My Capricorn Friend
"Conosci la storia del capro di Azazel?"
My Capricorn Friend (Yagiza no Yuujin) è un volume autoconclusivo nato dalla mente del maestro Otsuichi (già autore di Goth) e trasportato sulle pagine grazie alla bravura di Masaru Miyokawa. Protagonista della vicenda è Yuya Matsuda, un normalissimo liceale la cui unica particolarità è quella di vivere in una piccola casa molto speciale. Il balcone della sua stanza, ereditata direttamente da sua sorella, sembra essere un vero e proprio punto d'incontro per numerose correnti invisibili che, trascinandosi dietro foglie, petali e tutto ciò che incrociano per il loro cammino, finiscono col far finire numerose soprese sotto le mani del ragazzo. Yuya cerca comunque di vivere normalmente la sua vita senza catturare troppo l'attenzione degli altri e, anche per questo, abbassa istintivamente la testa quando vede il suo compagno di scuola Naoto Wakatsuki subire indicibili atti di bullismo sotto gli occhi di tutti. Una sera, tuttavia, la vita dei due sembra incrociarsi proprio quando quest'ultimo, armato di una mazza sporca di sangue, sembra essersi sbarazzato del suo aguzzino in preda alla disperazione. Yuya decide quindi di alzare la testa e, sentendo di essere in qualche modo colpevole per non aver fatto niente fino a quel momento, decide di scappare insieme al ragazzo. Sul suo balcone, tuttavia, un foglio di giornale arrivato direttamente dal futuro lascia intendere un finale davvero straziante.
Ho trovato My Capricorn Friend una lettura davvero intrigante, anche se effettivamente non troppo originale. Tuttavia, è proprio la sua natura di volume unico a rendere la storia un po' barcollante e sbrigativa, dato che l'opera non ha il tempo e lo spazio necessario per approfondire a fondo il rapporto tra i due protagonisti, oltre che per parlare con maggiore cura di elementi fondamentalmente importanti ai fini della storia come il bullismo, l'accettazione e il suicidio. Ci troviamo comunque di fronte ad un'opera molto convincente, ma è evidente che avrebbe potuto offrire molto di più come serie o con almeno un altro volume a disposizione.
Molto bella l'edizione di J-pop che, al costo di 6,50€, offre un volume ben stampato con sovraccoperta e pagina iniziale a colori.
My Capricorn Friend (Yagiza no Yuujin) è un volume autoconclusivo nato dalla mente del maestro Otsuichi (già autore di Goth) e trasportato sulle pagine grazie alla bravura di Masaru Miyokawa. Protagonista della vicenda è Yuya Matsuda, un normalissimo liceale la cui unica particolarità è quella di vivere in una piccola casa molto speciale. Il balcone della sua stanza, ereditata direttamente da sua sorella, sembra essere un vero e proprio punto d'incontro per numerose correnti invisibili che, trascinandosi dietro foglie, petali e tutto ciò che incrociano per il loro cammino, finiscono col far finire numerose soprese sotto le mani del ragazzo. Yuya cerca comunque di vivere normalmente la sua vita senza catturare troppo l'attenzione degli altri e, anche per questo, abbassa istintivamente la testa quando vede il suo compagno di scuola Naoto Wakatsuki subire indicibili atti di bullismo sotto gli occhi di tutti. Una sera, tuttavia, la vita dei due sembra incrociarsi proprio quando quest'ultimo, armato di una mazza sporca di sangue, sembra essersi sbarazzato del suo aguzzino in preda alla disperazione. Yuya decide quindi di alzare la testa e, sentendo di essere in qualche modo colpevole per non aver fatto niente fino a quel momento, decide di scappare insieme al ragazzo. Sul suo balcone, tuttavia, un foglio di giornale arrivato direttamente dal futuro lascia intendere un finale davvero straziante.
Ho trovato My Capricorn Friend una lettura davvero intrigante, anche se effettivamente non troppo originale. Tuttavia, è proprio la sua natura di volume unico a rendere la storia un po' barcollante e sbrigativa, dato che l'opera non ha il tempo e lo spazio necessario per approfondire a fondo il rapporto tra i due protagonisti, oltre che per parlare con maggiore cura di elementi fondamentalmente importanti ai fini della storia come il bullismo, l'accettazione e il suicidio. Ci troviamo comunque di fronte ad un'opera molto convincente, ma è evidente che avrebbe potuto offrire molto di più come serie o con almeno un altro volume a disposizione.
Molto bella l'edizione di J-pop che, al costo di 6,50€, offre un volume ben stampato con sovraccoperta e pagina iniziale a colori.
"My Capricorn Friend" è un manga raccolto in un unico volume, nato dalla mente del sensei Otsuichi, mentre la parte grafica è a cura del maestro Masaru Miyokawa, edito dalla Jpop per l'Italia.
La storia ci presenta Yuya Matsuda, liceale che abita in una casa che svetta sull'intera città e giovando di questa posizione, tutte le correnti ventose della zona si riuniscono precisamente sopra al balcone del ragazzo, trasportandoci ogni sorta di oggetto. Il volume prosegue presentandoci la penosa condizione in cui è costretto a sottostare Naoto Wakatsuki, vittima di bullismo e della completa indifferenza del resto del corpo studentesco, diventando simbolicamente e letteralmente suo malgrado, come spesso rimandato anche dalla narrazione, un capro espiatorio dell'intero istituto, facendosi carico di tutte quelle sofferenze, evitando ad altri d'essere presi di mira.
