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Alucard88tnedjroq

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Lock Up è un manga a tema wrestling di Tetsuya Saruwatari, conosciuto soprattutto per Tough. Si tratta di soli 4 volumi ed è stato pubblicato in Italia da Planet Manga.
Storia: 8
La storia è ottima, non complessa, ma riuscita nella sua semplicità. Infatti quasi tutto il manga è incentrato in vista dell'incontro finale, che deciderà le sorti della compagnia di wrestling gestita dal protagonista. Tutti i capitoli sono intrattenenti e contribuiscono in maniera mai banale all'evoluzione della storia. Il modo in cui Saruwatari ha trattato il tema del wrestling è eccellente, si vede che è uno che ne capisce. Infatti vengono citate varie mosse e lottatori di successo. Vengono trattati temi molto duri, infatti il protagonista ha un cancro, ma nonostante ciò si impegna anima e corpo per mandare avanti la sua compagnia, dato che il wrestling è la sua passione. Inoltre la vita è i rischi dei wrestler sono descritti con realisticità assoluta, al contrario di chi banalizza sempre questa disciplina considerandola solo come finzione.
Personaggi: 9
Il personaggio più riuscito è ovviamente il protagonista, sul quale si basano tutte le vicende. Lui è estremamente determinato, ma vive comunque i suoi drammi, infatti cerca sempre di rallegrare gli altri, nonosante ammetta di essere lui stesso debole. Anche gli altri personaggi sono venuti su benissimo, tutti con il loro modo diverso di pensare e di vivere la disciplina del wrestling e di sacrificarsi per essa.
Disegni: 9
I disegni sono innegabilmente dei capolavori. La muscolatura dei personaggi e le proporzioni sono perfetti. Inoltre le varie mosse sono rappresentate con assoluta fedeltà e a volte gli vengono dedicate intere splash page mozzafiato. I movimenti si capiscono chiaramente. Anche le espressioni facciali e i volti sono disegnati benissimo, mentre un altro punto a favore è che i personaggi si distinguono chiaramente l'uno dall'altro.
Voto: 9


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CippyWolf

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
“Lock up” è una serie di Tetsuya Saruwatari, composta da 4 volumi e edita da Planet Manga.
La storia racconta le vicende di Samson Takaki e della sua compagnia di pro-wrestling.
Il manga si dimostra fin da subito un’inno all’impegno e al mettercela tutta nonostante le avversità, la fatica o la malattia.
Il manga si sviluppa con svariate vicende autoconclusive in cui emerge il cuore e l’anime del wrestler, ma soprattutto la forza del buon Takaki.
Il messaggio che l’autore riesci a trasmettere, attraverso la vita del protagonista, è che se si persegue una passione o un sogno, non vorrà dire che si realizzerà, ma si potrà dire di aver vissuto una vita piena e autentica.
Con queste premesse il mangaka riesce nell’ardua impresa di traghettarci in una storia di vita realistica, facendo conoscere anche a dei neofiti il mondo del wrestling, senza mai farlo diventare dominante, con descrizione delle mosse o delle specificità degli incontri, rimanendo sempre ben centrato sulla storia del nostro Samson.

Sul lato tecnico devo dire che i disegni si dimostrano fin da subito realistici e precisi, con particolare attenzione alla fisionomica dei personaggi, dettaglio che acquista un valore molto rilevante per l’abilità dell’autore nel destreggiarsi fra momenti molto seri e d’impatto a situazioni più comiche e rilassate, senza tradire il suo tratto molto ben curato.

L’unica e principale nota dolente, per quanto mi riguarda, è la composizione molto episodica della narrazione, senza una principale correlazione fra i vari capitoli.
Capiterà molto frequentemente che ognuno di essi rappresenterà un tassello importante nella caratterizzazione del protagonista, ma con il proseguo della lettura tale impostazione fa perdere d’impatto alla trama e agli avvenimenti, che passano in secondo piano.
Specialmente tale particolarità l’ho riscontrata nel finale, che risulta estemporaneo, vista l’immediatezza con cui terminano i fatti raccontati, che personalmente hanno lasciato un lieve senso di tristezza e un leggero “amaro in bocca”, non essendo riuscito fino alla fine a raccontare una storia piena, distaccandosi dal proprio protagonista.

