solito.
Come tipico dell'autrice, nel fondo di ogni volumetto compare quasi sempre una o più storie brevi, che ancora una volta testimoniano come la Maki sia una validissima autrice e narratrice nel raccontare storie brevi, ma spesso si perda invece nelle storie in più volumi.
C'è un po' troppa dispersione nei sentimenti dei personaggi, che seppur così semplici e immediati, non risultano sempre di facile comprensione, basti pensare a Aoi: abbiamo capito che è molto affezionato alla sorella anche se non riesce sempre a dimostrarlo, ma a volte non si capiscono certe sue espressioni. E' geloso? E' molto più attaccato alla sorella di quanto non sembri? Oppure non significa niente? Arrivati al sesto volume, se si hanno ancora queste domande su un manga per bambine, significa che i personaggi in qualche modo non sono ben caratterizzati- e parlando di clichè abbastanza elementari questo diventa ancora più fastidioso.
I comprimari, seppure siano tutti facilmente distinguibili a livello grafico, come personalità sono abbastanza scialbi e presentano gli stessi problemi dei protagonisti. Si innamorano facilmente ma non sempre le loro azioni sono giustificate o coerenti.
Mancano i grandi colpi di scena, e in generale le azioni di tutti i protagonisti risultano un po' farraginose o poco motivate, nonostante la storia sia, come già detto, estremamente semplice.
Quello in cui "Romantica Clock" brilla è (solamente) il comparto grafico. La Maki fa passi da gigante da un manga all'altro, e il suo tratto diventa sempre più dettagliato e le sue tavole sempre più piene.
Tutto, ogni dettaglio, è curato fino allo stremo, non c'è mai un vuoto o uno sfondo trascurato.
Tutto sommato, "Romantica Clock" è un manga per bambine in cui la Maki non brilla particolarmente, ma dimostra di non essere in grado di colmare le sue doti come narratrice, mentre dal punto di vista grafico ha ormai raggiunto la perfezione e un tratto moderno e accattivante ma al tempo stesso facilmente riconoscibile.
Per questa fascia di pubblico si attesta come un manga mediocre nella narrazione e ottimo dal punto di vista grafico, imparagonabile a lavori del passato tratti dalla stessa rivista come appunto i manga della Yoshizumi, quelli della Tanemura, di Miho Obana ("Kodomo no omocha"/"Rossana") o i primi lavori di Ai Yazawa.
Insomma, ci sono titoli (prevalentemente del passato) decisamente migliori.