Takeda Shingen (Mitsuteru Yokoyama)
Nel 1987 Mitsuteru Yokoyama, uno dei grandi nomi storici del manga giapponese insieme a Shotaro Ishinomori e Osamu Tezuka, da il via alle stampe di tre manga a soggetto epoca sengoku: una biografia che durerà 26 volumi su Tokugawa Ieyasu, una di sette su Toyotomi Hideyoshi e infine la storia di cui parleremo oggi: la biografia di Takeda Shingen, che la Kodansha a pubblicato in dieci volumi.
Chi sono questi tre personaggi?
Tre potenti signori della guerra del periodo sengoku che hanno aspirato alla leadership del paese e a riunire sotto la loro bandiera l’intero Giappone. Due riuscendoci: Hideyoshi per breve tempo, Ieyasu creando una dinastia che è durata più di 250 anni e il terzo il nostro Shigen morendo in marcia sulla capitale quando non aveva praticamente più ostacoli.
Se come vi ho consigliato avete letto Hanzo no mon – La via dell’assassino, saprete che è morto mentre stava per schiacciare il clan dei Tokugawa. La si dice che sia stato ucciso dall’abilissimo ninja (se ben ricordo del clan di Iga) che con un piano ben congegnato riesce a diventare l’amante della kunoichi (donna ninja) a capo delle guardie del capo del clan Takeda. Qui si da un’altra spiegazione che io non spoilererò, anzi qui la ragazza lo accompagna essendogli di grande conforto.
Dal punto di vista storico tutto è costruito bene, senza ninja dai poteri quasi magici e interventi divini, l’autore dei testi Jiro Nitta si è basato sulla storia e sul probabile o il verosimile (perché il vero è cosa difficile da scoprire nella storia) accadimento dei fatti.
Troviamo battaglie, assedi, strategie.
Tutto ben congegnato.
Il punto debole sono i disegni di Mitsuteru i quali sembrano vecchi, più vecchi come stile persino di quelli di opere precedenti dell’autore da me già recensite (mi riferisco a Babil nisei del 1972 e Mars del 1976) e che mi fanno riflettere se è opportuno da parte mia iniziare Sangokushi, opera del 1971 sul classico della letteratura cinese “La storia dei tre regni”. Anche perché sono 60 volumi di cui solo una cinquantina rintracciabili in occidente.
Comunque se vi piace la storia e non vi dispiacciono disegni un po’ datati quest’opera fa per voi. Per me è un’opera da otto.
Chi sono questi tre personaggi?
Tre potenti signori della guerra del periodo sengoku che hanno aspirato alla leadership del paese e a riunire sotto la loro bandiera l’intero Giappone. Due riuscendoci: Hideyoshi per breve tempo, Ieyasu creando una dinastia che è durata più di 250 anni e il terzo il nostro Shigen morendo in marcia sulla capitale quando non aveva praticamente più ostacoli.
Se come vi ho consigliato avete letto Hanzo no mon – La via dell’assassino, saprete che è morto mentre stava per schiacciare il clan dei Tokugawa. La si dice che sia stato ucciso dall’abilissimo ninja (se ben ricordo del clan di Iga) che con un piano ben congegnato riesce a diventare l’amante della kunoichi (donna ninja) a capo delle guardie del capo del clan Takeda. Qui si da un’altra spiegazione che io non spoilererò, anzi qui la ragazza lo accompagna essendogli di grande conforto.
Dal punto di vista storico tutto è costruito bene, senza ninja dai poteri quasi magici e interventi divini, l’autore dei testi Jiro Nitta si è basato sulla storia e sul probabile o il verosimile (perché il vero è cosa difficile da scoprire nella storia) accadimento dei fatti.
Troviamo battaglie, assedi, strategie.
Tutto ben congegnato.
Il punto debole sono i disegni di Mitsuteru i quali sembrano vecchi, più vecchi come stile persino di quelli di opere precedenti dell’autore da me già recensite (mi riferisco a Babil nisei del 1972 e Mars del 1976) e che mi fanno riflettere se è opportuno da parte mia iniziare Sangokushi, opera del 1971 sul classico della letteratura cinese “La storia dei tre regni”. Anche perché sono 60 volumi di cui solo una cinquantina rintracciabili in occidente.
Comunque se vi piace la storia e non vi dispiacciono disegni un po’ datati quest’opera fa per voi. Per me è un’opera da otto.