Yuki e Tsubasa - Ali sulla neve
Il disegno si presenta molto pulito in alcune parti e molto sporco in altre, l’autore ha usato il disegno pulito per i personaggi principali e il disegno sporco per le scene dinamiche e le scene di violenza facendo si che gli stupratori non avessero viso, paragonandola alla cosa più brutta che a qualcuno può capitare. Ma nel disegno traspare anche la musica, fulcro della storia. L’autore con questa opera vuole denunciare ciò che succede in Giappone, facendo vedere al lettore bullismo, prostituzione, adescamento di giovani ragazze mescolandoci anche un po’ di detective story, raccontando la storia di due ragazzi con tanti problemi, come si conoscono, come crescono e come si innamorano con sottofondo sempre il suono di un sassofono. Mi sento di dire che questo manga mi ha suscitato sentimenti discordanti, da un lato vediamo un protagonista che continua a rimarcare il fatto che la neve copre tutto anche la sporcizia del mondo ma dall’altro la bellezza che traspare quando ci sono le scene in cui Yuki suona il sassofono, come se quel suono pulisse le coscienze di tutti ed è un modo per dire io sono qui. In sostanza è molto complesso rispetto alle normali storie lo consiglio a chi piace il tratto di Shin Takahashi e a chi piace le storie più adulte.
"Yuki ni Tsubasa", in Italia tradotto come "Yuki e Tsubasa - Ali sulla neve", è un manga composto da otto volumi ideato e disegnato da Shin Takahashi, autore famoso soprattutto per la sua precedente opera: "Lei, l'arma finale".
Tsubasa è un delinquente che frequenta ancora le scuole medie, e nonostante il suo atteggiamento da duro nasconde una personalità timida e sorprendentemente buona. Fin da piccolo ha sempre posseduto una sorta di potere paranormale ma non è mai stato in grado di controllarlo, né tanto meno di utilizzarlo a fin di bene. La sua vita cambia nel momento in cui Yuki, una ragazza muta di qualche anno più grande di lui, si trasferisce nella sua piccola città dispersa fra le montagne. Tsubasa si accorge di riuscire, grazie al suo potere, a sentire la voce interiore della ragazza, e da quel momento decide di non abbandonarla, anche se in realtà, il primo a non voler essere lasciato solo è proprio lui stesso.
Inizialmente la trama sembrava promettere bene, i presupposti per il verificarsi di sviluppi profondi e interessanti non mancavano di certo, eppure qualcosa è andato storto. La storia è molto più banale di quanto ci si possa aspettare conoscendo l'incipit, e soprattutto comparandola alle precedenti opere dell'autore. Come per la trama, anche i personaggi si sono rivelati essere una mezza delusione; in particolare Tsubasa, il protagonista principale, non gode certamente di una buona caratterizzazione, e soprattutto è completamente privo di carisma, anzi, nella maggior parte dei casi il suo carattere indeciso e insicuro risulta addirittura fastidioso ed irritante. Col proseguire dei capitoli il loro carattere rimane invariato, non si nota un minimo di maturazione da parte di nessuno, in qualsiasi modo la si guardi.
Le tematiche proposte sono molteplici, le prime che saltano all'occhio sono il bullismo, la violenza, in particolare contro il gentil sesso, le difficoltà di espressione, ma nascoste nelle sottotrame se ne possono riconoscere altre ancora. Purtroppo ognuna di esse è tratta in maniera estremamente superficiale e poco incisiva, ed il risultato non è dei migliori.
Tecnicamente il tratto dell'autore è molto particolare, così come lo è la sua modalità di impaginazione. Uno stile unico che può essere apprezzato o meno, ma che indubbiamente riesce a ricreare alla perfezione delle atmosfere delicate e suggestive.
In conclusione, forse un po' per le aspettative troppo elevate, "Yuki e Tsubasa - Ali sulla neve" si è rivelata essere un'opera parecchio deludente. Alcune delle storie presentate riescono comunque ad intrattenere, soprattutto nella fase iniziale, e la presentazione a livello grafico è ottima, ragion per cui non mi sento di bocciare completamente questo prodotto. Una sufficienza stiracchiata.
Tsubasa è un delinquente che frequenta ancora le scuole medie, e nonostante il suo atteggiamento da duro nasconde una personalità timida e sorprendentemente buona. Fin da piccolo ha sempre posseduto una sorta di potere paranormale ma non è mai stato in grado di controllarlo, né tanto meno di utilizzarlo a fin di bene. La sua vita cambia nel momento in cui Yuki, una ragazza muta di qualche anno più grande di lui, si trasferisce nella sua piccola città dispersa fra le montagne. Tsubasa si accorge di riuscire, grazie al suo potere, a sentire la voce interiore della ragazza, e da quel momento decide di non abbandonarla, anche se in realtà, il primo a non voler essere lasciato solo è proprio lui stesso.
