Anatolia Story
Yuri è una ragazza giapponese come tante altre, che, un giorno come un altro, viene trasportata indietro nel tempo a Hottusa, la capitale dell'antico impero Ittita. La quindicenne è stata invocata attraverso un incantesimo dalla regina Nakia, la spietata vedova imperiale, che la vuole utilizzare come sacrificio umano: il sangue di Yuri è infatti l'elemento chiave di cui la regina ha bisogno per lanciare una maledizione contro i principi Ittiti, in modo da far salire al trono il suo prediletto figlio Giuda. La storia del manga progredisce attraverso un percorso di crescita personale della giovane Yuri, la quale, oltre ad avere una difficile storia d'amore con principe Kail Mursili, dovrà allo stesso tempo sfuggire ai molteplici tranelli e intrighi di corte orditi dalla vedova imperiale. Nelle selvagge e arcaiche terre del fiume rosso il bagaglio culturale della protagonista, derivante dalla sua precedente esistenza nel mondo moderno, sarà fondamentale, e contribuirà, unito alle sue doti militari e al suo innegabile buonsenso, alla sua ascesa verso lo status di incarnazione vivente della dea Isthar presso il popolo Ittita.
"Anatolia Story", il cui titolo originale è letteralmente "Il cielo è sulle rive del fiume rosso", è uno shojo manga storico a tinte epiche creato da Chie Shinoara, un'autrice prevalentemente conosciuta per i suoi manga horror. Si tratta di un'opera figlia dello stile di Ryoko Ikeda ("Versailles no Bara", "Caro Fratello"), che tuttavia rinuncia al melodramma da shojo anni '70 a favore una struttura più affine al thriller soprannaturale. Infatti, sebbene le ricostruzioni storiche dei costumi, delle grandi battaglie epocali e delle usanze che caratterizzarono il popolo Ittita del passato siano molto curate - abiti, gioielli, nomi degli imperatori e molti altri particolari sono stati ricostruiti con precisione maniacale -, in "Anatolia Story" la magia e la suspense dominano incontrastate: il realismo è subordinato ad una trama molto romanzata, che presenta numerosi colpi di scena, intrighi al limite dell'impossibile, cliffhanger che spesso si risolvono in modo assurdo (personalmente ho dovuto fare molte volte i conti con la mia soglia di sospensione dell'incredulità).
Il tratto della Shinoara è molto retrò, fine, ricercato; indubbiamente il grande pregio di "Anatolia Story" sono i suoi disegni: personaggi aggraziati si muovono in fondali suggestivi e ambientazioni dettagliate; il loro design è in grado di comunicare una forte carica di sensualità, a prescindere dal fatto che essi siano stati inseriti in una scena di sesso esplicito oppure no. L'autrice evidentemente ha capito che la sensualità viene stimolata più da quello che non si vede che da quello che si vede: ad esempio, nonostante si veda poco o nulla, gli amplessi tra i protagonisti sono carichi di eros, in quanto il tutto è stato posto in una dimensione altresì romantica e idealizzata.
Il vero punto debole del manga è la sceneggiatura: essa si dilunga eccessivamente ripetendo il solito canovaccio della cospirazione della vedova imperiale di turno a danno di Kail e Yuri, meccanismo narrativo a tratti forzato e inconsistente atto a creare più tensione/risoluzione possibile per far interessare il lettore. Le situazioni più paradossali verranno spesso risolte con il Deus ex machina della magia, oppure attraverso forzature della già spropositata fortuna della protagonista. Le numerose coincidenze improbabili, invece, non mi sento di criticarle eccessivamente, dato che l'autrice ha strizzato l'occhio in modo molto evidente al romanzesco fin dall'inizio della storia.
I protagonisti sono affascinanti e ben caratterizzati, ciascuno con un passato credibile, delle motivazioni plausibili a monte delle loro scelte, allo stesso modo degli antagonisti, Nakia e Nefertiti in primis, donne che in passato hanno subito dei traumi che le hanno fatte diventare quello che sono. Come vuole la tradizione dello shojo manga, tra i due protagonisti innamorati c'è pure un terzo incomodo, il cosiddetto "spaccacoppia", in questo caso incarnato dal tamarrissimo Ramses, l'unico rivale degno di Kail, un playboy maledetto ovviamente innamorato seriamente di Yuri. Ho apprezzato molto come l'autrice abbia sottolineato la promiscuità sessuale degli antichi egizi, raffigurando incesti, harem, vestiti femminili a seno scoperto e quant'altro.
