Saiyuki Reload
Una delle accuse che viene fatta a Kazuya Minekura è di essere un’autrice di shonen ai, ma io in Saiyuki non ho visto nulla di ciò, in quanto non si trova un’espressione attiva di una tematica omo-erotica.
Trovo che i personaggi siano affascinanti, sia quelli che abbiamo imparato a conoscere (in questo caso solo i quattro personaggi principali Sanzo, Goku, Hakkai e Gojyo in quanto mancano i demoni che li hanno affrontati nei primi volumi) che i tre nuovi: il vescovo Hazel con la sua guardia del corpo Gato e il monaco reietto Ukoku.
Ad alcuni questa serie non è piaciuta in quanto non aggiunge nulla alla serie precedente e alla fine non si arriva ad una conclusione a me, invece, ha fatto l’effetto opposto. Ha arricchito la storia di nuova linfa presentando nuovi personaggi intriganti e facendo conoscere cose in più del Sanzo party.
Alla fine scopriremo che tutti i personaggi in questione hanno in se qualcosa di umano ma anche di demoniaco, tutti loro sono su un bordo e quello che alcuni credono o nascondono è diverso da quello che essi pensavano o noi abbiamo pensato.
L’opera sarebbe stata da 10 se non fosse che non tutti i disegni sono alla stessa altezza: intere pagine, soprattutto di combattimenti, li vede appena abbozzati quasi che l’autrice o fosse in ritardo per la pubblicazione o non fosse in grado di disegnare bene quelle scene. Io propendo per la prima ipotesi e dunque sono molto amareggiato che sia stato concesso ad un mangaka di venire meno ai suoi doveri con i lettori pur di non cancellare l’episodio di una delle serie più di successo della rivista Comic Zero-Sum dell’editore minore Ichinjinsha… anche se ciò mi era già capitato in sporadici casi con altri autori e ben altri editori.
A causa di questo grave difetto non mi sento di dare più di un nove.
Trovo che i personaggi siano affascinanti, sia quelli che abbiamo imparato a conoscere (in questo caso solo i quattro personaggi principali Sanzo, Goku, Hakkai e Gojyo in quanto mancano i demoni che li hanno affrontati nei primi volumi) che i tre nuovi: il vescovo Hazel con la sua guardia del corpo Gato e il monaco reietto Ukoku.
Ad alcuni questa serie non è piaciuta in quanto non aggiunge nulla alla serie precedente e alla fine non si arriva ad una conclusione a me, invece, ha fatto l’effetto opposto. Ha arricchito la storia di nuova linfa presentando nuovi personaggi intriganti e facendo conoscere cose in più del Sanzo party.
Alla fine scopriremo che tutti i personaggi in questione hanno in se qualcosa di umano ma anche di demoniaco, tutti loro sono su un bordo e quello che alcuni credono o nascondono è diverso da quello che essi pensavano o noi abbiamo pensato.
L’opera sarebbe stata da 10 se non fosse che non tutti i disegni sono alla stessa altezza: intere pagine, soprattutto di combattimenti, li vede appena abbozzati quasi che l’autrice o fosse in ritardo per la pubblicazione o non fosse in grado di disegnare bene quelle scene. Io propendo per la prima ipotesi e dunque sono molto amareggiato che sia stato concesso ad un mangaka di venire meno ai suoi doveri con i lettori pur di non cancellare l’episodio di una delle serie più di successo della rivista Comic Zero-Sum dell’editore minore Ichinjinsha… anche se ciò mi era già capitato in sporadici casi con altri autori e ben altri editori.
A causa di questo grave difetto non mi sento di dare più di un nove.
'Saiyuki Reload' (seconda serie) è il proseguimento naturale della prima serie di Saiyuki, manga a cui mi sono avvicinata con curiosità, dopo aver ricercato qualche breve informazione sul genere di storia e la fonte da cui trae ispirazione, ovvero 'Viaggio verso ovest', antico romanzo cinese, qui liberamente rivisitato, di cui so quelle poche nozioni reperite via internet.
Dynit al momento sta proponendo una nuova edizione di Saiyuki, ma se si è interessati, è relativamente facile recuperare le vecchie edizioni, molto più economiche e di qualità discreta, con sovraccoperte e prime pagine a colori.
Nella scheda tecnica, il manga è presentato come josei, ma per la tematica e le diverse scene di combattimento, alcune abbastanza cruente, è più facile identificarlo come uno shonen, almeno credo.
La prima serie sviluppata su nove volumi, mi è piaciuta molto più di quanto mi aspettassi, per un genere che di solito, non è tra quelli di mio interesse; l'autrice, Kazuya Minekura è riuscita a coinvolgermi e trascinarmi dentro una storia per lo più episodica, non per questo meno bella, a tratti commovente, che presenta i suoi quattro protagonisti e relativi avversari, caratterizzandoli in maniera precisa, rendendo i soggetti riconoscibili per aspetto e carattere.
Il monaco Genjo Sanzo e compagni, Goku, Hakkai e Gojyo li ritroviamo in questa seconda serie, più omogenea e lineare della precedente, con le loro caratteristiche peculiari, che restano pressoché identiche; lentamente scopriamo una vera evoluzione, cogliamo nuove sfumature psicologiche che affondano le radici nel passato dei quattro ragazzi, - raccontato attraverso bellissimi flashback - soprattutto quello sofferto dell'irascibile, brusco, assai poco spirituale Sanzo, forse il personaggio più complesso e indecifrabile di questo gruppo di strambi individui, più demoni che umani.