La storia avrà un ritmo molto spedito e scorrevole, che riuscirà a far rimanere alta l'attenzione del lettore, con il suo rapido susseguirsi di colpi di scena e recrudescenze, che potrebbero rischiare di far inorridire o distogliere il focus rispetto alla trama di sottofondo, ma personalmente credo che abbiano aiutato a immergersi e infittire l'intero racconto, anche se a causa della limitazione data dallo svilupparsi in un unico volume, molte tematiche non saranno appropriatamente approfondite, ma serviranno per creare un mood adatto per il tipo di storia che si dimostrerà essere "My Capricorn Friend" e non ho trovate cosi fondamentale doverle snocciolare da capo a coda.
I personaggi purtroppo sono un grosso punto dolente dell'intera narrativa, essendo le pagine fino all'ultima condensate di avvenimenti, che faranno scorrere orizzontalmente la storia, senza potersi soffermare particolarmente sulla definizione del carattere dei principali comprimari, se non al massimo poter desumere qualche sprazzo di personalità, dalle azioni che intraprenderanno per poter portar avanti la storia. Visto il genere di racconto che si dimostrerà essere, una corretta e piena caratterizzazione di quei pochi personaggi importanti per la narrativa, avrebbe giovato grandemente all'intera fruizione di "My Capricorn Friend", che invece risulterà imperfetto al fine di poter dare un pieno e soddisfacente senso di appagamento al lettore, una volta aver completamente dipanato la sua storia.
Per quanto riguarda il lato grafico, l'autore che si occupa di questa parte, farà una scelta molto saggia, concentrandosi molto sui primi piani e nel mostrare in generale i volti delle persone, cosi da far emergere emozioni che daranno impatto alle vicende raccontate, e potendo cosi permettere di concentrare le varie linee di dialogo nei balloons, per portare avanti la storia, purtroppo tale escamotage non basterà per poter sopperire a quanto detto in precedenza, in merito alla caratterizzazione dei personaggi, ma aiuterà a rendere tutto molto più indecifrabile e allo stesso tempo realistico, permettendo al lettore di immedesimarsi nella situazione, nel dover decifrare alcuni momenti e alcune scelte senza essere accompagnati per mano, da una mera descrizione fuori campo. Oltre a questa attenzione per la fisiognomica dei personaggi, ho apprezzato molto la cura dedicata al vento, che risulterà molto vivo e dinamico, surreale, ma suggestivo. Purtroppo sulla parte grafica i lati positivi si fermano qui, non essendoci molti sfondi, per il punto detto poco sopra, inoltre concentrandosi molto sui volti, si noteranno più di qualche imperfezione sulle varie componenti del viso, che ripetendo tutte le varie raffigurazioni in serie delle medesime facce, a volte risulteranno più evidenti che in altre parti.
L'edizione portata sul suolo Italico è corredata da una sovracoperta molto ispirata, con il titolo in giallo scritto in corsivo che ho molto apprezzato, a differenza del lato prettamente costruttivo, in cui il volume si risulterà solido e con una carta bianca, ma di una grammatura stranamente sottile, che fa emergere più di qualche sporadica trasparenza e purtroppo una sola e striminzita pagina a colori, nemmeno inerente alla storia in sé.
In conclusione, "My Capricon Friend" è un volume che fa della sua forza le apparenze, quelle che confondono e distolgono lo sguardo del lettore, per potersi concentrare sulla vera identità della trama, che sul finire farà riunire tutti i pezzi e darà un gran bel senso di stupore, purtroppo questa riscoperta della narrazione, farà emergere un senso di discrasia, avendo sempre i medesimi personaggi, immersi da un momento all'altro, in una diversa tipologia di storia, fino a far perdere l'orientamento di quanto si sta leggendo e tale improvviso spaesamento capisco che può far storcere qualche naso, ma nel mio caso è stata una inaspettata e perciò ben gradita sorpresa e anche se risulta evidente che tale trasformismo abbia fatto si, che si sia perso qualche pezzo per strada, ho apprezzato tale evoluzione in qualcosa di totalmente diverso rispetto a quanto all'inizio si pensava di star leggendo.
La storia ci presenta Yuya Matsuda, liceale che abita in una casa che svetta sull'intera città e giovando di questa posizione, tutte le correnti ventose della zona si riuniscono precisamente sopra al balcone del ragazzo, trasportandoci ogni sorta di oggetto. Il volume prosegue presentandoci la penosa condizione in cui è costretto a sottostare Naoto Wakatsuki, vittima di bullismo e della completa indifferenza del resto del corpo studentesco, diventando simbolicamente e letteralmente suo malgrado, come spesso rimandato anche dalla narrazione, un capro espiatorio dell'intero istituto, facendosi carico di tutte quelle sofferenze, evitando ad altri d'essere presi di mira.
La storia avrà un ritmo molto spedito e scorrevole, che riuscirà a far rimanere alta l'attenzione del lettore, con il suo rapido susseguirsi di colpi di scena e recrudescenze, che potrebbero rischiare di far inorridire o distogliere il focus rispetto alla trama di sottofondo, ma personalmente credo che abbiano aiutato a immergersi e infittire l'intero racconto, anche se a causa della limitazione data dallo svilupparsi in un unico volume, molte tematiche non saranno appropriatamente approfondite, ma serviranno per creare un mood adatto per il tipo di storia che si dimostrerà essere "My Capricorn Friend" e non ho trovate cosi fondamentale doverle snocciolare da capo a coda.
I personaggi purtroppo sono un grosso punto dolente dell'intera narrativa, essendo le pagine fino all'ultima condensate di avvenimenti, che faranno scorrere orizzontalmente la storia, senza potersi soffermare particolarmente sulla definizione del carattere dei principali comprimari, se non al massimo poter desumere qualche sprazzo di personalità, dalle azioni che intraprenderanno per poter portar avanti la storia. Visto il genere di racconto che si dimostrerà essere, una corretta e piena caratterizzazione di quei pochi personaggi importanti per la narrativa, avrebbe giovato grandemente all'intera fruizione di "My Capricorn Friend", che invece risulterà imperfetto al fine di poter dare un pieno e soddisfacente senso di appagamento al lettore, una volta aver completamente dipanato la sua storia.