Inizialmente la trama sembrava promettere bene, i presupposti per il verificarsi di sviluppi profondi e interessanti non mancavano di certo, eppure qualcosa è andato storto. La storia è molto più banale di quanto ci si possa aspettare conoscendo l'incipit, e soprattutto comparandola alle precedenti opere dell'autore. Come per la trama, anche i personaggi si sono rivelati essere una mezza delusione; in particolare Tsubasa, il protagonista principale, non gode certamente di una buona caratterizzazione, e soprattutto è completamente privo di carisma, anzi, nella maggior parte dei casi il suo carattere indeciso e insicuro risulta addirittura fastidioso ed irritante. Col proseguire dei capitoli il loro carattere rimane invariato, non si nota un minimo di maturazione da parte di nessuno, in qualsiasi modo la si guardi.
Le tematiche proposte sono molteplici, le prime che saltano all'occhio sono il bullismo, la violenza, in particolare contro il gentil sesso, le difficoltà di espressione, ma nascoste nelle sottotrame se ne possono riconoscere altre ancora. Purtroppo ognuna di esse è tratta in maniera estremamente superficiale e poco incisiva, ed il risultato non è dei migliori.
Tecnicamente il tratto dell'autore è molto particolare, così come lo è la sua modalità di impaginazione. Uno stile unico che può essere apprezzato o meno, ma che indubbiamente riesce a ricreare alla perfezione delle atmosfere delicate e suggestive.
In conclusione, forse un po' per le aspettative troppo elevate, "Yuki e Tsubasa - Ali sulla neve" si è rivelata essere un'opera parecchio deludente. Alcune delle storie presentate riescono comunque ad intrattenere, soprattutto nella fase iniziale, e la presentazione a livello grafico è ottima, ragion per cui non mi sento di bocciare completamente questo prodotto. Una sufficienza stiracchiata.
Una bella confezione non corrisponde sempre ad un contenuto altrettanto pregevole, e purtroppo è questo il caso di "Ali sulla Neve" di Shin Takahashi, noto in Italia soprattutto per "Lei, l'Arma Finale". Le copertine degli otto volumi dell'edizione standard della Planet Manga sono molto belle: colori pastello molto tenui con prevalenza di varie tonalità di azzurro e disegni dai tratti puliti. L'effetto finale è quello di trovarsi quasi di fronte a degli acquarelli. Purtroppo il contenuto non supporta adeguatamente questa raffinata confezione.
Tsubasa è un ragazzetto delle medie che vive in un piccolo villaggio termale. Pur dandosi delle arie da delinquente, in realtà viene spesso preso di mira e picchiato dai ragazzi più grandi. Tsubasa però non è un ragazzo comune: è infatti dotato di poteri extrasensoriali, dei quali però si vergogna quasi costituissero una colpa. Un giorno si accorge che i poteri gli permettono di sentire la "voce" di Yuki, una ragazza muta che frequenta le superiori della sua cittadina. Fra i due inizia un rapporto un po' strano ed altalenante: restano coinvolti in numerosi casi strani e loschi e Yuki si mette spesso in pericolo, eppure Tsubasa è sempre pronto ad aiutarla con i suoi poteri, malgrado Yuki ritenga di essere lei stessa a possederli e che si risveglino in lei solamente quando si trova in difficoltà.
Il tratto è molto delicato e pulito, anche se in alcune tavole le figure appaiono quasi come degli schizzi. Questa condizione del tratto (fra il completo e l'incompleto) lo rende però molto interessante. Gli occhi dei protagonisti sono piccoli e lucenti, le espressioni quasi infantili. I corpi delle ragazze sono molto prosperosi e non mancano delle inquadrature audaci, in cui si lasciano intravedere le gambe o i seni formosi. In generale il tratto è molto gradevole e genuino, in quanto lascia la sensazione che i disegni siano stati realizzati sul momento.
Edizione, copertine e disegno gradevoli… allora perché il 5?