Mi sono trovata spesso a interrogarmi su questo personaggio, più enigmatico e contorto di tutti gli altri; Sanzo è un monaco, e come tale dovrebbe essere portatore di una morale o una qualche dottrina religiosa/filosofica, - di fatto c'è, ma è stemperata, diluita nel racconto - invece, pare camminare sempre in bilico tra bene e male, e in questo precario equilibrio sta il suo fascino ambiguo, fatto di luci e ombre, che non sempre lo rende simpatico; scontroso e dalla pistola facile, non si interroga troppo su ciò che è giusto, è pronto a tutto e ha reazioni immediate a seconda delle situazioni, che siano pericolose o no.
I suoi compagni sono molto più semplici da identificare caratterialmente, simpatici come Gojyo, gentili come Hakkai, magari come Goku un po' ingenui, pronti allo sberleffo e a farsi qualche risata, eppure capaci in qualche caso di sorprendere, di portarci a riflettere, con un passato più o meno pesante alle spalle, talvolta molto doloroso; emblematico il bellissimo capitolo che vede un insolito Goku, più riflessivo del solito, interagire amichevolmente in un villaggio di demoni, dove viene accolto come uno di loro.
I demoni sono in lotta con gli esseri umani, in seguito ad una misteriosa 'anomalia' che li ha fatti impazzire e rimanda alla prima serie; in questo caso, sono presentati come individui dai comportamenti molto simili agli uomini.
Qual è il senso di una guerra che vede su fronti opposti demoni e umani, che prima hanno sempre vissuto in pace? Chi ha ragione e chi torto, quanto tutti si sentono privati di qualcosa, un posto dove vivere, perfino l'acqua?
'Da che parte devo stare?' si chiede Goku, essere a metà, né umano né demone, quando tutto è devastato dalla follia umana, non così diversa da quella demoniaca?
Gli altri personaggi con cui i quattro si confrontano sono un bizzarro monsignore, Hazel Gross, cacciatore di demoni, anche lui segnato da un passato ingombrante, che possiede l'inquietante potere di riportare in vita i morti, accompagnato da una guardia del corpo, Gato, altro personaggio tratteggiato con una certa finezza.
Il più inquietante è senza dubbio Ukoku, il monaco nero, personaggio oscuro e potente, con cui i nostri si trovano a scontrarsi in svariate circostanze, retaggio di un passato che coinvolge Sanzo e Hazel stesso, presenza sfuggente come le piume di corvo che lascia dietro di sé, unica traccia della sua presenza maligna.
La battaglia finale che lo vede protagonista è spettacolare e ansiogena, ma non chiude il viaggio verso ovest dei nostri quattro avventurieri, ne segna solo una tappa, prima di ripartire di nuovo, verso l'ignoto, allo scopo di scongiurare il risveglio di un demone che potrebbe portare distruzione e morte nel mondo degli esseri umani.
Il tratto di questa autrice è davvero particolare; è spigoloso, un po' marcato, ma ha una sua eleganza e bellezza, un fascino unico, e in questa seconda serie si perfeziona ulteriormente, rispetto alla prima.
Le tavole mi piacciono molto e anche certi dettagli sono molto curati, alcuni paesaggi, gli ambienti, i volti, i primi piani, gli sguardi intensi dei personaggi; mi sono sentita un po' incerta solo sul dinamismo di certi combattimenti che non sempre riuscivo a decifrare e cogliere, ma può essere un mio limite, non essendo abituata a 'leggere' questo genere di immagini.
Non saprei dire se sia un capolavoro del genere, come detto da altri estimatori di questa autrice dotata di gran talento; posso dire che è una lettura che mi ha affascinato e che spero di proseguire nella terza serie, - mi sembra ancora in corso, o forse sospesa, ma spero proprio di no.
Dynit al momento sta proponendo una nuova edizione di Saiyuki, ma se si è interessati, è relativamente facile recuperare le vecchie edizioni, molto più economiche e di qualità discreta, con sovraccoperte e prime pagine a colori.
Nella scheda tecnica, il manga è presentato come josei, ma per la tematica e le diverse scene di combattimento, alcune abbastanza cruente, è più facile identificarlo come uno shonen, almeno credo.
La prima serie sviluppata su nove volumi, mi è piaciuta molto più di quanto mi aspettassi, per un genere che di solito, non è tra quelli di mio interesse; l'autrice, Kazuya Minekura è riuscita a coinvolgermi e trascinarmi dentro una storia per lo più episodica, non per questo meno bella, a tratti commovente, che presenta i suoi quattro protagonisti e relativi avversari, caratterizzandoli in maniera precisa, rendendo i soggetti riconoscibili per aspetto e carattere.
Il monaco Genjo Sanzo e compagni, Goku, Hakkai e Gojyo li ritroviamo in questa seconda serie, più omogenea e lineare della precedente, con le loro caratteristiche peculiari, che restano pressoché identiche; lentamente scopriamo una vera evoluzione, cogliamo nuove sfumature psicologiche che affondano le radici nel passato dei quattro ragazzi, - raccontato attraverso bellissimi flashback - soprattutto quello sofferto dell'irascibile, brusco, assai poco spirituale Sanzo, forse il personaggio più complesso e indecifrabile di questo gruppo di strambi individui, più demoni che umani.
