Perfect World
Un manga di rara sensibilità. Un amore maturo, deciso, al di là delle difficoltà.
La trama è semplice: Tsugumi Kawana, ad una cena con alcuni colleghi, incontra il suo primo amore delle superiori, Itsuki Ayukawa, e sente riaffiorare dentro di sé tutte le sensazioni e le emozioni di un tempo, mai sbocciate perché non era riuscita a dichiararsi. Tutto sembrava andare per il meglio, quando, arrivato il momento dei saluti, si accorge che lui si trova sulla sedia a rotelle.
Penso che fosse veramente difficile riuscire a trattare un tema come quello della disabilità con la giusta delicatezza e, al contempo, descrivendo la dura realtà che ci gira attorno. Ebbene, questo manga ci è riuscito in pieno. Senza risparmiare nulla ma con tatto, Rie Aruga è riuscita a dipingere tutte le sfaccettature di un amore che sembra così tortuoso agli occhi esterni ma che con la dovuta forza riesce ad abbattere tutte le barriere del mondo, anche quelle del cuore.
Ho amato ogni singolo personaggio, ogni interiorità. Il tratto delicato della mangaka ti culla e ti accompagna lungo tutti i tasselli della storia, permettendoti di commuoverti e immedesimarti sia nei protagonisti sia nelle situazioni. Il punto forte è, come già detto in precedenza, l'abilità dell'autrice nell'esprimere senza mezzi termini tutto ciò che implica la disabilità ma con la dovuta delicatezza: ci saranno delle persone più adatte, sia per impedimenti che per competenze, ma quando il cuore chiama, non ci resta che ascoltarlo. Questa è la chiave.
L'unica ragione per cui non do il voto pieno è che alcune situazioni e dinamiche si potevano accorciare, ma resta comunque un manga che va letto almeno una volta da chi ama le situazioni d'amore più mature e da chi possiede una certa sensibilità.
La trama è semplice: Tsugumi Kawana, ad una cena con alcuni colleghi, incontra il suo primo amore delle superiori, Itsuki Ayukawa, e sente riaffiorare dentro di sé tutte le sensazioni e le emozioni di un tempo, mai sbocciate perché non era riuscita a dichiararsi. Tutto sembrava andare per il meglio, quando, arrivato il momento dei saluti, si accorge che lui si trova sulla sedia a rotelle.
Penso che fosse veramente difficile riuscire a trattare un tema come quello della disabilità con la giusta delicatezza e, al contempo, descrivendo la dura realtà che ci gira attorno. Ebbene, questo manga ci è riuscito in pieno. Senza risparmiare nulla ma con tatto, Rie Aruga è riuscita a dipingere tutte le sfaccettature di un amore che sembra così tortuoso agli occhi esterni ma che con la dovuta forza riesce ad abbattere tutte le barriere del mondo, anche quelle del cuore.
Ho amato ogni singolo personaggio, ogni interiorità. Il tratto delicato della mangaka ti culla e ti accompagna lungo tutti i tasselli della storia, permettendoti di commuoverti e immedesimarti sia nei protagonisti sia nelle situazioni. Il punto forte è, come già detto in precedenza, l'abilità dell'autrice nell'esprimere senza mezzi termini tutto ciò che implica la disabilità ma con la dovuta delicatezza: ci saranno delle persone più adatte, sia per impedimenti che per competenze, ma quando il cuore chiama, non ci resta che ascoltarlo. Questa è la chiave.
L'unica ragione per cui non do il voto pieno è che alcune situazioni e dinamiche si potevano accorciare, ma resta comunque un manga che va letto almeno una volta da chi ama le situazioni d'amore più mature e da chi possiede una certa sensibilità.
Si è da poco conclusa questa serie di 12 volumi, josei di Rie Aruga, opera prima di questa autrice, che in patria ha ricevuto buoni riconoscimenti.
Ho amato moltissimo questa serie, mi ha commossa come poche altre letture, e ogni nuovo volumetto era un' emozione che si rinnovava, tra gioie e sofferenze, piccole e grandi. Si tratta di una serie che rileggerò ancora più che volentieri, e lo dico per far capire quanto questa storia mi abbia preso e coinvolto.
Opera insolita e unica nel panorama josei, è il racconto di una storia d'amore che mette in campo la tematica delicata e difficile della disabilità, su cui l'autrice si è molto documentata, calando il lettore dentro la realtà più nuda e cruda, senza risparmiare i dettagli più fastidiosi, e lo fa con un tatto sorprendente.
