Alicia-san no diet quest
“Alicia’s Diet Quest” è un manga fantasy-comico, in tre volumi, scritto e disegnato da Aoi Fujiwara.
Protagonista della storia è Alicia, una sacerdotessa, che insieme all’eroe Ryan e al cavaliere Sarah, si mette in viaggio con l’obiettivo di sconfiggere il re dei demoni. Il vero scopo della ragazza però è un altro: perdere peso.
Alicia è, infatti, molto golosa, le piace mangiare, e soprattutto le piace bere tante pozioni ed elisir, con gran dispiacere di Ryan, che con fatica aveva accumulato oggetti senza usarli in battaglia. La nostra protagonista però, cerca sempre di trovare un modo per perdere peso, sia esso cambiare classe e diventare monaca, per fare così più allenamento fisico, o usare ad esempio un mostro slime come palla da pilates…
Nel corso dei tre volumi, tante sono le diverse situazioni in cui i nostri eroi si ritroveranno coinvolti, una più divertente dell’altra.
Il mondo in cui si svolge la storia creata da Aoi Fujiwara è chiaramente ispirato a quello dei videogame jrpg degli anni ’80 e primi anni ’90, in particolare la serie di Dragon Quest. Basta sfogliare il manga fin dalle prime pagine per accorgersi dei tanti rimandi e citazioni, sia negli oggetti che i personaggi usano, sia nei loro costumi, che nei mostri che incontrano sul loro cammino. La particolarità della storia e il suo bello è che tutti questi elementi sono usati in modo sorprendente e anticonvenzionale, dando vita a scene e gag molto divertenti, specialmente per chi è appassionato del genere jrpg e conosce bene i videogame di riferimento.
Oltre alla storia, altro punto a favore del manga, sono i disegni. Molto belli, e all’apparenza semplici, sono in realtà ben fatti e molto curati, specialmente in virtù di quanto detto più su, nel ricreare lo stile e i particolari tipici dei videogame a cui la storia è ispirata. Inoltre, il disegnatore è molto bravo nel passare all’occorrenza da scene leggere e stupide, con le varie gag e situazioni comiche, ad altre più serie e sufficientemente fighe, tipo quando i nostri eroi sono alle prese con le battaglie contro i mostri.
Per concludere quindi, “Alicia’s Diet Quest” è una serie bella e divertente, che si fa leggere con piacere fino alla fine, specialmente se si è appassionati dei videogame a cui l’autore si è ispirato per creare l’ambientazione. Ciò detto, è comunque perfettamente comprensibile anche a chi non ha mai preso in mano un joystick, anche se magari si corre il rischio di non capire due o tre battute più ricercate.
Protagonista della storia è Alicia, una sacerdotessa, che insieme all’eroe Ryan e al cavaliere Sarah, si mette in viaggio con l’obiettivo di sconfiggere il re dei demoni. Il vero scopo della ragazza però è un altro: perdere peso.
Alicia è, infatti, molto golosa, le piace mangiare, e soprattutto le piace bere tante pozioni ed elisir, con gran dispiacere di Ryan, che con fatica aveva accumulato oggetti senza usarli in battaglia. La nostra protagonista però, cerca sempre di trovare un modo per perdere peso, sia esso cambiare classe e diventare monaca, per fare così più allenamento fisico, o usare ad esempio un mostro slime come palla da pilates…
Nel corso dei tre volumi, tante sono le diverse situazioni in cui i nostri eroi si ritroveranno coinvolti, una più divertente dell’altra.
Il mondo in cui si svolge la storia creata da Aoi Fujiwara è chiaramente ispirato a quello dei videogame jrpg degli anni ’80 e primi anni ’90, in particolare la serie di Dragon Quest. Basta sfogliare il manga fin dalle prime pagine per accorgersi dei tanti rimandi e citazioni, sia negli oggetti che i personaggi usano, sia nei loro costumi, che nei mostri che incontrano sul loro cammino. La particolarità della storia e il suo bello è che tutti questi elementi sono usati in modo sorprendente e anticonvenzionale, dando vita a scene e gag molto divertenti, specialmente per chi è appassionato del genere jrpg e conosce bene i videogame di riferimento.
Oltre alla storia, altro punto a favore del manga, sono i disegni. Molto belli, e all’apparenza semplici, sono in realtà ben fatti e molto curati, specialmente in virtù di quanto detto più su, nel ricreare lo stile e i particolari tipici dei videogame a cui la storia è ispirata. Inoltre, il disegnatore è molto bravo nel passare all’occorrenza da scene leggere e stupide, con le varie gag e situazioni comiche, ad altre più serie e sufficientemente fighe, tipo quando i nostri eroi sono alle prese con le battaglie contro i mostri.
Per concludere quindi, “Alicia’s Diet Quest” è una serie bella e divertente, che si fa leggere con piacere fino alla fine, specialmente se si è appassionati dei videogame a cui l’autore si è ispirato per creare l’ambientazione. Ciò detto, è comunque perfettamente comprensibile anche a chi non ha mai preso in mano un joystick, anche se magari si corre il rischio di non capire due o tre battute più ricercate.