Per quanto riguarda il lato grafico, l'autore che si occupa di questa parte, farà una scelta molto saggia, concentrandosi molto sui primi piani e nel mostrare in generale i volti delle persone, cosi da far emergere emozioni che daranno impatto alle vicende raccontate, e potendo cosi permettere di concentrare le varie linee di dialogo nei balloons, per portare avanti la storia, purtroppo tale escamotage non basterà per poter sopperire a quanto detto in precedenza, in merito alla caratterizzazione dei personaggi, ma aiuterà a rendere tutto molto più indecifrabile e allo stesso tempo realistico, permettendo al lettore di immedesimarsi nella situazione, nel dover decifrare alcuni momenti e alcune scelte senza essere accompagnati per mano, da una mera descrizione fuori campo. Oltre a questa attenzione per la fisiognomica dei personaggi, ho apprezzato molto la cura dedicata al vento, che risulterà molto vivo e dinamico, surreale, ma suggestivo. Purtroppo sulla parte grafica i lati positivi si fermano qui, non essendoci molti sfondi, per il punto detto poco sopra, inoltre concentrandosi molto sui volti, si noteranno più di qualche imperfezione sulle varie componenti del viso, che ripetendo tutte le varie raffigurazioni in serie delle medesime facce, a volte risulteranno più evidenti che in altre parti.
L'edizione portata sul suolo Italico è corredata da una sovracoperta molto ispirata, con il titolo in giallo scritto in corsivo che ho molto apprezzato, a differenza del lato prettamente costruttivo, in cui il volume si risulterà solido e con una carta bianca, ma di una grammatura stranamente sottile, che fa emergere più di qualche sporadica trasparenza e purtroppo una sola e striminzita pagina a colori, nemmeno inerente alla storia in sé.
In conclusione, "My Capricon Friend" è un volume che fa della sua forza le apparenze, quelle che confondono e distolgono lo sguardo del lettore, per potersi concentrare sulla vera identità della trama, che sul finire farà riunire tutti i pezzi e darà un gran bel senso di stupore, purtroppo questa riscoperta della narrazione, farà emergere un senso di discrasia, avendo sempre i medesimi personaggi, immersi da un momento all'altro, in una diversa tipologia di storia, fino a far perdere l'orientamento di quanto si sta leggendo e tale improvviso spaesamento capisco che può far storcere qualche naso, ma nel mio caso è stata una inaspettata e perciò ben gradita sorpresa e anche se risulta evidente che tale trasformismo abbia fatto si, che si sia perso qualche pezzo per strada, ho apprezzato tale evoluzione in qualcosa di totalmente diverso rispetto a quanto all'inizio si pensava di star leggendo.
Ho iniziato questo manga con delle altissime aspettive date dall'autoconclusione, della copertina e dalla trama.
Disegni curati nei dettagli e molto piacevoli.
Impaginazione curata e comoda per la lettura.
La trama mi ha un po' delusa: scarna, colpi di scena prevedibili, poco originale.
Forse un centinaio di pagine in più con migliore caratterizzazione dei personaggi ed un minimo di background sarebbero state più che necessarie.
Non una totale delusione, ma sicuramente non è un volume totalmente consigliato secondo il mio parere.
Disegni curati nei dettagli e molto piacevoli.
Impaginazione curata e comoda per la lettura.
La trama mi ha un po' delusa: scarna, colpi di scena prevedibili, poco originale.
Forse un centinaio di pagine in più con migliore caratterizzazione dei personaggi ed un minimo di background sarebbero state più che necessarie.
Non una totale delusione, ma sicuramente non è un volume totalmente consigliato secondo il mio parere.
Non sono un divoratore di volumi unici, quindi sono inesperto nel giudizio. Però, ho sentito parlare molto bene di questo titolo, mentre io l'ho trovato abbastanza carente.
Ma andiamo con ordine:
I disegni.
Godibili e tecnicamente belli. Nulla di eccezionale, ma sicuramente la cosa che ho preferito dell'opera. Armoniosi e con una precisione invidiabile. Gli sfondi sono molto realistici e i visi facilmente riconoscibili. Forse manca un po' di originalità nel character design e nella composizione dell'immagine, piuttosto piatta, ma comunque accettabile.
La trama.
Il punto davvero deludente. Scontata, ma soprattutto poco coinvolgente. Dall'inizio alla fine mi ha annoiato e il colpo di scena finale era semplicemente ovvio. Mi aspettavo molto, molto di più. Forse sono state le mie aspettative, troppo alte per un volume unico, ma mi ha davvero annoiato.
In conclusione non era un manga terribile, ma non posso neanche definirlo sufficiente, perché secondo me non lo era.
Ma andiamo con ordine:
I disegni.
Godibili e tecnicamente belli. Nulla di eccezionale, ma sicuramente la cosa che ho preferito dell'opera. Armoniosi e con una precisione invidiabile. Gli sfondi sono molto realistici e i visi facilmente riconoscibili. Forse manca un po' di originalità nel character design e nella composizione dell'immagine, piuttosto piatta, ma comunque accettabile.
La trama.
Il punto davvero deludente. Scontata, ma soprattutto poco coinvolgente. Dall'inizio alla fine mi ha annoiato e il colpo di scena finale era semplicemente ovvio. Mi aspettavo molto, molto di più. Forse sono state le mie aspettative, troppo alte per un volume unico, ma mi ha davvero annoiato.
In conclusione non era un manga terribile, ma non posso neanche definirlo sufficiente, perché secondo me non lo era.