Tutto inizia una sera; Tzugumi Kawana, durante un' uscita con i colleghi di lavoro, incontra un compagno dei tempi del liceo, un amore segreto mai confessato, e con sconcerto, scopre che il giovane ha perso l'uso delle gambe. Itsuki Ayukawa è un architetto sulla sedia a rotelle, che progetta ambienti privi di barriere architettoniche, convinto che l'amore non possa far parte della sua vita.
Una relazione parrebbe impossibile anche da parte di Kawana, ma molto presto il sentimento sboccia tra i due ragazzi, che iniziano a frequentarsi, collaborando anche sul lavoro. Il legame cresce e diventa forte e autentico, nonostante tutte le difficoltà oggettive, psicologiche e pratiche che la loro relazione comporta.
Non ci viene presentata la favoletta dell'amore che supera tutto, o che basta a sè stesso; a volte sembra che l'amore, per quanto intenso e forte, non sia abbastanza per superare tutte le difficoltà, le incertezze, i dubbi, anche legittimi che i protagonisti hanno, e non solo i diretti interessati, ma anche i personaggi secondari coinvolti nella vicenda.
Per una persona 'normale' che si trova per la prima volta ad affrontare una situazione che non conosce, che non ha mai vissuto, non è facile stare accanto ad una persona disabile che ha determinate esigenze, bisogni che condizionano pesantemente la sua vita, oltre quella delle persone accanto a lei.
Le buone intenzioni non bastano, e il coraggio può spegnersi di fronte alla paura di non farcela, oltre le pressioni esterne che hanno il loro peso. Il crollo fisico o psicologico può essere dietro l'angolo, e Kawana si troverà ad affrontarlo e lo stesso Itzuki si sentirà inadeguato a stare al fianco della persona che pure ama moltissimo, incerto se sia giusto legarla a sè, o lasciarla libera.
Li aiuteranno, portando a profonde riflessioni, i confronti con altre persone, altre storie di disabilità, altri amori che sfidano le difficoltà, come la storia struggente e dolorosa di Kaede e Keigo, per cui Itsuki progetta la casa in cui possano vivere dopo sposati.
Ci sono soluzioni che sarebbero più facili, ed entrambi i protagonisti provano ad andare in altre direzioni, spinti anche da altri - i genitori di lei, preoccupati per il futuro della figlia, l'infermiera Nagasawa che assiste Itsuki in ospedale, e ritiene la ragazza non adatta a lui - ma si sa che l'amore segue logiche che non sono razionali, e percorsi che possono essere più duri, da cui trarre la forza per andare avanti.
Tsugumi può apparire molle e debole, ma sono critiche troppo facili da fare; io invece penso che sia molto umana, è piena di buona volontà, ma scopre di essere insicura e fragile; per stare accanto a Itzuki deve capire se stessa e i suoi limiti, cresce moltissimo in corso d'opera, diventando forte, decisa e determinata a lottare per la sua felicità insieme al ragazzo che ama e che vuole sostenere.
Lo stesso Itsuki impara quanto lei è importante per lui, accetta di aver bisogno dell'aiuto di altre persone, senza sentirsi limitato o impotente per questo, diventando capace di trasmettere il suo sostegno.
Sarebbe stata più facile la relazione con Koreda, il ragazzo innamorato di lei e convinto a ragion veduta, di essere la persona giusta a starle accanto. Chi non tenterebbe? Chi non sceglierebbe la soluzione più semplice? Ma il cuore va in un'altra direzione, e l'amore è davvero una forza capace di superare ogni prova e Tsugumi e Itsuki insieme, possono davvero costruirsi un futuro e pensare a una famiglia.
Gli ultimi volumi sono davvero il coronamento di un amore che ha superato molte difficoltà, dove si affrontano altre tematiche sempre con molta delicatezza, come l'inseminazione assistita o l'adozione.
I disegni della mangaka mi sono piaciuti, anche se il tratto non è particolarmente incisivo; appare piuttosto delicato, ma ben si adatta al lato romantico della storia che mantiene comunque una sfumatura realistica; semplici e piacevoli, migliorano sensibilmente nel corso dei volumi e gli sfondi diventano più curati, per quanto a volte solo accennati.
Una serie che consiglio a chiunque abbia voglia di addentrarsi in una storia d'amore atipica, non sempre facile, ma che regala emozioni autentiche e vere, che fa soffrire e alla fine gioire.
Ho amato moltissimo questa serie, mi ha commossa come poche altre letture, e ogni nuovo volumetto era un' emozione che si rinnovava, tra gioie e sofferenze, piccole e grandi. Si tratta di una serie che rileggerò ancora più che volentieri, e lo dico per far capire quanto questa storia mi abbia preso e coinvolto.