Nonostante "Anatolia Story" sia un vero e proprio viaggio di formazione della protagonista, che da adolescente diventa adulta, questo passaggio avviene in modo molto virile, come in fondo lo è anche l'amore tra quest'ultima e Kail, del tutto privo delle varie turbe sentimentali tipiche dell'età. La stessa Yuri, per quanto sia piccola di statura e dal fare molto femminile, si trasformerà al momento opportuno in un comandante autoritario e calcolatore, in grado di gestire al meglio l'esercito ittita nelle sanguinarie battaglie che lo vedranno coinvolto. Battaglie descritte dall'autrice in modo abbastanza verosimile, con tanto di carneficine e pseudo-strategie di guerra che potrebbero fare la gioia dell'eventuale lettore di sesso maschile.
Una nota di merito va al bellissimo finale e all'epilogo: per quanto questi ultimi siano abbastanza prevedibili, ho apprezzato moltissimo le riflessioni dell'autrice sulla storia in sé, sull'eterno ciclo degli imperi che nascono, prosperano e poi decadono - esattamente come il sole, che prima sorge, si erge imponente nel cielo e poi tramonta. Con questa consapevolezza, non resta che affidarsi al sole che sorge, vivendo i propri giorni senza temere l'inevitabile tramonto della vita.
"Anatolia Story", il cui titolo originale è letteralmente "Il cielo è sulle rive del fiume rosso", è uno shojo manga storico a tinte epiche creato da Chie Shinoara, un'autrice prevalentemente conosciuta per i suoi manga horror. Si tratta di un'opera figlia dello stile di Ryoko Ikeda ("Versailles no Bara", "Caro Fratello"), che tuttavia rinuncia al melodramma da shojo anni '70 a favore una struttura più affine al thriller soprannaturale. Infatti, sebbene le ricostruzioni storiche dei costumi, delle grandi battaglie epocali e delle usanze che caratterizzarono il popolo Ittita del passato siano molto curate - abiti, gioielli, nomi degli imperatori e molti altri particolari sono stati ricostruiti con precisione maniacale -, in "Anatolia Story" la magia e la suspense dominano incontrastate: il realismo è subordinato ad una trama molto romanzata, che presenta numerosi colpi di scena, intrighi al limite dell'impossibile, cliffhanger che spesso si risolvono in modo assurdo (personalmente ho dovuto fare molte volte i conti con la mia soglia di sospensione dell'incredulità).
Il tratto della Shinoara è molto retrò, fine, ricercato; indubbiamente il grande pregio di "Anatolia Story" sono i suoi disegni: personaggi aggraziati si muovono in fondali suggestivi e ambientazioni dettagliate; il loro design è in grado di comunicare una forte carica di sensualità, a prescindere dal fatto che essi siano stati inseriti in una scena di sesso esplicito oppure no. L'autrice evidentemente ha capito che la sensualità viene stimolata più da quello che non si vede che da quello che si vede: ad esempio, nonostante si veda poco o nulla, gli amplessi tra i protagonisti sono carichi di eros, in quanto il tutto è stato posto in una dimensione altresì romantica e idealizzata.
Il vero punto debole del manga è la sceneggiatura: essa si dilunga eccessivamente ripetendo il solito canovaccio della cospirazione della vedova imperiale di turno a danno di Kail e Yuri, meccanismo narrativo a tratti forzato e inconsistente atto a creare più tensione/risoluzione possibile per far interessare il lettore. Le situazioni più paradossali verranno spesso risolte con il Deus ex machina della magia, oppure attraverso forzature della già spropositata fortuna della protagonista. Le numerose coincidenze improbabili, invece, non mi sento di criticarle eccessivamente, dato che l'autrice ha strizzato l'occhio in modo molto evidente al romanzesco fin dall'inizio della storia.
