Yatamomo
Mi sono avvicinata a questo manga spinta dalle recensioni positive che, seppur non con voti altissimi, lo indicavano come uno yaoi diverso dal solito e più maturo a livello di trama. Questo corrisponde alla mia impressione, ma purtroppo solo in parte.
Andiamo con ordine.
La caratterizzazione dei personaggi è senz'altro buona e credibile, in se stessa. Momo è un personaggio interessante e sfaccettato, a cui ci si affeziona facilmente. Più complesso invece il discorso per Yata, la madre di Momo e Suda: tutti e tre personaggi ben costruiti, ma che in modi diversi hanno atteggiamenti, nei confronti di Momo, profondamente sbagliati che l'autrice sembra in qualche modo voler giustificare con la trama. Yata, che passa da un'estrema premura e attenzione fuori dalle lenzuola a un'estrema e spesso eccessiva passionalità nelle situazioni di intimità, è realistico e comprensibile solo fino a quando non viene a conoscenza dei trascorsi di Momo. Trascorsi molto violenti da un punto di vista psicologico e che richiederebbero un diverso tipo di attenzione nei confronti della persona amata. Yata, invece, nonostante a sua parziale discolpa provi ad assumere un atteggiamento diverso per un paio di pagine abbondanti (non a caso le pagine migliori della serie), continua a ricadere negli stessi atteggiamenti stereotipati di possessività sessuale, nonostante sia ora perfettamente a conoscenza dei forti traumi psicologici per cui Momo interagisca con le persone in un determinato modo. Un atteggiamento del genere, nella vita reale, sarebbe estremamente superficiale e per nulla degno di qualcuno che si dichiari sinceramente innamorato. Un altro dettaglio non troppo apprezzabile è la rapidità con cui Yata cede alle avances di Momo nel primo volume, nonostante poche pagine prima avesse dichiarato che il suo aiuto fosse disinteressato; sarebbe stato molto più rispettoso nei confronti di com'è costruito il suo personaggio far trascorrere più tempo, anche poco, tra il momento in cui Momo entra in casa sua e il momento in cui vanno a letto insieme.
Per quanto riguarda i personaggi di Suda e della madre di Momo, per quanto comprenda il desiderio dell'autrice di trasmettere il messaggio che il comportamento di tutti ha una giustificazione e che non bisogna giudicare a priori senza conoscere la storia personale di ciascuno, non apprezzo come venga in qualche modo giustificato il loro atteggiamento nei confronti di Momo. I due, specialmente la madre, sono stati per lui causa di ferite profonde e indelebili in una maniera tale che non dovrebbe permettere giustificazioni di sorta. Comprensione, al massimo, ma non giustificazione.
***SEGUE SOFT SPOILER***
In particolare, non apprezzo la leggerezza con cui viene trattato il tema di quella che di fatto è prostituzione minorile, con l'autrice che perdona e giustifica la colpevole di tale situazione e Yata che, quando viene a conoscenza di questo elemento del passato di Momo, si comporta con lui da un punto di vista sessuale esattamente come ha sempre fatto fino a quel momento, in particolar modo per quanto riguarda la gelosia e la possessività.
Detto questo, sembrerebbe che non abbia apprezzato la storia. Tuttavia è stata nel complesso una lettura gradevole, con dialoghi fluidi, bei disegni, e una trama che effettivamente ha molti spunti maturi e interessanti, ma che stride sui punti suddetti in una maniera che ostacola in parte il piacere della lettura. Se la gestione del personaggio di Yata fosse stata più organica e coerente l'opera avrebbe avuto sicuramente un impatto e una gradevolezza decisamente maggiori.
Non mi pento in definitiva del mio acquisto, avvenuto però in forma di volumi usati scontati; credo che me ne pentirei se avessi acquistato a prezzo pieno.
Andiamo con ordine.
