A, A'
Dopo tanto tempo ritorno a leggere un'opera di una delle mie autrici shojo preferite: si tratta di Moto Hagio di cui ho già recensito "Marginal", opera del 1985 pubblicata in Italia da JPop.
Ma cos’è A, A’?
Sono quattro episodi collegati fra loro, usciti fra il 1981 e il 1984, sulla rivista Princess dell’Akita Shoten. Il legame che li unisce è la presenza fra i personaggi di esseri umani speciali chiamati unicorn, come potete immaginare in uno shojo ci sarà il tema dell’amore difficile fra umani e umani potenziati o unicorn. Troveremo anche personaggi ESP e nel primo episodio il tema se si può amare il clone del proprio amore morto (scusate il gioco di parole). La morte la fa da padrona alla fine del secondo episodio, ma ci troveremo nel terzo e quarto episodio collegati in qualche modo al secondo a chiederci come fa una persona che amato qualcuno che non c’è più a ri-innamorarsi.
Altro tema fondamentale (che troviamo spesso nella Hagio) è il ruolo della scienza. Certo non può venir sviscerato bene in meno di 200 pagine, ma è importante sapere che è presente.
Quindi diciamo la verità: per l’impatto nella lettura dovrei dare nove, ma visto che trovo degli spunti di riflessione troppo presto castrati dal numero di pagine do una penalità a questo volume della Viz americana: e gli abbasso il voto a otto.
Ma cos’è A, A’?
Sono quattro episodi collegati fra loro, usciti fra il 1981 e il 1984, sulla rivista Princess dell’Akita Shoten. Il legame che li unisce è la presenza fra i personaggi di esseri umani speciali chiamati unicorn, come potete immaginare in uno shojo ci sarà il tema dell’amore difficile fra umani e umani potenziati o unicorn. Troveremo anche personaggi ESP e nel primo episodio il tema se si può amare il clone del proprio amore morto (scusate il gioco di parole). La morte la fa da padrona alla fine del secondo episodio, ma ci troveremo nel terzo e quarto episodio collegati in qualche modo al secondo a chiederci come fa una persona che amato qualcuno che non c’è più a ri-innamorarsi.
Altro tema fondamentale (che troviamo spesso nella Hagio) è il ruolo della scienza. Certo non può venir sviscerato bene in meno di 200 pagine, ma è importante sapere che è presente.
Quindi diciamo la verità: per l’impatto nella lettura dovrei dare nove, ma visto che trovo degli spunti di riflessione troppo presto castrati dal numero di pagine do una penalità a questo volume della Viz americana: e gli abbasso il voto a otto.