Summer Time Rendering
Dopo averlo cercato per diverso tempo sono riuscito a prendere questo manga che tenevo d'occhio da un po', incuriosito dall'incipit della trama e da dei personaggi che mi sembravano interessanti, ed ho trovato che i 13 volumi dell'opera siano uno più bello dell'altro, con continui capovolgimenti di eventi, colpi di scena e personaggi con cui si entra facilmente in sintonia.
Non mi dilungo più di tanto sulla storia perché il rischio spoiler è alto e non vorrei rovinare la lettura a qualcuno, basti dire che Shinpei torna sull'isola dove è nato dopo esser venuto a sapere che la sua migliore amica d'infanzia, nonché sua sorella acquisita, Ushio è morta in seguito ad un incidente, ma che ben presto si scopre potrebbe non essere così semplice ma in realtà sia stata assassinata.
Conosceremo presto quindi Mio, sorella di Ushio e tanti altri personaggi molto ben riusciti come Hizuru, Sho, Nezu, Tokiko, ognuno con una propria personalità ben definita e motivazioni diverse per aiutare Shinpei nella ricerca della verità.
Mi fermo qui perché altrimenti si rischia come detto di rovinare le tante sorprese che aspettano il lettore, alcune anche decisamente inaspettate e che personalmente mi hanno tenuto incollato alla lettura per tutta la durata dell'opera.
Sicuramente durante i 13 volumi ci sono alcuni passaggi peggio riusciti di altri, ma anche questi sono comunque sempre costruiti bene ed è difficile definirli brutti o non riusciti, solo una volta nella parte finale ho avvertito un po' di confusione per un paio di passaggi, ma niente che rovini la lettura.
Uno dei pregi principali di quest'opera, oltre alla storia come anticipato, sono i suoi protagonisti tutti ben delineati e che permetteranno a tutti di trovare il proprio preferito. Da Shinpei, ragazzo che dopo la perdita dei genitori ha inventato un modo tutto suo per distaccarsi dalla realtà e osservare gli eventi in maniera razionale, a Ushio, co-protagonista molto impulsiva e gentile, Mio, sorella di Ushio ma dal carattere più mite e riservato, poi troviamo Sho, amico e sin da subito disposto ad aiutare Shinpei, il cacciatore Nezu e la mia preferita, la scrittrice Hizumi, ragazza anch'essa originaria dell'isola che torna nello stesso momento di Shinpei dopo aver ricevuto uno strano messaggio.
L'azione è sempre chiara grazie al disegno di Yusuki e permette di seguire sempre i diversi momenti in cui si troveranno i vari protagonisti, così come le tante battaglie che si troveranno a combattere.
In definitiva se cercate qualcosa di non particolarmente lungo ma molto coinvolgente, siete amanti dell'azione e del mistero allora non fatevi sfuggire questa piccola perla.
Non mi dilungo più di tanto sulla storia perché il rischio spoiler è alto e non vorrei rovinare la lettura a qualcuno, basti dire che Shinpei torna sull'isola dove è nato dopo esser venuto a sapere che la sua migliore amica d'infanzia, nonché sua sorella acquisita, Ushio è morta in seguito ad un incidente, ma che ben presto si scopre potrebbe non essere così semplice ma in realtà sia stata assassinata.
Conosceremo presto quindi Mio, sorella di Ushio e tanti altri personaggi molto ben riusciti come Hizuru, Sho, Nezu, Tokiko, ognuno con una propria personalità ben definita e motivazioni diverse per aiutare Shinpei nella ricerca della verità.
Mi fermo qui perché altrimenti si rischia come detto di rovinare le tante sorprese che aspettano il lettore, alcune anche decisamente inaspettate e che personalmente mi hanno tenuto incollato alla lettura per tutta la durata dell'opera.
Sicuramente durante i 13 volumi ci sono alcuni passaggi peggio riusciti di altri, ma anche questi sono comunque sempre costruiti bene ed è difficile definirli brutti o non riusciti, solo una volta nella parte finale ho avvertito un po' di confusione per un paio di passaggi, ma niente che rovini la lettura.
