First Girl
[<b>ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER!</b>]
Appena letto tutto d'un fiato. I primi volumi sono stati duri da digerire, e se non fosse stato per gli ultimi due si sarebbe meritato appena la sufficienza, forse. Le vicende inizialmente si susseguono in modo decisamente troppo frettoloso, succedono troppe cose tutte insieme ma sebbene questo in altri manga sia un punto a favore che fa scorrere la trama regalandole un buon ritmo e una cura contro la noia, qui succede ben altro. L'inizio è molto confusionario, molto superficiale e abbozzato. Non si da il benché minimo spazio ai sentimenti e alle emozioni perché possano svilupparsi realisticamente. Miu odia Leon... e dopo tre pagine ne è follemente innamorata?! Com'è possibile? Cosa ci siamo persi? E dopo altre tre pagine succede un pandemonio che sconvolge di nuovo la vita di Miu. Tre pagine dopo un altro disastro. Non si può stare un attimo tranquilli a considerare la psicologia dei personaggi perché non se ne ha praticamente il tempo materiale, visto che da una pagina all'altra succede l'inverosimile. La trama, nei primi volumi, è fragile e poco credibile. Se non fosse stato per l'evidente miglioramento negli ultimi volumi, avrei interrotto la lettura che stava diventando abbastanza fastidiosa. Il ballo poi, che dovrebbe essere una delle colonne portanti della trama, fa solo da sfondo e serve essenzialmente a mettere in mostra la bellezza di Miu che diventa sempre più abile, elegante e per questo desiderabile agli occhi dei vari personaggi maschili che non vedono l'ora di farla propria. "Diventa mia" sembra il fastidioso ritornello che hanno in bocca un po' tutti.
Parlando dei personaggi, Miu è una protagonista inizialmente abbastanza amorfa: pur essendo presente in tutti i capitoli, le cose le succedono e basta, senza che lei possa avere voce in capitolo o che la sua psicologia venga approfondita. Non che sia un'ameba nel vero senso della parola, perché per reagire reagisce. O almeno ci prova. La volontà c'è insomma, ma è tutto così immensamente più grande di lei che pur volendo non riesce quasi mai a cavarsela da sola senza l'aiuto di qualcuno. Questo "qualcuno" è spesso e volentieri incarnato da personaggi maschili che fanno la loro comparsa improvvisa e in alcuni casi davvero inverosimilmente, ma che soprattutto si innamorano inspiegabilmente di lei in modo talmente profondo e immotivato da farci dubitare della serietà del manga. D'accordo, è uno shojo, quindi non dovremmo avere troppe pretese, ma possibile che tutti si innamorino fino all'ossessione di lei? Miu diventa inoltre una delle protagoniste più baciate e semi stuprate tra tutte quelle che ho visto nelle cataste di manga che ho letto. A un certo punto spogliarsi per lei diventa talmente facile da usare il suo corpo nudo come esca contro i nemici. Mah... E poi c'è il grande protagonista maschile, Leon, bello e follemente innamorato (e ti pareva?) anche lui di Miu. Ma anche lui totalmente senza un vero motivo. Si parla di amore a prima vista, il che mi sembra davvero infantile e superficiale considerando poi cosa arriva a fare per lei, pur conoscendola da... anzi, non conoscendola, in pratica.
Leon è senza dubbio affascinante, ma ogni volta per permettere alla trama di avanzare l'autrice deve necessariamente ricorrere ai motivi più stupidi per toglierlo dalla scena in modo da dare Miu in pasto al nuovo personaggio maschile di turno. Non è un caso che la copertina di ogni volume la ritragga con un personaggio diverso, cosa che tra l'altro banalizza e riassume il contenuto del volume stesso. La madre di Miu è un altro personaggio improbabile che compie scelte veramente poco materne, nonostante il goffo tentativo di dar loro una spiegazione. L'unico personaggio che rende il proprio arco narrativo carino è il fratello minore di Miu, che è davvero l'unico che ispiri una certa empatia. Gli antagonisti sono parimenti poco credibili e stereotipati. Uno in particolare ci tiene a fare il cattivo a tutti i costi risultando esagerato.