Opera insolita e unica nel panorama josei, è il racconto di una storia d'amore che mette in campo la tematica delicata e difficile della disabilità, su cui l'autrice si è molto documentata, calando il lettore dentro la realtà più nuda e cruda, senza risparmiare i dettagli più fastidiosi, e lo fa con un tatto sorprendente.
Tutto inizia una sera; Tzugumi Kawana, durante un' uscita con i colleghi di lavoro, incontra un compagno dei tempi del liceo, un amore segreto mai confessato, e con sconcerto, scopre che il giovane ha perso l'uso delle gambe. Itsuki Ayukawa è un architetto sulla sedia a rotelle, che progetta ambienti privi di barriere architettoniche, convinto che l'amore non possa far parte della sua vita.
Una relazione parrebbe impossibile anche da parte di Kawana, ma molto presto il sentimento sboccia tra i due ragazzi, che iniziano a frequentarsi, collaborando anche sul lavoro. Il legame cresce e diventa forte e autentico, nonostante tutte le difficoltà oggettive, psicologiche e pratiche che la loro relazione comporta.
Non ci viene presentata la favoletta dell'amore che supera tutto, o che basta a sè stesso; a volte sembra che l'amore, per quanto intenso e forte, non sia abbastanza per superare tutte le difficoltà, le incertezze, i dubbi, anche legittimi che i protagonisti hanno, e non solo i diretti interessati, ma anche i personaggi secondari coinvolti nella vicenda.
Per una persona 'normale' che si trova per la prima volta ad affrontare una situazione che non conosce, che non ha mai vissuto, non è facile stare accanto ad una persona disabile che ha determinate esigenze, bisogni che condizionano pesantemente la sua vita, oltre quella delle persone accanto a lei.
Le buone intenzioni non bastano, e il coraggio può spegnersi di fronte alla paura di non farcela, oltre le pressioni esterne che hanno il loro peso. Il crollo fisico o psicologico può essere dietro l'angolo, e Kawana si troverà ad affrontarlo e lo stesso Itzuki si sentirà inadeguato a stare al fianco della persona che pure ama moltissimo, incerto se sia giusto legarla a sè, o lasciarla libera.
Li aiuteranno, portando a profonde riflessioni, i confronti con altre persone, altre storie di disabilità, altri amori che sfidano le difficoltà, come la storia struggente e dolorosa di Kaede e Keigo, per cui Itsuki progetta la casa in cui possano vivere dopo sposati.
Ci sono soluzioni che sarebbero più facili, ed entrambi i protagonisti provano ad andare in altre direzioni, spinti anche da altri - i genitori di lei, preoccupati per il futuro della figlia, l'infermiera Nagasawa che assiste Itsuki in ospedale, e ritiene la ragazza non adatta a lui - ma si sa che l'amore segue logiche che non sono razionali, e percorsi che possono essere più duri, da cui trarre la forza per andare avanti.
Tsugumi può apparire molle e debole, ma sono critiche troppo facili da fare; io invece penso che sia molto umana, è piena di buona volontà, ma scopre di essere insicura e fragile; per stare accanto a Itzuki deve capire se stessa e i suoi limiti, cresce moltissimo in corso d'opera, diventando forte, decisa e determinata a lottare per la sua felicità insieme al ragazzo che ama e che vuole sostenere.
Lo stesso Itsuki impara quanto lei è importante per lui, accetta di aver bisogno dell'aiuto di altre persone, senza sentirsi limitato o impotente per questo, diventando capace di trasmettere il suo sostegno.
Sarebbe stata più facile la relazione con Koreda, il ragazzo innamorato di lei e convinto a ragion veduta, di essere la persona giusta a starle accanto. Chi non tenterebbe? Chi non sceglierebbe la soluzione più semplice? Ma il cuore va in un'altra direzione, e l'amore è davvero una forza capace di superare ogni prova e Tsugumi e Itsuki insieme, possono davvero costruirsi un futuro e pensare a una famiglia.
Gli ultimi volumi sono davvero il coronamento di un amore che ha superato molte difficoltà, dove si affrontano altre tematiche sempre con molta delicatezza, come l'inseminazione assistita o l'adozione.
I disegni della mangaka mi sono piaciuti, anche se il tratto non è particolarmente incisivo; appare piuttosto delicato, ma ben si adatta al lato romantico della storia che mantiene comunque una sfumatura realistica; semplici e piacevoli, migliorano sensibilmente nel corso dei volumi e gli sfondi diventano più curati, per quanto a volte solo accennati.
Una serie che consiglio a chiunque abbia voglia di addentrarsi in una storia d'amore atipica, non sempre facile, ma che regala emozioni autentiche e vere, che fa soffrire e alla fine gioire.
