Harlem Beat
Preso sulla scia del mitico Slam Dunk, niente a che fare tra i due, ma fumetto meritevole di essere letto. Solito cliché dove il protagonista buono a nulla riesce a diventare qualcuno insieme ai suoi amici e compagni di avventura. Storia incentrata soprattutto sul tema pallacanestro e pochissimo sulle vicende esterne, per qualcuno sarà un punto negativo ma per me è un punto a suo favore, anche se ogni tanto qualche capitolo fa distendere la tensione dalle partite avvincenti che si hanno dall'inizio alla fine. Consigliatissimo a tutti gli appassionati di basket e degli sport in generale.
Mi ricordo l'acquisto del manga subito dopo la scia travolgente di Slam Dunk credendo e sperando di trovarmi sul filone giusto, ma mi sono sbagliata; l'unica cosa che accomuna le due opere è il basket (e ti sembra poco mi direte!).
La storia non è piatta e scontata come può sembrare inizialmente, ma gli manca quel "qualcosa" che fa innescare la passione per il tutto.
Il basket è sì l'elemento principale della serie, ma al contempo fa da sfondo ai vari avvenimenti e sentimenti che premono e battono in modo martellante (in senso positivo) per tutta la vicenda.
Toru Naruse si iscrive come nuova recluta nel club di basket dell'istituto Johan anche se non è mai stato portato per lo sport, ma ha la grinta e la passione giuste che gli permettono di entrare in squadra. Incontrando per caso l'amica d'infanzia Mizuki Kasuda, Toru le racconta la sua "promozione" in quanto è entrato nelle riserve del Johan basket e lei decide di portarlo al Three Men's Hoop, un angolo di "mondo" dove si gioca lo street basket. Un "fazzoletto" d' asfalto tra alti palazzi, dove tutte le questioni si risolvono sul campo da basket in un tre contro tre. È qui che si scatena l'amore di Toru per tale sport; questo è lo spirito che pervade il manga, molta fantasia, molti sentimenti e un poco di gioco. Piacevole senza dubbio, anche se a volte prevedibile, ma non sempre.
Passiamo ai lati negativi della pubblicazione italiana: quasi sei anni (2002/2008) per vedere il finale con una partenza "bomba" per poi ad arrivare alle uscite finali a distanza di 6/8 mesi l'una dall'altra (considerando che nel 2000 se non erro è terminato in patria) e alla modica cifra di 10 euro l'uno per gli ultimi 6 albi - sicuramente ci sono il doppio e anche il triplo delle pagine, ma la cosa ha fatto sì che molti lasciassero la propria raccolta incompleta.
Sempre contro la Planet Manga è la pessima impaginazione degli albi, per poter leggere molti dialoghi ho dovuto aprire a 180° più della metà degli stessi.
Ho reperito tutto la serie in blocco, ma ci ho impiegato quasi due anni e mezzo ad ultimare la lettura, perché a mio avviso la storia perde d'interesse in quanto troppo lunga e dispersiva in più punti. Come racconta la stessa autrice la serie ha rischiato più volte di essere sospesa in quanto le vendite nel corso di pubblicazione subirono un proporzionale calo uscita dopo uscita. Ci siamo salvati e abbiamo potuto così vedere il finale di tale opera solo quando, chiuso un primo capitolo (assai lungo) dello street basket, la storia si focalizza sul campionato scolastico di pallacanestro.
In una parola potrei definirlo GENUINO per la passione, il carattere e i sentimenti dei vari personaggi che sono ben definiti.
Voto globale 5, anche se la storia, lo stile e la grafica avrebbero meritato almeno un 6 e mezzo, ma la Planet manga ahimè ha fatto il resto.
La storia non è piatta e scontata come può sembrare inizialmente, ma gli manca quel "qualcosa" che fa innescare la passione per il tutto.
Il basket è sì l'elemento principale della serie, ma al contempo fa da sfondo ai vari avvenimenti e sentimenti che premono e battono in modo martellante (in senso positivo) per tutta la vicenda.
