Moeyo Pen
Internazionalmente ci sono due opere di Kazuhiko Shimamoto conosciute con lo stesso nome: il nome che raggruppa le opere è “The burning pen” (“pennino di fuoco”) e le opere sono questo volume unico che sto per recensire e “Hoero Pen”, conosciuto a livello internazionale come “Manga Bomber” , uscito in Giappone undici anni dopo. Prima di decidermi a leggere appunto "Manga Bomber" o pensato di leggerne il prequel: ottima idea la mia!
Ho letto in passato varie opere comiche e mi sono fatto un mucchio di risate con Lamù o Ranma ½, perché le esagerazioni di Rumiko erano comunque nuove e intelligenti, che si legavano bene ai personaggi e alle interazioni fra di loro.
Non posso dire lo stesso di questo "Moeyo pen" dove le esagerazioni dell’autore non mi fanno ridere per niente, già come era avvenuto per "Kamen Boxer", e credo che sia questo il motivo per cui questo autore non viene più edito in Italia, nonostante in Giappone ci siano stati dei sequel.
Visto che si tratta di un seinen non mi aspettavo un manga con uno spirito così bambinesco: mi aspettavo qualcosa di più slice of life, la dura vita di un mangaka e dei suoi collaboratori, cosa che viene rappresentata in modo grottesco.
Se qualcuno volesse leggersi un’opera che pur con tutto il suo repertorio di esagerazioni è molto più realista consiglio non questo seinen gestito abbastanza indegnamenta ma uno shonen di casa Shueisha, uscito dalle mani degli autore di "Death Note"… insomma, se volete un manga che parla di manga e mangaka vi consiglio "Bakuman".
Il voto per questo manga? Beh sono stato incerto se assegnargli lo stesso voto che ho dato a "Kamen Boxer" ma alla fine ho deciso di dargli 5 ½ perché essendo un opera più conosciuta pensavo fosse migliore.
Ho letto in passato varie opere comiche e mi sono fatto un mucchio di risate con Lamù o Ranma ½, perché le esagerazioni di Rumiko erano comunque nuove e intelligenti, che si legavano bene ai personaggi e alle interazioni fra di loro.
Non posso dire lo stesso di questo "Moeyo pen" dove le esagerazioni dell’autore non mi fanno ridere per niente, già come era avvenuto per "Kamen Boxer", e credo che sia questo il motivo per cui questo autore non viene più edito in Italia, nonostante in Giappone ci siano stati dei sequel.
Visto che si tratta di un seinen non mi aspettavo un manga con uno spirito così bambinesco: mi aspettavo qualcosa di più slice of life, la dura vita di un mangaka e dei suoi collaboratori, cosa che viene rappresentata in modo grottesco.
Se qualcuno volesse leggersi un’opera che pur con tutto il suo repertorio di esagerazioni è molto più realista consiglio non questo seinen gestito abbastanza indegnamenta ma uno shonen di casa Shueisha, uscito dalle mani degli autore di "Death Note"… insomma, se volete un manga che parla di manga e mangaka vi consiglio "Bakuman".
Il voto per questo manga? Beh sono stato incerto se assegnargli lo stesso voto che ho dato a "Kamen Boxer" ma alla fine ho deciso di dargli 5 ½ perché essendo un opera più conosciuta pensavo fosse migliore.