Mi sono trovata spesso a interrogarmi su questo personaggio, più enigmatico e contorto di tutti gli altri; Sanzo è un monaco, e come tale dovrebbe essere portatore di una morale o una qualche dottrina religiosa/filosofica, - di fatto c'è, ma è stemperata, diluita nel racconto - invece, pare camminare sempre in bilico tra bene e male, e in questo precario equilibrio sta il suo fascino ambiguo, fatto di luci e ombre, che non sempre lo rende simpatico; scontroso e dalla pistola facile, non si interroga troppo su ciò che è giusto, è pronto a tutto e ha reazioni immediate a seconda delle situazioni, che siano pericolose o no.
I suoi compagni sono molto più semplici da identificare caratterialmente, simpatici come Gojyo, gentili come Hakkai, magari come Goku un po' ingenui, pronti allo sberleffo e a farsi qualche risata, eppure capaci in qualche caso di sorprendere, di portarci a riflettere, con un passato più o meno pesante alle spalle, talvolta molto doloroso; emblematico il bellissimo capitolo che vede un insolito Goku, più riflessivo del solito, interagire amichevolmente in un villaggio di demoni, dove viene accolto come uno di loro.
I demoni sono in lotta con gli esseri umani, in seguito ad una misteriosa 'anomalia' che li ha fatti impazzire e rimanda alla prima serie; in questo caso, sono presentati come individui dai comportamenti molto simili agli uomini.
Qual è il senso di una guerra che vede su fronti opposti demoni e umani, che prima hanno sempre vissuto in pace? Chi ha ragione e chi torto, quanto tutti si sentono privati di qualcosa, un posto dove vivere, perfino l'acqua?
'Da che parte devo stare?' si chiede Goku, essere a metà, né umano né demone, quando tutto è devastato dalla follia umana, non così diversa da quella demoniaca?
Gli altri personaggi con cui i quattro si confrontano sono un bizzarro monsignore, Hazel Gross, cacciatore di demoni, anche lui segnato da un passato ingombrante, che possiede l'inquietante potere di riportare in vita i morti, accompagnato da una guardia del corpo, Gato, altro personaggio tratteggiato con una certa finezza.
Il più inquietante è senza dubbio Ukoku, il monaco nero, personaggio oscuro e potente, con cui i nostri si trovano a scontrarsi in svariate circostanze, retaggio di un passato che coinvolge Sanzo e Hazel stesso, presenza sfuggente come le piume di corvo che lascia dietro di sé, unica traccia della sua presenza maligna.
La battaglia finale che lo vede protagonista è spettacolare e ansiogena, ma non chiude il viaggio verso ovest dei nostri quattro avventurieri, ne segna solo una tappa, prima di ripartire di nuovo, verso l'ignoto, allo scopo di scongiurare il risveglio di un demone che potrebbe portare distruzione e morte nel mondo degli esseri umani.
Il tratto di questa autrice è davvero particolare; è spigoloso, un po' marcato, ma ha una sua eleganza e bellezza, un fascino unico, e in questa seconda serie si perfeziona ulteriormente, rispetto alla prima.
Le tavole mi piacciono molto e anche certi dettagli sono molto curati, alcuni paesaggi, gli ambienti, i volti, i primi piani, gli sguardi intensi dei personaggi; mi sono sentita un po' incerta solo sul dinamismo di certi combattimenti che non sempre riuscivo a decifrare e cogliere, ma può essere un mio limite, non essendo abituata a 'leggere' questo genere di immagini.
Non saprei dire se sia un capolavoro del genere, come detto da altri estimatori di questa autrice dotata di gran talento; posso dire che è una lettura che mi ha affascinato e che spero di proseguire nella terza serie, - mi sembra ancora in corso, o forse sospesa, ma spero proprio di no.
Saiyuki Reload è un altro capolavoro ideato dalla sensei Kazuya Minekura.
Non ci sono abbastanza parole per descrivere questo manga, o ce ne sarebbero davvero troppe; purtroppo non posso sproloquiare a riguardo ma soltanto dire, in maniera concisa, quello che esso rappresenta, senza privarlo della sua importanza o bellezza.
Nel reload il viaggio dei quattro continua senza sosta: effettivamente la storia di Saiyuki non si concluderà neanche con questa serie, però è un pezzo della loro avventura che avanza, e sempre in maniera impeccabile, sempre più eroica e con una maturazione dei personaggi che non tarda ad arrivare. Durante le loro varie peripezie incontreranno Hazel Gross, un prete proveniente dall'occidente, che li accompagnerà per tutta la vicenda; questo ha anche a che fare con Ukoku, loro acerrimo nemico e che alla fine si ritroveranno a fronteggiare. Tutto sempre per il viaggio verso ovest, per cercare di fermare l'anomalia e il risveglio di un potente demone, Gyumaoh.
Saiyuki, a mio avviso, dovrebbe essere trattato a scuola per l'insieme di insegnamenti che questo può donare. Ci insegna infatti a tenere duro, a sopravvivere anche nei momenti più difficili, ma quello che di più bello ci comunica è il valore. Il valore per tutto e per i sentimenti, unendosi con dei legami profondi, che vanno al di là anche dello stesso amore. Per quanto possano essere tutti così simili, alla fine c'è un comune conduttore che li unisce. La sofferenza. È proprio questa sofferenza che li ha resi tali, che li ha resi migliori, perché, come si dice, quello che non uccide fortifica.
Alla fine della lettura sarete straziati internamente per la bellezza. Intendo bellezza dell'anima del personaggio, dei loro pensieri, delle loro azioni - la bellezza nella sua massima espressione.