Uno dei pregi principali di quest'opera, oltre alla storia come anticipato, sono i suoi protagonisti tutti ben delineati e che permetteranno a tutti di trovare il proprio preferito. Da Shinpei, ragazzo che dopo la perdita dei genitori ha inventato un modo tutto suo per distaccarsi dalla realtà e osservare gli eventi in maniera razionale, a Ushio, co-protagonista molto impulsiva e gentile, Mio, sorella di Ushio ma dal carattere più mite e riservato, poi troviamo Sho, amico e sin da subito disposto ad aiutare Shinpei, il cacciatore Nezu e la mia preferita, la scrittrice Hizumi, ragazza anch'essa originaria dell'isola che torna nello stesso momento di Shinpei dopo aver ricevuto uno strano messaggio.
L'azione è sempre chiara grazie al disegno di Yusuki e permette di seguire sempre i diversi momenti in cui si troveranno i vari protagonisti, così come le tante battaglie che si troveranno a combattere.
In definitiva se cercate qualcosa di non particolarmente lungo ma molto coinvolgente, siete amanti dell'azione e del mistero allora non fatevi sfuggire questa piccola perla.
Mi sono avvicinato a questo manga per caso e sono rimasto molto incuriosito dal primo numero, tanto da continuarne la lettura fino alla sua conclusione. Dico questo per anticipare che personalmente ne è valsa la pena, ma...
Vado con ordine cercando di evitare quanto più possibile spoiler, ma vi avviso che, considerata la trama, sarà difficile!
Il disegno è pulito e l'uso dei toni scuri o degli effetti "censura" sono ponderati per permettere al lettore di distinguere le diverse forme di vita che popolano l'isola dove si svolgono i fatti narrati. Ai fini di una recensione credo che chi si avvicina a questo titolo debba sapere che nessun tratto è messo con leggerezza e nessuna ombra è casuale. Quindi, da questo punto di vista, ottimo.
Anche sul fronte personaggi e loro caratterizzazione si va sul sicuro. Tutti distinguibili, ben caratterizzati, capaci di creare facilmente affetto o repulsione nel lettore. Sanno creare aspettativa e partecipazione. Yasuki Tanaka fa un ottimo lavoro con i sui attori.
Come si sarà capito, disegni e personaggi mi hanno veramente ben impressionato.
Ora arrivo al "ma".
Questo shounen gioca col tempo (letteralmente) e con le passioni umane. Non tutti sono chi (o ciò che) dicono di essere. Avvincente certamente, ma 13 volumi sono una diluizione della trama veramente eccessiva e, proprio in considerazione della sua complessità, si finisce col perdere di vista la conseguenzialità degli eventi. Leggerlo nell'arco di quattro anni mi ha impedito di godere di quella fluidità che invece sarebbe stata fondamentale per questo tipo di storia.
L'altro problema che ha pesato sul mio giudizio è l'edizione della Star Comics. Doppia copertina lucida, grana semi-patinata di qualità, tutto molto ben fatto, ma per l'opera completa ci vogliono oltre 70€. Sinceramente troppi paragonati al prodotto che si acquista.
Se siete appassionati di storie di salti temporali, omicidi e sovrannaturale si trova decisamente di meglio e con esborsi economici più sostenibili. Col senno di poi non avrei neppure iniziato a leggerlo e tantomeno concluso l'opera.
Sarà stato per l'eccessivo tempo della serializzazione, per la ripetitività (letterale!!!) di alcuni passaggi o per l'abuso di incastri e trovate soprannaturali, ma gli ultimi volumetti li ho letti spinto più dalla disperazione che dalla curiosità. La curva di interesse per quest'opera mi è calata drasticamente arrivato a metà e crollata completamente nel finale.
Il mio consiglio quindi è quello che, se vi piace (tanto) il genere, vale la pena leggerlo, magari cercandolo tra le serie usate della vostra fumetteria o, se mai ci sarà, in un formato economico, ma soprattutto tutto insieme, senza troppe interruzioni.
Vado con ordine cercando di evitare quanto più possibile spoiler, ma vi avviso che, considerata la trama, sarà difficile!