I protagonisti sono affascinanti e ben caratterizzati, ciascuno con un passato credibile, delle motivazioni plausibili a monte delle loro scelte, allo stesso modo degli antagonisti, Nakia e Nefertiti in primis, donne che in passato hanno subito dei traumi che le hanno fatte diventare quello che sono. Come vuole la tradizione dello shojo manga, tra i due protagonisti innamorati c'è pure un terzo incomodo, il cosiddetto "spaccacoppia", in questo caso incarnato dal tamarrissimo Ramses, l'unico rivale degno di Kail, un playboy maledetto ovviamente innamorato seriamente di Yuri. Ho apprezzato molto come l'autrice abbia sottolineato la promiscuità sessuale degli antichi egizi, raffigurando incesti, harem, vestiti femminili a seno scoperto e quant'altro.
Nonostante "Anatolia Story" sia un vero e proprio viaggio di formazione della protagonista, che da adolescente diventa adulta, questo passaggio avviene in modo molto virile, come in fondo lo è anche l'amore tra quest'ultima e Kail, del tutto privo delle varie turbe sentimentali tipiche dell'età. La stessa Yuri, per quanto sia piccola di statura e dal fare molto femminile, si trasformerà al momento opportuno in un comandante autoritario e calcolatore, in grado di gestire al meglio l'esercito ittita nelle sanguinarie battaglie che lo vedranno coinvolto. Battaglie descritte dall'autrice in modo abbastanza verosimile, con tanto di carneficine e pseudo-strategie di guerra che potrebbero fare la gioia dell'eventuale lettore di sesso maschile.
Una nota di merito va al bellissimo finale e all'epilogo: per quanto questi ultimi siano abbastanza prevedibili, ho apprezzato moltissimo le riflessioni dell'autrice sulla storia in sé, sull'eterno ciclo degli imperi che nascono, prosperano e poi decadono - esattamente come il sole, che prima sorge, si erge imponente nel cielo e poi tramonta. Con questa consapevolezza, non resta che affidarsi al sole che sorge, vivendo i propri giorni senza temere l'inevitabile tramonto della vita.
Ho riletto questo capolavoro molto volentieri e l'ho fatto leggere anche al mio moroso (alla sua prima esperienza con un manga!).
L'ambientazione delle avventure è molto ben curata e realistica, con frequenti riferimenti a fatti e personaggi storici realmente accaduti ed esistiti. Le vicende in cui sono coinvolti i protagonisti si sviluppano senza sosta, con idee sempre nuove che, grazie anche alla narrazione molto ben scritta, creano una continua suspence.
Un aspetto che mi è piaciuto particolarmente, nel modo in cui l'autrice ha costruito la storia, è dato dal fatto che ogni episodio - anche se legato al precedente e al successivo - ha un inizio e una fine ben precisi, che non lasciano fili pendenti e questioni in sospeso.
I disegni, pur nella loro "classicità nipponica", sono molto ricchi di particolari e piacevoli; anche le scene d'azione rendono bene il senso del movimento e non sono confusionarie.
Ventotto volumi che si leggono volentieri tutti d'un fiato, comprese le storie extra dell'ultimo numero.
Poiché la trama non è a sfondo esclusivamente sentimentale, ma contiene tanti elementi storici e d'azione, risulta gradito anche ai maschietti!
L'ambientazione delle avventure è molto ben curata e realistica, con frequenti riferimenti a fatti e personaggi storici realmente accaduti ed esistiti. Le vicende in cui sono coinvolti i protagonisti si sviluppano senza sosta, con idee sempre nuove che, grazie anche alla narrazione molto ben scritta, creano una continua suspence.
Un aspetto che mi è piaciuto particolarmente, nel modo in cui l'autrice ha costruito la storia, è dato dal fatto che ogni episodio - anche se legato al precedente e al successivo - ha un inizio e una fine ben precisi, che non lasciano fili pendenti e questioni in sospeso.
I disegni, pur nella loro "classicità nipponica", sono molto ricchi di particolari e piacevoli; anche le scene d'azione rendono bene il senso del movimento e non sono confusionarie.
Ventotto volumi che si leggono volentieri tutti d'un fiato, comprese le storie extra dell'ultimo numero.
Poiché la trama non è a sfondo esclusivamente sentimentale, ma contiene tanti elementi storici e d'azione, risulta gradito anche ai maschietti!