Una vita tranquilla vissuta nell'indifferenza vale la sofferenza di chi stai ignorando?
Con queste parole inizia la storia di Yuya Matsuda, protagonista di My Capricorn Friend (Yagiza no Yuujin), studente liceale la cui unica particolarità è quella di abitare in una casa posta su una piccola altura. La vista magnifica non è l'unica conseguenza di questa insolita collocazione, poiché il forte vento porta ogni giorno nel balcone di Yuya i pezzi della vita di qualcun altro: riviste, rottami... addirittura un cucciolo di cane!
Per preservare la tranquillità dei suoi giorni il ragazzo ignora gli atti di bullismo perpetrati quotidianamente a scuola a danno del "capro espiatorio" di turno: dopotutto, finché c'è lui, non c'è il rischio che i bulli si accaniscano sugli altri. Inoltre nessuno ha il potere di fermarli.
Questa comoda indifferenza finisce però con il diventare un peso insopportabile da ripagare con un qualche tipo di espiazione.
E' per questo motivo che Yuya decide di schierarsi dalla parte del "capro" nel momento in cui la violenza subita sfocia in rabbia e vendetta.
Negli ultimi tempi la serie tv americana Tredici ha fatto parlare di sé raccontando una storia cruda e reale sul bullismo in età adolescenziale. Ciò che Tredici ha ben messo in evidenza è come questi atteggiamenti vessativi trovino la via migliore per proliferare attraverso l'indifferenza altrui, tramite il pensiero secondo il quale "non era poi così grave, e comunque, cosa avrei potuto fare?".
Una sera, Yuya incontra il compagno di classe Wakatsuki e capisce che qualcosa è successo, che la vittima è probabilmente diventata carnefice. Senza pensarci troppo il ragazzo offre aiuto al compagno ed è evidente come non abbia minimamente ponderato la decisione, ignorando le conseguenze che comporta la copertura di un potenziale assassino. Da questo atteggiamento da eroe salvatore si rende palese il fatto che Yuya sia semplicemente un ragazzino immaturo che, sentendosi in colpa, decide di espiare il peccato dell'indifferenza aiutando la vittima nel suo momento più oscuro. La sua è una decisione presa fin troppo alla leggera, un atto apparentemente salvifico che in realtà nasconde l'egoismo di salvare se stessi.
Le vicende di Yuya e Wakatsuki si tingono con un pizzico di soprannaturale grazie al trafiletto di un articolo di giornale arrivato, dal futuro, sul suo magico balcone. Il ragazzo sa ciò che accadrà, e si muove con il compagno in modo da evitare che tale futuro diventi realtà. Le cose però non sono così semplici, poiché quel capro che garantiva la sicurezza del resto dei compagni, ha un legame molto più profondo con il capro di Azazel, l'animale offerto all'angelo caduto Azazel e abbandonato nel deserto per farsi carico del peccato del popolo ebraico.
My capricorn friend è un volume unico che vuol mettere insieme tante cose, troppe: il problema del bullismo, la redenzione, la crime story, il soprannaturale, risultando però un po' troppo frettoloso e superficiale su questo o quell'altro aspetto. Probabilmente un numero in più avrebbe permesso ai personaggi di spiegare meglio se stessi, le loro motivazioni e anche e soprattutto le loro considerazioni su ciò che è stato questo piccolo viaggio alla ricerca del perdono.
Non è chiaro, ad esempio, se Yuya sia così leggero nelle sue decisioni per un difetto di caratterizzazione o se l'autore volesse comunicare l'immaturità di un giovane che si trova prima a negare e poi ad affrontare qualcosa che va oltre le sue capacità.
Il manga venne serializzato sulle pagine di Shonen Jump + e trattandosi quindi di un'opera rivolta ad un pubblico giovane, sarebbe stato meglio dare maggiore approfondimento ad un argomento così delicato.
Il volume è comunque interessante, riesce a stupire con qualche colpo di scena e soprattutto non va visto come manuale educativo contro il bullismo, ma più come spunto di riflessione su una storia che, almeno nelle sue basi iniziali, può essere la storia di chiunque.
Il tratto di Masaru Miyokawa è pulito, gradevole e molto espressivo quando la situazione lo richiede.
Il manga è edito da J-pop al costo di 6,50€, con sovraccoperta e pagina iniziale a colori.
My Capricorn Friend è un manga interessante che racconta una storia che, pur non facendosi troppo elaborata, mette in mostra la debolezza dell'essere umano, le paure, il senso di colpa e i forti sentimenti, positivi e negativi, che possono dar vita a qualcosa di ancor più doloroso e triste. In una storia in cui tutti perdono, l'unica certezza è che quel capro di Azazel, che si fa carico dei peccati altrui, continua ad esistere in ogni angolo di strada ed è vittima designata non del ruolo assegnatogli da un destino infame, ma di chi in quel ruolo lo ha abbandonato in favore della propria, temporanea, tranquillità.
Teppisti e bullismo per noi appartengono a un altro mondo, non ci tangono minimamente. E in ogni caso non avremmo né i superpoteri, né alcun mezzo segreto per contrastarli. Non dobbiamo immischiarci in certe faccende se vogliamo che la nostra vita scolastica continui a essere serena.
Con queste parole inizia la storia di Yuya Matsuda, protagonista di My Capricorn Friend (Yagiza no Yuujin), studente liceale la cui unica particolarità è quella di abitare in una casa posta su una piccola altura. La vista magnifica non è l'unica conseguenza di questa insolita collocazione, poiché il forte vento porta ogni giorno nel balcone di Yuya i pezzi della vita di qualcun altro: riviste, rottami... addirittura un cucciolo di cane!