Non so inoltre se sia solo un problema della traduzione, ma i nomi tendono a cambiare senza motivo, tanto da non far capire sempre a chi i personaggi si riferiscano. Altra problematica è la lingua di comunicazione. Pare che a volte Miu parli in giapponese e altre in inglese, e che spesso non venga capita... Verso la fine del manga però inspiegabilmente tutti capiscono tutti come se il problema non ci fosse mai stato. Ciò mi lascia perplessa. Graficamente, pur essendo del 2003, quest'opera incarna chiaramente lo stile degli shojo anni 90, il che è buono per chi ha voglia di un po' di vintage. I corpi sono allungati e affusolati, così come le lunghissime mani. I capelli sono vaporosi e fluttuanti e le retinature sono numerose. Sembra proprio un manga old school. Ciò non è necessariamente negativo, dipende solo dai gusti. Dopo tutte le critiche perché dare un 7, allora? Il motivo risiede negli ultimi due volumi che hanno letteralmente salvato l'intera opera. Se tutto il manga fosse stato scritto allo stesso modo, si sarebbe guadagnato quantomeno un 8 se non di più.
Nei volumi finali c'è finalmente psicologia, empatia, emozioni, commozione. Finalmente entriamo in sintonia con i personaggi, il ritmo rallenta un po' in modo da darci tregua e farci sostare per più di tre pagine nella stessa location e all'interno della stessa cerchia di personaggi. Si ha come l'impressione che la forsennata e inutile corsa dei primi volumi si arresti e si focalizzi finalmente sulla trama principale e sulla coppia principale, le cui emozioni e sentimenti hanno finalmente un senso. Il finale pervaso di buonismo, nonostante le tante violenze presenti nei capitoli precedenti, è prevedibile nonostante una piccola sorpresa (in realtà intuibile). L'happy ending piace a tutti d'altronde e, non brillando per originalità, questo manga da per lo meno la giusta conclusione a tutto questo caotico guazzabuglio di vicende. Consigliarlo? Non saprei. Io l'ho finito solo perché mi dava fastidio non portarlo a termine una volta iniziato, sebbene al terzo volume mi stessi arrendendo. Poteva essere una bel manga, i presupposti c'erano tutti, ma è stato affrontato tutto troppo di fretta. Personalmente non lo rileggerei di nuovo.
Appena letto tutto d'un fiato. I primi volumi sono stati duri da digerire, e se non fosse stato per gli ultimi due si sarebbe meritato appena la sufficienza, forse. Le vicende inizialmente si susseguono in modo decisamente troppo frettoloso, succedono troppe cose tutte insieme ma sebbene questo in altri manga sia un punto a favore che fa scorrere la trama regalandole un buon ritmo e una cura contro la noia, qui succede ben altro. L'inizio è molto confusionario, molto superficiale e abbozzato. Non si da il benché minimo spazio ai sentimenti e alle emozioni perché possano svilupparsi realisticamente. Miu odia Leon... e dopo tre pagine ne è follemente innamorata?! Com'è possibile? Cosa ci siamo persi? E dopo altre tre pagine succede un pandemonio che sconvolge di nuovo la vita di Miu. Tre pagine dopo un altro disastro. Non si può stare un attimo tranquilli a considerare la psicologia dei personaggi perché non se ne ha praticamente il tempo materiale, visto che da una pagina all'altra succede l'inverosimile. La trama, nei primi volumi, è fragile e poco credibile. Se non fosse stato per l'evidente miglioramento negli ultimi volumi, avrei interrotto la lettura che stava diventando abbastanza fastidiosa. Il ballo poi, che dovrebbe essere una delle colonne portanti della trama, fa solo da sfondo e serve essenzialmente a mettere in mostra la bellezza di Miu che diventa sempre più abile, elegante e per questo desiderabile agli occhi dei vari personaggi maschili che non vedono l'ora di farla propria. "Diventa mia" sembra il fastidioso ritornello che hanno in bocca un po' tutti.
