Restart After Come Back Home
Un bel volume, che riesce ad essere originale e non scontato.
I personaggi sono ben caratterizzati, sia nel caso dei principali che in quello dei secondari; le motivazioni delle loro scelte sono sempre abbastanza esplicite, e questo fa sì che le situazioni che si vengono a creare non siano artificiose.
Il tratto è dolce, delicato, adatto al tipo di storia. Sempre troppi per i miei gusti ma complessivamente ben dosati i momenti di "imbarazzo".
Si tratta di fatto un racconto di formazione dei due protagonisti, ciascuno dei quali all'inizio della storia non ha ancora trovato, per ragioni differenti, il proprio posto nel mondo. I due si aiutano più o meno inconsapevolmente a vicenda a trovare la strada per l'autorealizzazione, e durante questo percorso scoprono di provare dei sentimenti l'uno per l'altro.
Una storia tenera e coinvolgente, che purtroppo ha però un difetto: i monologhi. Entrambi i personaggi, alternativamente, sono "protagonisti" di un capitolo in cui le didascalie rappresentano i loro pensieri... troppi, troppi pensieri. La narrazione grafica è appesantita da queste riflessioni che sarebbero forse più adatte a un libro, e che lasciano poco spazio all'immaginazione del lettore, finendo per togliere piuttosto che aggiungere profondità alla caratterizzazione dei personaggi. Ciò soprattutto se notiamo che viene utilizzato lo stesso stile di pensiero e ragionamento per Mitsuomi e Yamato, il che risulta particolarmente evidente essendo i pensieri così estesi e dettagliati. In questo caso si potrebbe davvero dire che sarebbe stato preferibile applicare al massima secondo cui "less is more". Un difetto che molto probabilmente sarà assente, per via del tipo di prodotto, nel live action che sono molto curiosa di visionare.
I personaggi sono ben caratterizzati, sia nel caso dei principali che in quello dei secondari; le motivazioni delle loro scelte sono sempre abbastanza esplicite, e questo fa sì che le situazioni che si vengono a creare non siano artificiose.
Il tratto è dolce, delicato, adatto al tipo di storia. Sempre troppi per i miei gusti ma complessivamente ben dosati i momenti di "imbarazzo".
Si tratta di fatto un racconto di formazione dei due protagonisti, ciascuno dei quali all'inizio della storia non ha ancora trovato, per ragioni differenti, il proprio posto nel mondo. I due si aiutano più o meno inconsapevolmente a vicenda a trovare la strada per l'autorealizzazione, e durante questo percorso scoprono di provare dei sentimenti l'uno per l'altro.
Una storia tenera e coinvolgente, che purtroppo ha però un difetto: i monologhi. Entrambi i personaggi, alternativamente, sono "protagonisti" di un capitolo in cui le didascalie rappresentano i loro pensieri... troppi, troppi pensieri. La narrazione grafica è appesantita da queste riflessioni che sarebbero forse più adatte a un libro, e che lasciano poco spazio all'immaginazione del lettore, finendo per togliere piuttosto che aggiungere profondità alla caratterizzazione dei personaggi. Ciò soprattutto se notiamo che viene utilizzato lo stesso stile di pensiero e ragionamento per Mitsuomi e Yamato, il che risulta particolarmente evidente essendo i pensieri così estesi e dettagliati. In questo caso si potrebbe davvero dire che sarebbe stato preferibile applicare al massima secondo cui "less is more". Un difetto che molto probabilmente sarà assente, per via del tipo di prodotto, nel live action che sono molto curiosa di visionare.