Per preservare la tranquillità dei suoi giorni il ragazzo ignora gli atti di bullismo perpetrati quotidianamente a scuola a danno del "capro espiatorio" di turno: dopotutto, finché c'è lui, non c'è il rischio che i bulli si accaniscano sugli altri. Inoltre nessuno ha il potere di fermarli.
Questa comoda indifferenza finisce però con il diventare un peso insopportabile da ripagare con un qualche tipo di espiazione.
E' per questo motivo che Yuya decide di schierarsi dalla parte del "capro" nel momento in cui la violenza subita sfocia in rabbia e vendetta.
Negli ultimi tempi la serie tv americana Tredici ha fatto parlare di sé raccontando una storia cruda e reale sul bullismo in età adolescenziale. Ciò che Tredici ha ben messo in evidenza è come questi atteggiamenti vessativi trovino la via migliore per proliferare attraverso l'indifferenza altrui, tramite il pensiero secondo il quale "non era poi così grave, e comunque, cosa avrei potuto fare?".
Una sera, Yuya incontra il compagno di classe Wakatsuki e capisce che qualcosa è successo, che la vittima è probabilmente diventata carnefice. Senza pensarci troppo il ragazzo offre aiuto al compagno ed è evidente come non abbia minimamente ponderato la decisione, ignorando le conseguenze che comporta la copertura di un potenziale assassino. Da questo atteggiamento da eroe salvatore si rende palese il fatto che Yuya sia semplicemente un ragazzino immaturo che, sentendosi in colpa, decide di espiare il peccato dell'indifferenza aiutando la vittima nel suo momento più oscuro. La sua è una decisione presa fin troppo alla leggera, un atto apparentemente salvifico che in realtà nasconde l'egoismo di salvare se stessi.
Le vicende di Yuya e Wakatsuki si tingono con un pizzico di soprannaturale grazie al trafiletto di un articolo di giornale arrivato, dal futuro, sul suo magico balcone. Il ragazzo sa ciò che accadrà, e si muove con il compagno in modo da evitare che tale futuro diventi realtà. Le cose però non sono così semplici, poiché quel capro che garantiva la sicurezza del resto dei compagni, ha un legame molto più profondo con il capro di Azazel, l'animale offerto all'angelo caduto Azazel e abbandonato nel deserto per farsi carico del peccato del popolo ebraico.
My capricorn friend è un volume unico che vuol mettere insieme tante cose, troppe: il problema del bullismo, la redenzione, la crime story, il soprannaturale, risultando però un po' troppo frettoloso e superficiale su questo o quell'altro aspetto. Probabilmente un numero in più avrebbe permesso ai personaggi di spiegare meglio se stessi, le loro motivazioni e anche e soprattutto le loro considerazioni su ciò che è stato questo piccolo viaggio alla ricerca del perdono.
Non è chiaro, ad esempio, se Yuya sia così leggero nelle sue decisioni per un difetto di caratterizzazione o se l'autore volesse comunicare l'immaturità di un giovane che si trova prima a negare e poi ad affrontare qualcosa che va oltre le sue capacità.
Il manga venne serializzato sulle pagine di Shonen Jump + e trattandosi quindi di un'opera rivolta ad un pubblico giovane, sarebbe stato meglio dare maggiore approfondimento ad un argomento così delicato.
Il volume è comunque interessante, riesce a stupire con qualche colpo di scena e soprattutto non va visto come manuale educativo contro il bullismo, ma più come spunto di riflessione su una storia che, almeno nelle sue basi iniziali, può essere la storia di chiunque.
Il tratto di Masaru Miyokawa è pulito, gradevole e molto espressivo quando la situazione lo richiede.
Il manga è edito da J-pop al costo di 6,50€, con sovraccoperta e pagina iniziale a colori.
My Capricorn Friend è un manga interessante che racconta una storia che, pur non facendosi troppo elaborata, mette in mostra la debolezza dell'essere umano, le paure, il senso di colpa e i forti sentimenti, positivi e negativi, che possono dar vita a qualcosa di ancor più doloroso e triste. In una storia in cui tutti perdono, l'unica certezza è che quel capro di Azazel, che si fa carico dei peccati altrui, continua ad esistere in ogni angolo di strada ed è vittima designata non del ruolo assegnatogli da un destino infame, ma di chi in quel ruolo lo ha abbandonato in favore della propria, temporanea, tranquillità.
"My capricorn friend" è un manga che ha deluso tutte le mie aspettative e si è rivelato scadente sotto la maggior parte dei punti di vista, soprattutto il soggetto e i dialoghi.
La trama, come spesso succede, è mal posta dall'editore italiano e poco c'entra con quello di cui effettivamente parla il manga: il protagonista è Yuya, il solito ragazzo normale senza caratteristiche particolari, che assiste quotidianamente agli atti di bullismo che Naoto è costretto a subire dal suo aguzzino. Tuttavia qualcosa di particolare Yuya ce l'ha, nel senso che a quanto pare sul terrazzo di casa sua (che si trova su un'altura su cui soffia un vento fortissimo) vengano trascinati oggetti di tutti i tipi, e addirittura un giorno arriva un ritaglio di giornale proveniente dal futuro, con su scritto che l'aguzzino di Naoto verrà ucciso e che l'accusato del suo omicidio si ucciderà a sua volta all'interno della stazione di polizia. Una notte effettivamente Yuya incontra Naoto, che gli rivela di aver ucciso il suo aguzzino, e allora preso da un incomprensibile senso di eroismo/ rigurgito di coscienza per non aver mai aiutato il ragazzo a sottrarsi dalle grinfie del bullo, decide di fuggire con lui nel tentativo di cambiare il futuro e salvargli la vita.