La caratterizzazione dei personaggi è senz'altro buona e credibile, in se stessa. Momo è un personaggio interessante e sfaccettato, a cui ci si affeziona facilmente. Più complesso invece il discorso per Yata, la madre di Momo e Suda: tutti e tre personaggi ben costruiti, ma che in modi diversi hanno atteggiamenti, nei confronti di Momo, profondamente sbagliati che l'autrice sembra in qualche modo voler giustificare con la trama. Yata, che passa da un'estrema premura e attenzione fuori dalle lenzuola a un'estrema e spesso eccessiva passionalità nelle situazioni di intimità, è realistico e comprensibile solo fino a quando non viene a conoscenza dei trascorsi di Momo. Trascorsi molto violenti da un punto di vista psicologico e che richiederebbero un diverso tipo di attenzione nei confronti della persona amata. Yata, invece, nonostante a sua parziale discolpa provi ad assumere un atteggiamento diverso per un paio di pagine abbondanti (non a caso le pagine migliori della serie), continua a ricadere negli stessi atteggiamenti stereotipati di possessività sessuale, nonostante sia ora perfettamente a conoscenza dei forti traumi psicologici per cui Momo interagisca con le persone in un determinato modo. Un atteggiamento del genere, nella vita reale, sarebbe estremamente superficiale e per nulla degno di qualcuno che si dichiari sinceramente innamorato. Un altro dettaglio non troppo apprezzabile è la rapidità con cui Yata cede alle avances di Momo nel primo volume, nonostante poche pagine prima avesse dichiarato che il suo aiuto fosse disinteressato; sarebbe stato molto più rispettoso nei confronti di com'è costruito il suo personaggio far trascorrere più tempo, anche poco, tra il momento in cui Momo entra in casa sua e il momento in cui vanno a letto insieme.
Per quanto riguarda i personaggi di Suda e della madre di Momo, per quanto comprenda il desiderio dell'autrice di trasmettere il messaggio che il comportamento di tutti ha una giustificazione e che non bisogna giudicare a priori senza conoscere la storia personale di ciascuno, non apprezzo come venga in qualche modo giustificato il loro atteggiamento nei confronti di Momo. I due, specialmente la madre, sono stati per lui causa di ferite profonde e indelebili in una maniera tale che non dovrebbe permettere giustificazioni di sorta. Comprensione, al massimo, ma non giustificazione.
***SEGUE SOFT SPOILER***
In particolare, non apprezzo la leggerezza con cui viene trattato il tema di quella che di fatto è prostituzione minorile, con l'autrice che perdona e giustifica la colpevole di tale situazione e Yata che, quando viene a conoscenza di questo elemento del passato di Momo, si comporta con lui da un punto di vista sessuale esattamente come ha sempre fatto fino a quel momento, in particolar modo per quanto riguarda la gelosia e la possessività.
Detto questo, sembrerebbe che non abbia apprezzato la storia. Tuttavia è stata nel complesso una lettura gradevole, con dialoghi fluidi, bei disegni, e una trama che effettivamente ha molti spunti maturi e interessanti, ma che stride sui punti suddetti in una maniera che ostacola in parte il piacere della lettura. Se la gestione del personaggio di Yata fosse stata più organica e coerente l'opera avrebbe avuto sicuramente un impatto e una gradevolezza decisamente maggiori.
Non mi pento in definitiva del mio acquisto, avvenuto però in forma di volumi usati scontati; credo che me ne pentirei se avessi acquistato a prezzo pieno.
«Yatamomo» è un manga di genere yaoi, composto da tre volumi, usciti tra il 2013 e il 2017, l'autrice è Harada.
Il protagonista di questa storia è Momo, un ragazzo di 25 anni, che vive prostituendosi sia con uomini che con donne, è un soggetto molto borderline, che possiamo dire che sfrutta e viene sfruttato.
Un giorno mentre si pulisce in un bagno pubblico, incontra Yata, lui è un giovane uomo, molto alto e bello, che appena lo vede lo porta a casa e cerca di aiutarlo.
All'inizio Momo cerca di approfittarsi di lui, ma piano piano comincia ad affezionarsi a lui, e cerca di limitare i suoi comportamenti sbagliati, comincia perfino a lavorare e decide di andare a vivere da solo, e non più a casa di Yatta. Il fatto che il condominio abbia i muri sottili, e quindi si sentano tutti i rumori da un appartamento all’altro, farà sì che il loro vicino Kirita, sia coinvolto nel loro rapporto (no, solo come un amico, non ci sarà nessun triangolo).
