Il ritorno dell'eroe
Alyssa e Clay sono due soldati dell'aeronautica americana, ossessionati dal "fantasma" di un disertore: Morgan Trayhern. Nel volume "Ad Ali Spiegate", le loro vite sono state condizionate da ciò che lui ha fatto ma, ne "Il Ritorno dell'Eroe", Morgan prova a dare la sua versione.
Questa seconda parte è molto più interessante del manga precedente, anche se l'eroina della situazione, la giornalista Laura Bennett, non riesce a fare il suo lavoro! L'incipit impedisce letteralmente di mostrarcela in qualità di cronista, facendola diventare subito una vittima. Questo aspetto della storia è un po' antipatico ma fa parte della logica degli Harmony; d'altra parte Morgan è uno dei pochi protagonisti maschili della collana. Le circostanze impongono a due persone di vivere insieme senza sapere niente l'una dell'altra, particolare inquietante nel mondo reale ma, si sa, dentro gli Harmony è un pretesto per creare occasioni romantiche!
Il lieto fine è d'obbligo e avremo anche un riavvicinamento tra Morgan e sua sorella Alyssa.
Vorrei che la si smettesse di trattare i soldati come dei santi, ma questo è un problema irrisolto degli americani, non della collana "X Me".È un buon manga nel suo genere, qualche dubbio mi viene sull'edizione italiana: a pag. 34, Morgan riflette ad alta voce: "era meglio se non tornassi". In guerra ha perso l'uso della grammatica? La frase andava corretta in "sarebbe stato meglio se non fossi tornato".
"Il Ritorno dell'Eroe", dunque, costituisce la seconda parte di "Ad ali spiegate". In entrambi i casi Kazuko Teradate, che realizza i disegni, viene indicata come autrice, mentre la scrittrice Lindsay McKenna avrebbe fatto il manga. Anche "Principessa di diamanti" scambiava la scrittrice per la disegnatrice. Un minimo di attenzione avrebbe giovato a una collana che ha chiuso prematuramente (al numero ventisette). Gli Harmony manga vengono ancora prodotti in Giappone, se siete curiosi e conoscete la lingua provate a dare un'occhiata.
Volevo premiare "Il Ritorno dell'Eroe" con un voto più alto, ma ho notato un errore che è proprio della scrittrice: non conosce le leggi dei militari, soprattutto se occupati in un conflitto; un reduce dal Vietnam non minaccerebbe mai di portare il colpevole alla polizia, ci sono tribunali separati per questo (anche se spesso i responsabili la fanno franca, ma questo è un altro discorso).
Questa seconda parte è molto più interessante del manga precedente, anche se l'eroina della situazione, la giornalista Laura Bennett, non riesce a fare il suo lavoro! L'incipit impedisce letteralmente di mostrarcela in qualità di cronista, facendola diventare subito una vittima. Questo aspetto della storia è un po' antipatico ma fa parte della logica degli Harmony; d'altra parte Morgan è uno dei pochi protagonisti maschili della collana. Le circostanze impongono a due persone di vivere insieme senza sapere niente l'una dell'altra, particolare inquietante nel mondo reale ma, si sa, dentro gli Harmony è un pretesto per creare occasioni romantiche!
Il lieto fine è d'obbligo e avremo anche un riavvicinamento tra Morgan e sua sorella Alyssa.
Vorrei che la si smettesse di trattare i soldati come dei santi, ma questo è un problema irrisolto degli americani, non della collana "X Me".È un buon manga nel suo genere, qualche dubbio mi viene sull'edizione italiana: a pag. 34, Morgan riflette ad alta voce: "era meglio se non tornassi". In guerra ha perso l'uso della grammatica? La frase andava corretta in "sarebbe stato meglio se non fossi tornato".
"Il Ritorno dell'Eroe", dunque, costituisce la seconda parte di "Ad ali spiegate". In entrambi i casi Kazuko Teradate, che realizza i disegni, viene indicata come autrice, mentre la scrittrice Lindsay McKenna avrebbe fatto il manga. Anche "Principessa di diamanti" scambiava la scrittrice per la disegnatrice. Un minimo di attenzione avrebbe giovato a una collana che ha chiuso prematuramente (al numero ventisette). Gli Harmony manga vengono ancora prodotti in Giappone, se siete curiosi e conoscete la lingua provate a dare un'occhiata.
Volevo premiare "Il Ritorno dell'Eroe" con un voto più alto, ma ho notato un errore che è proprio della scrittrice: non conosce le leggi dei militari, soprattutto se occupati in un conflitto; un reduce dal Vietnam non minaccerebbe mai di portare il colpevole alla polizia, ci sono tribunali separati per questo (anche se spesso i responsabili la fanno franca, ma questo è un altro discorso).