<b> Attenzione, possibili spoiler! </b>
Yuri è una ragazzina di 15 anni che viene trascinata nell'impero ittita dalla regina Nakia che vuole usarla come mezzo per gettare una maledizione per permettere a suo figlio, il principe più giovane, di salire al trono. Con questo prologo iniziano le avventure di Yuri nel regno ittica in compagnia del principe Kail, più probabile erede al trono e per questo odiato dalla perfida regina.
All'inizio della storia Yuri si dimostra un'adolescente moderna in tutti i suoi aspetti, insicura e spaventata ma col termpo diventa una giovane donna sicura, furba e indispendabile sia per il principe Kail, che in seguito decide di farne la sua regina, sia per il regno ittita che impara ad amarla e apprezzarla.
I disegni non sono perfetti ma è la trama, la caratterizzazione e sopratutto la psicologia dei personaggi ad affascinare il lettore, che permettono di comprendere anche le motivazioni dei "cattivi" come la regina, principessa venduta e costretta a condurre una vita che non ha scelto e che da giovane impaurita si tramuta in una donna vendicativa.
Molto bello con bellissimi colpi di scena e suspance.
Un bel 10 meritato.
Yuri è una ragazzina di 15 anni che viene trascinata nell'impero ittita dalla regina Nakia che vuole usarla come mezzo per gettare una maledizione per permettere a suo figlio, il principe più giovane, di salire al trono. Con questo prologo iniziano le avventure di Yuri nel regno ittica in compagnia del principe Kail, più probabile erede al trono e per questo odiato dalla perfida regina.
All'inizio della storia Yuri si dimostra un'adolescente moderna in tutti i suoi aspetti, insicura e spaventata ma col termpo diventa una giovane donna sicura, furba e indispendabile sia per il principe Kail, che in seguito decide di farne la sua regina, sia per il regno ittita che impara ad amarla e apprezzarla.
I disegni non sono perfetti ma è la trama, la caratterizzazione e sopratutto la psicologia dei personaggi ad affascinare il lettore, che permettono di comprendere anche le motivazioni dei "cattivi" come la regina, principessa venduta e costretta a condurre una vita che non ha scelto e che da giovane impaurita si tramuta in una donna vendicativa.
Molto bello con bellissimi colpi di scena e suspance.
Un bel 10 meritato.
Vorrei dire poco perché c'è già stato qualcuno che ha parlato anche per me. Non sono molto esperta, ma ritengo questo manga fantastico, soprattutto perché coinvolge molto. Quando guardate un film e lo giudicate parlate della trama e quello che vi ha trasmesso o della bellezza degli attori e del loro ruolo nella vicenda? Penso che sia molto più importante che al lettore arrivi proprio il messaggio dell'autrice. Io scrivo e illustro, ma non disegno/scrivo manga quindi non sono la più adatta a dare giudizi, posso solo dire che Anatolia Story l'ho letto molto volentieri, mi ha lasciato col fiato sospeso e la componente magica rende tutto più credibile in un contesto surreale. Comunque si parla sempre di veleni, acque... nulla che va troppo fuori da un'epoca in cui la ragione divina sostituisce la scienza di oggi, insomma.
Sui personaggi vorrei aggiungere che si fanno amare sin dall'inizio e sono ben gestiti. Tito, ad esempio, compare fisicamente solo nel primo volume (ora non ricordo se anche nel secondo, comunque su 28 non fa differenza), ma torna come personaggio cameo più avanti, non viene dunque "dimenticato", come accade a certi personaggi di altre storie. Per quanto riguarda i disegni posso dire che sì, sono semplici e non troppo elaborati (a tratti più ricchi), ma secondo me è il modo migliore di rappresentare i protagonisti, perché conta anche l'estetica, ma l'essenziale è poi abbinare a ogni personaggio il suo carattere. La protagonista rispetta a pieno il concetto di adolescente, entrata però a far parete di un mondo dove a 15 anni già si è adulti, e cerca di tirar fuori la parte più responsabile di sé. Non è costante nelle scelte, ma c'è un notevole miglioramento dall'inizio.