Toru Naruse si iscrive come nuova recluta nel club di basket dell'istituto Johan anche se non è mai stato portato per lo sport, ma ha la grinta e la passione giuste che gli permettono di entrare in squadra. Incontrando per caso l'amica d'infanzia Mizuki Kasuda, Toru le racconta la sua "promozione" in quanto è entrato nelle riserve del Johan basket e lei decide di portarlo al Three Men's Hoop, un angolo di "mondo" dove si gioca lo street basket. Un "fazzoletto" d' asfalto tra alti palazzi, dove tutte le questioni si risolvono sul campo da basket in un tre contro tre. È qui che si scatena l'amore di Toru per tale sport; questo è lo spirito che pervade il manga, molta fantasia, molti sentimenti e un poco di gioco. Piacevole senza dubbio, anche se a volte prevedibile, ma non sempre.
Passiamo ai lati negativi della pubblicazione italiana: quasi sei anni (2002/2008) per vedere il finale con una partenza "bomba" per poi ad arrivare alle uscite finali a distanza di 6/8 mesi l'una dall'altra (considerando che nel 2000 se non erro è terminato in patria) e alla modica cifra di 10 euro l'uno per gli ultimi 6 albi - sicuramente ci sono il doppio e anche il triplo delle pagine, ma la cosa ha fatto sì che molti lasciassero la propria raccolta incompleta.
Sempre contro la Planet Manga è la pessima impaginazione degli albi, per poter leggere molti dialoghi ho dovuto aprire a 180° più della metà degli stessi.
Ho reperito tutto la serie in blocco, ma ci ho impiegato quasi due anni e mezzo ad ultimare la lettura, perché a mio avviso la storia perde d'interesse in quanto troppo lunga e dispersiva in più punti. Come racconta la stessa autrice la serie ha rischiato più volte di essere sospesa in quanto le vendite nel corso di pubblicazione subirono un proporzionale calo uscita dopo uscita. Ci siamo salvati e abbiamo potuto così vedere il finale di tale opera solo quando, chiuso un primo capitolo (assai lungo) dello street basket, la storia si focalizza sul campionato scolastico di pallacanestro.
In una parola potrei definirlo GENUINO per la passione, il carattere e i sentimenti dei vari personaggi che sono ben definiti.
Voto globale 5, anche se la storia, lo stile e la grafica avrebbero meritato almeno un 6 e mezzo, ma la Planet manga ahimè ha fatto il resto.
Un manga imperdibile per ogni appassionato del basket e dello sport in generale!
Il manga inizia subito con una piccola introspezione del protagonista, Naruse, il quale afferma di voler diventare un "eroe"(in senso sportivo), e di non voler più stare dalla parte di chi, come lui, applaude senza partecipare. E' con lo street basket che il protagonista "scopre" le sue doti per il basket; in seguito si passa al basket scolastico, con partite e, ovviamente, il torneo nazionale.
Finita questa parte di basket scolastico (che è la saga più lunga), la narrazione torna allo street basket.
Nel manga il personaggio più riuscito è Sawamura il quale, per me, ha un grande carisma.
I disegni sono molto belli, anche se a volte semplici e in Super-deformed (caricaturali).
L'edizione ha subito invece una difficile vita editoriale: è stato pubblicato fino al volume 20 nei formati sottiletta (metà tankobon) della Planet Manga, e fino al 28 in formato originale, poi è stato sospeso per un po' di tempo, ma è tornato grazie all'iniziativa "print-on-demand", ed è stato pubblicato dal 29 al 34 nel formato "due volumi in uno".
Ho apprezzato moltissimo l'evoluzione psicologica del protagonista, che all'inizio si rassegna sempre davanti ad ogni sfida, ma che poi acquista più sicurezza di se, e mi piace lo charme, col quale è riuscito facilmente ad attrarre tutti i personaggi della storia.
In sostanza, un manga che vale la pena leggere
Il manga inizia subito con una piccola introspezione del protagonista, Naruse, il quale afferma di voler diventare un "eroe"(in senso sportivo), e di non voler più stare dalla parte di chi, come lui, applaude senza partecipare. E' con lo street basket che il protagonista "scopre" le sue doti per il basket; in seguito si passa al basket scolastico, con partite e, ovviamente, il torneo nazionale.
Finita questa parte di basket scolastico (che è la saga più lunga), la narrazione torna allo street basket.
Nel manga il personaggio più riuscito è Sawamura il quale, per me, ha un grande carisma.
