Adarushan no Hanayome
Siamo davanti ad uno di quegli shojo che appartengono alla categoria: "Poteva essere carino ma è incompleto" e la componente romantica ne risente molto. Adarushan no "Hanayome" ruota intorno alla storia che dovrebbe essere romantica, tra il principe Alexid e la giovane Justinia, principessa di Castoria di soli dieci anni. Le premesse, nonostante la prima impressione spaventata dalla grande differenza di età, potevano tranquillamente essere migliorate e salvate da un evolversi della storia che avrebbe visto la crescita della principessa e l'annullamento dell'evidente distanza tra i protagonisti. Invece, ahimè, "ANH" è: tanta politica confusionaria messa in mezzo, tanti nomi di regni rivali dei quali si sa solo che per qualche inspiegabile motivo vogliono ribellarsi o attentare alla vita del re. Un inspiegabile tradimento, che poi non è nemmeno un tradimento vero e proprio, ma viene punito nel modo più definitivo. Tanto odio manifestato nei confronti di Alexid come un fiume in piena da mille fastidiosissime fonti e non c'è nemmeno una vera e propria conclusione.
Per quanto riguarda i personaggi, mi sento profondamente triste per le sorti di Alexid, trattato un po' da tutti come una presenza sgradita a causa delle sue origini. Alec (come viene soprannominato) è ineccepibilmente un gran bravo ragazzo ma essendo un figlio illegittimo viene sbeffeggiato in continuazione e persino suo fratello, il re, gli si rivolge in una maniera quasi insopportabile. Anche per il lettore diventa frustrante leggere e alla lunga si annoia. Un barlume di ripresa si ha verso la fine, quando Alec decide di comportarsi da uomo uscendo leggermente dall'ombra del fratello... per poi ritornarvi comunque inesorabilmente. Bah.
Altra pecca: la storia d'amore. La sposa ha dieci anni, è vero, ma aveva le potenzialità per diventare una bella protagonista e invece, non solo la mangaka la relega nei panni di una bimbetta ma non le da neanche il giusto spazio. Il primo volume lasciava ben sperare visto che si concentra abbastanza sul rapporto tra Alec e Justinia e la bambina viene presentata anche con una certa spina dorsale oltre ad una buonissima dose di carineria. Ma dopo cosa è successo? Un'accozzaglia di roba politica poco chiara ha fatto il suo ingresso trionfale in scena prendendo tre quarti dello spazio che poteva essere dedicato alla storia dei due, tant'è vero che Alec è talmente oberato di lavoro regale da dover allontanare la giovane moglie che fa la sua comparsa solo di rado. Fossero intrighi politici approfonditi e ben orchestrati avrebbero anche un senso! Ma a mio parare sono abbastanza confusionari e si ha l'impressione che tutto rimanga vago e impalpabile, tutto superficiale e frettoloso.
L'autrice cerca anche di caratterizzare i personaggi con un po' di introspezione e i pensieri chiaramente leggibili qua e là sono un tentativo per lo più ben riuscito di farci capire almeno il punto di vista dei protagonisti di volta in volta, eppure anche qui sembra che manchi qualcosa. Probabilmente la brevità del manga avrà imposto tagli rilevanti che avranno danneggiato la ricchezza del racconto.
Il chara-design è uno dei punti a favore che hanno contribuito a strapparmi un 6. I volti sono belli, sia quelli maschili che quelli femminili, talvolta le figure sono eccessivamente slanciate e filiformi, ma i volti compensano. Lo stile chibi usato soprattutto per Justinia riesce a farci sorridere di tanto in tanto, anche se il potenziale comico non è stato sfruttato affatto appieno. Potevano essere inserite mille gag ma questa è un po' la saga delle occasioni perse.
