Lonely Wolf, Lonely Sheep
Tutto inizia con un incontro improbabile: due giovani donne che condividono lo stesso nome, Kakimoto Imari, si ritrovano nello stesso ospedale lo stesso giorno con lo stesso tipo di infortunio. Questo evento, statisticamente quasi impossibile, segna l’inizio di un legame profondo tra due persone inizialmente ferite e isolate, che imparano a supportarsi e a guarire reciprocamente le proprie ferite emotive. La storia si sviluppa mentre le due Imari iniziano a conoscersi e a fidarsi l'una dell'altra, nonostante entrambe siano convinte di non meritare l'amicizia dell'altra. "Qualcuno come me non merita di essere amica di una persona così meravigliosa", pensano entrambe, rivelando insicurezze profonde che il manga esplora con grande sensibilità.
La Imari più piccola ha un aspetto delicato ed è un'artista che lavora come pittrice. Soffre di quelli che sembrano essere sintomi di disturbo d'ansia generalizzato, tra cui difficoltà nel controllare le preoccupazioni, problemi di sonno e tendenze all'autolesionismo, che usa come via di fuga dalle pressioni della sua carriera.
La Imari più alta appare inizialmente come una ragazza matura e mascolina, con un look da motociclista, ma dietro questa facciata nasconde una personalità dolce e un amore per le cose carine che fatica a esprimere a causa delle sue insicurezze. Mostra sintomi di ansia sociale, con difficoltà nel creare relazioni strette con gli altri. Lei è esplicitamente lesbica e lotta con l'omofobia interiorizzata, dovuta a una società che perpetua l’idea che essere queer sia "sbagliato". L'altra Imari, invece, scoprirà la sua sessualità nel corso della storia, in un processo di accettazione graduale.
Rika, l'antagonista della storia, è un personaggio complesso che ha manipolato la Imari più alta, facendole credere di essere una persona sbagliata a causa della sua sessualità. Rappresenta metaforicamente il "lupo" del titolo, colui che cerca di separare e ferire le "pecore" (le due Imari).
L'autrice utilizza in modo interessante le pagine del titolo per rappresentare visivamente la distanza e poi la vicinanza tra le due protagoniste. Nei primi capitoli, le due Imari vengono spesso illustrate separate, simboleggiando la loro condizione di "pecore" isolate. Tuttavia, dal punto di vista tecnico, i disegni non risultano particolarmente distintivi o memorabili.
In conclusione Lonely Wolf, Lonely Sheep cerca di andare oltre la semplice storia d'amore, affrontando tematiche complesse come l'autolesionismo, l'ansia, le amicizie tossiche e l'omofobia interiorizzata. Il tutto è narrato con una certa sensibilità, cercando di evitare gli stereotipi comuni del genere.
Il problema principale è la brevità dell’opera: considerando il numero di tematiche trattate, la storia risulta affrettata e non riesce a sviluppare appieno il potenziale dei suoi personaggi e delle loro dinamiche. Il risultato è una narrazione che tenta di dare profondità alla vicenda, ma che finisce per restare su una caratterizzazione piuttosto superficiale.
La Imari più piccola ha un aspetto delicato ed è un'artista che lavora come pittrice. Soffre di quelli che sembrano essere sintomi di disturbo d'ansia generalizzato, tra cui difficoltà nel controllare le preoccupazioni, problemi di sonno e tendenze all'autolesionismo, che usa come via di fuga dalle pressioni della sua carriera.
La Imari più alta appare inizialmente come una ragazza matura e mascolina, con un look da motociclista, ma dietro questa facciata nasconde una personalità dolce e un amore per le cose carine che fatica a esprimere a causa delle sue insicurezze. Mostra sintomi di ansia sociale, con difficoltà nel creare relazioni strette con gli altri. Lei è esplicitamente lesbica e lotta con l'omofobia interiorizzata, dovuta a una società che perpetua l’idea che essere queer sia "sbagliato". L'altra Imari, invece, scoprirà la sua sessualità nel corso della storia, in un processo di accettazione graduale.
Rika, l'antagonista della storia, è un personaggio complesso che ha manipolato la Imari più alta, facendole credere di essere una persona sbagliata a causa della sua sessualità. Rappresenta metaforicamente il "lupo" del titolo, colui che cerca di separare e ferire le "pecore" (le due Imari).
L'autrice utilizza in modo interessante le pagine del titolo per rappresentare visivamente la distanza e poi la vicinanza tra le due protagoniste. Nei primi capitoli, le due Imari vengono spesso illustrate separate, simboleggiando la loro condizione di "pecore" isolate. Tuttavia, dal punto di vista tecnico, i disegni non risultano particolarmente distintivi o memorabili.
In conclusione Lonely Wolf, Lonely Sheep cerca di andare oltre la semplice storia d'amore, affrontando tematiche complesse come l'autolesionismo, l'ansia, le amicizie tossiche e l'omofobia interiorizzata. Il tutto è narrato con una certa sensibilità, cercando di evitare gli stereotipi comuni del genere.
Il problema principale è la brevità dell’opera: considerando il numero di tematiche trattate, la storia risulta affrettata e non riesce a sviluppare appieno il potenziale dei suoi personaggi e delle loro dinamiche. Il risultato è una narrazione che tenta di dare profondità alla vicenda, ma che finisce per restare su una caratterizzazione piuttosto superficiale.