Il vascello fantasma
Stacey Andersen è la socia in affari di John Bradley, un uomo un po' in là con gli anni, il quale si comporta con lei come farebbe un padre. La donna, in carriera, lavora per dimenticare una grossa delusione d'amore. Ha sempre creduto di essere lei il membro più attivo dell'azienda, mentre John si occupa delle relazioni pubbliche. L'appuntamento che le è stato fissato con Francesco Borelli, imprenditore italiano intenzionato a investire nella loro attività, le suggerisce che non tutto va come dovrebbe. L'attrazione fisica per il signor Borelli è immediata, ma Stacey non può permettersi altri passi falsi in campo sentimentale...
La trama è una delle più belle e meglio sviluppate (può competere con "Sotto la pioggia"), ma si notano delle forzature. Per cominciare non è una storia di fantasmi, nonostante quello che vuol farci pensare il titolo Italiano. È un manga di personaggi umanissimi, capaci di slanci di generosità e di sacrifici personali. L'altro difetto è che... (come dirlo senza dover fare una dozzina di spoiler?)... Stacey riserva la sua rabbia e il rancore solo per le questioni sentimentali. Il pragmatismo e il senso di responsabilità che hanno coloro che devono rendere conto ad altre persone, sembra che la protagonista non li abbia. È vero, siamo dentro un Harmony, ma Stacey avrebbe tutte le prosaiche ragioni del mondo per essere furiosa:l a vediamo esprimere invece delusione e tristezza.
Per finire, il denaro viene sempre considerato argomento di pertinenza degli uomini. La giovane può solo avere la temporanea illusione di poterlo gestire. Un intreccio, del tutto innaturale, che mescola denaro e amore le si presenterà quando sarà costretta a prendere la peggior decisione della sua vita. Ho avuto la tentazione di attribuire un sette a questo volume, ma devo convenire che difetti simili sono comuni al 90% degli Harmony, quindi alzo ad otto. Il romanzo è "Love Changes" del 1983.
I disegni di Ayako Shibata sono piuttosto personali, mani e volti di taglio realistico, anatomie accattivanti, occhi coi brillantini dentro, secondo lo stile shojo. Quello che preferisco sono le labbra, carnose ed espressive per uomini e donne, ma è evidente che si tratta di fisionomie di personaggi americani. La Shibata, forse, lavora solo per la Harlequin, non si ha notizia di manga con soggetti suoi... ed è un vero peccato!
La trama è una delle più belle e meglio sviluppate (può competere con "Sotto la pioggia"), ma si notano delle forzature. Per cominciare non è una storia di fantasmi, nonostante quello che vuol farci pensare il titolo Italiano. È un manga di personaggi umanissimi, capaci di slanci di generosità e di sacrifici personali. L'altro difetto è che... (come dirlo senza dover fare una dozzina di spoiler?)... Stacey riserva la sua rabbia e il rancore solo per le questioni sentimentali. Il pragmatismo e il senso di responsabilità che hanno coloro che devono rendere conto ad altre persone, sembra che la protagonista non li abbia. È vero, siamo dentro un Harmony, ma Stacey avrebbe tutte le prosaiche ragioni del mondo per essere furiosa:l a vediamo esprimere invece delusione e tristezza.
Per finire, il denaro viene sempre considerato argomento di pertinenza degli uomini. La giovane può solo avere la temporanea illusione di poterlo gestire. Un intreccio, del tutto innaturale, che mescola denaro e amore le si presenterà quando sarà costretta a prendere la peggior decisione della sua vita. Ho avuto la tentazione di attribuire un sette a questo volume, ma devo convenire che difetti simili sono comuni al 90% degli Harmony, quindi alzo ad otto. Il romanzo è "Love Changes" del 1983.
I disegni di Ayako Shibata sono piuttosto personali, mani e volti di taglio realistico, anatomie accattivanti, occhi coi brillantini dentro, secondo lo stile shojo. Quello che preferisco sono le labbra, carnose ed espressive per uomini e donne, ma è evidente che si tratta di fisionomie di personaggi americani. La Shibata, forse, lavora solo per la Harlequin, non si ha notizia di manga con soggetti suoi... ed è un vero peccato!