Il disegno è pulito e l'uso dei toni scuri o degli effetti "censura" sono ponderati per permettere al lettore di distinguere le diverse forme di vita che popolano l'isola dove si svolgono i fatti narrati. Ai fini di una recensione credo che chi si avvicina a questo titolo debba sapere che nessun tratto è messo con leggerezza e nessuna ombra è casuale. Quindi, da questo punto di vista, ottimo.
Anche sul fronte personaggi e loro caratterizzazione si va sul sicuro. Tutti distinguibili, ben caratterizzati, capaci di creare facilmente affetto o repulsione nel lettore. Sanno creare aspettativa e partecipazione. Yasuki Tanaka fa un ottimo lavoro con i sui attori.
Come si sarà capito, disegni e personaggi mi hanno veramente ben impressionato.
Ora arrivo al "ma".
Questo shounen gioca col tempo (letteralmente) e con le passioni umane. Non tutti sono chi (o ciò che) dicono di essere. Avvincente certamente, ma 13 volumi sono una diluizione della trama veramente eccessiva e, proprio in considerazione della sua complessità, si finisce col perdere di vista la conseguenzialità degli eventi. Leggerlo nell'arco di quattro anni mi ha impedito di godere di quella fluidità che invece sarebbe stata fondamentale per questo tipo di storia.
L'altro problema che ha pesato sul mio giudizio è l'edizione della Star Comics. Doppia copertina lucida, grana semi-patinata di qualità, tutto molto ben fatto, ma per l'opera completa ci vogliono oltre 70€. Sinceramente troppi paragonati al prodotto che si acquista.
Se siete appassionati di storie di salti temporali, omicidi e sovrannaturale si trova decisamente di meglio e con esborsi economici più sostenibili. Col senno di poi non avrei neppure iniziato a leggerlo e tantomeno concluso l'opera.
Sarà stato per l'eccessivo tempo della serializzazione, per la ripetitività (letterale!!!) di alcuni passaggi o per l'abuso di incastri e trovate soprannaturali, ma gli ultimi volumetti li ho letti spinto più dalla disperazione che dalla curiosità. La curva di interesse per quest'opera mi è calata drasticamente arrivato a metà e crollata completamente nel finale.
Il mio consiglio quindi è quello che, se vi piace (tanto) il genere, vale la pena leggerlo, magari cercandolo tra le serie usate della vostra fumetteria o, se mai ci sarà, in un formato economico, ma soprattutto tutto insieme, senza troppe interruzioni.
«Summer Time Rendering» è un manga, scritto e disegnato da Yasuki Tanaka, pieno di azione e di mistero capace di appassionare il lettore grazie anche a vari elementi fantascientifici collaudati e ben inseriti nel contesto.
“Ma tu cercami bene e trovami!”
Una richiesta, una promessa, un sogno, così inizia questa storia.
22 luglio, Ushio Kofune, la ragazza del sogno, è morta. Shinpei Ajiro suo amico di infanzia si reca nell’isola in cui era nato e cresciuto nella famiglia della ragazza. Il giovane non tornava da molto tempo in quel luogo, da troppo tempo, dimenticando promesse e sentimenti, spesso si vuole rivedere le persone veramente care solo quando è troppo tardi. Una triste occasione per ricongiungersi a tanti volti familiari.
Ritrova gli amici di un tempo, la sorella della morta Mio, il semplice e simpatico Sou Hishigata e tanti altri. Improvvisamente i cittadini iniziano a comportarsi in maniera insolita, qualcosa sembra stonare con la tranquillità del luogo. Shinpei improvvisamente ricevere una chiamata: Ushio potrebbe essere stata uccisa, strangolata. Il giovane che si vanta di riuscire a vedere le cose dall’altro, freddamente, rimanendo distaccato, è in preda al panico per la prima volta, non sarà l’unica.
Le atmosfere ricordano molto Shiki, un luogo isolato dove tutti si conoscono, dove noi stessi conosceremo tutti durante la lettura, grazie anche alle preziose didascalie che ci introdurranno i tanti personaggi visti, un luogo pieno di misteri. Come è possibile che un ambiente tranquillo e sereno nasconda un assassino, come è possibile volere la morte di una ragazza tanto innocente? Cosa faceva Ushio prima di morire? Ricostruire i suoi ultimi momenti di vita potrà far comprendere meglio le cose, o forse al contrario complicare il tutto.
