Piccole Donne
Meg, la sorella maggiore, Jo la "suffragetta", con aspirazioni letterarie, Beth, timida all'inverosimile e con un talento innato per la musica, la vanitosa Amy, che adora dipingere. Sotto la guida attenta della madre (la signora March) le quattro sorelle devono imparare ad affrontare le privazioni portate dalla guerra di secessione americana (1861/1865).
I veri pericoli del conflitto non arrivano a sfiorarle, ma sentiranno la mancanza del padre, partito per il fronte come predicatore. La zia March, anziana, arcigna proprietaria di una discreta fortuna, non perde occasione per contestare il comportamento dei loro genitori, per discutere della loro educazione o per mettere in ridicolo i loro progetti per il futuro. Legata ad un'idea sorpassata di femminilità, l'invasiva parente è l'antagonista per antonomasia, ma non è la sola.
Piccole Donne è un prodotto dell'etica protestante, perciò, per ognuna di loro, il nemico più difficile da battere è se stessa, coi propri difetti e debolezze.
Questo libro, ambientato nel nord degli Stati e scritto tre anni dopo la fine della guerra, è il paradigma del romanzo corale femminile da cui discendono tutti gli altri: prima di esso c'erano, come letture per bambini, soltanto libri di divulgazione o testi religiosi educativi, come "il viaggio del pellegrino" di John Bunyan (1628/1688) di cui viene fatta menzione proprio in Piccole Donne.
Per capire l'impatto che questo libro ha avuto sulla letteratura per ragazzi, basta dire che nessuno ha più sentito parlare di "il viaggio del pellegrino", se non tra le pagine di questa storia.
Piccole Donne Mondadori, manga autoconclusivo uscito a Febbraio 2022, è ispirato alla serie del 1987(Una per tutte/tutte per una) almeno per quanto riguarda i characters. Fortunatamente, rinuncia alla maggior parte delle modifiche apportate in televisione, tranne qualche scelta bizzarra (il padre medico militare?!). Si presenta abbastanza fedele al libro e gode di un disegno grazioso ed espressivo (amo la signora March: ha lo sguardo di chi la sa lunga!).
Questo Meisaku è uscito in Giappone nel 2011 e conta 284 pagine. Non tutti i personaggi hanno lo spazio che meriterebbero (zia March è poco più di una macchietta) per questo è importante avere letto prima il libro.
La storia mescola fatti reali --la guerra, l'educazione nelle scuole, la carestia irlandese del 1845/1848 - a personaggi di immaginazione ripresi nella loro quotidianità. Le grandi battaglie o le migrazioni verso l'America prendono, in realtà, poco spazio nel romanzo di L.M.Alcott, ma la sottotraccia c'è e mi stupisce sempre come film, fumetti e serie tolgano sistematicamente alcune parti.
Semplificare, in questi casi, vuol dire rendere oscuro il significato al lettore che sappia poco di storia americana.
Ripubblicarlo togliendo le differenze tra questo e migliaia d'altri libri analoghi, significa renderlo anonimo e incomprensibile.
I veri pericoli del conflitto non arrivano a sfiorarle, ma sentiranno la mancanza del padre, partito per il fronte come predicatore. La zia March, anziana, arcigna proprietaria di una discreta fortuna, non perde occasione per contestare il comportamento dei loro genitori, per discutere della loro educazione o per mettere in ridicolo i loro progetti per il futuro. Legata ad un'idea sorpassata di femminilità, l'invasiva parente è l'antagonista per antonomasia, ma non è la sola.
Piccole Donne è un prodotto dell'etica protestante, perciò, per ognuna di loro, il nemico più difficile da battere è se stessa, coi propri difetti e debolezze.
Questo libro, ambientato nel nord degli Stati e scritto tre anni dopo la fine della guerra, è il paradigma del romanzo corale femminile da cui discendono tutti gli altri: prima di esso c'erano, come letture per bambini, soltanto libri di divulgazione o testi religiosi educativi, come "il viaggio del pellegrino" di John Bunyan (1628/1688) di cui viene fatta menzione proprio in Piccole Donne.
Per capire l'impatto che questo libro ha avuto sulla letteratura per ragazzi, basta dire che nessuno ha più sentito parlare di "il viaggio del pellegrino", se non tra le pagine di questa storia.
Piccole Donne Mondadori, manga autoconclusivo uscito a Febbraio 2022, è ispirato alla serie del 1987(Una per tutte/tutte per una) almeno per quanto riguarda i characters. Fortunatamente, rinuncia alla maggior parte delle modifiche apportate in televisione, tranne qualche scelta bizzarra (il padre medico militare?!). Si presenta abbastanza fedele al libro e gode di un disegno grazioso ed espressivo (amo la signora March: ha lo sguardo di chi la sa lunga!).
Questo Meisaku è uscito in Giappone nel 2011 e conta 284 pagine. Non tutti i personaggi hanno lo spazio che meriterebbero (zia March è poco più di una macchietta) per questo è importante avere letto prima il libro.
La storia mescola fatti reali --la guerra, l'educazione nelle scuole, la carestia irlandese del 1845/1848 - a personaggi di immaginazione ripresi nella loro quotidianità. Le grandi battaglie o le migrazioni verso l'America prendono, in realtà, poco spazio nel romanzo di L.M.Alcott, ma la sottotraccia c'è e mi stupisce sempre come film, fumetti e serie tolgano sistematicamente alcune parti.
Semplificare, in questi casi, vuol dire rendere oscuro il significato al lettore che sappia poco di storia americana.
Ripubblicarlo togliendo le differenze tra questo e migliaia d'altri libri analoghi, significa renderlo anonimo e incomprensibile.