Ma un giorno Momo incontrerà il suo vecchio "padrone", e non sarà l'unica persona del suo passato che si presenterà da lui, nel corso del manga.
Per quanto riguarda il lato tecnico, i disegni sono molto belli e dettagliati, nulla da dire su questo aspetto, promosso in pieno.
Parliamo ora del lato erotico: essendo uno yaoi, le scene erotiche sono molto presenti; Yata, che sarebbe la parte attiva nel rapporto, se fuori dal letto è una persona dolce e protettiva, dentro il letto è fin troppo passionale, infatti dopo ogni rapporto Momo è leggermente dolorante e parecchio stanco (le relazioni con le donne di Yata, si sono interrotte per questo suo difetto), comunque le scene erotiche sono ben fatte, anche questo aspetto promosso.
Per quanto riguarda invece la caratterizzazione dei personaggi, premetto che l'autrice, ovvero Harada, mette spesso personaggi borderline nelle sue storie, ma qui comunque sono ben fatti, e non ci sono tra i personaggi principali degli psicopatici, e non possiamo parlare né di vittime né di carnefici, in linea generale. Questo aspetto lo ritengo molto importante, non era una cosa facile né scontata, alla fine ti trovi a empatizzare un po’ con tutti i personaggi, essendo ovviamente un manga in soli tre volumi, non si approfondiscono tutti i caratteri, ma ritengo sia stato fatto un buon lavoro, anche questo aspetto è completamente promosso.
Per quanto riguarda la qualità del volumetto, sempre di ottima fattura, la J-POP non si smentisce mai, il volumetto ha la sovracoperta, molto colorata, e le illustrazioni nelle pagine sotto le sovracoperte sono molto belle, alcune volte sono vignette ironiche, ogni volumetto ha anche una fascia, che bisogna sfilare, che serve per evitare che il volume si apra involontariamente.
Per quanto riguarda la trama, rimaniamo sul classico, ma inserisce molti elementi interessanti assolutamente non mainstream, con temi anche molto pesanti e toccanti, di certo una storia non convenzionale, che usa l'ironia per non rendere pesanti alcuni tratti, che se no lo sarebbero molto.
In conclusione: a mio avviso una mini serie manga molto valida, che consiglio a tutti i fruitori del genere, soprattutto se volete una storia diversa dal solito.
Voto finale 7,5
Il protagonista di questa storia è Momo, un ragazzo di 25 anni, che vive prostituendosi sia con uomini che con donne, è un soggetto molto borderline, che possiamo dire che sfrutta e viene sfruttato.
Un giorno mentre si pulisce in un bagno pubblico, incontra Yata, lui è un giovane uomo, molto alto e bello, che appena lo vede lo porta a casa e cerca di aiutarlo.
All'inizio Momo cerca di approfittarsi di lui, ma piano piano comincia ad affezionarsi a lui, e cerca di limitare i suoi comportamenti sbagliati, comincia perfino a lavorare e decide di andare a vivere da solo, e non più a casa di Yatta. Il fatto che il condominio abbia i muri sottili, e quindi si sentano tutti i rumori da un appartamento all’altro, farà sì che il loro vicino Kirita, sia coinvolto nel loro rapporto (no, solo come un amico, non ci sarà nessun triangolo).
Ma un giorno Momo incontrerà il suo vecchio "padrone", e non sarà l'unica persona del suo passato che si presenterà da lui, nel corso del manga.
Per quanto riguarda il lato tecnico, i disegni sono molto belli e dettagliati, nulla da dire su questo aspetto, promosso in pieno.
Parliamo ora del lato erotico: essendo uno yaoi, le scene erotiche sono molto presenti; Yata, che sarebbe la parte attiva nel rapporto, se fuori dal letto è una persona dolce e protettiva, dentro il letto è fin troppo passionale, infatti dopo ogni rapporto Momo è leggermente dolorante e parecchio stanco (le relazioni con le donne di Yata, si sono interrotte per questo suo difetto), comunque le scene erotiche sono ben fatte, anche questo aspetto promosso.