“Quella cosa si chiama "ombra" così dicono.”
Un misterioso morbo sembra infestare l’isola, eppure un morbo non strangola le persone. Forse è solo una diceria diffusa dagli anziani del luogo che rifiutano l'idea di assassino fra loro, o forse come in tutte le dicerie si nasconde qualcosa di vero, di inquietante. Shinpei può contare solo sugli amici ritrovati per riuscire a comprendere la verità nascosta, ma quelle persone dopo tanti anni potrebbero essere cambiati, si potrà mai fidare di qualcuno? Se potesse contare veramente su qualcuno o qualcosa. E qualcosa accade, qualcosa di veramente utile per le sue ricerche, ma nulla è utile se usato male, in quel caso si rivelerebbe essere solo uno spreco. Ci troviamo di fronte a una gara di intelligenza a chi sa sfruttare le proprie abilità al meglio, contro un nemico che neanche si conosce, contro qualcosa che si nasconde, astuto, formidabile, forse invincibile.
“Posso dirti che sono venuta per aiutare te. Ma forse è meglio che non ti fidi nemmeno di me.” Hizuru Minakata è probabilmente il personaggio più interessante dell'intera storia. Misteriosa e affascinante, sue le migliori scene di azione, sempre unite a una solida strategia di fondo. Non si attacca senza pensare, ma anche il miglior piano potrebbe essere inutile contro un nemico che sembra prevedere ogni possibile mossa, una partita a scacchi mortale.
Il tratto è piacevole, le tavole sono ben realizzate, le tante scene di azione risultano entusiasmanti e facilmente comprensibili, i primi piani sono eloquenti, emozioni e sensazioni saranno vive, si crea facilmente empatia con i vari personaggi, soprattutto con Mio e Hizuru. La psicologia è ben costruita e i vari approfondimenti giungeranno nei momenti più opportuni, talvolta cambiando narratore e punto di vista.
L'isola di Hitogashima fa parte della città realmente esistente di Wakayama, luogo dove è nato l'autore del manga. Le copertine dei vari volumi nascondono delle piccole chicche. Da segnalare la presenza di molte scene violente anche se sempre ben contestualizzate, a differenza delle seppur poche e concentrate all'inizio della storia, scene di fan service, evitabili. La tensione è palpabile in molte scene ricche di pathos in situazioni che si ribaltano continuamente, quasi si ha paura di voltare pagina, dove sembra che sia tutto inutile, che sia stato tutto inutile, dove anche una mossa vincente porta solo a una sconfitta bruciante.
La storia è veloce, i tredici numeri che la costituiscono risulteranno anche troppi, qualcuno in meno avrebbe forse giovato alla storia, che dopo il numero 11 diventa leggermente più pesante da seguire. La conclusione potrà piacere o meno a seconda dei gusti personali, lo si potrà anche trovare facilmente emozionante, qualcosa forse si è perso, ma di certo è un finale che non lascia spunti per eventuali prosecuzioni, non lascia questioni in sospeso, cosa che, almeno personalmente, si apprezza.
Consigliato a chi piace la fantascienza, il mistero e l'azione unita alla strategia. La ricerca continua.
“Ma tu cercami bene e trovami!”
Una richiesta, una promessa, un sogno, così inizia questa storia.
22 luglio, Ushio Kofune, la ragazza del sogno, è morta. Shinpei Ajiro suo amico di infanzia si reca nell’isola in cui era nato e cresciuto nella famiglia della ragazza. Il giovane non tornava da molto tempo in quel luogo, da troppo tempo, dimenticando promesse e sentimenti, spesso si vuole rivedere le persone veramente care solo quando è troppo tardi. Una triste occasione per ricongiungersi a tanti volti familiari.