I disegni sono molto belli, anche se a volte semplici e in Super-deformed (caricaturali).
L'edizione ha subito invece una difficile vita editoriale: è stato pubblicato fino al volume 20 nei formati sottiletta (metà tankobon) della Planet Manga, e fino al 28 in formato originale, poi è stato sospeso per un po' di tempo, ma è tornato grazie all'iniziativa "print-on-demand", ed è stato pubblicato dal 29 al 34 nel formato "due volumi in uno".
Ho apprezzato moltissimo l'evoluzione psicologica del protagonista, che all'inizio si rassegna sempre davanti ad ogni sfida, ma che poi acquista più sicurezza di se, e mi piace lo charme, col quale è riuscito facilmente ad attrarre tutti i personaggi della storia.
In sostanza, un manga che vale la pena leggere
Devo esser sincero? Harlem Beat mi ha emozionato tantissimo, non come Slam Dunk, ma sicuramente più di Generation Basket che ho trovato noioso e pieno di cliché. La storia è atipica nel suo genere (questo perché, come avviene di solito, gli Shonen più belli son scritti e disegnati dalle donne...) e nel complesso presenta personaggi adorabili a cui è impossibile non affezionarsi ed un tratto che migliora ad un livello esponenziale di tavola in tavola, accrescendo la voglia di scoprire cosa succeda poi. Peccato che in Italia questa bellissima opera sia terminata in Print on Demand con il solito formato sconclusionato, incoerente e dalla pubblicazione altalenante. A mio avviso, meritava un maggior approfondimento ed anche una serie animata. Consigliato a tutti i fan dello street basket.
Mi sono fermato alla print-on-demand edition, perchè questo manga deve essere analizzato in due parti: lo street basket 3 vs 3, e il basket scolastico. Ora, per i primi 10 volumi edizione Panini, la storia si incentra sul basket sporco e rude del 3 contro 3 in strada e la storia è carina e avvincente. Tuttavia la Nishiyama deve aver pensato che per un pubblico femminile, i personaggi maschili fossero troppo pochi, per cui si passa dalla strada alla scuola. Sentivamo davvero così tanto il bisogno di un'altra squadra scolastica dopo lo Shohoku? Dopo Generation Basket? Io dico di no.
In sostanza, i primi volumi sono da 8,5, gli altri da 6. Se Slam Dunk per voi è il massimo, lasciate perdere Harlem Beat, rischiate di rimanere molto delusi.
In sostanza, i primi volumi sono da 8,5, gli altri da 6. Se Slam Dunk per voi è il massimo, lasciate perdere Harlem Beat, rischiate di rimanere molto delusi.
Solo pochi giorni fa ho scoperto nel manga-cassetto (perché è pieno di fumetti) di mio fratello maggiore questo bellissimo manga. Io stesso gioco a pallacanestro e mi sento molto vicino alle mitiche avventure di Toru Naruse. Le partite sono avvincenti ed entusiasmanti, anche se a volte con dei canestri assurdi. E' sicuramente un fumetto da non perdere, lo consiglio (ma tanto non li pubblicano più i primi numeri...)
Un manga completo sotto ogni punto Il tratto della Nishiyama è piacevole e migliora andando avanti con i volumetti, i personaggi sono tanti ed uno più interessante dell'altro, per quanto riguarda la storia è coinvolgente, incentrata sullo street basket o, in alternativa, sul basket ufficiale. Le vicende dei protagonisti ne fanno da sfondo con umorismo o anche con toni più sei ma sempre molto ben svolti. Tutti i personaggi hanno una loro profondità, caratteristiche per cui è difficile odiarli davvero ed il protagonista non è il solito super-figo senza macchia e paura, è un normalissimo ragazzino fifone che cresce grazie alle esperienze che vive, è un ragazzo qualsiasi che si rende conto di avere anche lui qualcosa da dare e si diverte in quello che fa. Amo questo manga, è pieno di emozione ed il tutto creato intorno ad uno sport bellissimo come il basket! Stupendo, lo consiglio vivamente anche solo per la simpatia dei personaggi!
