Amane Gymnasium
Ho letto diversi manga di Usamaru Furuya, autore particolare, a cui la Coconino press, ultimamente, sta dando molto risalto, arrivando recentemente ad annunciare la pubblicazione in esclusiva assoluta di una sua opera in Italia nel 2025 dal titolo "doppio suicidio d'amore".
"Amane Gymnasium" ha una trama particolare e atipica, nello stile dell'autore, non ci sono momenti morti e il ritmo è serrato e incuriosisce il lettore, tuttavia mi sento di dire che a parer mio ha avuto un finale un po' banale, seppur risolutivo ed esaustivo. L'opera è conclusa con 7 volumi.
Amane è una otaku, con una grande passione per la creazione di bambole, asociale, senza amici, chiusa in se stessa, riservatissima e attenta a non far capire che a ventisette anni non ha mai amato nessuno e non ha mai avuto un fidanzato. Un giorno, grazie ad una argilla speciale, vendutale da un amico, comincia a modellare il suo sogno che ha radici nell'adolescenza: creare 7 bambole, tutti bei ragazzi adolescenti, e creare il suo personale gymnasium, ispirata dal manga di Hagio Moto, "Il cuore di Thomas", che cita spesso. Ma grazie a questa argilla speciale le bambole prendono vita e, dopo l'euforia iniziale, rendono la vita di Amane impegnativa e problematica. Come comportarsi con loro, non più burattini, ma neanche esseri umani? Amane cerca di guidarli alla scoperta del mondo, ma la loro presenza inizia a mettere in questione la quotidianità e il senso della sua stessa vita.
Ogni personaggio ha le fattezze da lei desiderate e anche la personalità e i sentimenti che lei, da adolescente, aveva definito per loro.
Gli intrecci sentimentali e sociali tra i vari componenti cominciano a crearle problemi nel quotidiano. Lei ha un istinto materno molto forte nei loro confronti, vorrebbe guidarli verso un maggior equilibrio esistenziale, ma si sente impotente di fronte alle scelte che aveva fatto su questi personaggi, ormai irreparabili.
Nel frattempo vengono a galla informazioni sulla provenienza di questa argilla misteriosa... Amane si ritroverà ad affrontare temi ben più profondi:
Perché crea bambole?
Non è che, dietro una mera facciata di bellezza estetica artistica, in realtà non si nasconda un gran vuoto affettivo esistenziale? Possono delle bambole colmare quel vuoto?
O il vero senso del vivere una vita piena è altrove? E perché Amane fa sogni ricorrenti dove parti del suo passato non devono riaffiorare?
Furuya mescola con originalità inquietudine esistenziale, senso del bizzarro, portando il lettore a riflessioni sul significato di solitudine esistenziale, e sul valore degli oggetti che possono colmare quel vuoto, sul bullismo, sulle fragilità adolescenziale legate a una famiglia instabile.
I disegni sono molto dettagliati, con sfondi curati e ottimo tratto pulito e preciso.
La Coconino press ne ha fatto un'ottima edizione anche se non ci sono pagine a colori.
Consigliato a tutti i fan di Usamaru Furuya e del fumetto d'autore.
"Amane Gymnasium" ha una trama particolare e atipica, nello stile dell'autore, non ci sono momenti morti e il ritmo è serrato e incuriosisce il lettore, tuttavia mi sento di dire che a parer mio ha avuto un finale un po' banale, seppur risolutivo ed esaustivo. L'opera è conclusa con 7 volumi.
Amane è una otaku, con una grande passione per la creazione di bambole, asociale, senza amici, chiusa in se stessa, riservatissima e attenta a non far capire che a ventisette anni non ha mai amato nessuno e non ha mai avuto un fidanzato. Un giorno, grazie ad una argilla speciale, vendutale da un amico, comincia a modellare il suo sogno che ha radici nell'adolescenza: creare 7 bambole, tutti bei ragazzi adolescenti, e creare il suo personale gymnasium, ispirata dal manga di Hagio Moto, "Il cuore di Thomas", che cita spesso. Ma grazie a questa argilla speciale le bambole prendono vita e, dopo l'euforia iniziale, rendono la vita di Amane impegnativa e problematica. Come comportarsi con loro, non più burattini, ma neanche esseri umani? Amane cerca di guidarli alla scoperta del mondo, ma la loro presenza inizia a mettere in questione la quotidianità e il senso della sua stessa vita.
Ogni personaggio ha le fattezze da lei desiderate e anche la personalità e i sentimenti che lei, da adolescente, aveva definito per loro.
Gli intrecci sentimentali e sociali tra i vari componenti cominciano a crearle problemi nel quotidiano. Lei ha un istinto materno molto forte nei loro confronti, vorrebbe guidarli verso un maggior equilibrio esistenziale, ma si sente impotente di fronte alle scelte che aveva fatto su questi personaggi, ormai irreparabili.
Nel frattempo vengono a galla informazioni sulla provenienza di questa argilla misteriosa... Amane si ritroverà ad affrontare temi ben più profondi:
Perché crea bambole?
Non è che, dietro una mera facciata di bellezza estetica artistica, in realtà non si nasconda un gran vuoto affettivo esistenziale? Possono delle bambole colmare quel vuoto?
O il vero senso del vivere una vita piena è altrove? E perché Amane fa sogni ricorrenti dove parti del suo passato non devono riaffiorare?
Furuya mescola con originalità inquietudine esistenziale, senso del bizzarro, portando il lettore a riflessioni sul significato di solitudine esistenziale, e sul valore degli oggetti che possono colmare quel vuoto, sul bullismo, sulle fragilità adolescenziale legate a una famiglia instabile.
I disegni sono molto dettagliati, con sfondi curati e ottimo tratto pulito e preciso.
La Coconino press ne ha fatto un'ottima edizione anche se non ci sono pagine a colori.
Consigliato a tutti i fan di Usamaru Furuya e del fumetto d'autore.