Parlando dei personaggi, Miu è una protagonista inizialmente abbastanza amorfa: pur essendo presente in tutti i capitoli, le cose le succedono e basta, senza che lei possa avere voce in capitolo o che la sua psicologia venga approfondita. Non che sia un'ameba nel vero senso della parola, perché per reagire reagisce. O almeno ci prova. La volontà c'è insomma, ma è tutto così immensamente più grande di lei che pur volendo non riesce quasi mai a cavarsela da sola senza l'aiuto di qualcuno. Questo "qualcuno" è spesso e volentieri incarnato da personaggi maschili che fanno la loro comparsa improvvisa e in alcuni casi davvero inverosimilmente, ma che soprattutto si innamorano inspiegabilmente di lei in modo talmente profondo e immotivato da farci dubitare della serietà del manga. D'accordo, è uno shojo, quindi non dovremmo avere troppe pretese, ma possibile che tutti si innamorino fino all'ossessione di lei? Miu diventa inoltre una delle protagoniste più baciate e semi stuprate tra tutte quelle che ho visto nelle cataste di manga che ho letto. A un certo punto spogliarsi per lei diventa talmente facile da usare il suo corpo nudo come esca contro i nemici. Mah... E poi c'è il grande protagonista maschile, Leon, bello e follemente innamorato (e ti pareva?) anche lui di Miu. Ma anche lui totalmente senza un vero motivo. Si parla di amore a prima vista, il che mi sembra davvero infantile e superficiale considerando poi cosa arriva a fare per lei, pur conoscendola da... anzi, non conoscendola, in pratica.
Leon è senza dubbio affascinante, ma ogni volta per permettere alla trama di avanzare l'autrice deve necessariamente ricorrere ai motivi più stupidi per toglierlo dalla scena in modo da dare Miu in pasto al nuovo personaggio maschile di turno. Non è un caso che la copertina di ogni volume la ritragga con un personaggio diverso, cosa che tra l'altro banalizza e riassume il contenuto del volume stesso. La madre di Miu è un altro personaggio improbabile che compie scelte veramente poco materne, nonostante il goffo tentativo di dar loro una spiegazione. L'unico personaggio che rende il proprio arco narrativo carino è il fratello minore di Miu, che è davvero l'unico che ispiri una certa empatia. Gli antagonisti sono parimenti poco credibili e stereotipati. Uno in particolare ci tiene a fare il cattivo a tutti i costi risultando esagerato.
Non so inoltre se sia solo un problema della traduzione, ma i nomi tendono a cambiare senza motivo, tanto da non far capire sempre a chi i personaggi si riferiscano. Altra problematica è la lingua di comunicazione. Pare che a volte Miu parli in giapponese e altre in inglese, e che spesso non venga capita... Verso la fine del manga però inspiegabilmente tutti capiscono tutti come se il problema non ci fosse mai stato. Ciò mi lascia perplessa. Graficamente, pur essendo del 2003, quest'opera incarna chiaramente lo stile degli shojo anni 90, il che è buono per chi ha voglia di un po' di vintage. I corpi sono allungati e affusolati, così come le lunghissime mani. I capelli sono vaporosi e fluttuanti e le retinature sono numerose. Sembra proprio un manga old school. Ciò non è necessariamente negativo, dipende solo dai gusti. Dopo tutte le critiche perché dare un 7, allora? Il motivo risiede negli ultimi due volumi che hanno letteralmente salvato l'intera opera. Se tutto il manga fosse stato scritto allo stesso modo, si sarebbe guadagnato quantomeno un 8 se non di più.
