Kiriko Kill
Kiriko Kill si presenta come una sorta di seguito spirituale di Kiriko, e ne mantiene l’identità visiva e narrativa. Anche in questo caso, le tavole colpiscono fin da subito: il tratto è pulito ma inquietante, e riesce a restituire un’atmosfera carica di tensione e mistero. L'autore sa come usare l'immagine per raccontare, più ancora che le parole.
La storia è molto veloce, diretta, e non perde tempo in fronzoli: va subito al punto, trascinando il lettore in una spirale di eventi crudi e disturbanti. Questa velocità, se da un lato rende la lettura scorrevole e intensa, dall’altro lascia la sensazione che ci fosse spazio per approfondire di più, soprattutto nel finale. Finale che, volutamente o meno, si presta a diverse interpretazioni – un classico “finale aperto” che lascia la porta socchiusa a un possibile seguito. Chissà?
Nel complesso, Kiriko Kill è una lettura che consiglio a chi ha apprezzato il primo Kiriko, ma anche agli appassionati del genere horror/psicologico in cerca di un’esperienza visiva forte e una narrazione rapida ma d’impatto. Un altro 7 pieno, con la speranza che l’autore voglia portarci ancora un po’ più a fondo nel mondo oscuro di Kiriko.
La storia è molto veloce, diretta, e non perde tempo in fronzoli: va subito al punto, trascinando il lettore in una spirale di eventi crudi e disturbanti. Questa velocità, se da un lato rende la lettura scorrevole e intensa, dall’altro lascia la sensazione che ci fosse spazio per approfondire di più, soprattutto nel finale. Finale che, volutamente o meno, si presta a diverse interpretazioni – un classico “finale aperto” che lascia la porta socchiusa a un possibile seguito. Chissà?
Nel complesso, Kiriko Kill è una lettura che consiglio a chi ha apprezzato il primo Kiriko, ma anche agli appassionati del genere horror/psicologico in cerca di un’esperienza visiva forte e una narrazione rapida ma d’impatto. Un altro 7 pieno, con la speranza che l’autore voglia portarci ancora un po’ più a fondo nel mondo oscuro di Kiriko.