Tsubasa e Hotaru
"Tsubasa e Hotaru" è uno shoujo scolastico creato dalla matita di Nana Haruta, già conosciuta in Italia per Love Berrish e Stardust Wink. Nonostante io non abbia apprezzato in passato questa autrice, mi sento di esprimermi con eccezione su "Tsubasa e Hotaru", che a mio avviso rappresenta la sua opera più consistente ed emozionante. La bellezza di questa storia si coglie nella capacità di raccontare i piccoli progressi e di contestualizzarli in una sfera sociale, quella scolastica, che non favorisce spesso la creazione di legami.
La serie è proposta dalla Planet Manga in 11 volumi e non potete perderla se avete apprezzato le atmosfere tra i personaggi di Marmalade Boy Little (Yoshizumi) e le ambientazioni tipiche dei club sportivi come Il Filo Rosso (Miyasaka). In generale, è una serie che suggerisco ai/alle lettori/trici amanti di shoujo scolastici che ricercano degli elementi romance espressi con garbo e pudore.
Il titolo della serie "Tsubasa e Hotaru" è basato sul nome della protagonista femminile e sulla parola "lucciola" (Hotaru). In questa opera la lucciola è un elemento ricorrente perché è associato alla delicatezza dei sentimenti e al carattere dei personaggi: una creatura avvolta da una luce pacata e allo stesso tempo forte, che non vuole fare rumore. Ed è proprio questa la natura del sentimento che si fa spazio lentamente nei cuori dei protagonisti della storia.
Tsubasa è una ragazza che possiede delle doti di analisi, osservazione e raccolta di dati fuori dal comune. Vista la sua affidabilità e proattività, le viene proposto di affiancare la manager del club di basket maschile. In questo club Tsubasa si distingue da subito per le sue doti da osservatrice "stalker" delle informazioni di tutti i componenti del club. Informazioni che la aiuteranno a fornire un servizio di supporto personalizzato ai giocatori del club ed a studiare la concorrenza. Tra i suoi compagni, Tsubasa stringe amicizia con Aki Hidaka e Yuma Toba - due ragazzi interessanti e dal carattere diametralmente opposto. Se Toba è l'idolo di tutte le ragazze perché alto e bello, Aki (detto "Akky") è un ragazzetto gentile ma non particolarmente brillante nelle relazioni. Inoltre è bassino e per farsi spazio nel mondo del basket - a differenza dell'amico - si allena con impegno per sviluppare sempre più il suo talento. L'indirizzo della storia è limpido sin dal primo volume: la preferenza di Tsubasa è verso quell'Akky ...che non emerge nel suo cuore come il suono limpido di una cicala quanto grazie alla luce pacata delle lucciole. Anche se non "spacca", lui può fare la differenza nella squadra e sprona lei ad impegnarsi con motivazione nelle attività del club.
Se mi venisse chiesto cosa accade in questi 11 volumi potrei rispondere tutto e niente, perché non è una storia che ha l'ambizione di stupire il lettore con dei colpi di scena ma allo stesso tempo non annoia. Nana Haruta lascia che i suoi protagonisti si annusino lentamente e con delicatezza e invita i suoi lettori ad accompagnarli in questo percorso di lenta scoperta (e sofferenza). Rispetto ai personaggi proposti in altre storie tipiche del genere, qui nessuno dei due personaggi principali possiede l'elemento dominante o la malizia come motori dell'evoluzione del rapporto. Tsubasa è una ragazza socievole e vivace ma estremamente goffa nei rapporti con l'altro sesso, mentre Akky è il classico ragazzetto che non ha mai avuto particolare interesse verso l'altro sesso. Gli piacciono il cibo, i gattini, lo sport di squadra e vede le ragazze come dei soggetti chiassosi, eludibili se possibile. L'assenza di una carica emotiva potrebbe spazientire perché le occasioni belle tra i due protagonisti vengono create, ma lasciano sempre uno spiraglio di non compiuto, uno spazio dove regnano il dubbio, il fraintendimento e la confusione. Allo stesso tempo, il lettore si affeziona ai piccoli gesti, agli sguardi ben espressi e al linguaggio che nasconde i messaggi tra le righe.
Meritano attenzione anche le dinamiche di contorno a questa storia: i personaggi secondari, gli allenamenti, i tornei, i riti di gruppo e i bei legami che si creano al di fuori del club. Visto lo spazio dedicato alla cornice sportiva, forse avrei concesso qualcosina in più alle competizioni sportive.
