La Vie en Doll
"La Vie en Doll" è una serie composta da quattro volumi, edita da Planet Manga per l'Italia e creata da Junya Inoue, famoso per il più noto "Btooom!".
La storia racconta di come la vita della protagonista, Haruno Kasumi, verrà completamente stravolta, dopo aver ricevuto un pacco da parte del padre scomparso.
Il manga rientra tranquillamente dentro al grande filone delle Majokko, provando a ricalcare l'attuale declinazione più dark e truce, lo definisco un tentativo perché purtroppo si dimostrerà goffo nella narrazione e maldestro nella sua messa in atto, risultando in definitiva un esperimento mal riuscito.
La motivazione principale è il fatto di aver provato a inserire elementi in contrasto fra loro, come elementi più friendly, quindi momenti di vita quotidiana, vissuti a scuola a scene di scontri e morti brutali, che come in quest'opera, se non dosati e anzi inseriti non diligentemente, si rischia di far notare un totale scollamento fra le due parti, ritrovandosi con tagli repentini tra vari generi e pezzi narrativi, che per forza di cose in brevissimo tempo scapperanno di mano dall'autore, ritrovandosi con un grande miscuglio formato da scontri, scene romantiche, momenti più spy e tanti altri sottogeneri, ognuno con le proprie peculiarità, che normalmente avrebbero una loro velocità di fruizione e intensità, ma che come anticipato ho trovato mal gestiti, strutturati in modo sconclusionato e utilizzati malamente.
Se quindi la storia risulterà un guazzabuglio di elementi e situazioni, la trama sarà invece abbastanza lineare, riuscendo a procedere in modo abbastanza pacifico, nonostante i vari intermezzi, che risulteranno più un riempitivo superfluo, anziché elementi cardine per aggiungere profondità alla narrazione, avendo quindi l'effetto contrario, ingolfando e esacerbando la scorrevolezza del racconto. Inoltre grande punto dolente dell'intera narrativa, sarà l'essere incompiuta e quindi gran parte, se non la quasi totalità, delle sotto-trame aperte in precedenza, non avranno un minimo di sbocco, se non quella di sclerotizzare una storia già fin troppo esanime nella sua ragione d'essere.
L'unica cosa che mi permette di dare un voto non totalmente negativo, sono i magnifici disegni, che saranno per la maggior parte dei volumi molto carini e ben dettagliati, densi di particolari e rappresentazioni fantasiose che ben accompagneranno l'intera narrazione, dando risalto a componenti della trama che difficilmente sarebbero potuti risaltare senza un ottimo comparto grafico, inoltre la regia delle molte scene d'azione donerà verve all'intero svolgimento, che altrimenti sarebbe risultato solamente zoppicante e sguercio, non sapendo dove parare e procedendo con passo incerto.
E per quanto potrebbero risultare banali, per onore di cronaca, citerei anche le simpatiche strisce conclusive, che ho apprezzato nonostante la loro ordinarietà.
I personaggi saranno degni figli di questo mondo narrativo, non essendo minimamente caratterizzati, se non a volte con sporadici e impacciati tentativi con fugaci flashback, che non daranno minimamente un nesso logico alle azioni che poi effettivamente compiranno, se non trovando una loro giustificazione nel semplice "deus ex machina", per poter far proseguire la storia, rendendo i comprimari dei banali burattini, tirati tramite fili per poter condurre la storia fin dove si voleva arrivare.
Infine l'edizione curata dalla Planet Manga non è degna di nota, se non per alcuni elementi negativi, quali una carta tendente all'ingiallimento e terribilmente trasparente e ancora peggio, le copertine che saranno più corte di qualche millimetro, rispetto alle pagine interne del manga, almeno la rilegatura non risulterà legnosa, anzi sarà morbida e ben maneggevole, consentendo una sfogliazione leggera e priva di impacci per ogni volume.
In definitiva, "La vie en doll" è un'opera inconcludente, non solo per il mero motivo che la storia si interromperà bruscamente, ma specialmente per uno svolgimento non ben sfruttato e anzi spesso mal gestito nei suoi tempi narrativi e nelle brusche virate che il racconto prenderà, nonostante la semplicità di fondo, il manga riuscirà a trovare la propria ancora di salvezza, da un completo oblio, solo nella sua veste grafica e alle simpatiche strisce conclusive, che purtroppo non bastano per tenere a galla l'intero prodotto, e che per forza di cose devo bocciare.