Infine l’edizione della Planet Manga è corollata da una sovracoperta, senza pagine a colori.
I volumi si presentano solidi e massici, in generale resistenti.
Unica nota negativa presenta svariati errori negli indici, in cui i nomi segnati dei capitoli non corrispondo ai nomi realmente presenti nel volume, anche se è una cosa veramente di poco conto e che non influenza minimamente la godibilita della lettura.


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Kotaro

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
This is the season that we make our move
This is the season we've got something to prove
And this is the season I've got something to lose
Oh, it's now or it's never
So now and forever, we're
Ravishing
It's all right
We'll be ravishing each other
till the end of this endless night

Bonnie Tyler, "Ravishing" (1986)


Difficile spiegare perché si ama il wrestling.
E' una disciplina durissima ma incantevole, a metà fra realtà e finzione, un po' sport e un po' spettacolo, un sogno fatto di leggende e passione che viene realizzato a costo di grandi sacrifici, allenamenti pesantissimi e rischiosi combattimenti.
A proposito del wrestling si è detto tanto, nel corso dei decenni, nel bene e nel male.
Ciononostante, questa disciplina continua a entusiasmare e richiamare a sé tantissimi appassionati e a diventare un importante parte della cultura popolare: sia in America, dove personaggi come Dwayne "The Rock" Johnson o Terry "Hulk Hogan" Bollea sono ormai usciti dal ring per trasformarsi in vere e proprie icone a tutto tondo; sia in Giappone, dove gli spettacoli delle federazioni di wrestling sono seguitissimi, le riviste a tema hanno uno spazio piuttosto cospicuo sugli scaffali delle librerie e i lottatori sono diventati personaggi pubblici, che finiscono per recitare in film e telefilm o per vedere il loro "entrance theme" contenuto nella tracklist del popolarissimo gioco "Taiko no tatsujin".
Nonostante tutto, questi lottatori continuano ad esercitare un fascino inspiegabile e grandissimo su un pubblico di piccoli spettatori, che magari affianca alla visione degli incontri l'esperienza di fumetti, cartoni animati, videogiochi o pupazzetti dedicati al wrestling.
Diverse generazioni di fan, oggi, ricordano, con l'aria nostalgica di chi ripensa ad un mito intramontabile, il periodo della Gimmick Era del wrestling americano degli anni '80/'90, così come, in Giappone, non si sono mai dimenticati del mitico Uomo Tigre o del divertente e coraggioso Kinnikuman, iconiche star del wrestling a fumetti e cartoni animati che hanno fatto sognare innumerevoli ragazzini.
Chissà, forse i ragazzini di allora, che guardavano al wrestling con occhi sognanti, si saranno cimentati in prima persona, crescendo, con quello sport che tanto amavano.
Ma se anche, invece, fossero diventati dei più normali, impegnatissimi, salaryman, possiamo star certi che le emozioni regalategli dagli invincibili eroi del ring gli sono rimaste impresse nel cuore anche da adulti.

