Lui, il diavolo - Akuma de soro
Ci tengo particolarmente a recensire questo che è stato il mio primo manga e che tanto ho adorato nella mia adolescenza.
I disegni a me sono piaciuti tanto. Nei primi volumi il tratto non è ancora pulito ma progredendo con la storia si nota un netto miglioramento, soprattutto gli ultimi volumi sono molto belli. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati, facilmente distinguibili; i vestiti e costumi sono davvero ben dettagliati, così come anche le espressioni e i capelli.
La storia è abbastanza banale: classico "bellone di turno" che si innamora della "sfigata di turno". Quello che mi ha colpito sono stati i personaggi, che mi sono rimasti nel cuore. Kayano è la classica protagonista manga shoujo dal carattere non troppo forte, un po' tonta con reazioni strane e infantili (quindi a volte insopportabile perché priva di attributi), ma che -nel corso della storia- cresce e affronta i problemi maturando. Takeru? Beh che dire, il mio primo amore!
La cosa particolare è che ho amato davvero tanto i personaggi secondari, specialmente Haru e la mamma di Kayano, che secondo me è una delle migliori mamme che ho incontrato nei manga, allegra e genuina!
Il numero di volumi è perfetto, non c'era molto altro da aggiungere e niente da togliere!
Purtroppo l'unica pecca è l'edizione italiana, secondo me scadente. L'ho riletto parecchie volte e ormai ho solo un cumulo di pagine senza più' rilegatura.
I disegni a me sono piaciuti tanto. Nei primi volumi il tratto non è ancora pulito ma progredendo con la storia si nota un netto miglioramento, soprattutto gli ultimi volumi sono molto belli. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati, facilmente distinguibili; i vestiti e costumi sono davvero ben dettagliati, così come anche le espressioni e i capelli.
La storia è abbastanza banale: classico "bellone di turno" che si innamora della "sfigata di turno". Quello che mi ha colpito sono stati i personaggi, che mi sono rimasti nel cuore. Kayano è la classica protagonista manga shoujo dal carattere non troppo forte, un po' tonta con reazioni strane e infantili (quindi a volte insopportabile perché priva di attributi), ma che -nel corso della storia- cresce e affronta i problemi maturando. Takeru? Beh che dire, il mio primo amore!
La cosa particolare è che ho amato davvero tanto i personaggi secondari, specialmente Haru e la mamma di Kayano, che secondo me è una delle migliori mamme che ho incontrato nei manga, allegra e genuina!
Il numero di volumi è perfetto, non c'era molto altro da aggiungere e niente da togliere!
Purtroppo l'unica pecca è l'edizione italiana, secondo me scadente. L'ho riletto parecchie volte e ormai ho solo un cumulo di pagine senza più' rilegatura.
Ho comprato il primo volume di questo manga dopo averlo sfogliato velocemente, ma mi sono subito appassionata alla storia. All'epoca ero ancora liceale, come i protagonisti della storia.
Certo, non è la storia del secolo, come molti hanno sottolineato, il finale è intuibile. Ma...cosa importa? La vicenda è ben raccontata, si alternano momenti comici a momenti drammatici. L'ho trovato avvincente.
La protagonista si trova a dover sottostare ai voleri di un compagno di scuola, un vero Diavolo, leader incontrastato della sua classe di teppistelli. Ovviamente lui è bellissimo, oltre che insopportabile, viene da una buona famiglia e nasconde una profondità d'animo che fa sospirare le lettrici. Il protagonista maschile (quasi) perfetto. Lei non è certo immune al suo fascino, anche se dovrà patire non poco. A complicare le cose, si scopre che la mamma di lei è il papà di lui si stanno per sposare, il che li renderà fratelli.
I disegni sono abbastanza belli. Non sempre la qualità è al massimo. Le mani sono disegnate malissimo, soprattutto nei primi numeri (su stessa ammissione della disegnatrice, sono il suo punto debole).
Io lo consiglio vivamente.
Certo, non è la storia del secolo, come molti hanno sottolineato, il finale è intuibile. Ma...cosa importa? La vicenda è ben raccontata, si alternano momenti comici a momenti drammatici. L'ho trovato avvincente.