Non ci sono abbastanza parole per descrivere questo manga, o ce ne sarebbero davvero troppe; purtroppo non posso sproloquiare a riguardo ma soltanto dire, in maniera concisa, quello che esso rappresenta, senza privarlo della sua importanza o bellezza.
Nel reload il viaggio dei quattro continua senza sosta: effettivamente la storia di Saiyuki non si concluderà neanche con questa serie, però è un pezzo della loro avventura che avanza, e sempre in maniera impeccabile, sempre più eroica e con una maturazione dei personaggi che non tarda ad arrivare. Durante le loro varie peripezie incontreranno Hazel Gross, un prete proveniente dall'occidente, che li accompagnerà per tutta la vicenda; questo ha anche a che fare con Ukoku, loro acerrimo nemico e che alla fine si ritroveranno a fronteggiare. Tutto sempre per il viaggio verso ovest, per cercare di fermare l'anomalia e il risveglio di un potente demone, Gyumaoh.
Saiyuki, a mio avviso, dovrebbe essere trattato a scuola per l'insieme di insegnamenti che questo può donare. Ci insegna infatti a tenere duro, a sopravvivere anche nei momenti più difficili, ma quello che di più bello ci comunica è il valore. Il valore per tutto e per i sentimenti, unendosi con dei legami profondi, che vanno al di là anche dello stesso amore. Per quanto possano essere tutti così simili, alla fine c'è un comune conduttore che li unisce. La sofferenza. È proprio questa sofferenza che li ha resi tali, che li ha resi migliori, perché, come si dice, quello che non uccide fortifica.
Alla fine della lettura sarete straziati internamente per la bellezza. Intendo bellezza dell'anima del personaggio, dei loro pensieri, delle loro azioni - la bellezza nella sua massima espressione.
Saiyuki Reload è la degna continuazione del già ottimo manga Saiyuki. I quattro protagonisti, ispirati alla antica leggenda di Son Goku e del viaggio verso Ovest, proseguono nel loro viaggio, ma se nella prima parte dell'opera gli antagonisti principali potevano essere considerati prima Kougaiji e i suoi alleati, poi il misterioso e instabile Kamisama, in questo arco narrativo il gruppo di Sanzo deve vedersela con un nemico diverso, che apparentemente non ha a che fare con il demone Gyumao. Saranno infatti Hazel, un sacerdote girovago, e il suo enorme aiutante Gato a contrastare i nostri protagonisti.
Ma Saiyuki Reload non è solo questo: nella narrazione vi è infatti anche ampio spazio per l'approfondimento del passato dei protagonisti. Il lettore si troverà dunque di fronte ad una serie di capitoli in cui verranno esplorate ulteriormente le vicende passate di tutti quanti i personaggi principali.
La storia si snoda senza intoppi per tutti i 10 volumi, senza mai annoiare o risultare forzata. L'interazione con i nuovi antagonisti, Hazel e Gato, metterà a nudo le debolezze e i legami che uniscono Sanzo e compagni, approfondendone in modo minuzioso la psicologia.
Menzione d'onore per il personaggio di Ukoku, forse uno dei più intriganti e misteriosi dell'intera vicenda e vero filo conduttore che lega i due archi narrativi.
Saiyuki Reload graficamente non delude. Lo stile dell'autrice si affina e si perfeziona sempre di più, regalandoci tavole graffianti, forse a volte un po' sporche ma in perfetto tono con le vicende trattate. Le illustrazioni a colori delle copertine e delle prime pagine del manga sono anch'esse molto curate e piacevoli da guardare. L'edizione italiana è buona, ma non ottima. A volte vi è qualche piccolo errore nell'adattamento e nell'editing e, sebbene la sovraccoperta e le pagine a colori siano ottime, la qualità della carta su cui sono stampate le pagine in bianco e nero non è altrettanto buona, risulta infatti vagamente giallastra e ruvida.
In definitiva, Saiyuki Reload è una degnissima continuazione di Saiyuki. Sia lo stile grafico che la storia trattata sanno catturare l'attenzione e mantenerla sempre viva nel lettore. L'unica pecca di questo manga è il fatto che, come già Saiyuki, anche il Reload non ha una fine definitiva, ma la storia continua nel seguito Saiyuki Reload Blast. Per tale motivo assegno come voto finale 9 e non 10. Saiyuki Reload è un manga che, se pur non conclude la vicenda di Saiyuki, la approfondisce e la rende ancora più interessante. Consigliatissimo.
Ma Saiyuki Reload non è solo questo: nella narrazione vi è infatti anche ampio spazio per l'approfondimento del passato dei protagonisti. Il lettore si troverà dunque di fronte ad una serie di capitoli in cui verranno esplorate ulteriormente le vicende passate di tutti quanti i personaggi principali.
La storia si snoda senza intoppi per tutti i 10 volumi, senza mai annoiare o risultare forzata. L'interazione con i nuovi antagonisti, Hazel e Gato, metterà a nudo le debolezze e i legami che uniscono Sanzo e compagni, approfondendone in modo minuzioso la psicologia.
Menzione d'onore per il personaggio di Ukoku, forse uno dei più intriganti e misteriosi dell'intera vicenda e vero filo conduttore che lega i due archi narrativi.