Nei volumi finali c'è finalmente psicologia, empatia, emozioni, commozione. Finalmente entriamo in sintonia con i personaggi, il ritmo rallenta un po' in modo da darci tregua e farci sostare per più di tre pagine nella stessa location e all'interno della stessa cerchia di personaggi. Si ha come l'impressione che la forsennata e inutile corsa dei primi volumi si arresti e si focalizzi finalmente sulla trama principale e sulla coppia principale, le cui emozioni e sentimenti hanno finalmente un senso. Il finale pervaso di buonismo, nonostante le tante violenze presenti nei capitoli precedenti, è prevedibile nonostante una piccola sorpresa (in realtà intuibile). L'happy ending piace a tutti d'altronde e, non brillando per originalità, questo manga da per lo meno la giusta conclusione a tutto questo caotico guazzabuglio di vicende. Consigliarlo? Non saprei. Io l'ho finito solo perché mi dava fastidio non portarlo a termine una volta iniziato, sebbene al terzo volume mi stessi arrendendo. Poteva essere una bel manga, i presupposti c'erano tutti, ma è stato affrontato tutto troppo di fretta. Personalmente non lo rileggerei di nuovo.
Non mi è piaciuto, è stata una vera delusione. Ero reduce dalla lettura di un'altra serie della stessa autrice, ovvero Kanon, che invece mi aveva catturata, ipnotizzata, sedotta con le sue note. Là la descrizione dei personaggi era approfondita, qua mi sembra tutto abbozzato. Persino la cura nel disegno mi è sembrata inferiore, come se l'avesse realizzato di fretta. Sarà che ho recentemente letto "Orpheus" della Ikeda, dove le vicende della rivoluzione russa sono descritte con dovizia di particolari, mentre qui è tutta fantasia, compresa la rivolta... ma non so, onestamente non consiglierei la sua lettura. Pubblico questo parere solo perché avevo acquistato il manga sulla base delle recensioni entusiastiche comparse su questo sito, quindi penso che valga la pena di ascoltare anche un'altra (per quanto umile) campana. Voto 5.
Miu è una ragazza giapponese che vive con la madre (ballerina di tango) e il suo fratellastro (anche se in realtà non hanno legami di sangue). Versando in pessime condizioni economiche, la madre della giovane decide di venderla ad un importante uomo politico di un paese remoto, Leon Rosas. Miu inizialmente si ribella a questa scelta tanto crudele ma per motivi di incolumità personale è costretta a seguire il bellissimo e tenebroso ragazzo, abile nel corteggiamento quanto nel sensualissimo ballo del Tango. Riuscirà Miu a trovare la felicità? Come si evolverà il rapporto tra lei e Leon? E la sua passione per il tango la porterà al successo?
È l'ennesimo manga della Saitou che leggo e devo dire che la sensei non mi ha deluso nemmeno questa volta. La trama è avvincente, per niente banale e ricchissima di colpi di scena, di cambiamenti di luoghi, personaggi, vicende. Non mi sono mai annoiata mentre leggevo i 5 volumetti. Il Tango poi contribuisce a rendere l'atmosfera e l'intreccio particolarmente interessanti e coinvolgenti. Tutto si svolge in maniera passionale, vorticosa, come se tutta la trama fosse una rappresentazione implicita dello spirito del tango. Davvero originale.
I disegni sono meravigliosi. Le scene in cui i personaggi ballano sembrano animarsi, prendere vita e ballare davanti agli occhi del lettore. Mentre leggevo e guardavo le immagini mi sembrava di udire il lontananza la melodrammatica e sensuale melodia del tango. È uno dei manga che più mi ha affascinato di questa mangaka e ve lo consiglio vivamente. Non vi deluderà. Il mio voto è 8.