La ragione è molto semplice: manca una trama. Il breve riassunto da me realizzato è quanto emerge dal primo volume; i volumi successivi si sviluppano in episodi più o meno lunghi, slegati gli uni dagli altri. Il problema principale è che appare tutto molto confuso, a partire dal rapporto fra Yuki e Tsubasa. Non si può considerarli realmente amici perché il loro rapporto si limita solo alla condivisione di esperienze - negative - che si concludono sempre con Yuki in pericolo, Tsubasa che interviene per aiutarla e lei infine che crede di essere dotata di poteri straordinari e non capisce che a salvarla è Tsubasa. Non sono fidanzati: anche se Tsubasa sembra avere un debole per Yuki, lei sembra non accorgersene. Yuki è un personaggio poi molto strano: è una liceale, ma ha un atteggiamento infantile e candido, che la rendono irritante agli occhi del lettore. In otto volumi si rallegra dei poteri (che non possiede) e corre in aiuto delle amiche, gettandosi a capofitto in vicende che coinvolgono mafiosi e papponi.
In contrasto con tale candore, ogni episodio ruota attorno al tema della violenza fisica e sessuale. La sensazione generale è che ci si trovi di fronte ad un grande contenitore in cui sono stati infilati un protagonista disadattato e con poteri straordinari, una liceale muta e ingenua, violenze, prostituzione e scenari tragici. Ma i personaggi? Maturano? Ovviamente no: rispetto all'inizio, nulla cambia e Tuki e Tsubasa rimangono nello stato di conoscenti-estranei.
Purtroppo è la prima opera che leggo di Takahashi e mi dispiace doverla bollare con un 5, ma un manga che ha una trama tanto confusa e multiforme costituisce una debolezza narrativa che difficilmente può essere ignorata.
Tsubasa è un ragazzetto delle medie che vive in un piccolo villaggio termale. Pur dandosi delle arie da delinquente, in realtà viene spesso preso di mira e picchiato dai ragazzi più grandi. Tsubasa però non è un ragazzo comune: è infatti dotato di poteri extrasensoriali, dei quali però si vergogna quasi costituissero una colpa. Un giorno si accorge che i poteri gli permettono di sentire la "voce" di Yuki, una ragazza muta che frequenta le superiori della sua cittadina. Fra i due inizia un rapporto un po' strano ed altalenante: restano coinvolti in numerosi casi strani e loschi e Yuki si mette spesso in pericolo, eppure Tsubasa è sempre pronto ad aiutarla con i suoi poteri, malgrado Yuki ritenga di essere lei stessa a possederli e che si risveglino in lei solamente quando si trova in difficoltà.
Il tratto è molto delicato e pulito, anche se in alcune tavole le figure appaiono quasi come degli schizzi. Questa condizione del tratto (fra il completo e l'incompleto) lo rende però molto interessante. Gli occhi dei protagonisti sono piccoli e lucenti, le espressioni quasi infantili. I corpi delle ragazze sono molto prosperosi e non mancano delle inquadrature audaci, in cui si lasciano intravedere le gambe o i seni formosi. In generale il tratto è molto gradevole e genuino, in quanto lascia la sensazione che i disegni siano stati realizzati sul momento.
Edizione, copertine e disegno gradevoli… allora perché il 5?
La ragione è molto semplice: manca una trama. Il breve riassunto da me realizzato è quanto emerge dal primo volume; i volumi successivi si sviluppano in episodi più o meno lunghi, slegati gli uni dagli altri. Il problema principale è che appare tutto molto confuso, a partire dal rapporto fra Yuki e Tsubasa. Non si può considerarli realmente amici perché il loro rapporto si limita solo alla condivisione di esperienze - negative - che si concludono sempre con Yuki in pericolo, Tsubasa che interviene per aiutarla e lei infine che crede di essere dotata di poteri straordinari e non capisce che a salvarla è Tsubasa. Non sono fidanzati: anche se Tsubasa sembra avere un debole per Yuki, lei sembra non accorgersene. Yuki è un personaggio poi molto strano: è una liceale, ma ha un atteggiamento infantile e candido, che la rendono irritante agli occhi del lettore. In otto volumi si rallegra dei poteri (che non possiede) e corre in aiuto delle amiche, gettandosi a capofitto in vicende che coinvolgono mafiosi e papponi.
In contrasto con tale candore, ogni episodio ruota attorno al tema della violenza fisica e sessuale. La sensazione generale è che ci si trovi di fronte ad un grande contenitore in cui sono stati infilati un protagonista disadattato e con poteri straordinari, una liceale muta e ingenua, violenze, prostituzione e scenari tragici. Ma i personaggi? Maturano? Ovviamente no: rispetto all'inizio, nulla cambia e Tuki e Tsubasa rimangono nello stato di conoscenti-estranei.
Purtroppo è la prima opera che leggo di Takahashi e mi dispiace doverla bollare con un 5, ma un manga che ha una trama tanto confusa e multiforme costituisce una debolezza narrativa che difficilmente può essere ignorata.