Ritrova gli amici di un tempo, la sorella della morta Mio, il semplice e simpatico Sou Hishigata e tanti altri. Improvvisamente i cittadini iniziano a comportarsi in maniera insolita, qualcosa sembra stonare con la tranquillità del luogo. Shinpei improvvisamente ricevere una chiamata: Ushio potrebbe essere stata uccisa, strangolata. Il giovane che si vanta di riuscire a vedere le cose dall’altro, freddamente, rimanendo distaccato, è in preda al panico per la prima volta, non sarà l’unica.
Le atmosfere ricordano molto Shiki, un luogo isolato dove tutti si conoscono, dove noi stessi conosceremo tutti durante la lettura, grazie anche alle preziose didascalie che ci introdurranno i tanti personaggi visti, un luogo pieno di misteri. Come è possibile che un ambiente tranquillo e sereno nasconda un assassino, come è possibile volere la morte di una ragazza tanto innocente? Cosa faceva Ushio prima di morire? Ricostruire i suoi ultimi momenti di vita potrà far comprendere meglio le cose, o forse al contrario complicare il tutto.
“Quella cosa si chiama "ombra" così dicono.”
Un misterioso morbo sembra infestare l’isola, eppure un morbo non strangola le persone. Forse è solo una diceria diffusa dagli anziani del luogo che rifiutano l'idea di assassino fra loro, o forse come in tutte le dicerie si nasconde qualcosa di vero, di inquietante. Shinpei può contare solo sugli amici ritrovati per riuscire a comprendere la verità nascosta, ma quelle persone dopo tanti anni potrebbero essere cambiati, si potrà mai fidare di qualcuno? Se potesse contare veramente su qualcuno o qualcosa. E qualcosa accade, qualcosa di veramente utile per le sue ricerche, ma nulla è utile se usato male, in quel caso si rivelerebbe essere solo uno spreco. Ci troviamo di fronte a una gara di intelligenza a chi sa sfruttare le proprie abilità al meglio, contro un nemico che neanche si conosce, contro qualcosa che si nasconde, astuto, formidabile, forse invincibile.
“Posso dirti che sono venuta per aiutare te. Ma forse è meglio che non ti fidi nemmeno di me.” Hizuru Minakata è probabilmente il personaggio più interessante dell'intera storia. Misteriosa e affascinante, sue le migliori scene di azione, sempre unite a una solida strategia di fondo. Non si attacca senza pensare, ma anche il miglior piano potrebbe essere inutile contro un nemico che sembra prevedere ogni possibile mossa, una partita a scacchi mortale.
Il tratto è piacevole, le tavole sono ben realizzate, le tante scene di azione risultano entusiasmanti e facilmente comprensibili, i primi piani sono eloquenti, emozioni e sensazioni saranno vive, si crea facilmente empatia con i vari personaggi, soprattutto con Mio e Hizuru. La psicologia è ben costruita e i vari approfondimenti giungeranno nei momenti più opportuni, talvolta cambiando narratore e punto di vista.
L'isola di Hitogashima fa parte della città realmente esistente di Wakayama, luogo dove è nato l'autore del manga. Le copertine dei vari volumi nascondono delle piccole chicche. Da segnalare la presenza di molte scene violente anche se sempre ben contestualizzate, a differenza delle seppur poche e concentrate all'inizio della storia, scene di fan service, evitabili. La tensione è palpabile in molte scene ricche di pathos in situazioni che si ribaltano continuamente, quasi si ha paura di voltare pagina, dove sembra che sia tutto inutile, che sia stato tutto inutile, dove anche una mossa vincente porta solo a una sconfitta bruciante.
La storia è veloce, i tredici numeri che la costituiscono risulteranno anche troppi, qualcuno in meno avrebbe forse giovato alla storia, che dopo il numero 11 diventa leggermente più pesante da seguire. La conclusione potrà piacere o meno a seconda dei gusti personali, lo si potrà anche trovare facilmente emozionante, qualcosa forse si è perso, ma di certo è un finale che non lascia spunti per eventuali prosecuzioni, non lascia questioni in sospeso, cosa che, almeno personalmente, si apprezza.
Consigliato a chi piace la fantascienza, il mistero e l'azione unita alla strategia. La ricerca continua.