In definitiva, "Tsubasa e Hotaru" lo considero uno shoujo grazioso ed in grado di catturare i lettori con la forza delle piccole cose. Si potrebbe considerare un manuale d'amore per guidare le giovani adolescenti al progressivo avvicinamento della persona che piace. Per i/le lettori/trici più maturi/e, si può considerare un bel tuffo nel passato tra i banchi di scuola.
La serie è proposta dalla Planet Manga in 11 volumi e non potete perderla se avete apprezzato le atmosfere tra i personaggi di Marmalade Boy Little (Yoshizumi) e le ambientazioni tipiche dei club sportivi come Il Filo Rosso (Miyasaka). In generale, è una serie che suggerisco ai/alle lettori/trici amanti di shoujo scolastici che ricercano degli elementi romance espressi con garbo e pudore.
Il titolo della serie "Tsubasa e Hotaru" è basato sul nome della protagonista femminile e sulla parola "lucciola" (Hotaru). In questa opera la lucciola è un elemento ricorrente perché è associato alla delicatezza dei sentimenti e al carattere dei personaggi: una creatura avvolta da una luce pacata e allo stesso tempo forte, che non vuole fare rumore. Ed è proprio questa la natura del sentimento che si fa spazio lentamente nei cuori dei protagonisti della storia.
Tsubasa è una ragazza che possiede delle doti di analisi, osservazione e raccolta di dati fuori dal comune. Vista la sua affidabilità e proattività, le viene proposto di affiancare la manager del club di basket maschile. In questo club Tsubasa si distingue da subito per le sue doti da osservatrice "stalker" delle informazioni di tutti i componenti del club. Informazioni che la aiuteranno a fornire un servizio di supporto personalizzato ai giocatori del club ed a studiare la concorrenza. Tra i suoi compagni, Tsubasa stringe amicizia con Aki Hidaka e Yuma Toba - due ragazzi interessanti e dal carattere diametralmente opposto. Se Toba è l'idolo di tutte le ragazze perché alto e bello, Aki (detto "Akky") è un ragazzetto gentile ma non particolarmente brillante nelle relazioni. Inoltre è bassino e per farsi spazio nel mondo del basket - a differenza dell'amico - si allena con impegno per sviluppare sempre più il suo talento. L'indirizzo della storia è limpido sin dal primo volume: la preferenza di Tsubasa è verso quell'Akky ...che non emerge nel suo cuore come il suono limpido di una cicala quanto grazie alla luce pacata delle lucciole. Anche se non "spacca", lui può fare la differenza nella squadra e sprona lei ad impegnarsi con motivazione nelle attività del club.
Se mi venisse chiesto cosa accade in questi 11 volumi potrei rispondere tutto e niente, perché non è una storia che ha l'ambizione di stupire il lettore con dei colpi di scena ma allo stesso tempo non annoia. Nana Haruta lascia che i suoi protagonisti si annusino lentamente e con delicatezza e invita i suoi lettori ad accompagnarli in questo percorso di lenta scoperta (e sofferenza). Rispetto ai personaggi proposti in altre storie tipiche del genere, qui nessuno dei due personaggi principali possiede l'elemento dominante o la malizia come motori dell'evoluzione del rapporto. Tsubasa è una ragazza socievole e vivace ma estremamente goffa nei rapporti con l'altro sesso, mentre Akky è il classico ragazzetto che non ha mai avuto particolare interesse verso l'altro sesso. Gli piacciono il cibo, i gattini, lo sport di squadra e vede le ragazze come dei soggetti chiassosi, eludibili se possibile. L'assenza di una carica emotiva potrebbe spazientire perché le occasioni belle tra i due protagonisti vengono create, ma lasciano sempre uno spiraglio di non compiuto, uno spazio dove regnano il dubbio, il fraintendimento e la confusione. Allo stesso tempo, il lettore si affeziona ai piccoli gesti, agli sguardi ben espressi e al linguaggio che nasconde i messaggi tra le righe.
Meritano attenzione anche le dinamiche di contorno a questa storia: i personaggi secondari, gli allenamenti, i tornei, i riti di gruppo e i bei legami che si creano al di fuori del club. Visto lo spazio dedicato alla cornice sportiva, forse avrei concesso qualcosina in più alle competizioni sportive.
In definitiva, "Tsubasa e Hotaru" lo considero uno shoujo grazioso ed in grado di catturare i lettori con la forza delle piccole cose. Si potrebbe considerare un manuale d'amore per guidare le giovani adolescenti al progressivo avvicinamento della persona che piace. Per i/le lettori/trici più maturi/e, si può considerare un bel tuffo nel passato tra i banchi di scuola.