La protagonista si trova a dover sottostare ai voleri di un compagno di scuola, un vero Diavolo, leader incontrastato della sua classe di teppistelli. Ovviamente lui è bellissimo, oltre che insopportabile, viene da una buona famiglia e nasconde una profondità d'animo che fa sospirare le lettrici. Il protagonista maschile (quasi) perfetto. Lei non è certo immune al suo fascino, anche se dovrà patire non poco. A complicare le cose, si scopre che la mamma di lei è il papà di lui si stanno per sposare, il che li renderà fratelli.
I disegni sono abbastanza belli. Non sempre la qualità è al massimo. Le mani sono disegnate malissimo, soprattutto nei primi numeri (su stessa ammissione della disegnatrice, sono il suo punto debole).
Io lo consiglio vivamente.
Ho acquistato questa serie completa in quanto trovata in offerta in fumetteria ma dalle copertine non mi ispirava tanto. Infatti leggendo il primo volume già non vedevo l'ora che finisse per poterlo rivendere, in quanto il protagonista , un bullo antipatico e viziato, mi ha subito dato sui nervi e la coprotagonista che subito sottostà alle sue angherie non era da meno. Poi dal quarto volume le cose iniziano ad evolvere positivamente, il ragazzo (Takeru) inizia ad aprirsi alla giovane Kayano ed il suo carattere si addolcisce, si innamora di lei, ma poi scopre che i rispettivi genitori si sposeranno e quindi diventeranno fratelli...da qui una lotta continua contro i pregiudizi e sopratutto una lotta interiore per non interferire con l'amore e la felicità dei loro genitori.
I disegni sono belli ma abbastanza spigolosi, marcando le personalità abbastanza ispide dei personaggi.
Non mi sento di consigliarvi questo manga perché davvero i protagonisti non si possono sopportare, Lei che piange sempre e scappa, Lui strafottente che non dice mezza parola sui suoi sentimenti manco se lo sparano. E' un peccato perché la storia non è proprio male, ma a dire la verità preferisco quasi le storie di sottofondo delle amiche di Kayano, decise e sicure.
Posso dire che la parte che mi è piaciuta di più è il capitolo finale ma non vi svelerò il perché altrimenti che sorpresa sarebbe?!
I disegni sono belli ma abbastanza spigolosi, marcando le personalità abbastanza ispide dei personaggi.
Non mi sento di consigliarvi questo manga perché davvero i protagonisti non si possono sopportare, Lei che piange sempre e scappa, Lui strafottente che non dice mezza parola sui suoi sentimenti manco se lo sparano. E' un peccato perché la storia non è proprio male, ma a dire la verità preferisco quasi le storie di sottofondo delle amiche di Kayano, decise e sicure.
Posso dire che la parte che mi è piaciuta di più è il capitolo finale ma non vi svelerò il perché altrimenti che sorpresa sarebbe?!
"Lui, il diavolo" è un'opera di Mitsuba Takanashi composta da undici volumi, che racconta la storia di Kayano Saito e del suo nuovo fratellastro Takero Edogawa, il ragazzo più famoso e richiesto di tutto l'istituto. Come prevedibile i due si innamorano ma in quanto i loro genitori stanno per sposarsi devono tenersi tutto dentro per non rovinare il matrimonio e la reputazione; oltre a questo sorgeranno numerosi "nemici" e situazioni che cercheranno di incrinare il già difficile rapporto fra i due adolescenti.
La storia è abbastanza semplice e sa come un qualcosa di visto e rivisto, ma nonostante questo intrattiene il lettore e lo coinvolge, soprattutto a partire dal quarto o quinto volume; i primi sono, a parere mio, un po' lenti. I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto Takeru Edogawa che è il centro dell'intera opera e che si rivela essere un personaggio veramente ben riuscito e molto particolare, in grado di rimanere ben impresso nella mente del lettore e di farsi ricordare a lungo. I disegni son ben realizzati, e anche in questo caso la maggior parte del tempo è stata utilizzata per realizzare il protagonista maschile che doveva essere rappresentato come un vero e proprio modello. Particolare attenzione è stata data sia ai vestiti sia agli accessori, i quali cambiano in continuazione e sono ben realizzati.
Salta subito all'occhio come i personaggi maturino e crescano col proseguire della storia, non solo mentalmente ma anche proprio a livello fisico si possono notare dei veri e propri cambiamenti, soprattutto per Kayano il passaggio da adolescente a donna è evidente. Oltre ai personaggi anche il disegno dell'autrice migliora notevolmente di volume in volume, diventando sempre più chiaro e ordinato e donando sempre maggiore espressività e proporzione ai personaggi.
