Samurai Spirits
Come per la maggior parte dei videogame giapponesi di genere picchiaduro di successo, anche la saga di "Samurai Spirits" (conosciuta in occidente con il nome di "Samurai Shodown") ha goduto di diverse trasposizioni in manga ed anime.
Questo manga, che porta lo stesso nome del primo videogame della serie, è un volume unico dove il samurai errante Haohmaru, personaggio simbolo della saga, viene avvicinato da Nakoruru, una sacerdotessa guerriera della tribù Ainu che chiede il suo aiuto per salvare il Giappone dalle forze oscure del Makai. Un malvagio stregone sta infatti usando i poteri oscuri degli inferi per cercare di conquistare il paese.
Nakoruru e Haohmaru iniziano un viaggio dove incontrano nuovi alleati e nemici, che li porterà inevitabilmente a scontrarsi con il boss finale della storia e del videogame.
Trattandosi di un manga basato su un picchiaduro, genere di videogame dove la trama è quasi assente o conta pochissimo, anche il fumetto su di esso basato si rivela essere abbastanza semplice, per non dire banale. La narrazione è molto lineare, priva di qualsiasi colpo di scena degno di tale nome, ed è solo una sequela di battaglie molto veloci dove i diversi personaggi del gioco (solo alcuni, non c'è mica tutto il cast) si limitano a fare da comparse, sferrando i loro colpi più famosi, le mosse speciali.
I disegni dell'autore sono di buon livello, tipicamente anni '90 e molto adatti al look dei personaggi, resi molto simili e perfettamente riconoscibili dalle loro controparti in 2D.
Si arriva presto alla fine, ma non resta molto, è la classica trasposizione in formato cartaceo riuscita solo a metà e dedicata solo ai fan più sfegatati del videogame.
Questo manga, che porta lo stesso nome del primo videogame della serie, è un volume unico dove il samurai errante Haohmaru, personaggio simbolo della saga, viene avvicinato da Nakoruru, una sacerdotessa guerriera della tribù Ainu che chiede il suo aiuto per salvare il Giappone dalle forze oscure del Makai. Un malvagio stregone sta infatti usando i poteri oscuri degli inferi per cercare di conquistare il paese.
Nakoruru e Haohmaru iniziano un viaggio dove incontrano nuovi alleati e nemici, che li porterà inevitabilmente a scontrarsi con il boss finale della storia e del videogame.
Trattandosi di un manga basato su un picchiaduro, genere di videogame dove la trama è quasi assente o conta pochissimo, anche il fumetto su di esso basato si rivela essere abbastanza semplice, per non dire banale. La narrazione è molto lineare, priva di qualsiasi colpo di scena degno di tale nome, ed è solo una sequela di battaglie molto veloci dove i diversi personaggi del gioco (solo alcuni, non c'è mica tutto il cast) si limitano a fare da comparse, sferrando i loro colpi più famosi, le mosse speciali.
I disegni dell'autore sono di buon livello, tipicamente anni '90 e molto adatti al look dei personaggi, resi molto simili e perfettamente riconoscibili dalle loro controparti in 2D.
Si arriva presto alla fine, ma non resta molto, è la classica trasposizione in formato cartaceo riuscita solo a metà e dedicata solo ai fan più sfegatati del videogame.