E' a loro, gli ex ragazzini e oggi adulti amanti del wrestling, che si rivolge "Lock Up", miniserie in quattro volumi realizzata da Tetsuya Saruwatari e pubblicata dal 2013 al 2014 sulle pagine di Grand Jump, rivista rivolta ad un pubblico adulto della casa editrice Shueisha, quasi a voler esplicitamente raccogliere a sé gli innumerevoli ex piccoli fans di Kinnikuman, uno dei maggiori successi shounen di Shueisha, che trattava di wrestling in maniera emozionante, eroica e sognante.
"Lock Up", in quanto opera rivolta ad un pubblico adulto, ci offre una visione del wrestling meno romanzata e più realistica, anche se la dimensione dell'eroismo, del sogno, dello spettacolo non può prescindere dal wrestling, quindi è difficile stabilire cosa sia realistico e cosa no anche nel caso di questa storia.
Il protagonista della vicenda è Samson "Tumor Fighter" Takaki, un robusto lottatore professionista proprietario di una scalcinata piccola federazione sull'orlo del fallimento. Samson ama il wrestling dal profondo del cuore, al punto da non arrendersi e continuare a lottare nonostante l'età, i problemi economici e, soprattutto, i numerosi acciacchi e problemi di salute, non ultimo un tumore alla prostata.
"Lock Up" ci porta nell'universo del puroresu giapponese, rappresentandolo con un realismo maniacale, al punto che un occhio esperto riconoscerà subito il sapiente gioco di citazioni organizzato dall'autore, che ha creato il suo Samson basandosi su Keiji Mutoh, uno dei più popolari lottatori nipponici, attualmente presidente della All Japan Pro Wrestling: oltre all'ovvia somiglianza fisica, non stupisce, dunque, la figura di "The Great Sam", vecchio alter-ego heel di Samson e chiaro rimando a quel "The Great Muta" alter-ego di Keiji Mutoh fra la fine degli anni '80 e i primi anni '90.
Se Samson è un omaggio a Keiji Mutoh e alla vecchia guardia del wrestling giapponese, il suo rivale Sho Kisaragi è, invece, chiaramente basato su Shinsuke Nakamura, giovane e talentuosa stella del puroresu recente, che negli ultimi tempi si è fatto conoscere anche in occidente, avendo firmato un contratto con NXT, una costola della popolarissima federazione statunitense WWE.

In "Lock Up" il wrestling è paradossalmente il mezzo e non il fine. Nonostante il tema portante sia quello della lotta, non è un manga incentrato sui combattimenti, che sono pochi e concentrati in alcuni punti specifici della vicenda, ma più sulla vita di Samson dentro e soprattutto fuori dal ring.
L'autore dimostra di aver appreso e di aver fatto sapientemente suoi gli elementi, l'ambiguità, il fascino del wrestling, creando un protagonista dal carisma immenso, che buca facilmente le pagine e conquista immediatamente il lettore, ma di cui non è proprio facile comprendere il carattere.
Lo stesso Samson è, infatti, parte del gioco, di quell'inspiegabile incantesimo che è il wrestling, dove il confine tra realtà e sogno, tra sport e spettacolo, tra agonismo ed eroismo è sempre, piacevolmente, molto labile.
Uomo, padre, amico, angelo, demone, maestro, eroe, un po' un Naoto Date dei giorni nostri che affronta un diverso tipo di tormenti ma non con meno coraggio: Samson è insieme tutte queste cose, ed è difficile riuscire a capire dove finisca l'una e inizi l'altra, dove finisca il "personaggio" e inizi l' "uomo", se la faida inscenata coi giovani allievi e rivali sia solo finzione oppure sia un modo rude e romanzato per impartirgli delle importantissimi lezioni di vita.
Quel che è certo è che, come sempre accade con i lottatori del mondo reale, anche Samson è riuscito a conquistarci, anche grazie ad una narrazione a tutto tondo che lo mette in relazione con un buon cast di personaggi secondari, ognuno di essi splendidamente caratterizzato e con una sua personale storia da raccontare, permettendoci di vedere anche la vita di tutti i giorni del nostro lottatore e i rapporti che intrattiene con i vari personaggi, aiutandoli a risolvere i loro problemi e lasciando un ricordo di sé dentro di loro.
E' una storia reale, rude, toccante, capace di farti esaltare e commuovere, ma di lasciarti anche un sorriso e una speranza, dietro le lacrime. In fondo, è questo il compito degli eroi, così come quello dei wrestler: emozionare, regalare sogni, smuovere gli animi, anche a costo si sacrificare il proprio corpo o la propria vita.
E' incredibile e bellissimo vedere come il wrestling si presti a tutto questo: inaspettatamente, una disciplina all'apparenza semplice, barbara, diventa sacrificio, simbolo, lasciando in chi la pratica e in chi la guarda da spettatore, o la segue come appassionato, emozioni fortissime e messaggi indimenticabili; un energumeno sciocco e testardo diventa uno straordinario eroe dai muscoli d'acciaio e dal cuore d'oro, la cui lezione ci colpirà al cuore con la potenza di uno Shining Wizard.