Nota dolente il finale, abbastanza scontato, ma soprattutto troppo veloce. Dopo tutti i problemi che i protagonisti hanno dovuto passare, chiudere il tutto con soli due capitoli mi è sembrato eccessivamente veloce e riduttivo e ha abbassato il valore globale dell'intera serie. Tralasciando questo dettaglio, si tratta di un ottimo manga che saprà farvi emozionare, ed è molto consigliato agli amanti del genere.
La storia è abbastanza semplice e sa come un qualcosa di visto e rivisto, ma nonostante questo intrattiene il lettore e lo coinvolge, soprattutto a partire dal quarto o quinto volume; i primi sono, a parere mio, un po' lenti. I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto Takeru Edogawa che è il centro dell'intera opera e che si rivela essere un personaggio veramente ben riuscito e molto particolare, in grado di rimanere ben impresso nella mente del lettore e di farsi ricordare a lungo. I disegni son ben realizzati, e anche in questo caso la maggior parte del tempo è stata utilizzata per realizzare il protagonista maschile che doveva essere rappresentato come un vero e proprio modello. Particolare attenzione è stata data sia ai vestiti sia agli accessori, i quali cambiano in continuazione e sono ben realizzati.
Salta subito all'occhio come i personaggi maturino e crescano col proseguire della storia, non solo mentalmente ma anche proprio a livello fisico si possono notare dei veri e propri cambiamenti, soprattutto per Kayano il passaggio da adolescente a donna è evidente. Oltre ai personaggi anche il disegno dell'autrice migliora notevolmente di volume in volume, diventando sempre più chiaro e ordinato e donando sempre maggiore espressività e proporzione ai personaggi.
Nota dolente il finale, abbastanza scontato, ma soprattutto troppo veloce. Dopo tutti i problemi che i protagonisti hanno dovuto passare, chiudere il tutto con soli due capitoli mi è sembrato eccessivamente veloce e riduttivo e ha abbassato il valore globale dell'intera serie. Tralasciando questo dettaglio, si tratta di un ottimo manga che saprà farvi emozionare, ed è molto consigliato agli amanti del genere.
Questo fumetto è la classica storia d'amore adolescenziale che si consuma fra i banchi di scuola, l'ennesimo triangolo amoroso che si inerpica su sentieri aspri e sempre abbastanza scontati, visti e rivisti, come l'onore della famiglia da rispettare, matrigne che mettono i bastoni fra le ruote, centinaia di figure tra fratelli, rivali e personaggi sbucati dal passato che si impegnano sadicamente a separare gli innamorati… Salvo poi convertirsi magicamente alla bontà e comprensione grazie all'azione immancabilmente altruista, generosa e coraggiosa dell'eroina. Diciamo insomma che la credibilità della trama, insieme alla caratterizzazione dei personaggi, sono pari allo 0 e seguono i classici stereotipi.
C'è poi il fattore lacrima, che è di solito inversamente proporzionale alla sensatezza del manga: infatti qui la protagonista non fa che piangere, piangere, piangere e ancora piangere per tutta la lunghissima durata di 11 volumi! È vero che negli shoujo che si rispettino l'elevata sensibilità delle protagoniste è sempre dimostrata da frequenti pianterelli di dolore o commozione, ma… 11 volumi a piangere di continuo? Mi sembra un po' esagerato in tutta sincerità.
Il disegno risulta molto approssimativo e sproporzionato all'inizio, ma strada facendo l'autrice acquista sicurezza e ci regala dei bei primi piani, con dei tagli d'inquadratura e un uso di luci e retini che sanno essere molto adatti alle situazioni e accompagnano bene gli stati d'animo del lettore. Nell'ultimo volume la padronanza sui suoi disegni si fa più evidente, ma anche la storia sembra lentamente migliorare, come se la magaka fosse diventata consapevole che inseguire ogni esasperazione non induce i lettori a sentirsi coinvolti, ma anzi, sortisce piuttosto l'effetto contrario.
