Ginka & Glüna
Di solito le serie brevi di Shonen Jump non arrivano, a mio giudizio, alla sufficienza, spesse volte sono condannate per la loro intrinseca bruttezza (tipo "I tell c" o "Earthchild") altre volte perché nel loro portare avanti il progetto gli autori si trovano come a un bivio e scelgono l’opzione peggiore… Nella mia recensione di "Tokyo demon bride story" della scorsa settimana dicevo che per ben tre volte l’autore poteva iniziare una saga lunga puntando tutto sui combattimenti. Spesso è difficile capire quali sono i punti di forza di un fumetto ma spesso non si capiscono nemmeno i punti deboli fino a quando non leggi l’episodio successivo.
Uno scrittore non può semplicemente puntare su un cliffanger spettacolare se poi nei capitoli successivi non riesce ad elaborare qualcosa di buono.
Mi sembra che, quando sono diventato lettore di Mangaplus, molte serie finivano in 19 episodi, adesso si è capito che sono pochi ma anche con 10 episodi in più vedi i nuovi manga non avere quell’ariosità, quella spigliatezza, quella linearità che ti potresti aspettare.
"Ginka to Glüna" ha questo difetto: non ha il coraggio di proporre un grande nemico o di finire con un combattimento spettacolare, pur avendo la possibilità l’autore non ha dato alla serie questo tipo di finale: i 10 episodi in più sono un’occasione sprecata in quanto Shinpei Watanabe aveva già deciso probabilmente come sarebbe stato il fine serie e non avendo avuto la speranza di continuare ha accorciato il combattimento con il mega avversario per poter raccontare qualcosa che gli premeva di più invece di puntare tutto su qualcosa di forse potente, ma dozzinale.
Ciò è un pregio o un difetto?
Ai prossimi lettori l’ardua sentenza: per me la serie è da 6 meno meno… in parole povere una sufficienza alquanto incerta.
L’unica cosa di sufficiente senza dubbio è lo stile di disegno.
Auguro all’autore una seconda possibilità.
Uno scrittore non può semplicemente puntare su un cliffanger spettacolare se poi nei capitoli successivi non riesce ad elaborare qualcosa di buono.
Mi sembra che, quando sono diventato lettore di Mangaplus, molte serie finivano in 19 episodi, adesso si è capito che sono pochi ma anche con 10 episodi in più vedi i nuovi manga non avere quell’ariosità, quella spigliatezza, quella linearità che ti potresti aspettare.
"Ginka to Glüna" ha questo difetto: non ha il coraggio di proporre un grande nemico o di finire con un combattimento spettacolare, pur avendo la possibilità l’autore non ha dato alla serie questo tipo di finale: i 10 episodi in più sono un’occasione sprecata in quanto Shinpei Watanabe aveva già deciso probabilmente come sarebbe stato il fine serie e non avendo avuto la speranza di continuare ha accorciato il combattimento con il mega avversario per poter raccontare qualcosa che gli premeva di più invece di puntare tutto su qualcosa di forse potente, ma dozzinale.
Ciò è un pregio o un difetto?
Ai prossimi lettori l’ardua sentenza: per me la serie è da 6 meno meno… in parole povere una sufficienza alquanto incerta.
L’unica cosa di sufficiente senza dubbio è lo stile di disegno.
Auguro all’autore una seconda possibilità.