Per quanto riguarda invece la caratterizzazione dei personaggi, premetto che l'autrice, ovvero Harada, mette spesso personaggi borderline nelle sue storie, ma qui comunque sono ben fatti, e non ci sono tra i personaggi principali degli psicopatici, e non possiamo parlare né di vittime né di carnefici, in linea generale. Questo aspetto lo ritengo molto importante, non era una cosa facile né scontata, alla fine ti trovi a empatizzare un po’ con tutti i personaggi, essendo ovviamente un manga in soli tre volumi, non si approfondiscono tutti i caratteri, ma ritengo sia stato fatto un buon lavoro, anche questo aspetto è completamente promosso.
Per quanto riguarda la qualità del volumetto, sempre di ottima fattura, la J-POP non si smentisce mai, il volumetto ha la sovracoperta, molto colorata, e le illustrazioni nelle pagine sotto le sovracoperte sono molto belle, alcune volte sono vignette ironiche, ogni volumetto ha anche una fascia, che bisogna sfilare, che serve per evitare che il volume si apra involontariamente.
Per quanto riguarda la trama, rimaniamo sul classico, ma inserisce molti elementi interessanti assolutamente non mainstream, con temi anche molto pesanti e toccanti, di certo una storia non convenzionale, che usa l'ironia per non rendere pesanti alcuni tratti, che se no lo sarebbero molto.
In conclusione: a mio avviso una mini serie manga molto valida, che consiglio a tutti i fruitori del genere, soprattutto se volete una storia diversa dal solito.
Voto finale 7,5
La storia vede come protagonista Momo un giovane uomo in cerca di un “padrone” che lo mantenga in cambio dell’unica cosa che ha da offrire, il suo corpo.
Troverà sul suo cammino Yata che di padrone non ha il ben che minimo aspetto.
Il mio giudizio relativamente a questo manga è positivo e vi spiego subito perché.
Innanzitutto, partiamo soffermiamoci sul target d’età che è più alto rispetto alla media, si tratta di uomini e non di adolescenti alle prese con le prime cotte d’amore, il che permette di costruire una storia di un certo spessore morale.
Ovviamente questa scelta permette di creare una visione del mondo disincantata, una trasposizione verosimile della realtà, che tratta argomenti complessi seppur con un certo distacco così da non rendere il manga difficile da digerire.
La trama è ben costruita, in tre volumi si assiste ad un avvicinamento, forse un po’ frettoloso ma ben costruito, tra i due protagonisti che combinano nel tempo i loro caratteri senza rinnegare le loro personalità; i nuovi personaggi si armonizzano perfettamente con lo sviluppo della trama creando quel velo di contesto che rende tutto più credibile e, cosa più importante, non si ricade nel classico cliché del triangolo amoroso trito e ritrito del genere shōjo da cui mi sono allontanata proprio per questo motivo.
La bravura si riscontra anche per la facilità con cui il lettore riesce in poche pagine ad affezionarsi ai personaggi (più che a immedesimarcisi in quanto la situazione descritta non è comune) senza stancarsi.
Inoltre l’età, il carattere e i trascorsi dei protagonisti giustificano l’uso moderato della violenza presente nell’opera, che non risulta mai volgare o fastidiosa; è infatti sempre ben dosata e affiancata ad attimi di ironia che rendono la lettura piacevole e stuzzicante allo stesso tempo.
I disegni sono spettacolari sia nella resa tecnica che compositiva; nelle scene più spinte nulla viene lasciato al caso, armonizzandosi perfettamente al target verso cui è rivolto il manga, un pubblico adulto che conosce già bene come funzionano le cose.
Il tratto distintivo che caratterizza la matita è riconoscibile fra mille e, nonostante lo standard sia abbastanza stereotipizzato, l’identità qui è invece forte e chiara; vi capiterà spesso di soffermarvi su alcune delle espressioni dei personaggi perché raggiungono una qualità che raramente si riscontra in questo genere, il tutto alla seconda rilettura ovviamente ?.
Quando hanno proposto l’edizione italiana non ho avuto dubbi, se sei un amante delle belle rappresentazioni, se sei un appassionato di storie d’amore non banali, se stai cercando l’eros con qualcosa in più; allora questa è una di quelle serie da collezionare.