Saiyuki Reload graficamente non delude. Lo stile dell'autrice si affina e si perfeziona sempre di più, regalandoci tavole graffianti, forse a volte un po' sporche ma in perfetto tono con le vicende trattate. Le illustrazioni a colori delle copertine e delle prime pagine del manga sono anch'esse molto curate e piacevoli da guardare. L'edizione italiana è buona, ma non ottima. A volte vi è qualche piccolo errore nell'adattamento e nell'editing e, sebbene la sovraccoperta e le pagine a colori siano ottime, la qualità della carta su cui sono stampate le pagine in bianco e nero non è altrettanto buona, risulta infatti vagamente giallastra e ruvida.
In definitiva, Saiyuki Reload è una degnissima continuazione di Saiyuki. Sia lo stile grafico che la storia trattata sanno catturare l'attenzione e mantenerla sempre viva nel lettore. L'unica pecca di questo manga è il fatto che, come già Saiyuki, anche il Reload non ha una fine definitiva, ma la storia continua nel seguito Saiyuki Reload Blast. Per tale motivo assegno come voto finale 9 e non 10. Saiyuki Reload è un manga che, se pur non conclude la vicenda di Saiyuki, la approfondisce e la rende ancora più interessante. Consigliatissimo.
Vista l'eccellenza raggiunta con la prima serie, anche questo lavoro successivo non poteva che essere degno di nota. Il disegno della Minekura non cambia, anzi, se possibile, migliora ulteriormente rispetto a Saiyuki, eppure...
Eppure, la seconda serie non tiene assolitamente il passo della prima, tanto che, se a Saiyuki avevo dato 10 come voto, mi vedo qui costretta a penalizzare molto Saiyuki Reload, dandogli "solo" un 7 come giudizio.
Non mancano i momenti profondi e ricchi di riflessione che già mi avevano colpito nella prima serie, ma qui sono più sporadici; inoltre, l'impressione che ho avuto è quella di una deviazione - a mio parere ingiustificata - dalla storia principale, che, neanche a dirlo, era la parte che più mi stava a cuore ( e la resurrezione di Gyumao? E Kogaiji? Che fine fanno??? Dopo pochi numeri spariscono!!).
Negli ultimi numeri in particolare questa tendenza viene veramente esasperata, tanto che, dopo aver letto i capitoli finali (il finale, poi... una vera delusione!), a uno viene da chiedersi: "Ma cosa c'entra con tutto il resto?".
Senza contare che - mi spiace ricordare questi aspetti pragmatici, ma purtroppo contano anche loro -, a colpi di 7 euro a fumetto, e con le uscite a singhiozzo in edicola, l'idea di spararmi una nuova, terza serie SPERANDO di vedere finalmente la conclusione della storia, non mi lascia esattamente entusiasta.
Eppure, la seconda serie non tiene assolitamente il passo della prima, tanto che, se a Saiyuki avevo dato 10 come voto, mi vedo qui costretta a penalizzare molto Saiyuki Reload, dandogli "solo" un 7 come giudizio.
Non mancano i momenti profondi e ricchi di riflessione che già mi avevano colpito nella prima serie, ma qui sono più sporadici; inoltre, l'impressione che ho avuto è quella di una deviazione - a mio parere ingiustificata - dalla storia principale, che, neanche a dirlo, era la parte che più mi stava a cuore ( e la resurrezione di Gyumao? E Kogaiji? Che fine fanno??? Dopo pochi numeri spariscono!!).
Negli ultimi numeri in particolare questa tendenza viene veramente esasperata, tanto che, dopo aver letto i capitoli finali (il finale, poi... una vera delusione!), a uno viene da chiedersi: "Ma cosa c'entra con tutto il resto?".
Senza contare che - mi spiace ricordare questi aspetti pragmatici, ma purtroppo contano anche loro -, a colpi di 7 euro a fumetto, e con le uscite a singhiozzo in edicola, l'idea di spararmi una nuova, terza serie SPERANDO di vedere finalmente la conclusione della storia, non mi lascia esattamente entusiasta.
Continua il viaggio verso Ovest dei quattro personaggi più strambi che possano esistere: il monaco Sanzo, il giovane Goku, il saggio Hakkai e l'inguaribile casanova Gojo.
La precedente serie di Saiyuki aveva lasciato l'amaro in bocca poiché si fermava sul più bello, ma ora il viaggio continua tra mille scontri e avventure! Pian piano i segreti verranno allo scoperto. Quali nuovi nemici dovranno affrontare il gruppo di Sanzo?
Purtroppo, e sottolineo purtroppo, sono arrivata a leggere fino al volume n.5, pertanto la mia valutazione temo che possa essere affrettata pertanto gli posso dare solo un 9.
Infatti, sono sicura che meriterà un 10 e mai meno di un 9 poiché è uno dei miei manga preferiti e non mi potrebbe mai deludere.
In questa nuova serie il passato sembra essere il vero protagonista, di fatti vi sono vari capitoli nominati "Burial" dove verranno mostrate pagine e pagine di scene passate dei quattro protagonisti, dove ci aiuteranno a conoscere ancor meglio Sanzo e co.
Il disegno è rimasto ottimo, e le copertine pure, pertanto non posso che dire che il tratto e lo stile di disegno sono a dir poco divini, e nulla tolgono alla precedente serie. Qualunque fan di questo manga può star certo non di non restar deluso, infatti, i nuovi scontri sono stati resi molto avvincenti ed interessanti, così come i nuovi nemici, senza mai dimenticare anche quelli di vecchia data.
L'unica cosa che mi è un po' dispiaciuta è la mancanza delle stupende illustrazioni interne presenti nella prima serie, che a parer mio, regalavano ancora più bellezza a questo manga di quanta ve ne sia già.
