Pink Heart Jam
Ho acquistato questo manga d'impulso, catturata dalla copertina, e posso solo confermare che i disegni dell'autrice sono la parte migliore dell'opera: delicati ed espressivi, risaltano su sfondi molto semplici o del tutto assenti, dando risalto ai personaggi, vero motore di questa storia che è, appunto, character-driven.
A livello di trama, non ci sono particolari guizzi di originalità, rispetto a decine di altri boy's love.
Quello che dà valore a quest'opera è la graduale costruzione di un rapporto di amore tra i protagonisti, dopo un inizio meramente fisico e passionale.
Molto bello il contrasto tra la personalità chiusa e affascinante di Kanae, ragazzo dolce e sensibile che nasconde la sua emotività dietro una patina di passività nei confronti del mondo, e il carattere esplosivo di Haiga, ragazzo di buon cuore, talvolta impacciato, ma sempre disponibile ad aiutare chiunque ne abbia bisogno e per questo sempre impegnato in decine di nuove attività.
Essendo una storia che si sviluppa in soli due volumi, i personaggi di contorno restano appunto tali, solo di contorno. Tratteggiati con poche caratteristiche, creano la base all'interno della quale si muovono e agiscono i protagonisti, senza essere mai davvero approfonditi.
So che è in corso una serializzazione del sequel di quest'opera, quindi può anche darsi che verranno ripresi e approfonditi in seguito.
Per quanto riguarda il tema musicale, pur essendo il punto di partenza della conoscenza tra Kanae e Haiga, rimane sempre in secondo piano.
Questo non è un difetto, solo una nota informativa per chi si troverà a passare da qui: chitarra e canto sono attività che i personaggi amano, ma a cui si dedicano in piccoli stralci di tempo libero all'interno delle loro giornate, senza grandi aspirazioni, a differenza di quanto accadeva in manga che hanno fatto della musica la loro colonna portante, come poteva essere in Jammin' Apollon.
Nel complesso, mi sento di assegnare a questo manga un 8, per i disegni, per la costruzione dei personaggi e per la delicatezza nel trattare temi, come la prostituzione, che potrebbero risultare controversi.
A livello di trama, non ci sono particolari guizzi di originalità, rispetto a decine di altri boy's love.
Quello che dà valore a quest'opera è la graduale costruzione di un rapporto di amore tra i protagonisti, dopo un inizio meramente fisico e passionale.
Molto bello il contrasto tra la personalità chiusa e affascinante di Kanae, ragazzo dolce e sensibile che nasconde la sua emotività dietro una patina di passività nei confronti del mondo, e il carattere esplosivo di Haiga, ragazzo di buon cuore, talvolta impacciato, ma sempre disponibile ad aiutare chiunque ne abbia bisogno e per questo sempre impegnato in decine di nuove attività.
Essendo una storia che si sviluppa in soli due volumi, i personaggi di contorno restano appunto tali, solo di contorno. Tratteggiati con poche caratteristiche, creano la base all'interno della quale si muovono e agiscono i protagonisti, senza essere mai davvero approfonditi.
So che è in corso una serializzazione del sequel di quest'opera, quindi può anche darsi che verranno ripresi e approfonditi in seguito.
Per quanto riguarda il tema musicale, pur essendo il punto di partenza della conoscenza tra Kanae e Haiga, rimane sempre in secondo piano.
Questo non è un difetto, solo una nota informativa per chi si troverà a passare da qui: chitarra e canto sono attività che i personaggi amano, ma a cui si dedicano in piccoli stralci di tempo libero all'interno delle loro giornate, senza grandi aspirazioni, a differenza di quanto accadeva in manga che hanno fatto della musica la loro colonna portante, come poteva essere in Jammin' Apollon.
Nel complesso, mi sento di assegnare a questo manga un 8, per i disegni, per la costruzione dei personaggi e per la delicatezza nel trattare temi, come la prostituzione, che potrebbero risultare controversi.