Quindi in definitiva un 9 se lo merita tutto, solo per il manga in se, e un bel 10 perché la storia coinvolge molto. Davvero penso sia un ottimo shoujo ed esempio per chi, come me, vorrebbe lavorare in questo campo!
PS: ho 13 anni, lo dico non perché voglio raccontarvi di me, ma perché anche una ragazzina che l'anno prossimo andrà al liceo artistico può imparare dai grandi autori come Chie Shinohara.
Sui personaggi vorrei aggiungere che si fanno amare sin dall'inizio e sono ben gestiti. Tito, ad esempio, compare fisicamente solo nel primo volume (ora non ricordo se anche nel secondo, comunque su 28 non fa differenza), ma torna come personaggio cameo più avanti, non viene dunque "dimenticato", come accade a certi personaggi di altre storie. Per quanto riguarda i disegni posso dire che sì, sono semplici e non troppo elaborati (a tratti più ricchi), ma secondo me è il modo migliore di rappresentare i protagonisti, perché conta anche l'estetica, ma l'essenziale è poi abbinare a ogni personaggio il suo carattere. La protagonista rispetta a pieno il concetto di adolescente, entrata però a far parete di un mondo dove a 15 anni già si è adulti, e cerca di tirar fuori la parte più responsabile di sé. Non è costante nelle scelte, ma c'è un notevole miglioramento dall'inizio.
Quindi in definitiva un 9 se lo merita tutto, solo per il manga in se, e un bel 10 perché la storia coinvolge molto. Davvero penso sia un ottimo shoujo ed esempio per chi, come me, vorrebbe lavorare in questo campo!
PS: ho 13 anni, lo dico non perché voglio raccontarvi di me, ma perché anche una ragazzina che l'anno prossimo andrà al liceo artistico può imparare dai grandi autori come Chie Shinohara.
Va bene, è un’opera epica. Va bene, è un’opera che prende il via da quell’interesse per il romanzo storico che caratterizza e ha reso famose mangaka del calibro di Riyoko Ikeda. Va bene, è anche uno shojo che descrive l’amore impossibile, ostacolato da terzi in ogni modo pensabile e anche impensabile. Però in questo manga ci sono decisamente TROPPE cose che sono di TROPPO. Innanzitutto TROPPO lunga la vicenda: non si risolve mai, mai, è tirata più avanti, sempre più avanti, ancora oltre con ogni pretesto possibile. Poi, decisamente TROPPO romanzato il contesto storico: di storico vengono conservati forse un po’ di nomi e un po’ di ritratto sociale, per il resto è tutto inventato, talmente tanto inventato da essere privo di qualsiasi buon senso. E ancora, TROPPO fortunata, sfacciatamente eroica, impressionantemente arguta la protagonista, che alterna un invidiabile stoicismo a una disgraziata irresponsabilità, idee geniali a mosse capricciose, resistenza fisica degna di un bue a un corpo fragilissimo ed esile di ragazzina.
Se la storia risulta a tratti vacillante, non mancano comunque momenti di intenso pathos, una tragicità a metà fra quelle antiche e quelle contaminate dai thriller moderni. Si aggiunge a questo la componente fantastica dell’espediente narrativo riguardante la magia, comoda scusa grazie alla quale cavarsi d’impiccio in ogni situazione troppo complicata per essere risolta razionalmente. Una comodità non da poco di cui l’autrice abusa oltremodo per portare le vicende all’esasperazione. Già l’incipit del tutto assurdo doveva far presagire la continuazione. La cosa che stupisce è che l’autrice non ci dà la possibilità di affezionarci all’inizio a quei personaggi che verranno poi tagliati fuori dalla storia, né decide di recuperarli in qualche modo durante tutto l’avvicendarsi della trama con qualche colpo di scena, e allora la domanda più naturale che viene da chiedersi è: ma che ce li ha messi a fare? Ma serviva davvero una spiegazione iniziale così assurda per dare modo poi a tutto il resto di vivere e svilupparsi? Non avrebbe potuto condurre il gioco tutto su un piano decisamente più probabile? Mistero.
I disegni sono nella media, decisamente semplici nella maggior parte delle scene, più ricchi e tipicamente shojo in altre, mantenendo comunque sempre un buon livello e senza strabiliare mai. In definitiva, ad un manga come questo assegnerei una valutazione di sufficienza, niente di più, ma senza neanche penalizzarlo perché almeno, si vede, l’impegno c’è stato e comunque durante la lettura si potranno trascorrere dei momenti piacevolmente emozionanti.