In conclusione posso affermare con certezza che procederò al più presto con l'acquisto degli altri volumi.
La precedente serie di Saiyuki aveva lasciato l'amaro in bocca poiché si fermava sul più bello, ma ora il viaggio continua tra mille scontri e avventure! Pian piano i segreti verranno allo scoperto. Quali nuovi nemici dovranno affrontare il gruppo di Sanzo?
Purtroppo, e sottolineo purtroppo, sono arrivata a leggere fino al volume n.5, pertanto la mia valutazione temo che possa essere affrettata pertanto gli posso dare solo un 9.
Infatti, sono sicura che meriterà un 10 e mai meno di un 9 poiché è uno dei miei manga preferiti e non mi potrebbe mai deludere.
In questa nuova serie il passato sembra essere il vero protagonista, di fatti vi sono vari capitoli nominati "Burial" dove verranno mostrate pagine e pagine di scene passate dei quattro protagonisti, dove ci aiuteranno a conoscere ancor meglio Sanzo e co.
Il disegno è rimasto ottimo, e le copertine pure, pertanto non posso che dire che il tratto e lo stile di disegno sono a dir poco divini, e nulla tolgono alla precedente serie. Qualunque fan di questo manga può star certo non di non restar deluso, infatti, i nuovi scontri sono stati resi molto avvincenti ed interessanti, così come i nuovi nemici, senza mai dimenticare anche quelli di vecchia data.
L'unica cosa che mi è un po' dispiaciuta è la mancanza delle stupende illustrazioni interne presenti nella prima serie, che a parer mio, regalavano ancora più bellezza a questo manga di quanta ve ne sia già.
In conclusione posso affermare con certezza che procederò al più presto con l'acquisto degli altri volumi.
Saiyuki Reload non è un seguito, ma semplicemente è la naturale continuazione di Saiyuki, la prima serie interrotta per un cambio di rivista sulla quale veniva pubblicato, ma la Minekura ha una grande idea che ci diverrà chiara solo nel finale quando ci verrà spiegata, che lo trasforma in una evoluzione della serie.
Continua il viaggio verso ovest, come sempre costellato di avventure e situazioni toccanti, combattimenti cruenti e personaggi intriganti, ma la vera storia portante di questa serie inizia circa a metà volumetto, quando faranno la loro comparsa un uomo di nome Hazel, portatore di un arcano e proibito potere, e la sua guardia del corpo Gato, un abilissimo pistolero, che arriveranno dal lontano Ovest.
La narrazione è arricchita da numerosi ma mai troppi capitoli denominati “Burial”, che ci mostreranno varie scene del passato dei quattro viaggiatori, il tutto frammenterà alcune avventure ma non creerà mai problemi di continuità, anzi, certe volte aiuterà a comprendere meglio le future azioni dei protagonisti.
Il tratto sempre più graffiante e sporco sottolinea l’abile mano della Minekura, le uniche differenze saranno piccoli cambiamenti nel vestiario dei protagonisti, attuati solo per un feticcio personale dell’autrice. Nel complesso ci troviamo di fronte ad un lavoro di rara maestria, grazie anche all’ottima impostazione delle tavole, il campo dove l’autrice è migliorata maggiormente.
L’edizione Dynit purtroppo soffre alcune pecche, la sovraccoperta lucida racchiude volumetti rigidi composti di ottime pagine a colori patinate e carta giallastra dalle sensibili trasparenze, fortunatamente negli ultimi albi la situazione migliora, i volumetti risulteranno più flessibili e la carta, seppur della stessa tonalità, avrà un maggior spessore, anche se si avrà un sensibile aumento di prezzo.
Chiunque abbia letto Saiyuki non può perdersi questa profonda continuazione che ci propone nuove situazioni, fonti di interessati punti di riflessione, e nuovi personaggi di ottima fattura, il tutto contornato da un inaspettato sguardo al passato dei protagonisti e soprattutto delle evoluzioni caratteriali e psicologiche degli stessi, che collimeranno nell’esplosivo finale ricco di colpi di scena, dove combattimenti e riflessioni si fondono perfettamente senza perdere l’alto ritmo di lettura in quella che probabilmente è la serie che mostra Saiyuki nella sua massima forma.
Continua il viaggio verso ovest, come sempre costellato di avventure e situazioni toccanti, combattimenti cruenti e personaggi intriganti, ma la vera storia portante di questa serie inizia circa a metà volumetto, quando faranno la loro comparsa un uomo di nome Hazel, portatore di un arcano e proibito potere, e la sua guardia del corpo Gato, un abilissimo pistolero, che arriveranno dal lontano Ovest.
La narrazione è arricchita da numerosi ma mai troppi capitoli denominati “Burial”, che ci mostreranno varie scene del passato dei quattro viaggiatori, il tutto frammenterà alcune avventure ma non creerà mai problemi di continuità, anzi, certe volte aiuterà a comprendere meglio le future azioni dei protagonisti.
Il tratto sempre più graffiante e sporco sottolinea l’abile mano della Minekura, le uniche differenze saranno piccoli cambiamenti nel vestiario dei protagonisti, attuati solo per un feticcio personale dell’autrice. Nel complesso ci troviamo di fronte ad un lavoro di rara maestria, grazie anche all’ottima impostazione delle tavole, il campo dove l’autrice è migliorata maggiormente.