A tal proposito, mi sarei aspettata per lo meno un capitolo che proponesse un salto nel futuro per mostrarci una Justinia cresciuta e matura, degna principessa e magari regina di un altrettanto maturo, forte e sicuro Alec. Purtroppo niente di tutto questo è presente e la conclusione non esiste. Si apre davanti a noi giusto uno spiraglio di speranza per le evoluzioni future ma niente più. Persino la side story non è niente di speciale.
Non so se consigliare o meno questo manga. Difficilmente do voti bassi alle mie recensioni, ma in questo caso sono abbastanza insoddisfatta. Se volete prendervi la briga di leggerlo, sono solo due volumi e non ci vuole molto, prego. Magari smentirete le mie affermazioni e questo sarà il manga della vostra vita, chi lo sa?
Per quanto riguarda i personaggi, mi sento profondamente triste per le sorti di Alexid, trattato un po' da tutti come una presenza sgradita a causa delle sue origini. Alec (come viene soprannominato) è ineccepibilmente un gran bravo ragazzo ma essendo un figlio illegittimo viene sbeffeggiato in continuazione e persino suo fratello, il re, gli si rivolge in una maniera quasi insopportabile. Anche per il lettore diventa frustrante leggere e alla lunga si annoia. Un barlume di ripresa si ha verso la fine, quando Alec decide di comportarsi da uomo uscendo leggermente dall'ombra del fratello... per poi ritornarvi comunque inesorabilmente. Bah.
Altra pecca: la storia d'amore. La sposa ha dieci anni, è vero, ma aveva le potenzialità per diventare una bella protagonista e invece, non solo la mangaka la relega nei panni di una bimbetta ma non le da neanche il giusto spazio. Il primo volume lasciava ben sperare visto che si concentra abbastanza sul rapporto tra Alec e Justinia e la bambina viene presentata anche con una certa spina dorsale oltre ad una buonissima dose di carineria. Ma dopo cosa è successo? Un'accozzaglia di roba politica poco chiara ha fatto il suo ingresso trionfale in scena prendendo tre quarti dello spazio che poteva essere dedicato alla storia dei due, tant'è vero che Alec è talmente oberato di lavoro regale da dover allontanare la giovane moglie che fa la sua comparsa solo di rado. Fossero intrighi politici approfonditi e ben orchestrati avrebbero anche un senso! Ma a mio parare sono abbastanza confusionari e si ha l'impressione che tutto rimanga vago e impalpabile, tutto superficiale e frettoloso.
L'autrice cerca anche di caratterizzare i personaggi con un po' di introspezione e i pensieri chiaramente leggibili qua e là sono un tentativo per lo più ben riuscito di farci capire almeno il punto di vista dei protagonisti di volta in volta, eppure anche qui sembra che manchi qualcosa. Probabilmente la brevità del manga avrà imposto tagli rilevanti che avranno danneggiato la ricchezza del racconto.
Il chara-design è uno dei punti a favore che hanno contribuito a strapparmi un 6. I volti sono belli, sia quelli maschili che quelli femminili, talvolta le figure sono eccessivamente slanciate e filiformi, ma i volti compensano. Lo stile chibi usato soprattutto per Justinia riesce a farci sorridere di tanto in tanto, anche se il potenziale comico non è stato sfruttato affatto appieno. Potevano essere inserite mille gag ma questa è un po' la saga delle occasioni perse.
A tal proposito, mi sarei aspettata per lo meno un capitolo che proponesse un salto nel futuro per mostrarci una Justinia cresciuta e matura, degna principessa e magari regina di un altrettanto maturo, forte e sicuro Alec. Purtroppo niente di tutto questo è presente e la conclusione non esiste. Si apre davanti a noi giusto uno spiraglio di speranza per le evoluzioni future ma niente più. Persino la side story non è niente di speciale.
Non so se consigliare o meno questo manga. Difficilmente do voti bassi alle mie recensioni, ma in questo caso sono abbastanza insoddisfatta. Se volete prendervi la briga di leggerlo, sono solo due volumi e non ci vuole molto, prego. Magari smentirete le mie affermazioni e questo sarà il manga della vostra vita, chi lo sa?