Dr. Stone Reboot: Byakuya
È un volume veramente stupendo, oltre all'ovviamente stile usato da Boichi per questo manga la storia è formidabile.
È un qualcosa che spezza un po' la storia e che ti faccia veramente dire "wow", leggendo ogni cosa, guardando ogni particolare dei disegni, i caratteri dei personaggi, gli eventi che si susseguono senza essere stufi o stanchi.
Ogni pagina è un mondo, dopo ogni mondo ti viene voglia di scoprire lo spazio.
Quando leggi questa storia ti viene da riflettere tantissimo, sia sui personaggi sia pensando che quasi sia una cosa vera.
È talmente realistico che non sembra vero; sapendo i caratteri dei personaggi e mettendosi nei loro panni ti viene un senso un po' di amaro come se fosse mio padre, mi sono commosso alla fine del manga, sia per il piccolo robot che per Byakuya, per la storia dell'isola che è veramente triste anche per il pensiero che qualcosa di così prezioso, prendendo ad esempio la musica, possa scomparire, immaginando a quante cose potessero andare perse.
Una cosa che mi ha fatto impazzire di questo manga è la lunghezza ma soprattutto la fine del manga dove viene spiegato tutto quello che c'è stato dietro, a quanto ci tengono a quest'opera.
Lo consiglio vivamente a chi apprezza "Dr.stone" perché questo volume lo amerete davvero.
È un qualcosa che spezza un po' la storia e che ti faccia veramente dire "wow", leggendo ogni cosa, guardando ogni particolare dei disegni, i caratteri dei personaggi, gli eventi che si susseguono senza essere stufi o stanchi.
Ogni pagina è un mondo, dopo ogni mondo ti viene voglia di scoprire lo spazio.
Quando leggi questa storia ti viene da riflettere tantissimo, sia sui personaggi sia pensando che quasi sia una cosa vera.
È talmente realistico che non sembra vero; sapendo i caratteri dei personaggi e mettendosi nei loro panni ti viene un senso un po' di amaro come se fosse mio padre, mi sono commosso alla fine del manga, sia per il piccolo robot che per Byakuya, per la storia dell'isola che è veramente triste anche per il pensiero che qualcosa di così prezioso, prendendo ad esempio la musica, possa scomparire, immaginando a quante cose potessero andare perse.
Una cosa che mi ha fatto impazzire di questo manga è la lunghezza ma soprattutto la fine del manga dove viene spiegato tutto quello che c'è stato dietro, a quanto ci tengono a quest'opera.
Lo consiglio vivamente a chi apprezza "Dr.stone" perché questo volume lo amerete davvero.
"Dr. Stone Reboot: Byakuya", spin-off della serie manga ancora in corso "Dr. Stone", di Riichiro Inagaki e Boichi è pubblicato in Italia da Edizioni Star Comics. Ma di cosa parla realmente questo spin-off? È possibile considerarlo una parte aggiuntiva alla storia principale o no?
In seguito alla pietrificazione dell'intera popolazione mondiale gli unici sopravvissuti sono i sei astronauti ancora vaganti nello spazio a bordo della navicella; tra questi c'è Byakuya Ishigami, il padre del nostro Senku, che con l'aiuto del gruppo di astronauti tenterà di tornare sulla Terra, precisamente in Giappone, e salvare l'umanità.
La consapevolezza di essere tra gli ultimi sei membri dell'umanità, della quantità di informazioni e di sviluppo che andranno persi e la realizzazione che la vita umana può essere cacciata via in un batter d'occhio. È sicuramente questo ciò che si evince dalle pagine di "Reboot": l'immenso valore dell'umanità.
L'assenza di un personaggio come quello di Senku potrebbe scoraggiare la lettura, ma Byakuya si rivela per quello che è; così come il figlio, è alla ricerca della soluzione migliore pur sembrano impossibile. Che sia una caratteristica della famiglia Ishigami?
Giunti quasi a metà, vi è l'apparizione del robottino Rei, costruito in precedenza da Byakuya, che si rivelerà essere il vero protagonista di questo spin-off.
Rimasto solo all'interno dell'astronave la storia inizierà a prendere una svolta, mostrandoci un lato un po' più fantascientifico quasi surreale, e per riprendere le parole del mangaka stesso: "certe cose si possono fare".
Rei ha i giorni contati, la sua vita così come quella dell'astronave in cui risiede ben presto scompariranno; nonostante ciò si impegnerà per riuscire a superare questo limite, aspettando il ritorno di Byakuya; anche col passare degli anni lui sarà ancora li.
Le ultime pagine o per precisare l'ultimo capitolo di per sé mi ha commosso ed emozionato: la determinazione che risiede all'interno del robottino, modificando continuamente il suo aspetto affinché possa sopravvivere ancora un altro giorno, il tutto per attendere il ritorno di Byakuya.
Sicuramente il punto forte dello spin-off sono i disegni di Boichi, partendo dai personaggi stessi simili a veri e propri ritratti, all'ambientazione dello spazio semplicemente magnifica per concludere con i complessi meccanici e tecnologichi.
Instagram: @lacamerabuia
In seguito alla pietrificazione dell'intera popolazione mondiale gli unici sopravvissuti sono i sei astronauti ancora vaganti nello spazio a bordo della navicella; tra questi c'è Byakuya Ishigami, il padre del nostro Senku, che con l'aiuto del gruppo di astronauti tenterà di tornare sulla Terra, precisamente in Giappone, e salvare l'umanità.
La consapevolezza di essere tra gli ultimi sei membri dell'umanità, della quantità di informazioni e di sviluppo che andranno persi e la realizzazione che la vita umana può essere cacciata via in un batter d'occhio. È sicuramente questo ciò che si evince dalle pagine di "Reboot": l'immenso valore dell'umanità.
L'assenza di un personaggio come quello di Senku potrebbe scoraggiare la lettura, ma Byakuya si rivela per quello che è; così come il figlio, è alla ricerca della soluzione migliore pur sembrano impossibile. Che sia una caratteristica della famiglia Ishigami?
Giunti quasi a metà, vi è l'apparizione del robottino Rei, costruito in precedenza da Byakuya, che si rivelerà essere il vero protagonista di questo spin-off.
Rimasto solo all'interno dell'astronave la storia inizierà a prendere una svolta, mostrandoci un lato un po' più fantascientifico quasi surreale, e per riprendere le parole del mangaka stesso: "certe cose si possono fare".
Rei ha i giorni contati, la sua vita così come quella dell'astronave in cui risiede ben presto scompariranno; nonostante ciò si impegnerà per riuscire a superare questo limite, aspettando il ritorno di Byakuya; anche col passare degli anni lui sarà ancora li.
Le ultime pagine o per precisare l'ultimo capitolo di per sé mi ha commosso ed emozionato: la determinazione che risiede all'interno del robottino, modificando continuamente il suo aspetto affinché possa sopravvivere ancora un altro giorno, il tutto per attendere il ritorno di Byakuya.
Sicuramente il punto forte dello spin-off sono i disegni di Boichi, partendo dai personaggi stessi simili a veri e propri ritratti, all'ambientazione dello spazio semplicemente magnifica per concludere con i complessi meccanici e tecnologichi.
Instagram: @lacamerabuia