È l'ennesimo manga della Saitou che leggo e devo dire che la sensei non mi ha deluso nemmeno questa volta. La trama è avvincente, per niente banale e ricchissima di colpi di scena, di cambiamenti di luoghi, personaggi, vicende. Non mi sono mai annoiata mentre leggevo i 5 volumetti. Il Tango poi contribuisce a rendere l'atmosfera e l'intreccio particolarmente interessanti e coinvolgenti. Tutto si svolge in maniera passionale, vorticosa, come se tutta la trama fosse una rappresentazione implicita dello spirito del tango. Davvero originale.
I disegni sono meravigliosi. Le scene in cui i personaggi ballano sembrano animarsi, prendere vita e ballare davanti agli occhi del lettore. Mentre leggevo e guardavo le immagini mi sembrava di udire il lontananza la melodrammatica e sensuale melodia del tango. È uno dei manga che più mi ha affascinato di questa mangaka e ve lo consiglio vivamente. Non vi deluderà. Il mio voto è 8.
Che dire: un manga assolutamente strepitoso a mio avviso.
Una storia toccante, affascinante, un mix di avventura e passione allo stato puro che, a ritmo del ballo più sensuale del pianeta, non deluderà di certo le aspettative di appassionati e non.
Ho adorato tutti i personaggi; Chiho Saito è riuscita a far immedesimare il lettore nei sentimenti e nelle emozioni provate da quest'ultimi, riuscendo anche a creare un'evoluzione psicologica, specialmente per quanto riguarda la protagonista: dapprima ingenua, insicura, quasi infantile, per poi divenire passionale, sensuale, astuta e caparbia.
Il tutto condito non solo dal mio ballo preferito, ma da eccellenti disegni, curati e puliti. Lo consiglio vivamente.
Una storia toccante, affascinante, un mix di avventura e passione allo stato puro che, a ritmo del ballo più sensuale del pianeta, non deluderà di certo le aspettative di appassionati e non.
Ho adorato tutti i personaggi; Chiho Saito è riuscita a far immedesimare il lettore nei sentimenti e nelle emozioni provate da quest'ultimi, riuscendo anche a creare un'evoluzione psicologica, specialmente per quanto riguarda la protagonista: dapprima ingenua, insicura, quasi infantile, per poi divenire passionale, sensuale, astuta e caparbia.
Il tutto condito non solo dal mio ballo preferito, ma da eccellenti disegni, curati e puliti. Lo consiglio vivamente.
Cominciai a leggere First Girl attratta dalla curiosità. E il mio fiuto non sbagliò neanche stavolta.
Una storia toccante, affascinante, un mix di avventura e passione allo stato puro che, a ritmo del ballo più sensuale del pianeta, non deluderà di certo le aspettative di appassionati e non.
Ho adorato tutti i personaggi: Chiho Saito è riuscita a far immedesimare il lettore nei sentimenti e nelle emozioni provate da quest'ultimi, riuscendo anche a creare un'evoluzione psicologica, specialmente per quanto riguarda la protagonista: dapprima ingenua, insicura, quasi infantile, per poi divenire passionale, sensuale, astuta e caparbia.
Il tutto condito non solo dal mio ballo preferito, ma da eccellenti disegni, curati e puliti. Lo consiglio vivamente.
Una storia toccante, affascinante, un mix di avventura e passione allo stato puro che, a ritmo del ballo più sensuale del pianeta, non deluderà di certo le aspettative di appassionati e non.
Ho adorato tutti i personaggi: Chiho Saito è riuscita a far immedesimare il lettore nei sentimenti e nelle emozioni provate da quest'ultimi, riuscendo anche a creare un'evoluzione psicologica, specialmente per quanto riguarda la protagonista: dapprima ingenua, insicura, quasi infantile, per poi divenire passionale, sensuale, astuta e caparbia.
Il tutto condito non solo dal mio ballo preferito, ma da eccellenti disegni, curati e puliti. Lo consiglio vivamente.
La storia mi ha appassionato fin da subito, anche se devo dire che sono rimasta perplessa per la velocità degli avvenimenti del primo volumetto. Il manga è pieno di colpi di scena e non vedi l'ora di arrivare al finale per vedere se trionferà il male o il bene.