Che dire... ultimamente pare che si dia rilievo anche a storie “diverse” che in realtà dovrebbero essere “ordinarie”. Da persona che si è ritrovata catapultata a vivere nel mondo parallelo della disabilità sono felice di poter leggere questa storia per molti motivi diversi. Sia sulla differenza di prospettiva della visione, sia della vita che dell’amore (e della morte), dei vari personaggi, ma anche sulla gestione delle barriere architettoniche in Giappone (credo che la mangaka non si sia totalmente inventata questo). Ci sono frasi che spero facciano riflettere perché, in effetti, sono vere. Sono felice di poter leggere uno shojo dove il protagonista sia in sedia a rotelle. Di leggere i suoi dilemmi, vedere i suoi ostacoli, scoprire i suoi dubbi e notare come li affronta. Credo che nonostante siamo all’inizio del 2021 ci sia ancora molto da fare sull’abbattimento delle barriere (e non parlo solo di quelle architettoniche) quindi ben venga un manga dove se ne parla. Sì, è importante più di quanto si possa pensare. Il tratto di Rie Aruga a me piace molto e Itsuki è un gran figo. Lo consiglio? Certo!
Ho letto i primi 8 volumi di questo meraviglioso manga, unico nel suo genere. Penso sia uno dei pochi manga portati in Italia che tratti con tanta delicatezza il tema sulla disabilità. La storia d'amore tra i due protagonisti è da brividi, inevitabile avere con sé un fazzoletto mentre si legge. Poche storie mi hanno commosso così... come "Voglio mangiare il tuo pancreas", altra storia che vi consiglio. "Perfect World" ad oggi è una serie in corso che probabilmente si sta dirigendo verso la fase finale della storia.
Sicuramente è un manga che vi suggerisco, la storia coinvolge immediatamente dalle prime pagine e non è qualcosa di già visto. Non do 10 solo perché il manga ancora è in corso e sono curiosa di leggerne la conclusione.
Sicuramente è un manga che vi suggerisco, la storia coinvolge immediatamente dalle prime pagine e non è qualcosa di già visto. Non do 10 solo perché il manga ancora è in corso e sono curiosa di leggerne la conclusione.
Sto seguendo questo manga passo passo che la pubblicazione va avanti, che ahimè è troppo lenta?
Che dire questo manga di genere shoujo è qualcosa di diverso e innovativo.
Inizialmente ero stata attirata dalla copertina non rendendomi conto che il ragazzo era in sedia a rotelle, ma una volta cominciato a leggere mi sono resa conto che era proprio quello il colpo di genio.
Nonostante i disegni siano antichi e quasi totalmente assenti dal punto di vista paesaggistico, la storia è qualcosa di eccezionale.
La storia d’amore travagliata di un ragazzo disabile, paralizzato dalle gambe in giù a seguito di un incidente stradale, con una ragazza che era anche compagna di scuola già di lui innamorata all’epoca.
Tocca il cuore perché tratta di un argomento scomodo e quasi mai toccato, mettendo in luce quanto a volte l’amore non sia abbastanza.
Due persone che si amano disperatamente non per forza sono fatte per stare insieme, e a volte stare accanto alla persona amata è molto più doloroso che separarsene, rendendo appunto la separazione l’unica scelta possibile.
Sperando in uno sviluppo più lieto per i protagonisti consiglio a chiunque abbia voglia di fare un salto nel senso profondo dell'amore di leggere questo manga.
Che dire questo manga di genere shoujo è qualcosa di diverso e innovativo.
Inizialmente ero stata attirata dalla copertina non rendendomi conto che il ragazzo era in sedia a rotelle, ma una volta cominciato a leggere mi sono resa conto che era proprio quello il colpo di genio.
Nonostante i disegni siano antichi e quasi totalmente assenti dal punto di vista paesaggistico, la storia è qualcosa di eccezionale.
La storia d’amore travagliata di un ragazzo disabile, paralizzato dalle gambe in giù a seguito di un incidente stradale, con una ragazza che era anche compagna di scuola già di lui innamorata all’epoca.
Tocca il cuore perché tratta di un argomento scomodo e quasi mai toccato, mettendo in luce quanto a volte l’amore non sia abbastanza.
Due persone che si amano disperatamente non per forza sono fatte per stare insieme, e a volte stare accanto alla persona amata è molto più doloroso che separarsene, rendendo appunto la separazione l’unica scelta possibile.
Sperando in uno sviluppo più lieto per i protagonisti consiglio a chiunque abbia voglia di fare un salto nel senso profondo dell'amore di leggere questo manga.