Così, anche se oggettivamente la storia risulta assolutamente scontata e a tratti mi sono letteralmente cadute le braccia di fronte all'ennesima situazione paradossale, se non altro sono rimasta comunque colpita dalla forza emotiva che è riuscita a rendere in alcune scene e sono arrivata a leggere tutto il manga, fino alla conclusione, con la curiosità di vedere come avrebbe risolto alcune situazioni. Se non avessi voluto prendere in considerazione questo aspetto, il manga l'avrei bocciato con un 2 o 3 immediatamente.
CONCLUSIONI: anche se la trama è così scontata e banale che di più non si può, poiché il manga è in grado di catturare abbastanza, i disegni vanno migliorando e alcune scene sono rese con un buon livello di padronanza, ho deciso di assegnare un 5 a questo fumetto, certa che qualche giovane adolescente amerà alla follia tutte le lacrime di cui è farcito. Lo sconsiglio a tutti coloro che amano letture un po' più consistenti e che non amano lo shoujo "allo stato puro".
C'è poi il fattore lacrima, che è di solito inversamente proporzionale alla sensatezza del manga: infatti qui la protagonista non fa che piangere, piangere, piangere e ancora piangere per tutta la lunghissima durata di 11 volumi! È vero che negli shoujo che si rispettino l'elevata sensibilità delle protagoniste è sempre dimostrata da frequenti pianterelli di dolore o commozione, ma… 11 volumi a piangere di continuo? Mi sembra un po' esagerato in tutta sincerità.
Il disegno risulta molto approssimativo e sproporzionato all'inizio, ma strada facendo l'autrice acquista sicurezza e ci regala dei bei primi piani, con dei tagli d'inquadratura e un uso di luci e retini che sanno essere molto adatti alle situazioni e accompagnano bene gli stati d'animo del lettore. Nell'ultimo volume la padronanza sui suoi disegni si fa più evidente, ma anche la storia sembra lentamente migliorare, come se la magaka fosse diventata consapevole che inseguire ogni esasperazione non induce i lettori a sentirsi coinvolti, ma anzi, sortisce piuttosto l'effetto contrario.
Così, anche se oggettivamente la storia risulta assolutamente scontata e a tratti mi sono letteralmente cadute le braccia di fronte all'ennesima situazione paradossale, se non altro sono rimasta comunque colpita dalla forza emotiva che è riuscita a rendere in alcune scene e sono arrivata a leggere tutto il manga, fino alla conclusione, con la curiosità di vedere come avrebbe risolto alcune situazioni. Se non avessi voluto prendere in considerazione questo aspetto, il manga l'avrei bocciato con un 2 o 3 immediatamente.
CONCLUSIONI: anche se la trama è così scontata e banale che di più non si può, poiché il manga è in grado di catturare abbastanza, i disegni vanno migliorando e alcune scene sono rese con un buon livello di padronanza, ho deciso di assegnare un 5 a questo fumetto, certa che qualche giovane adolescente amerà alla follia tutte le lacrime di cui è farcito. Lo sconsiglio a tutti coloro che amano letture un po' più consistenti e che non amano lo shoujo "allo stato puro".
Manga decisamente molto carino, presenta decisamente poche falle e tempi morti al suo interno.
La storia si basa principalmente su una ragazzina, Kayano, molto timida, la cui stima per se stessa è pari a zero, che vuole confessare il suo amore ad un ragazzo ma che per farlo usa una lettera che cadrà in mani sbagliate, e Takeru, tipico ragazzo ribelle, figlio del preside, che si fa beffa delle regole per ferire il padre.
La base è a mio avviso molto buona, è un manga che mi ha colpito subito dalle prime pagine, la storia è divertente e in alcuni tratti molto seria, tratta tematiche che a quell'età molti di noi hanno vissuto, dal primo amore all'intruso, che senza preavviso ci sconvolge la vita, il classico cattivo ragazzo che nonostante i modi bruschi affascina sempre, con quell'aria di mistero e che sa conquistare forse più del comune ragazzino sdolcinato, che ti fa innamorare ma che poi risulta noioso. Per un caso fortuito questa coppia è stata molto "aiutata", ma ha incontrato non poche difficoltà, hano scelto una strada che nel mondo di oggi non sarebbe esattamente ben accetta, ma il loro amore supera qualsiasi cosa, un finale non esattamente a sorpresa, ma romantico e dolce, che ognuno si aspetta dalla vita. Consiglio vivamente di leggerlo.