La storia racconta di come la vita della protagonista, Haruno Kasumi, verrà completamente stravolta, dopo aver ricevuto un pacco da parte del padre scomparso.
Il manga rientra tranquillamente dentro al grande filone delle Majokko, provando a ricalcare l'attuale declinazione più dark e truce, lo definisco un tentativo perché purtroppo si dimostrerà goffo nella narrazione e maldestro nella sua messa in atto, risultando in definitiva un esperimento mal riuscito.
La motivazione principale è il fatto di aver provato a inserire elementi in contrasto fra loro, come elementi più friendly, quindi momenti di vita quotidiana, vissuti a scuola a scene di scontri e morti brutali, che come in quest'opera, se non dosati e anzi inseriti non diligentemente, si rischia di far notare un totale scollamento fra le due parti, ritrovandosi con tagli repentini tra vari generi e pezzi narrativi, che per forza di cose in brevissimo tempo scapperanno di mano dall'autore, ritrovandosi con un grande miscuglio formato da scontri, scene romantiche, momenti più spy e tanti altri sottogeneri, ognuno con le proprie peculiarità, che normalmente avrebbero una loro velocità di fruizione e intensità, ma che come anticipato ho trovato mal gestiti, strutturati in modo sconclusionato e utilizzati malamente.
Se quindi la storia risulterà un guazzabuglio di elementi e situazioni, la trama sarà invece abbastanza lineare, riuscendo a procedere in modo abbastanza pacifico, nonostante i vari intermezzi, che risulteranno più un riempitivo superfluo, anziché elementi cardine per aggiungere profondità alla narrazione, avendo quindi l'effetto contrario, ingolfando e esacerbando la scorrevolezza del racconto. Inoltre grande punto dolente dell'intera narrativa, sarà l'essere incompiuta e quindi gran parte, se non la quasi totalità, delle sotto-trame aperte in precedenza, non avranno un minimo di sbocco, se non quella di sclerotizzare una storia già fin troppo esanime nella sua ragione d'essere.
L'unica cosa che mi permette di dare un voto non totalmente negativo, sono i magnifici disegni, che saranno per la maggior parte dei volumi molto carini e ben dettagliati, densi di particolari e rappresentazioni fantasiose che ben accompagneranno l'intera narrazione, dando risalto a componenti della trama che difficilmente sarebbero potuti risaltare senza un ottimo comparto grafico, inoltre la regia delle molte scene d'azione donerà verve all'intero svolgimento, che altrimenti sarebbe risultato solamente zoppicante e sguercio, non sapendo dove parare e procedendo con passo incerto.
E per quanto potrebbero risultare banali, per onore di cronaca, citerei anche le simpatiche strisce conclusive, che ho apprezzato nonostante la loro ordinarietà.
I personaggi saranno degni figli di questo mondo narrativo, non essendo minimamente caratterizzati, se non a volte con sporadici e impacciati tentativi con fugaci flashback, che non daranno minimamente un nesso logico alle azioni che poi effettivamente compiranno, se non trovando una loro giustificazione nel semplice "deus ex machina", per poter far proseguire la storia, rendendo i comprimari dei banali burattini, tirati tramite fili per poter condurre la storia fin dove si voleva arrivare.
Infine l'edizione curata dalla Planet Manga non è degna di nota, se non per alcuni elementi negativi, quali una carta tendente all'ingiallimento e terribilmente trasparente e ancora peggio, le copertine che saranno più corte di qualche millimetro, rispetto alle pagine interne del manga, almeno la rilegatura non risulterà legnosa, anzi sarà morbida e ben maneggevole, consentendo una sfogliazione leggera e priva di impacci per ogni volume.
In definitiva, "La vie en doll" è un'opera inconcludente, non solo per il mero motivo che la storia si interromperà bruscamente, ma specialmente per uno svolgimento non ben sfruttato e anzi spesso mal gestito nei suoi tempi narrativi e nelle brusche virate che il racconto prenderà, nonostante la semplicità di fondo, il manga riuscirà a trovare la propria ancora di salvezza, da un completo oblio, solo nella sua veste grafica e alle simpatiche strisce conclusive, che purtroppo non bastano per tenere a galla l'intero prodotto, e che per forza di cose devo bocciare.