Pakopako Bitch
"Pakopako Bitch ~Megamori! Mashimashi! Dosukebe Niku~" (che per comodità indicherò solo come "Pakopako Bitch") è un manga hentai di un solo volume, scritto e disegnato da Hiroyuki Ando. Si tratta di una raccolta di dieci storie brevi, realizzate dall'autore tra il 2013 e il 2015.
Visto il genere di manga e la sua natura di raccolta, è abbastanza inutile soffermarsi sulle trame delle varie storie, dove succedono le classiche cose che succedono nei manga porno, ma vale la pena spiegare almeno quali sono alcune delle caratteristiche presenti nel volume e nelle storie realizzate da Ando.
L'autore è, infatti, noto per quelli che sono alcuni suoi marchi di fabbrica, e sono tutti presenti nelle storie raccolte nel volume. Uno è l'avere per protagoniste delle sue storie delle donne dalle misure esagerate, in particolare per quel che riguarda i seni, che vengono sempre usati per soddisfare il partner (o spesso più partner).
L'altra è che tali partner abbiano in mezzo alle gambe peni grossi come braccia, capaci di emettere litri di bianco nettare maschile. La combinazione tra i due elementi porta al terzo e più famoso marchio di fabbrica dell'autore: le incasinatissime scene di paizuri (Google aiuta se non sapete che significa ma occhio), dove le sue "eroine" finiscono completamente in bianco, da testa a piedi. L'ultima caratteristica delle storie di Ando è la somiglianza, assolutamente voluta, delle sue protagoniste con quelle di manga e anime famosi.
In questo volume c'è anche un elemento aggiuntivo, ovvero il fatto che alcune delle protagoniste sono donne che possono essere indicata con la sigla "BBW". Questa sigla, generalmente usata nel porno, significa "big beautiful woman" e indica un sottogenere di video con donne di grossa corporatura, o in alcuni casi, grasse.
Quelle disegnate da Ando però, hanno solo qualche chilo in più sulla pancia, ma è giusto saperlo, non a tutti piace.
Le scene di sesso presenti nel volume sono tutte molto esagerate, come già detto, per via delle dimensioni e liquidi espulsi, il numero di partecipanti, con tutte le donne nelle varie storie che sono delle gran belle maialone ben felici di farsi fare docce appiccicose.
Per il resto, si può dire che "Pakopako Bitch" fa bene quello che deve fare, e per chi segue già e apprezza l'autore, questo può essere considerato uno dei suoi migliori lavori. Le storie non sono il punto forte di Ando, ma la cosa viene compensata dalla quantità e qualità delle scene hentai che riempiono ogni pagina del volume.
Visto il genere di manga e la sua natura di raccolta, è abbastanza inutile soffermarsi sulle trame delle varie storie, dove succedono le classiche cose che succedono nei manga porno, ma vale la pena spiegare almeno quali sono alcune delle caratteristiche presenti nel volume e nelle storie realizzate da Ando.
L'autore è, infatti, noto per quelli che sono alcuni suoi marchi di fabbrica, e sono tutti presenti nelle storie raccolte nel volume. Uno è l'avere per protagoniste delle sue storie delle donne dalle misure esagerate, in particolare per quel che riguarda i seni, che vengono sempre usati per soddisfare il partner (o spesso più partner).
L'altra è che tali partner abbiano in mezzo alle gambe peni grossi come braccia, capaci di emettere litri di bianco nettare maschile. La combinazione tra i due elementi porta al terzo e più famoso marchio di fabbrica dell'autore: le incasinatissime scene di paizuri (Google aiuta se non sapete che significa ma occhio), dove le sue "eroine" finiscono completamente in bianco, da testa a piedi. L'ultima caratteristica delle storie di Ando è la somiglianza, assolutamente voluta, delle sue protagoniste con quelle di manga e anime famosi.
In questo volume c'è anche un elemento aggiuntivo, ovvero il fatto che alcune delle protagoniste sono donne che possono essere indicata con la sigla "BBW". Questa sigla, generalmente usata nel porno, significa "big beautiful woman" e indica un sottogenere di video con donne di grossa corporatura, o in alcuni casi, grasse.
Quelle disegnate da Ando però, hanno solo qualche chilo in più sulla pancia, ma è giusto saperlo, non a tutti piace.
Le scene di sesso presenti nel volume sono tutte molto esagerate, come già detto, per via delle dimensioni e liquidi espulsi, il numero di partecipanti, con tutte le donne nelle varie storie che sono delle gran belle maialone ben felici di farsi fare docce appiccicose.
Per il resto, si può dire che "Pakopako Bitch" fa bene quello che deve fare, e per chi segue già e apprezza l'autore, questo può essere considerato uno dei suoi migliori lavori. Le storie non sono il punto forte di Ando, ma la cosa viene compensata dalla quantità e qualità delle scene hentai che riempiono ogni pagina del volume.