La trama, seppur semplice, c'era, soltanto che viene sviluppata nel più becero e inutile dei modi: i personaggi appartengono tutti a clichè ben noti, ma lo sceneggiatore non ha avuto neanche la decenza di caratterizzarli quel minimo che uno si aspetterebbe.
Il protagonista è assolutamente inutile e non si comprendono bene i motivi per i quali entra a far parte della vicenda se non (come già detto) un incomprensibile senso di "tutti assistevamo agli atti di bullismo ma nessuno ha fatto niente!" (ma tutti chi? Non si vedono altri personaggi, neanche come comparse, a eccezione di Yuya e della sua amica Honjo), "Naoto si è sacrificato per tutti noi, perchè il bullo si sfogava su di lui" e altre menate tipo "Ero contento che non fosse toccato a me". Tutte bellamente riprese da un qualunque manga sul bullismo, prese e buttate lì. Ma poi, come se non bastasse, il protagonista viene preso da un immotivato senso di eroismo, e decide, senza alcun piano o motivazione, di buttare via la sua vita per salvare quella di un ragazzo con cui non ha mai parlato e che per quanto ne sa è uno spietato assassino.
Veniamo poi al coprotagonista, il ragazzo vittima di soprusi. Anche lui è malcaratterizzato e assolutamente incolore. I dialoghi che gli vengono affidati sono spogli, miseri.
In tutto il manga compaiono sì e no 4 personaggi, uno peggio caratterizzato dell'altro, tolti i due protagonisti rimangono la sorella di Yuya, moglie del detective della polizia- ovviamente, e Honjo, l'amica di Yuya. Tutti gli altri personaggi, che invece sarebbero fondamentali per la trama, praticamente non esistono, noi non li conosciamo.
La vera domanda alla base di tutto è "l'editor di questo manga, ha veramente mai letto un altro manga?" la risposta più ovvia sarebbe no.
E' lecito porsi questa domanda in quanto "My capricorn friend" non ha ritmo nè coerenza, è un susseguirsi di episodi messi in fila, senza poggiare su niente di concreto: si sprecano tavole e tavole per raccontare episodi di crudeltà commessi dal bullo per sottolineare quanto sia stato crudele e cattivo, senza invece occuparsi dei protagonisti che sono lì; il più grande colpo di scena del volume si basa su un elemento talmente ridicolo da essere quasi inconcepibile (ma non posso scriverlo per non spoilerare niente a chi avesse intenzione di leggere questo volume autoconclusivo). Dopo spiegazioni machiavelliche, in cui Yuya si improvvisa Detective Conan e coinvolge la sorella moglie del detective (che non avrebbe alcun motivo per aiutarlo e che mal si colloca nella storia), che durano pagine e pagine, il perno del mistero sta in un fatto del tutto opinabile e veramente (per usare un termine atecnico) "ingenuo".
Nel corso della storia vengono tirati in ballo i veri protagonisti della vicenda, personaggi che avevano tutto il diritto di farne parte, ma che tuttavia non ci vengono spiegati, nè loro nè le loro motivazioni.
I veri protagonisti restano quindi del tutto esclusi dal manga, che si trascina portando avanti banalità trite e ritrite.
Da sottolineare ancora una volta l'errato, erratissimo concetto secondo il quale il bullo costrinse Naoto a uccidere un gatto perchè "voleva sentirsi vivo". Ma ancora con queste menate?
Quindi, ricapitolando, ha senso che il bullo uccida, perchè questo è l'unico modo che ha per sentirsi vivo, e ha senso che Naoto venga visto come un eroe perchè il bullo si sfoga su di lui?
E ancor di più, il fatto che Naoto lo abbia ucciso invece è giustificabile perchè era l'unico modo per porre fine alle sue sofferenze?
Questa non è una critica alla società, è solo un cumulo di psicologia spiccia di bassissimo livello.
Ma poi cosa doveva essere "My capricorn friend": un manga di denuncia sociale? un thriller? un giallo? una commedia nera? un dramma psicologico? Questo non ci è dato saperlo.
La sciatteria del manga è confermata dalla sua copertina, molto bella nella composizione, ma coi disegni non del tutto delineati e la parte posteriore molto tirata via, quasi affrettata.
L'unica nota positiva alla fine, sono i disegni, anche se la disposizione delle tavole è assolutamente scorretta: pagine pienissime di dialoghi (i famosi spiegoni alla Detective Conan) e a volte dettagli importanti che a causa della disposizione delle vignette non proprio eccelsa passano in secondo piano.
Gli ingredienti per fare un buon manga c'erano, sarebbe bastato che gli autori manifestassero un po' di buon gusto nel prendere da altri manga a destra e a manca e che l'editor mettesse bocca su certe questioni (come di cosa si occupasse la storia e la disposizione dei dialoghi e delle tavole in generale).
La trama, come spesso succede, è mal posta dall'editore italiano e poco c'entra con quello di cui effettivamente parla il manga: il protagonista è Yuya, il solito ragazzo normale senza caratteristiche particolari, che assiste quotidianamente agli atti di bullismo che Naoto è costretto a subire dal suo aguzzino. Tuttavia qualcosa di particolare Yuya ce l'ha, nel senso che a quanto pare sul terrazzo di casa sua (che si trova su un'altura su cui soffia un vento fortissimo) vengano trascinati oggetti di tutti i tipi, e addirittura un giorno arriva un ritaglio di giornale proveniente dal futuro, con su scritto che l'aguzzino di Naoto verrà ucciso e che l'accusato del suo omicidio si ucciderà a sua volta all'interno della stazione di polizia. Una notte effettivamente Yuya incontra Naoto, che gli rivela di aver ucciso il suo aguzzino, e allora preso da un incomprensibile senso di eroismo/ rigurgito di coscienza per non aver mai aiutato il ragazzo a sottrarsi dalle grinfie del bullo, decide di fuggire con lui nel tentativo di cambiare il futuro e salvargli la vita.