Troverà sul suo cammino Yata che di padrone non ha il ben che minimo aspetto.
Il mio giudizio relativamente a questo manga è positivo e vi spiego subito perché.
Innanzitutto, partiamo soffermiamoci sul target d’età che è più alto rispetto alla media, si tratta di uomini e non di adolescenti alle prese con le prime cotte d’amore, il che permette di costruire una storia di un certo spessore morale.
Ovviamente questa scelta permette di creare una visione del mondo disincantata, una trasposizione verosimile della realtà, che tratta argomenti complessi seppur con un certo distacco così da non rendere il manga difficile da digerire.
La trama è ben costruita, in tre volumi si assiste ad un avvicinamento, forse un po’ frettoloso ma ben costruito, tra i due protagonisti che combinano nel tempo i loro caratteri senza rinnegare le loro personalità; i nuovi personaggi si armonizzano perfettamente con lo sviluppo della trama creando quel velo di contesto che rende tutto più credibile e, cosa più importante, non si ricade nel classico cliché del triangolo amoroso trito e ritrito del genere shōjo da cui mi sono allontanata proprio per questo motivo.
La bravura si riscontra anche per la facilità con cui il lettore riesce in poche pagine ad affezionarsi ai personaggi (più che a immedesimarcisi in quanto la situazione descritta non è comune) senza stancarsi.
Inoltre l’età, il carattere e i trascorsi dei protagonisti giustificano l’uso moderato della violenza presente nell’opera, che non risulta mai volgare o fastidiosa; è infatti sempre ben dosata e affiancata ad attimi di ironia che rendono la lettura piacevole e stuzzicante allo stesso tempo.
I disegni sono spettacolari sia nella resa tecnica che compositiva; nelle scene più spinte nulla viene lasciato al caso, armonizzandosi perfettamente al target verso cui è rivolto il manga, un pubblico adulto che conosce già bene come funzionano le cose.
Il tratto distintivo che caratterizza la matita è riconoscibile fra mille e, nonostante lo standard sia abbastanza stereotipizzato, l’identità qui è invece forte e chiara; vi capiterà spesso di soffermarvi su alcune delle espressioni dei personaggi perché raggiungono una qualità che raramente si riscontra in questo genere, il tutto alla seconda rilettura ovviamente ?.
Quando hanno proposto l’edizione italiana non ho avuto dubbi, se sei un amante delle belle rappresentazioni, se sei un appassionato di storie d’amore non banali, se stai cercando l’eros con qualcosa in più; allora questa è una di quelle serie da collezionare.
Spinta dalle copertine colorate e a pois così accattivanti, acquistai un pò scettica il primo volume.
Si è rivelato una piacevole sorpresa. Parliamo di una miniserie yaoi in tre volumi mensili pubblicati dalla J-Pop.
La trama è semplice ma non banale:
Momo è un giovane ragazzo buono a nulla, squattrinato, che cerca di approfittare degli altri per farsi dare vitto e alloggio in cambio di prestazioni sessuali.
Ha ogni tipo di vizio: fuma, beve, ama giocare d'azzardo, è pigro, disordinato, incostante. Insomma, a primo impatto un pessimo elemento. Senza orgoglio e ambizioni.
Tuttavia conserva una grande autoironia, butta sempre tutto sul ridere ed è, contro ogni previsione, carino e simpatico.
Yata è l'esatto opposto, un ragazzo onesto, buono e generoso. Profondamente altruista e incontrando Momo in uno squallido bagno pubblico, vedendolo trasandato e sfruttato, si offre di aiutarlo.
Inutile dire che Momo ne approfitta subito chiedendogli alloggio in cambio di prestazioni sessuali.
Tra i due inizia subito una forte intesa caratteriale. I due si compensano a vicenda. E questo porterà Momo a riflettere su se stesso e a cambiare per amore.
In questo manga ci sono tantissime scene di sesso, anche esplicite.
Presto Yata si innamora di Momo e cerca di proteggerlo in tutti i modi. Ma dal passato travagliato di Momo arriva un uomo ricco, che lo manteneva in passato e da cui Momo è fuggito. Chi sarà mai? Cosa vorrà ancora da lui?