Manga superbo. La matita affascinante della Nishiyama mi ha tenuto incollato a questo manga forse troppo sottovalutato dal pubblico per tutti i quattro anni di pubblicazione in Italia (per altro terminata improvvisamente al n. 28... e ora si sta già predisponendo l'uscita degli ultimi episodi in formato tankobon..). Nonostante la purezza del tratteggio non sia dei più eccelsi (anche se merita un bell'8 e mezzo comunque!), vale il fumetto anche solo per la trama.
La storia narra delle vicende del neo-liceale Toru Naruse, alle prese con i tanto decantati "dubbi adolescenziali" come la sfiducia nelle proprie capacità... Naruse non ha mai brillato in uno sport o nelle varie attività in cui si è cimentato prima del grande "risveglio": la scoperta dello Street Basket. Ed è proprio su un campetto di Tokyo che Naruse inizierà la sua ascesa verso la maturità, attraverso anche la squadra di basket che accompagnerà questa sua passione lungo tutto il corso della storia...
Ma la storia di Naruse, Kensuke, Mizuki, Sawamura & co. non è solo una storia di basket. E' lasciato grande spazio all'introspezione dei personaggi nella loro maturazione individuale e collettiva, e, per gli appassionati delle storie romantiche, Harlem Beat darà qualche spunto anche in questo campo (come di consueto in tutti i manga che parlano di adolescenti!).
Una particolare cura va inoltre alla comicità del manga. Sebbene qualche lettore possa scorgere delle caratteristiche alla "Slam Dunk" (con cui Harlem Beat non ha assolutamente nulla da spartire), la comicità non si basa sull'effetto demenziale presentato dalle diverse situazioni. Le battute, come si può notare in molte occasioni, hanno un insolito umorismo "occidentale" che le rende molto più scorrevoli e di grande efficacia, e probabilmente si deve molto merito alla Panini che ce le ha tradotte così egregiamente.
Concludo invitando tutti gli amanti dei manga (perchè chiunque si può accostare a questo fumetto) a leggere Harlem Beat, nella speranza di contribuire alla diffusione dello stesso o almeno di riconoscerne la qualità. Da quanto si sa da "voci di corridoio", dovrebbero uscire tra pochissimo gli ultimi albi che coroneranno i 28 capitoli usciti fino al gennaio del 2005. (Purtroppo sono molte poche le informazioni dedicate a questo manga...:( )
Grazie a chiunque anche solo se ne interesserà.
In fede
Gyd
La storia narra delle vicende del neo-liceale Toru Naruse, alle prese con i tanto decantati "dubbi adolescenziali" come la sfiducia nelle proprie capacità... Naruse non ha mai brillato in uno sport o nelle varie attività in cui si è cimentato prima del grande "risveglio": la scoperta dello Street Basket. Ed è proprio su un campetto di Tokyo che Naruse inizierà la sua ascesa verso la maturità, attraverso anche la squadra di basket che accompagnerà questa sua passione lungo tutto il corso della storia...
Ma la storia di Naruse, Kensuke, Mizuki, Sawamura & co. non è solo una storia di basket. E' lasciato grande spazio all'introspezione dei personaggi nella loro maturazione individuale e collettiva, e, per gli appassionati delle storie romantiche, Harlem Beat darà qualche spunto anche in questo campo (come di consueto in tutti i manga che parlano di adolescenti!).
Una particolare cura va inoltre alla comicità del manga. Sebbene qualche lettore possa scorgere delle caratteristiche alla "Slam Dunk" (con cui Harlem Beat non ha assolutamente nulla da spartire), la comicità non si basa sull'effetto demenziale presentato dalle diverse situazioni. Le battute, come si può notare in molte occasioni, hanno un insolito umorismo "occidentale" che le rende molto più scorrevoli e di grande efficacia, e probabilmente si deve molto merito alla Panini che ce le ha tradotte così egregiamente.
Concludo invitando tutti gli amanti dei manga (perchè chiunque si può accostare a questo fumetto) a leggere Harlem Beat, nella speranza di contribuire alla diffusione dello stesso o almeno di riconoscerne la qualità. Da quanto si sa da "voci di corridoio", dovrebbero uscire tra pochissimo gli ultimi albi che coroneranno i 28 capitoli usciti fino al gennaio del 2005. (Purtroppo sono molte poche le informazioni dedicate a questo manga...:( )
Grazie a chiunque anche solo se ne interesserà.
In fede
Gyd