Se la storia risulta a tratti vacillante, non mancano comunque momenti di intenso pathos, una tragicità a metà fra quelle antiche e quelle contaminate dai thriller moderni. Si aggiunge a questo la componente fantastica dell’espediente narrativo riguardante la magia, comoda scusa grazie alla quale cavarsi d’impiccio in ogni situazione troppo complicata per essere risolta razionalmente. Una comodità non da poco di cui l’autrice abusa oltremodo per portare le vicende all’esasperazione. Già l’incipit del tutto assurdo doveva far presagire la continuazione. La cosa che stupisce è che l’autrice non ci dà la possibilità di affezionarci all’inizio a quei personaggi che verranno poi tagliati fuori dalla storia, né decide di recuperarli in qualche modo durante tutto l’avvicendarsi della trama con qualche colpo di scena, e allora la domanda più naturale che viene da chiedersi è: ma che ce li ha messi a fare? Ma serviva davvero una spiegazione iniziale così assurda per dare modo poi a tutto il resto di vivere e svilupparsi? Non avrebbe potuto condurre il gioco tutto su un piano decisamente più probabile? Mistero.
I disegni sono nella media, decisamente semplici nella maggior parte delle scene, più ricchi e tipicamente shojo in altre, mantenendo comunque sempre un buon livello e senza strabiliare mai. In definitiva, ad un manga come questo assegnerei una valutazione di sufficienza, niente di più, ma senza neanche penalizzarlo perché almeno, si vede, l’impegno c’è stato e comunque durante la lettura si potranno trascorrere dei momenti piacevolmente emozionanti.
Anatolia Story è in assoluto l'opera migliore di Chie Shinoara, infatti le ho dato 10.
In questo manga l'autrice abbandona l'horror (il suo tema preferito) per focalizzarsi di più sull'azione e l'avventura, infatti la protagonista della storia è una ragazza, Yuri, che viene trasportata nell'epoca degli ittiti da una sacerdotessa che la vuole usare come vittima sacrificale per fare salire al trono suo figlio, sesto figlio dell'attuale re ittita. Yuri viene salvata da Kail, terzo principe ittita, e incomincia a vivere con lui, aiutandolo a risolvere gli intrighi di corte e i problemi del paese. Essendo uno shojo, chiaramente i due finiranno per affezionarsi l'uno all'altra. Ma Yuri non perde il desiderio di tornare nel suo paese natale, il Giappone.
Anatolia Story è un manga molto emozionante; leggendolo si viene completamente travolti dalle avventure che vive Yuri. I personaggi sono così ben caratterizzati e carismatici (soprattutto Kail) che non esistono più "buoni" o "cattivi", ma solo persone con i propri desideri e aspirazioni, e quindi si arriva persino a comprendere i "malvagi" della storia e a provare pietà per loro.
Il tratto di disegno è molto accurato, Chie Shinoara fa largo uso degli sfondi neri che fanno risaltare le scene più emozionanti.
Anatolia Story è una piccola perla che non può mancare in ogni buona collezione.
In questo manga l'autrice abbandona l'horror (il suo tema preferito) per focalizzarsi di più sull'azione e l'avventura, infatti la protagonista della storia è una ragazza, Yuri, che viene trasportata nell'epoca degli ittiti da una sacerdotessa che la vuole usare come vittima sacrificale per fare salire al trono suo figlio, sesto figlio dell'attuale re ittita. Yuri viene salvata da Kail, terzo principe ittita, e incomincia a vivere con lui, aiutandolo a risolvere gli intrighi di corte e i problemi del paese. Essendo uno shojo, chiaramente i due finiranno per affezionarsi l'uno all'altra. Ma Yuri non perde il desiderio di tornare nel suo paese natale, il Giappone.
Anatolia Story è un manga molto emozionante; leggendolo si viene completamente travolti dalle avventure che vive Yuri. I personaggi sono così ben caratterizzati e carismatici (soprattutto Kail) che non esistono più "buoni" o "cattivi", ma solo persone con i propri desideri e aspirazioni, e quindi si arriva persino a comprendere i "malvagi" della storia e a provare pietà per loro.