Presto Momo deciderà di darsi un contegno e lavorare per mantenersi e pagarsi un modesto affitto in un appartamentino con i muri sottili.
E il suo vicino, Kurita, giovane aspirante scrittore, batte costantemente sul muro perchè sente i due fare spesso l'amore senza trattenersi dal fare chiasso. E' così che viene coinvolto nella vita di questa coppia strampalata e simpaticissima.
In questa miniserie i personaggi sono pochi ma ben dosati. Tuttavia il personaggio più sfacettato e caratterizzato è senza dubbio Momo.
Degli altri sappiamo il minimo indispensabile.
La storia è densa di ironia ed erotismo, calibrando bene i momenti drammatici.
Tuttavia ho trovato il finale un pò troppo affrettato, come se l'autrice volesse chiudere in fretta la serie.
I disegni sono buoni, corpi ben proporzionati.
La J-Pop ha fatto una buona edizione, con sovracopertine coloratissime e le copertine con disegni vari collegati alla trama che personalmente ho apprezzato molto.
Il mio voto è 7 per via della trama e disegni, ben fatti.
Una lettura semplice e poco impegnativa che consiglio a tutte le amanti degli yaoi non sdolcinati, maturi e con un tocco di ironia. Consigliato.
Si è rivelato una piacevole sorpresa. Parliamo di una miniserie yaoi in tre volumi mensili pubblicati dalla J-Pop.
La trama è semplice ma non banale:
Momo è un giovane ragazzo buono a nulla, squattrinato, che cerca di approfittare degli altri per farsi dare vitto e alloggio in cambio di prestazioni sessuali.
Ha ogni tipo di vizio: fuma, beve, ama giocare d'azzardo, è pigro, disordinato, incostante. Insomma, a primo impatto un pessimo elemento. Senza orgoglio e ambizioni.
Tuttavia conserva una grande autoironia, butta sempre tutto sul ridere ed è, contro ogni previsione, carino e simpatico.
Yata è l'esatto opposto, un ragazzo onesto, buono e generoso. Profondamente altruista e incontrando Momo in uno squallido bagno pubblico, vedendolo trasandato e sfruttato, si offre di aiutarlo.
Inutile dire che Momo ne approfitta subito chiedendogli alloggio in cambio di prestazioni sessuali.
Tra i due inizia subito una forte intesa caratteriale. I due si compensano a vicenda. E questo porterà Momo a riflettere su se stesso e a cambiare per amore.
In questo manga ci sono tantissime scene di sesso, anche esplicite.
Presto Yata si innamora di Momo e cerca di proteggerlo in tutti i modi. Ma dal passato travagliato di Momo arriva un uomo ricco, che lo manteneva in passato e da cui Momo è fuggito. Chi sarà mai? Cosa vorrà ancora da lui?
Presto Momo deciderà di darsi un contegno e lavorare per mantenersi e pagarsi un modesto affitto in un appartamentino con i muri sottili.
E il suo vicino, Kurita, giovane aspirante scrittore, batte costantemente sul muro perchè sente i due fare spesso l'amore senza trattenersi dal fare chiasso. E' così che viene coinvolto nella vita di questa coppia strampalata e simpaticissima.
In questa miniserie i personaggi sono pochi ma ben dosati. Tuttavia il personaggio più sfacettato e caratterizzato è senza dubbio Momo.
Degli altri sappiamo il minimo indispensabile.
La storia è densa di ironia ed erotismo, calibrando bene i momenti drammatici.
Tuttavia ho trovato il finale un pò troppo affrettato, come se l'autrice volesse chiudere in fretta la serie.
I disegni sono buoni, corpi ben proporzionati.
La J-Pop ha fatto una buona edizione, con sovracopertine coloratissime e le copertine con disegni vari collegati alla trama che personalmente ho apprezzato molto.
Il mio voto è 7 per via della trama e disegni, ben fatti.
Una lettura semplice e poco impegnativa che consiglio a tutte le amanti degli yaoi non sdolcinati, maturi e con un tocco di ironia. Consigliato.