Lo stile di Tetsuya Saruwatari, grande appassionato di lotta e autore di diversi manga sull'argomento, è perfetto per una storia di wrestling. I disegni sono vivi, realistici, curatissimi in ogni dettaglio, ma anche, di quando in quando, simpaticamente, "manga", riuscendo a cogliere smorfie, sorrisi, deformazioni e molti altri lati più umani dell'eroico Samson. I combattimenti sono ritratti in maniera chiara e accurata, con una grande attenzione al realismo delle mosse e alla comprensibilità delle azioni e, naturalmente, un forte accento è posto sulle anatomie e le muscolature, vive, dettagliate e possenti. Un particolare tocco di classe durante i combattimenti riguarda il sangue versato dai lottatori, realizzato come macchie sulle tavole, ad aumentare ulteriormente il coinvolgimento di un lettore che ormai quel wrestling così vivo e spettacolare lo sente "suo" anche se solo disegnato.
L'edizione italiana a cura di Panini Comics è molto semplice, economica e priva di particolari lussi. E' un peccato che le illustrazioni a colori, davvero bellissime a vedersi, siano relegate soltanto alle copertine e quelle interne siano in scala di grigi, ma è un difetto presente anche nell'edizione giapponese. Dispiace anche l'inspiegabile bimestralità che è stata attuata per la pubblicazione, data la brevità dell'opera, già conclusa all'uscita del primo volume.
Ottimo, invece, l'adattamento interno, dove i termini tecnici del wrestling sono stati tutti lasciati in inglese con numerose note esplicative.
"Lock Up" è un manga pienamente inquadrato nella tradizione dei seinen di casa Shueisha, che spesso e volentieri si rivolgono ad adulti col cuore di bambino, proponendo loro personaggi forti e sensibili, che affrontano la vita con un carattere coraggioso e sognatore (penso a Enzo Furiya di "Hotman", manga di Shou Kitagawa pubblicato sulla rivista seinen Young Jump), capace di far riaccendere nel cuore dei lettori le sensazioni di quando erano bambini e di ricordargli che anche loro, impegnatissimi salaryman che vivono una vita magari scialba o tediosa, possono ancora emozionarsi, sognare, essere degli eroi.
Un manga straordinario, forte, ma anche poetico e commovente, che emoziona ad ogni pagina e incanta il lettore con disegni splendidi, un protagonista eccezionale, messaggi importanti e innumerevoli scene di grande impatto grafico ed emotivo.
Se Naoto Date è stato il vostro mito d'infanzia, se siete o siete stati appassionati di wrestling, la lettura di "Lock Up" sarà per voi un passo più che obbligato. Se, invece, magari, non vi siete mai interessati al wrestling ma nei manga cercate un comparto grafico di prim'ordine o, soprattutto, emozioni e sentimenti, non vi resta che pagare il biglietto, mettervi comodi e assistere ad uno spettacolo che non dimenticherete tanto facilmente...