L’edizione Dynit purtroppo soffre alcune pecche, la sovraccoperta lucida racchiude volumetti rigidi composti di ottime pagine a colori patinate e carta giallastra dalle sensibili trasparenze, fortunatamente negli ultimi albi la situazione migliora, i volumetti risulteranno più flessibili e la carta, seppur della stessa tonalità, avrà un maggior spessore, anche se si avrà un sensibile aumento di prezzo.
Chiunque abbia letto Saiyuki non può perdersi questa profonda continuazione che ci propone nuove situazioni, fonti di interessati punti di riflessione, e nuovi personaggi di ottima fattura, il tutto contornato da un inaspettato sguardo al passato dei protagonisti e soprattutto delle evoluzioni caratteriali e psicologiche degli stessi, che collimeranno nell’esplosivo finale ricco di colpi di scena, dove combattimenti e riflessioni si fondono perfettamente senza perdere l’alto ritmo di lettura in quella che probabilmente è la serie che mostra Saiyuki nella sua massima forma.
Comprato, letto... lasciato li.
A grandi linee la storia la ricordo, ma non mi è mai tornata voglia di rileggerlo, anzi. Riaprendo il primo volume sono rimasto un po' scioccato dal disegno constatando poi che comunque migliora con il proseguire dei volumi. Ricordo che come lettura è stata piacevole ma nulla di più. Lo consiglio a chi gradisce uno shounen che scorre via velocemente, tra battute (un po' ripetitive) e combattimenti, e che ogni tanto si atteggia con un linguaggio aulico... o almeno ci prova.
Questa seconda serie di Saiyuki nulla aggiunge e nulla toglie, anzi è anche inferiore rispetto alla prima, visto che è un continuo "piattume", e già il tutto si presentava un po' monotono dalla prima serie...
A grandi linee la storia la ricordo, ma non mi è mai tornata voglia di rileggerlo, anzi. Riaprendo il primo volume sono rimasto un po' scioccato dal disegno constatando poi che comunque migliora con il proseguire dei volumi. Ricordo che come lettura è stata piacevole ma nulla di più. Lo consiglio a chi gradisce uno shounen che scorre via velocemente, tra battute (un po' ripetitive) e combattimenti, e che ogni tanto si atteggia con un linguaggio aulico... o almeno ci prova.
Questa seconda serie di Saiyuki nulla aggiunge e nulla toglie, anzi è anche inferiore rispetto alla prima, visto che è un continuo "piattume", e già il tutto si presentava un po' monotono dalla prima serie...
Saiyuki è in assoluto il migliore manga mai esposto negli scaffali delle fumetterie, non per niente è un'opera della Kazuya Minekura. Affascina soprattutto per il modo di pensare dei personaggi, che per vivere si macchiano continuamente di sangue. Nel reload inoltre le cose si complicano ulteriormente con l'arrivo di Hazel, monaco straniero, con l'obbiettivo di catturare tutte le anime dei demoni per ridare nuova vita alle vittime umane. Purtroppo però, il suo potere rende gli umani resuscitati violenti contro i demoni e quindi anche con il gruppo di Sanzo. Il suo odio verso i demoni è dovuto a un fatto accaduto nel suo passato che non è ancora ben chiaro. Per lui i demoni sono solo delle bestie, dato che viene da un paese straniero, fuori dal Togenkio, dove i demoni e gli esseri umani non convivono tra loro. Il passato di Hazel comunque rimane ancora insaputo.
Per il gruppo di Sanzo le cose si stanno facendo sempre più complicate, anche perchè a loro insaputa Gyokumen Koshu brama il potere di Hazel. Ci sarebbero altre cose da dire su Gaz, ma la sua storia rimane ancora all'oscuro. Saluto tutti i veri fan di Saiyuki e mi inginocchio piena di ammirazione e gratitudine a tutti coloro che si sono impegnati a realizzarlo(Kazuya Minekura forever) e a diffonderlo in Italia.
Per il gruppo di Sanzo le cose si stanno facendo sempre più complicate, anche perchè a loro insaputa Gyokumen Koshu brama il potere di Hazel. Ci sarebbero altre cose da dire su Gaz, ma la sua storia rimane ancora all'oscuro. Saluto tutti i veri fan di Saiyuki e mi inginocchio piena di ammirazione e gratitudine a tutti coloro che si sono impegnati a realizzarlo(Kazuya Minekura forever) e a diffonderlo in Italia.
Saiyuki è uno dei manga più belli mai visti di questo genere, riprende un'antica legenda cinese, Lo Scimmiotto; adattandola alla sua trama in modo originale, avvincente e coinvolgente. Non grandissimi combattimenti ma rivelazioni sul carattere ed il passato dei personaggi che da agli stessi un'impronta psicologica ed un carattere tali da farle sembrare persone realmente esistenti. Tutto questo contornato da paesaggi e scenari affascinanti e con un disegnospettacolare. Insomma, un manga imperdibile per gli appassionati di fumetti come me. Un grazie a tutti coloro che ci lavorano dietro e che lo portano attraverso il loro impegno in Italia! Nick da Sanremo.