Naturalmente questo manga è solo per gli appassionati di storie d'amore, e qui i due protagonisti sono talmente innamorati che il loro amore resiste a qualsiasi cosa. Quindi il mio voto è 9, anche se avrei però desiderato che durasse più di 5 volumetti.
Naturalmente questo manga è solo per gli appassionati di storie d'amore, e qui i due protagonisti sono talmente innamorati che il loro amore resiste a qualsiasi cosa. Quindi il mio voto è 9, anche se avrei però desiderato che durasse più di 5 volumetti.
Chiho Saito è, a mio parere, una delle mangaka più brave nella terra del Sol. Premetto che non ho tutte le sue opere, acquisto solo quelle un po' più "ricche" di volumi e pathos, evitando volumetti autoconclusivi comunque piacevoli. First Girl è un manga nello stile Saito: intrecci, passione, amore, dolcezza e tanta suspense. C'è sempre una nota di maturità nei suoi lavori, non sono mai banali o fanciulleschi ma, al contrario, sanno trasmettere gioia di vivere e soprattutto voglia di crescere.
La trama di questo manga è molto interessante anche se secondo me non è paragonabile a un altro lavoro della Saito, "Kanon", dove la storia raggiunge l'apice della dolcezza. E' comunque molto piacevole e scorrevole, intrigante ed affascinante cosi come i personaggi che vi compaiono, belli e un po' "dannati" secondo me.
Un 8 a First Girl e un 10 e lode alla Saito!
La trama di questo manga è molto interessante anche se secondo me non è paragonabile a un altro lavoro della Saito, "Kanon", dove la storia raggiunge l'apice della dolcezza. E' comunque molto piacevole e scorrevole, intrigante ed affascinante cosi come i personaggi che vi compaiono, belli e un po' "dannati" secondo me.
Un 8 a First Girl e un 10 e lode alla Saito!
Coinvolgente, appassionante, trascinante, con scene ricche di suspense, avventura e anche tanta dolcezza e calore, degne di un vero e proprio film cinematografico. A ciascuno dei personaggi di questo manga abbinerei il nome di un attore famoso come Brad Pitt, Banderas, Angelina Jolie e altri ancora... come al solito la Saito ci catapulta nel patos dell'azione e dei sentimenti da best seller americano, il tutto condito dalla deliziosa delicatezza del suo tratto che delinea i volti e i movimenti dei personaggi facendoci dolcemente sognare. A chi ama sognare ed evadere con la mente nel magico mondo del romance consiglio caldamente la lettura di questo manga che a mio avviso supera di gran lunga gli altri manga o i racconti brevi della stessa autrice, sempre carini e delicati, ma non altrettanto convolgenti.
Ho trovato questo manga leggendo una recensione su un sito di shojo.
Al termine della lettura della trama mi ha affascinato, ho pensato subito che non è come un pò tutti gli shojo che ci sono in circolazione.
Ho letto ancora solo il primo volume, ma la storia, l'ambientazione coinvolge e personalmente mi ha fatto rimanere a metà per com'è stato tralasciato il primo volume.
Ti porta a volerl leggere il seguito lasciando in sospeso molti punti!
Consigliato ^^
Al termine della lettura della trama mi ha affascinato, ho pensato subito che non è come un pò tutti gli shojo che ci sono in circolazione.
Ho letto ancora solo il primo volume, ma la storia, l'ambientazione coinvolge e personalmente mi ha fatto rimanere a metà per com'è stato tralasciato il primo volume.
Ti porta a volerl leggere il seguito lasciando in sospeso molti punti!
Consigliato ^^
Questo è il mio manga preferito! E' veramente bello... non è assolutamente monotono anzi, è pieno d colpi d scena! E' un misto di avventura e una storia d'amore che riesce a coinvolgere profondamente... consiglio vivamente di leggerlo