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Smooth Criminal

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
"Lock up" è una serie manga di 4 volumi di Tetsuya Saruwatari. Come il titolo suggerisce, è un manga basato sul mondo del wrestling professionistico. "Lock up" infatti è uno dei termini tecnici più comuni di questa disciplina, e indica il momento in cui due lottatori mettono le braccia intorno al collo dell'avversario, dando così solitamente inizio al match. In quest'opera vengono raccontati molti match. Ovvio, direte voi, essendo basata sul wrestling. Ma in "Lock up" non vengono raccontati solo i match sul ring. Ad essere raccontati sono anche i match che Samson, il protagonista della storia, affronta nella sua vita, nella sua quotidianità. Dalla sua malattia, un cancro alla prostata, alla disastrosa situazione economica della sua federazione di wrestling, la "Akatsuki", passando per i dolori dovuti agli acciacchi fisici, al passato difficile con sua figlia, e molto altro. Ad essere raccontata quindi è la vita di Samson nella sua totalità, sia il suo lato da wrestler sul ring, sia il suo lato umano lontano dai riflettori. La cosa particolare però è che quasi non si nota nessuna differenza. Sì, perché Samson è un wrestler nel senso più puro del termine. E' un wrestler anche nella vita di tutti i giorni. E' una persona che ha fatto di questa disciplina la sua ragione di vita, e che ormai vede tutto il mondo con gli occhi di un lottatore di lotta libera. Ma non si comporta così perché è stato ossessionato da quel mondo, bensì lo fa consapevolmente, perché crede in quello che fa, perché secondo lui è attraverso gli insegnamenti che dà il wrestling, che si affronta la vita. D'altronde per perdere un match di wrestling è necessario restare con le spalle al tappeto fino ad un conteggio di 3 da parte dell'arbitro, oppure arrendersi e cedere al dolore quando si subisce una mossa di sottomissione. Questa disciplina insegna quindi, che non bisogna mai darsi per vinti, che bisogna resistere e lottare fino all'ultimo; che bisogna superare il dolore, quello istantaneo derivato dagli schianti sul ring dopo una presa, e quello accumulato nelle settimane, nei mesi, negli anni, nella vita da lottatore. E soprattutto la sofferenza bisogna superarla col sorriso, perché il wrestling è uno sport spettacolo, che viene fatto davanti a migliaia (o centinaia a seconda dei casi) di persone. Gente che osserva, che fa il tifo per te o per il tuo avversario, che ti ama e applaudisce o che ti odia e subissa di fischi. Perché ogni match ha una storia, e come in tutte le storie che si rispettino c'è un buono e un cattivo. Sta poi alla bravura del wrestler il sapersi fare amare o odiare, l'importante è suscitare una reazione del pubblico, trasmettere emozioni, divertirli e renderli soddisfatti dei soldi spesi per il biglietto. E Samson tutto questo lo fa alla perfezione. Pur avendo più problemi che muscoli, riesce a superare (apparentemente) tutto, a far capire a chi lo circonda che va tutto bene anche quando la sua federazione è sull'orlo del fallimento e quando la sua stessa vita è appesa ad un filo. Nonostante i suoi dolori fisici accetta di subire le mosse più pericolose, solo per far fare bella figura ai suoi avversari/colleghi, e lo fa senza chiedere nulla in cambio e senza avere nessun tornaconto, anzi, ci rimette in salute fisica e anche in prestigio, perché decide volutamente di perdere tutti i suoi match, essendo il Wrestling uno sport predeterminato. Ma è questa la particolarità di un wrestler. In questo sport non è importante chi vince o chi perde, ad essere importante è quello che si fa sul ring e le emozioni che si riescono a trasmettere. E l'autore di questo manga lo sa bene, è evidente che conosce e ha studiato a fondo questa disciplina, sia per quanto riguarda il lato tecnico, infatti le mosse sono descritte e disegnate alla perfezione, dando un senso di dinamicità e realismo davvero ottimo, sia per quanto riguarda il lato emotivo e psicologico di chi il wrestling lo pratica.
Oltre alla capacità narrativa, Tetsuya Saruwatari ha anche una grande capacità nelle illustrazioni. Tutto è curato nei minimi dettagli, dalle espressioni facciali alla giusta postura da tenere durante l'esecuzione delle mosse. Inoltre in questo manga, a differenza di altre opere sul wrestling, non si vedono mosse fantasiose, non ci sono voli o acrobazie impossibili. Ogni mossa mostrata è davvero realizzata anche nella realtà, e questo aiuta molto chi legge ad entrare nel vivo dell'azione e ad avere la sensazione di stare guardando un match di wrestling in televisione.
Mi ha colpito molto un'illustrazione usata come frontespizio di un capitolo, la quale è in pratica una rielaborazione in forma di disegno di una foto reale di Brock Lesnar, famosissimo wrestler americano, in una sua posa tipica, che Saruwatari ha modificato con il volto del protagonista, Samson.
"Lock up" ha quindi tutto quello che serve. Un'ottima storia, degli ottimi disegni, e un ottimo protagonista. I fan di wrestling non possono assolutamente perderselo, per loro dovrebbe essere un obbligo leggerlo. Tuttavia io vorrei che a leggerlo fossero coloro che non conoscono il wrestling, o ancor di più coloro che lo disprezzano, dicendo che è violento, diseducativo, falso, e così via… Leggete questo manga. Lasciatevi prendere dalla positività del suo protagonista e traete da lui i tantissimi insegnamenti che trasmette. Sono gli stessi insegnamenti che solo una disciplina troppe volte fraintesa come il wrestling può dare.