Saiyuki è una gran fissa!!! Non si può vivere senza questo incredibile manga della nostra amata Kazuya Minekura o meglio Hitomi A.(vero nome n.d.a). Lo stile è stupendo, molto dettagliato per non parlare delle ambientazioni belle anche quelle perchè sempre diverse e riguardanti un' epoca passata ma allo stesso tempo moderna. Non voglio dilungarmi troppo anche se so che ci sarebbero tante altre cose da dire quindi concludo che questo è il mio manga preferito e spero che questo lo sia anche per molte altre persone. rnPS se siete delle ragazze attente quando vedete gojio (non si sa mai cosa possa accadere in compagnia di quello stupido scarafaggio rosso di un kappa)
Kazuya Minekura ha forse lo stile e il disegno più accattivanti in circolazione, ha a disposizione 4 protagonisti del genere supereroi con un passato pieno di superproblemi, e una vena comica-ironica fuori dal comune. Questo Saiyuki Reload è quasi più bello dell'originale, con frasi da antologia e nuovi sviluppi inattesi. Davvero bello, da leggere indipendentemente dal primo Saiyuki.
PS: nota di merito all'edizione dynit. Le copertine e i disegni interni a colori sono bellissimi!!! (^___^)
PS: nota di merito all'edizione dynit. Le copertine e i disegni interni a colori sono bellissimi!!! (^___^)
Sono riuscita a leggere i primi 4 volumi grazie alle scanlations in giapponese e...beh, lasciatemelo dire... lo stile grafico della sensei è qui forte come non mai. Disegni meravigliosi (da gareggiare quasi con quelli dei suoi Artbook ^_- e degli ultimi numeri di Wild Adapter, per chi conosce quest'opera ahimè inedita in Italia della sensei), la storia procede un po' più lentamente, ma la caratterizzazione dei personaggi si approfondisce sempre più. Compare finalmente il Burial, uno dei 'momenti' più belli dell'intera saga. Nessun personaggio è 'lasciato indietro', ogni particolare ha una sua grande valenza.
Forse sono di parte, dato che sono patita (ultraarcistrapatita, direi ;D) di Saiyuki, ma 4.90... ne vale la pena fino in fondo, fino all'ultimo centesimo.
E si possono addirittura ammirare alcune illustrazioni a colori, tratte dagli Artbook.
Forse sono di parte, dato che sono patita (ultraarcistrapatita, direi ;D) di Saiyuki, ma 4.90... ne vale la pena fino in fondo, fino all'ultimo centesimo.
E si possono addirittura ammirare alcune illustrazioni a colori, tratte dagli Artbook.
Saiyuki Reload,riprende le gesta di Sanzo e compagni,la trama è stupenda e pregna di significati filosofici e poetici,non mancano i momenti di comicità che riescono a stagliarsi perfettamente tra le situazzioni più serie,le ambientazioni si differenziano tra le più varie,tra deserti,montagne nevose,boschi e pianure;davvero un'ottimo manga unica pecca la fragilita delle pagine,infattti se si apre il volume con un pò di forza si rischia di staccare qualche pagina,per il resto è tutto perfetto;un manga che consiglio di leggere a tutti gli appassionati.
Kazuya Minekura riprende, nel 2002, in mano Saiyuki e, visto il buon seguito che questa serie ha conseguito in Italia, Dynit non si lascia scappare l´opportunità di pubblicarlo. Il Monaco Sanzo e i suoi compagni continuano nel loro viaggio verso Ovest, intanto le leggende su di loro crescono giorno dopo giorno, mentre iniziano a circolale le prime voci che possano essere dispersi. In realtà stanno cercando di farsi notare il meno possibile, visto che sono inseguiti da un gran numero demoni che non vedono l´ora di fare loro la pelle. Se si fermassero troppo a lungo in un villaggio metterebbero in serio pericolo le vite degli abitanti. La situazione è curiosa: tutti li attendono e li accolgono con gioia visto che sono convinti che la loro presenza sia garanzia di sicurezza e tranquillità. In realtà il loro arrivo comporta un grave rischio per tutti visto le minacce che si portano dietro.
Saiyuki Reloaded si conferma anche questa volta migliore della propria controparte animata. Ci sono meno pause e il ritmo è più sostenuto e avvincente, senza contare che come disegno il manga rende secondo me molto di più. Pur vero che non riesce a imbastire una trama troppo coinvolgente e che alla lunga può rivelarsi ripetitivo, ma nel complesso lo trovo una lettura veloce e piacevole. Imperdibile se amate i personaggi e l´anime.
L´edizione Dynit offre un buon adattamento e all´apparenza un volumetto molto curato. L´ampio formato, la bella sovracopertina e le prime pagine a colori su carta patinata fanno una gran bella figura, peccato che le tavole in bianco e nero siano stampate su una carta troppo sottile e trasparente, e che ci sia qualche sbavatura nella stampa, dovuta anche questa al supporto cartaceo. Il prezzo è invece buono, vista la tipologia di questo prodotto, 4,90 Euro.
Saiyuki Reloaded si conferma anche questa volta migliore della propria controparte animata. Ci sono meno pause e il ritmo è più sostenuto e avvincente, senza contare che come disegno il manga rende secondo me molto di più. Pur vero che non riesce a imbastire una trama troppo coinvolgente e che alla lunga può rivelarsi ripetitivo, ma nel complesso lo trovo una lettura veloce e piacevole. Imperdibile se amate i personaggi e l´anime.
L´edizione Dynit offre un buon adattamento e all´apparenza un volumetto molto curato. L´ampio formato, la bella sovracopertina e le prime pagine a colori su carta patinata fanno una gran bella figura, peccato che le tavole in bianco e nero siano stampate su una carta troppo sottile e trasparente, e che ci sia qualche sbavatura nella stampa, dovuta anche questa al supporto cartaceo. Il prezzo è invece buono, vista la tipologia di questo prodotto, 4,90 Euro.