La trama, seppur semplice, c'era, soltanto che viene sviluppata nel più becero e inutile dei modi: i personaggi appartengono tutti a clichè ben noti, ma lo sceneggiatore non ha avuto neanche la decenza di caratterizzarli quel minimo che uno si aspetterebbe.
Il protagonista è assolutamente inutile e non si comprendono bene i motivi per i quali entra a far parte della vicenda se non (come già detto) un incomprensibile senso di "tutti assistevamo agli atti di bullismo ma nessuno ha fatto niente!" (ma tutti chi? Non si vedono altri personaggi, neanche come comparse, a eccezione di Yuya e della sua amica Honjo), "Naoto si è sacrificato per tutti noi, perchè il bullo si sfogava su di lui" e altre menate tipo "Ero contento che non fosse toccato a me". Tutte bellamente riprese da un qualunque manga sul bullismo, prese e buttate lì. Ma poi, come se non bastasse, il protagonista viene preso da un immotivato senso di eroismo, e decide, senza alcun piano o motivazione, di buttare via la sua vita per salvare quella di un ragazzo con cui non ha mai parlato e che per quanto ne sa è uno spietato assassino.
Veniamo poi al coprotagonista, il ragazzo vittima di soprusi. Anche lui è malcaratterizzato e assolutamente incolore. I dialoghi che gli vengono affidati sono spogli, miseri.
In tutto il manga compaiono sì e no 4 personaggi, uno peggio caratterizzato dell'altro, tolti i due protagonisti rimangono la sorella di Yuya, moglie del detective della polizia- ovviamente, e Honjo, l'amica di Yuya. Tutti gli altri personaggi, che invece sarebbero fondamentali per la trama, praticamente non esistono, noi non li conosciamo.
La vera domanda alla base di tutto è "l'editor di questo manga, ha veramente mai letto un altro manga?" la risposta più ovvia sarebbe no.
E' lecito porsi questa domanda in quanto "My capricorn friend" non ha ritmo nè coerenza, è un susseguirsi di episodi messi in fila, senza poggiare su niente di concreto: si sprecano tavole e tavole per raccontare episodi di crudeltà commessi dal bullo per sottolineare quanto sia stato crudele e cattivo, senza invece occuparsi dei protagonisti che sono lì; il più grande colpo di scena del volume si basa su un elemento talmente ridicolo da essere quasi inconcepibile (ma non posso scriverlo per non spoilerare niente a chi avesse intenzione di leggere questo volume autoconclusivo). Dopo spiegazioni machiavelliche, in cui Yuya si improvvisa Detective Conan e coinvolge la sorella moglie del detective (che non avrebbe alcun motivo per aiutarlo e che mal si colloca nella storia), che durano pagine e pagine, il perno del mistero sta in un fatto del tutto opinabile e veramente (per usare un termine atecnico) "ingenuo".
Nel corso della storia vengono tirati in ballo i veri protagonisti della vicenda, personaggi che avevano tutto il diritto di farne parte, ma che tuttavia non ci vengono spiegati, nè loro nè le loro motivazioni.
I veri protagonisti restano quindi del tutto esclusi dal manga, che si trascina portando avanti banalità trite e ritrite.
Da sottolineare ancora una volta l'errato, erratissimo concetto secondo il quale il bullo costrinse Naoto a uccidere un gatto perchè "voleva sentirsi vivo". Ma ancora con queste menate?
Quindi, ricapitolando, ha senso che il bullo uccida, perchè questo è l'unico modo che ha per sentirsi vivo, e ha senso che Naoto venga visto come un eroe perchè il bullo si sfoga su di lui?
E ancor di più, il fatto che Naoto lo abbia ucciso invece è giustificabile perchè era l'unico modo per porre fine alle sue sofferenze?
Questa non è una critica alla società, è solo un cumulo di psicologia spiccia di bassissimo livello.
Ma poi cosa doveva essere "My capricorn friend": un manga di denuncia sociale? un thriller? un giallo? una commedia nera? un dramma psicologico? Questo non ci è dato saperlo.
La sciatteria del manga è confermata dalla sua copertina, molto bella nella composizione, ma coi disegni non del tutto delineati e la parte posteriore molto tirata via, quasi affrettata.
L'unica nota positiva alla fine, sono i disegni, anche se la disposizione delle tavole è assolutamente scorretta: pagine pienissime di dialoghi (i famosi spiegoni alla Detective Conan) e a volte dettagli importanti che a causa della disposizione delle vignette non proprio eccelsa passano in secondo piano.
Gli ingredienti per fare un buon manga c'erano, sarebbe bastato che gli autori manifestassero un po' di buon gusto nel prendere da altri manga a destra e a manca e che l'editor mettesse bocca su certe questioni (come di cosa si occupasse la storia e la disposizione dei dialoghi e delle tavole in generale).
Conosci la storia del capro di Azazel?
Azazel era un angelo caduto e un demone del deserto. Secoli fa esisteva un'usanza ebraica chiamata il capro di Azazel. Si tratta di un rito che veniva tenuto realmente. Una volta all'anno, il sacerdote sceglieva due capri, uno da offrire a Dio e l'altro ad Azazel. Il sangue del capro sacrificato a Dio veniva utilizzato per purificare i peccati.
Dopo che i credenti avevano confessato le proprie colpe, l'altro capro veniva abbandonato nel deserto dal sacerdote, affinché si facesse carico del peso di tutti i loro peccati. Veniva abbandonato vivo nel deserto per addossarsi le colpe di tutti gli uomini. Questo era il capro di Azazel. Il capro si faceva carico dei peccati della gente affinché questa ne fosse liberata. Peccati il cui peso non sarebbe stata in grado di sostenere altrimenti.