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The Narutimate Hero

Volumi letti: 4/4 --- Voto 10
"When you take everything from a man, then that man ends up fighting with nothing to loose".
E il destino sta effettivamente togliendo tutto a Samson Takaki, wrestler professionista e presidente di una piccola federazione di "puroresu", la Akatsuki Pro Wrestling.
Dalla salute, perché egli è malato di cancro alla prostata, alla compagnia stessa, perennemente inondata dai debiti.
Samson però finisce per lottare senza più nulla da perdere, come ogni grande wrestler che si rispetti, ignorando bellamente quel che sta accadendo al suo corpo, preoccupandosi più della sua federazione che della sua vita (come l'uomo che ci ha lasciati esattamente dieci anni fa, peraltro).

Miniserie in quattro volumi di Tetsuya Saruwatari, "Lock Up" ci offre un wrestling reale, non romanzato e fantasioso come avviene in Kinnikuman o nell'Uomo Tigre, una storia che ci porta dietro le quinte dello sport-entertainment senza farsi remore di mostrarci come funzionano realmente le cose durante gli incontri di questo verissimo sport finto.
Le vicende che portano alla risoluzione della storia sono molto umane, tanto che la serie ha una natura slice of life più che da manga sportivo, mostrandoci l'incredibile quotidiano di queste persone fuori dal comune, dagli allenamenti, allo studio della "gimmick" (il personaggio che un wrestler interpreta sul ring e, in parte, fuori), passando per tanti altri problemi personali legati al passato e al presente di ognuno dei wrestler della Akatsuki, visto che molti avranno dei capitoli appositamente dedicati per offrire all'autore la possibilità di approfondire questa o quella tematica.
Il tutto narrato con un sorprendente equilibrio tra crudezza e delicatezza, andando ad intrecciare una trama fondamentalmente melanconica, ma con un sorriso sereno e beffardo sul volto, il sorriso di chi sfida la morte per lavoro, d'altronde.
E qui si arriva ad un altro dei punti forti di "Lock Up": per quanto sia una storia "verista", riesce al contempo a donare la fortissima scarica adrenalinica delle storyline del wrestling televisivo, con il grande match al mega-evento come gran finale, che viene "carburato" da tutta una serie di eventi precedenti che aumentano la tensione tra i due sfidanti, portandoli spesso ad un passo dal confronto fisico (e talvolta facendoli effettivamente scontrare), con tutta una serie di soluzioni scenografiche ben note agli amanti della disciplina (basti pensare agli intensissimi confronti in cui i due wrestler stanno fronte contro fronte, scambiandosi parole di sfida l'un l'altro).
Tutto questo porta alla nascita di una storia di wrestling reale che finisce per narrare una storia di wrestling ideale, riuscendo ad emozionare il fan non solo per la grande accuratezza di situazioni e tecnicismi (qui ci vuole anche un plauso all'adattamento Panini, che ha mantenuto le terminologie necessarie intatte inserendo moltissime note esplicative), ma anche per la grande accuratezza con cui è stata creata una "storyline reale" nel manga, pur essendo fittizia in quanto opera di fantasia: "Lock Up" potrebbe essere benissimo una storia realmente accaduta, narrata però con i tempismi e i trucchi scenografici di un "feud" (ovvero una rivalità tra due atleti) del wrestling.