Il tratto di disegno è molto accurato, Chie Shinoara fa largo uso degli sfondi neri che fanno risaltare le scene più emozionanti.
Anatolia Story è una piccola perla che non può mancare in ogni buona collezione.
Una trama semplice, realizzata in maniera accattivante. Ottima la ricostruzione storica, i personaggi sono ben definiti e non mancano mai di spessore. Il tratto del disegno è fluido ed i particolari molto dettagliati, soprattutto nella realizzazione delle vesti e dei gioielli. Nonostante sia uno shoujo sono presenti dei contenuti più da adulti, ma che risultano raffinati e danno ancora più risalto alla storia. La saga, nonostante sia composta di 28 volumi, non è affatto ripetitiva o noiosa; bellissimi gli inaspettati colpi di scena .
Non c'è niente da aggiungere alla trama ufficiale, ma quello che ci tengo ad aggiungere è che è una storia bellissima.
Mi ritengo fortunata ad averlo scoperto quando erano già usciti tutti i volumi per cui ho potuto divorarli uno dietro l'altro.
Perché questo manga è così ti coinvolge tantissimo e ti trascina in questo mondo dove anche tu combatti, soffri e gioisci insieme ai personaggi.
Avventura, suspance, combattimenti, amore e colpi di scena, non avrei potuto chiedere di più o di meglio da questo manga.
Mi ritengo fortunata ad averlo scoperto quando erano già usciti tutti i volumi per cui ho potuto divorarli uno dietro l'altro.
Perché questo manga è così ti coinvolge tantissimo e ti trascina in questo mondo dove anche tu combatti, soffri e gioisci insieme ai personaggi.
Avventura, suspance, combattimenti, amore e colpi di scena, non avrei potuto chiedere di più o di meglio da questo manga.
Assolutamente uno dei migliori shoujo manga che ho mai letto. La trama è avvicente, non perde mai un colpo e per nulla banale. I disegni sono favolosi (adoro lo stile un po'retrò della Shinohara) e curati; così come sono curati i personaggi. L'autrice è prettamente portata per il genere horror o thriller, come si può notare negli altri suoi lavori, ma non per questo la trama non riesce ad essere romantica e curata.
Lo consiglio a tutti gli amanti del genere storico.
Lo consiglio a tutti gli amanti del genere storico.
Yuri realizza un carattere che la maggior parte di noi ragazze vorrebbe avere infatti è tenace, coraggiosa, innamorata dell'uomo della sua vita e amata. Kail è invece il sogno di ogni ragazza bello, forte e dai sani principi. I protagonisti di questa storia sono fantastici e le loro avventure veramente appassionanti! Non vedo l'ora di scoprire come andrà avanti! :)
[<b>Attenzione contiene spoiler</b>]
Adoro questo manga, l'ho gustato fino all'ultima pagina. L'unica pecca, secondo me, è che la fine è un po scontato, senza particolari colpi di scena. C'è il classico lieto fine e questo va bene, ma potevano metterci un po' più di suspense, dopo tanto penare dei due protagonisti per riuscire a sposarsi. Un altro interrogativo che mi sorge è... cosa ne è stato della famiglia di Yuri, del suo ragazzo, dei suoi amici Quando è scomparsa? Si sono giusto dimenticati di lei come se non fosse mai esistita A parte ciò, tutto il resto è fantastico. La storia mi ha letteralmente catapultata nel mondo degli ittiti. Kail è bellissimo ma Ramses non è da meno. Quasi mi è dispiaciuto per lui visti i continui rifiuti di Yuri, ma la storia d'amore tra lei e Kail è decisamente troppo bella! Vorrei essere amata anch'io così... Comunque è troppo complicato da spiegare, lo trovo affascinante in tutti i suoi risvolti. Posso solo consigliare a tutti di leggerlo perché ne vale veramente la pena! E allora buona lettura!