My Capricorn Friend è la storia di Naoto e Yuya, due ragazzi che vanno nella stessa scuola ma che non si sono mai parlati, anche se Yuya sa bene chi sia Naoto.
Del resto, a scuola tutti sanno chi sia, come tutti conoscono Kaneshiro, un bullo violento e pericoloso che lo ha preso di mira.
Tutti sanno quello che Naoto subisce, eppure nessuno muove un dito per fermare Kaneshiro, perché è meglio non aver da fare con lui, è meglio che sia Naoto a prendere su di sé il peso della cattiveria di quell’infame, così che gli altri possano essere salvi e vivere tranquilli.
Naoto è il Capro espiatorio, il capro di Azazel.
Tuttavia, un giorno l’incrocio dei venti cambia il destino di Naoto e Yuya.
Il balcone di Yuya, infatti, sembra essere il punto in cui i venti si incontrano, portando con sé oggetti di varia natura, cose strane, una maglia con quattro maniche, un cucciolo di cane, e giornali che ancora devono essere pubblicati, con articoli che ancora devono essere scritti, come l’articolo che parla del suicidio di un ragazzo che a sua volta ha ucciso il bullo che lo vessava e di una capra che è fuggita dallo zoo di Tokyo.
Capra, come l’animale che rappresenta il segno zodiacale di Naoto, il capricorno, come il capro di Azazel.
Yagiza no Yuujin è uno shonen con una leggera componente fantasy ma che si tinge anche di giallo, perché Kaneshiro viene effettivamente ucciso e tutti gli indizi sembrano portare a Naoto.
Però ciò che appassiona il lettore è vedere come Yuya, che finora è stato volutamente cieco, adesso apra gli occhi e spalanchi anche quelli della mente, vedendo non solo Naoto ma anche tutto quello che lo circonda, Honjo e Sasaki in primo luogo.
E’ una storia che fa riflettere sulle scelte che possono cambiare la vita di una persona, nel bene e nel male, una parola detta al momento giusto, una decisione presa nel momento sbagliato.
Naoto e il suo tentativo di spezzare quella catena di debolezza che lo tiene vincolato a Kaneshiro. Yuya e il suo tentativo di rivalsa ai suoi occhi e a quelli di Naoto.
Il finale non è quello che mi aspettavo e la cosa mi è piaciuta, sebbene immaginavo che non potesse esserci un lieto fine per tutti.
Azazel era un angelo caduto e un demone del deserto. Secoli fa esisteva un'usanza ebraica chiamata il capro di Azazel. Si tratta di un rito che veniva tenuto realmente. Una volta all'anno, il sacerdote sceglieva due capri, uno da offrire a Dio e l'altro ad Azazel. Il sangue del capro sacrificato a Dio veniva utilizzato per purificare i peccati.
Dopo che i credenti avevano confessato le proprie colpe, l'altro capro veniva abbandonato nel deserto dal sacerdote, affinché si facesse carico del peso di tutti i loro peccati. Veniva abbandonato vivo nel deserto per addossarsi le colpe di tutti gli uomini. Questo era il capro di Azazel. Il capro si faceva carico dei peccati della gente affinché questa ne fosse liberata. Peccati il cui peso non sarebbe stata in grado di sostenere altrimenti.
My Capricorn Friend è la storia di Naoto e Yuya, due ragazzi che vanno nella stessa scuola ma che non si sono mai parlati, anche se Yuya sa bene chi sia Naoto.
Del resto, a scuola tutti sanno chi sia, come tutti conoscono Kaneshiro, un bullo violento e pericoloso che lo ha preso di mira.
Tutti sanno quello che Naoto subisce, eppure nessuno muove un dito per fermare Kaneshiro, perché è meglio non aver da fare con lui, è meglio che sia Naoto a prendere su di sé il peso della cattiveria di quell’infame, così che gli altri possano essere salvi e vivere tranquilli.
Naoto è il Capro espiatorio, il capro di Azazel.
Tuttavia, un giorno l’incrocio dei venti cambia il destino di Naoto e Yuya.
Il balcone di Yuya, infatti, sembra essere il punto in cui i venti si incontrano, portando con sé oggetti di varia natura, cose strane, una maglia con quattro maniche, un cucciolo di cane, e giornali che ancora devono essere pubblicati, con articoli che ancora devono essere scritti, come l’articolo che parla del suicidio di un ragazzo che a sua volta ha ucciso il bullo che lo vessava e di una capra che è fuggita dallo zoo di Tokyo.
Capra, come l’animale che rappresenta il segno zodiacale di Naoto, il capricorno, come il capro di Azazel.
Yagiza no Yuujin è uno shonen con una leggera componente fantasy ma che si tinge anche di giallo, perché Kaneshiro viene effettivamente ucciso e tutti gli indizi sembrano portare a Naoto.
Però ciò che appassiona il lettore è vedere come Yuya, che finora è stato volutamente cieco, adesso apra gli occhi e spalanchi anche quelli della mente, vedendo non solo Naoto ma anche tutto quello che lo circonda, Honjo e Sasaki in primo luogo.
E’ una storia che fa riflettere sulle scelte che possono cambiare la vita di una persona, nel bene e nel male, una parola detta al momento giusto, una decisione presa nel momento sbagliato.
Naoto e il suo tentativo di spezzare quella catena di debolezza che lo tiene vincolato a Kaneshiro. Yuya e il suo tentativo di rivalsa ai suoi occhi e a quelli di Naoto.
Il finale non è quello che mi aspettavo e la cosa mi è piaciuta, sebbene immaginavo che non potesse esserci un lieto fine per tutti.