Per fare un paragone che i fan più o meno esperti sapranno riconoscere, si ottiene un effetto simile alla storyline che ha portato alla vittoria di Daniel Bryan a WrestleMania 30: sul piano dell'immaginario, ci veniva narrata la storia di un wrestler che, nonostante avesse tutti i difetti che gli avrebbero potuto impedire di raggiungere il punto più alto che un atleta del suo campo possa raggiungere, ce la faceva, e nella realtà, accadeva che un wrestler che, nonostante avesse tutti i difetti che gli avrebbero potuto impedire di raggiungere il punto più alto che un atleta del suo campo possa raggiungere, ce la faceva.
Una realtà mascherata da fantasia in un metodo di narrazione che ha sempre offerto una fantasia mascherata da realtà, insomma.
Tutti questi discorsi tecnici non devono, comunque, spaventare il lettore non troppo conoscitore di ring e dintorni, dato che la gran parte della trama narra di storie di uomini e donne, più che di lottatori e del loro rapporto con le persone "normali", e quel che non si conosce lo si può comprendere dalle varie note sparse tra una vignetta e l'altra.
Certo, si perde un po' di magia, ma d'altronde il pubblico di riferimento di quest'opera è palesemente quello degli amanti della lotta libera professionistica.

Sul piano visivo, la mini-serie è realizzata in maniera encomiabile, con un tratto realistico e poco incline alle varie licenze artistiche tipiche dei fumetti orientali, a cui si concede solo di rado ed in maniera assolutamente garbata.
I fisici e i volti dei lottatori sono credibili, virili senza eccedere troppo sul nerboruto, e le mosse sono rappresentate in modo realistico ed accurato.
Gli sguardi sono inoltre estremamente curati, e dotati di grande espressività.
Di gran pregio sono anche gli sfondi, dettagliatissimi sia nell'arena che fuori, e le scelte registiche delle vignette e tavole hanno un taglio cinematografico, capace soprattutto di provocare riso o pianto nel lettore con le giuste tempistiche e accortezze visive.
"Lock Up" è una lettura adatta a chi ama le storie di grand'uomini e grandi donne d'onore, le vicende drammatiche narrate con il sorriso sulle labbra di chi, come Samson, è bravissimo a mentire dicendo che va tutto bene quando non è assolutamente così.
Ma soprattutto è lettura adatta a tutti coloro che amano l'arte della lotta libera, sia che seguano gli show senza impegno di quando in quando in tv, sia che conoscano vita, morte e miracoli di qualsiasi atleta delle indies (le federazioni più piccole e indipendenti, per chi non mastica il gergo) dal 1975 ad oggi.
Qui vi troveranno una trama reale abilmente camuffata da storyline esaltante, numerosi dettagli sapientemente inseriti per strizzare l'occhio ai fanatici, riferimenti non palesi (a parte in un caso) ad atleti esistenti, ma tantissimi spunti individuabili, con un po' di concentrazione, dagli "storici" del ring a quattro lati.
La storia di Samson è la storia di tanti wrestler leggendari, e al contempo la sua originale storia, sapientemente in bilico tra fantasia e realtà.
Come tutto il magico mondo del wrestling.