Amebe
Sinceramente speravo meglio. Motoro Mase mi è piaciuto molto in "Heads" e "Demokratia" ma in questi 4 volumi mi ha lasciato molto poco, a parte la noia.
"Amebe" è un manga episodico formato da 8 storie spalmate in 4 volumi che raccontano il lavoro di Tamaru e dei suoi colleghi dello SMCC, un gruppo paramedico specializzato nel trattare e nel guarire le persone che, causa eccesso di stress, si ritrovano di punto in bianco senza un corpo solido, diventando appunto amebe.
Tutte le storie sono estremamente simili tra di loro: il protagonista si ammala per l'eccesso di stress causato da tot problemi; viene contattata la SMCC, con a comando Tamaru, che preleva il soggetto per portarlo in clinica; tale soggetto scappa dalla clinica per cercare qualcuno a lui legato; Tamaru e i suoi colleghi lo vanno a cercare inseguendolo sul loro van; trovato il paziente il team lo cura sul posto oppure, per un ennesimo accumulo di stress, decede in loco.
Questo è ciò che accade tutte le volte. Inoltre non c'è mai un colpo di scena che ti lascia di stucco, che dia quella scintilla che ti invoglia a continuare la lettura, tutto estremamente statico.
Poi c'è il problema dei dialoghi. Perchè problema, direte voi... beh, perchè quest'opera ne è piena zeppa. Ogni vignetta di ogni volume è piena di balloon e di cornici che variano dai semplici dialoghi a lunghe spiegazioni di natura medica o psicologica. sono talmente tante che spesso saturano il disegno delle vignette e tutto questo testo da leggere rallenta la dinamica sia dei disegni che della trama in generale, rendendo la lettura lenta e noiosa. Io ho avuto difficoltà a finire la lettura e non mi vergogno di dire che spesso ho saltato dei dialoghi per riuscire ad andare avanti.
Alla fin fine l'opera è molto originale ma sicuramente è una lettura che non riaffronterò nel futuro.
"Amebe" è un manga episodico formato da 8 storie spalmate in 4 volumi che raccontano il lavoro di Tamaru e dei suoi colleghi dello SMCC, un gruppo paramedico specializzato nel trattare e nel guarire le persone che, causa eccesso di stress, si ritrovano di punto in bianco senza un corpo solido, diventando appunto amebe.
Tutte le storie sono estremamente simili tra di loro: il protagonista si ammala per l'eccesso di stress causato da tot problemi; viene contattata la SMCC, con a comando Tamaru, che preleva il soggetto per portarlo in clinica; tale soggetto scappa dalla clinica per cercare qualcuno a lui legato; Tamaru e i suoi colleghi lo vanno a cercare inseguendolo sul loro van; trovato il paziente il team lo cura sul posto oppure, per un ennesimo accumulo di stress, decede in loco.
Questo è ciò che accade tutte le volte. Inoltre non c'è mai un colpo di scena che ti lascia di stucco, che dia quella scintilla che ti invoglia a continuare la lettura, tutto estremamente statico.
Poi c'è il problema dei dialoghi. Perchè problema, direte voi... beh, perchè quest'opera ne è piena zeppa. Ogni vignetta di ogni volume è piena di balloon e di cornici che variano dai semplici dialoghi a lunghe spiegazioni di natura medica o psicologica. sono talmente tante che spesso saturano il disegno delle vignette e tutto questo testo da leggere rallenta la dinamica sia dei disegni che della trama in generale, rendendo la lettura lenta e noiosa. Io ho avuto difficoltà a finire la lettura e non mi vergogno di dire che spesso ho saltato dei dialoghi per riuscire ad andare avanti.
Alla fin fine l'opera è molto originale ma sicuramente è una lettura che non riaffronterò nel futuro.
Come al solito l'autore narra le contraddizioni della società. In questa serie beve ma intensa ci racconta di una malattia inventata ma che è legata allo stress che è anche troppo reale nel nostro mondo A contrario della sua opera più famosa "Ikigami" , "Amebe" è più positiva e da una vera speranza per il futuro. Le varie storie in questi quattro volumi narrano le varie facce dell'umanità e la cosa più bella e' che non sono solo episodi slegati tra loro, ma tutti hanno un legame nella trama più ampia del manga Pure il finale chiude in maniera perfetta la storia con un senso di speranza.