Adoro questo manga, l'ho gustato fino all'ultima pagina. L'unica pecca, secondo me, è che la fine è un po scontato, senza particolari colpi di scena. C'è il classico lieto fine e questo va bene, ma potevano metterci un po' più di suspense, dopo tanto penare dei due protagonisti per riuscire a sposarsi. Un altro interrogativo che mi sorge è... cosa ne è stato della famiglia di Yuri, del suo ragazzo, dei suoi amici Quando è scomparsa? Si sono giusto dimenticati di lei come se non fosse mai esistita A parte ciò, tutto il resto è fantastico. La storia mi ha letteralmente catapultata nel mondo degli ittiti. Kail è bellissimo ma Ramses non è da meno. Quasi mi è dispiaciuto per lui visti i continui rifiuti di Yuri, ma la storia d'amore tra lei e Kail è decisamente troppo bella! Vorrei essere amata anch'io così... Comunque è troppo complicato da spiegare, lo trovo affascinante in tutti i suoi risvolti. Posso solo consigliare a tutti di leggerlo perché ne vale veramente la pena! E allora buona lettura!
Manga dal tracciato storico come pochi. Superlativo nel suo intreccio complesso tra guerre, suspance, intrighi di corte, amore e sesso non troppo esplicito ma visivamente adatto ad un pubblico non propriamente adolescenziale, i tradimenti non sono contemplati nella sfera affettiva ed amicale che anzi mostrano una solida sfera di fiducia ed onore palpabilissimi in ciascun personaggio positivo. Quel tocco di magia, tra l'altro( vedi la regina-vedova Nakia signora delle acque e kail Mùrsili imperatore e signore dei venti..), contribuisce ad accattivare l'interesse del lettore e completa il manga con una visione dello stesso a 360°. Non c'è stallo in nessun numero, non c'è ripetitività e noia. La co_protagonista yuri, a causa del sortilegio della malefica Nakia, viene letteralmente risucchiata in un vortice dai giorni nostri sino al IV sec. a.C.. Da fanciulla terrorizzata ( e vorrei ben dire!) grazie alla costante presenza di Kail e di un ben predisposto ( all'inizio forse non tanto) manipolo di fedelissimi, si trasfoma, o meglio cresce, divenendo una donna di grande coraggio, astuzia, abile stratega militare e appassionata compagna di kail, sebbene malinconica nei suoi ricordi familiari. Quando la fedeltà ad un principio, la fiducia nelle proprie capacità e la stima ed il rispetto per il prossimo possono essere insegnate da una mente intelligente e sensibile come la shinohara, attraverso i tratti delicati della sua matita, allora dovremmo leggere più spesso i suoi capolavori magari provando a ringraziare l'autrice per questa lezione di stile.
Yuri è una normale ragazza delle scuole medie. Ha da poco ricevuto il suo primo bacio, è passata agli esami d'ammisione che desidere frequentare ed esce con il ragazzo che gli piace. Tutto cambia però quando strani eventi collegati con l'acqua cominciano a scombinarle la vita: voci sinistre e mani che cercano di afferrarla la inducono a nopn aver più a che fare con l'elemento.
Non ci riesce. Catturata, viene trasportata nell'antico regno ittita, dove la regina, malvaglia sacerdotessa delle acque vuole usarla come vittima sacrificale per uccidere tutti i principi in linea dinastica per far salire al trono suo figlio, ultimo erede dell'imperatore. Grazie al bellissimo e don giovanni principe Kail che la proteggerà (e se ne innamorerà) Yuri si ribella alla regina, facendo di tutto per tornare a casa ma non ci riesce. Intanto nel popolo e nei collaboratori del principe comincia a prende5re forma la possibilità e il desiderio del principe...che possa essere la tanto attesa regina che possa pensare al bene del popolo?
Non ci riesce. Catturata, viene trasportata nell'antico regno ittita, dove la regina, malvaglia sacerdotessa delle acque vuole usarla come vittima sacrificale per uccidere tutti i principi in linea dinastica per far salire al trono suo figlio, ultimo erede dell'imperatore. Grazie al bellissimo e don giovanni principe Kail che la proteggerà (e se ne innamorerà) Yuri si ribella alla regina, facendo di tutto per tornare a casa ma non ci riesce. Intanto nel popolo e nei collaboratori del principe comincia a prende5re forma la possibilità e il desiderio del principe...che possa essere la tanto attesa regina che possa pensare al bene del popolo?