Yami no Alexandra
Credo che il nome di Chieko Hara non possa non essere conosciuto da chi ama il genere shojo “d’annata”: fra le varie opere arrivate in Italia ricordo Fostine, Sonata del vento e La leggenda dell’arcobaleno.
Ma pur essendo famosa in Italia con si può dire che ha sfondato e dunque le sue cose più recenti non hanno trovato nessun editore della nostra penisola.
Fra queste cose “recenti” (per modo di dire è del 1995!) troviamo questo Alexandra nelle tenebre, ambientata nel nostro paese e più esattamente a Venezia.
Diciamolo subito, probabilmente l’autrice avrà sentito parlare dell’Otello di Shakespeare, opera lontana da questo manga ma anch’essa impregnata di gelosia e vendetta… però l’idea di fare un manga storico ambientato nella Repubblica di Venezia ne 1600 e non curare i dettagli storici mi fa arricciare il naso. Venezia non ha un “governatore” ma un Doge, carica elettiva e non ereditaria, la Grecia non è proprio vicinissima e non esiste l’isola “Greca” ma più isole dell’arcipelago greco… e così via per altre minuzie.
Ma premesso questo (che cioè l’autrice non si è informata sull’ambientazione perché tanto le sue giovani lettrici giapponesi non si aspettavano qualcosa di veramente storico più degli italiani da un film peplum negli anni ‘50) come è venuto fuori questo manga?
Direi bene: quattro volumi con tanti cliffhanger e soprattutto con personaggi credibili.
Morti, omicidi che fanno andare avanti la trama con Sofonia e Riccardo alla ricerca di vendetta, ma la persona su cui vogliono vendicarsi è quella giusta?
Nota a parte: i cognomi pur non essendo veneziani sono comunque cognomi italiani e non ridicoli, come è successo con la saga italiana di Jojo ad esempio e Araki ama l’Italia…
Detto ciò mi è difficile dargli un voto o consigliarlo… secondo me è un buon lavoro che può piacere a chi ama il melodramma con i suoi orfani, i suoi eroi in cerca del vero amore e tanto sangue...
Ma pur essendo famosa in Italia con si può dire che ha sfondato e dunque le sue cose più recenti non hanno trovato nessun editore della nostra penisola.
Fra queste cose “recenti” (per modo di dire è del 1995!) troviamo questo Alexandra nelle tenebre, ambientata nel nostro paese e più esattamente a Venezia.
Diciamolo subito, probabilmente l’autrice avrà sentito parlare dell’Otello di Shakespeare, opera lontana da questo manga ma anch’essa impregnata di gelosia e vendetta… però l’idea di fare un manga storico ambientato nella Repubblica di Venezia ne 1600 e non curare i dettagli storici mi fa arricciare il naso. Venezia non ha un “governatore” ma un Doge, carica elettiva e non ereditaria, la Grecia non è proprio vicinissima e non esiste l’isola “Greca” ma più isole dell’arcipelago greco… e così via per altre minuzie.
Ma premesso questo (che cioè l’autrice non si è informata sull’ambientazione perché tanto le sue giovani lettrici giapponesi non si aspettavano qualcosa di veramente storico più degli italiani da un film peplum negli anni ‘50) come è venuto fuori questo manga?
Direi bene: quattro volumi con tanti cliffhanger e soprattutto con personaggi credibili.
Morti, omicidi che fanno andare avanti la trama con Sofonia e Riccardo alla ricerca di vendetta, ma la persona su cui vogliono vendicarsi è quella giusta?
Nota a parte: i cognomi pur non essendo veneziani sono comunque cognomi italiani e non ridicoli, come è successo con la saga italiana di Jojo ad esempio e Araki ama l’Italia…
Detto ciò mi è difficile dargli un voto o consigliarlo… secondo me è un buon lavoro che può piacere a chi ama il melodramma con i suoi orfani, i suoi eroi in cerca del vero amore e tanto sangue...