La storia si basa principalmente su una ragazzina, Kayano, molto timida, la cui stima per se stessa è pari a zero, che vuole confessare il suo amore ad un ragazzo ma che per farlo usa una lettera che cadrà in mani sbagliate, e Takeru, tipico ragazzo ribelle, figlio del preside, che si fa beffa delle regole per ferire il padre.
La base è a mio avviso molto buona, è un manga che mi ha colpito subito dalle prime pagine, la storia è divertente e in alcuni tratti molto seria, tratta tematiche che a quell'età molti di noi hanno vissuto, dal primo amore all'intruso, che senza preavviso ci sconvolge la vita, il classico cattivo ragazzo che nonostante i modi bruschi affascina sempre, con quell'aria di mistero e che sa conquistare forse più del comune ragazzino sdolcinato, che ti fa innamorare ma che poi risulta noioso. Per un caso fortuito questa coppia è stata molto "aiutata", ma ha incontrato non poche difficoltà, hano scelto una strada che nel mondo di oggi non sarebbe esattamente ben accetta, ma il loro amore supera qualsiasi cosa, un finale non esattamente a sorpresa, ma romantico e dolce, che ognuno si aspetta dalla vita. Consiglio vivamente di leggerlo.
Ho letto quest'opera grazie ad una mia amica che gentilmente me l'ha prestata, anche se inizialmente ero poco convinta, trattandosi appunto di uno shojo manga, genere per cui non vado pazza. La storia parla di una ragazza, Kayano, che essendosi innamorata di un ragazzo, Yuichi, decide di confessargli il suo amore attraverso una lettera. Sfortunatamente, presa dall'emozione, Kayano consegna la lettera a Takeru, un ragazzo abbastanza popolare nella scuola, che subito dopo aver letto a chi fosse rivolta la lettera, inizia a ricattarla. Dopo ciò la trama continua la sua evoluzione, con vari colpi di scena che non rendono la storia troppo banale. I personaggi sono ben delineati. Kayano è la classica ragazza imbranata, piagnucolona, ma che non ha paura di esprimere ciò che prova. Takeru, invece, è il classico ragazzo che piace alla maggior parte delle ragazze, un po' viziato e convinto di riuscire ad ottenere tutto ciò che vuole. Per quanto riguarda i disegni una sufficienza ci sta, d'altronde non li trovo eccezionali. In complessivo come voto gli dò un 7, perché pur non essendo il mio genere preferito l'ho ritenuta un'opera discreta, ma nulla di più. Consiglio questo manga a tutti, giusto per provarlo.
Bellissimo, bellissimo e ancora bellissimo.
Lui il, diavolo è una storia dolcissima tra Kayano e Takeru. Kayano è una ragazza insicura che vive con la madre, rimasta vedova a causa di un incidente stradale. Lei, al di là della sua insicurezza, è molto dolce e sensibile ma anche piuttosto tonta: finisce così col dare la sua lettera d'amore al ragazzo sbagliato. Solo successivamente si scopre che Lui è il figlio dell'uomo che la madre di Kayano vuole sposare. Lui è un ragazzo difficile, scorbutico che ha un passato che non riesce a superare e sfoga questa sua frustazione in un atteggiamento da teppista. Tra i due nasce un amore che però diventa un rapporto proibito a seguito del matrimonio dei due genitori.
La storia è molto scorrevole e non scontata, è una storia completa dove si evidenzia la crescita dei due e dei loro sentimenti in un'età difficile ed in un contesto familiare complicato. I disegni sono belli, soprattutto mi piacciono i volti maschili. L'autrice cura molto i dettagli e questo rende il manga molto godibile. In conclusione se cercate un manga shojo divertente ve lo consiglio.
Per i più critici ricordo che è evidente che l'autrice ha cercato di non rendere pesante la storia e anche trattando temi importanti, è riuscita ugualmente a mantenere una lettura scorrevole. Se cercate una lettura impegnativa che parla di tematiche serie e intricate questo manga non è adatto. Ma se cercato uno shojo semplice, dolce che vi fa emozionare, ridere e anche commuovere allora ve lo consiglio.
Lui il, diavolo è una storia dolcissima tra Kayano e Takeru. Kayano è una ragazza insicura che vive con la madre, rimasta vedova a causa di un incidente stradale. Lei, al di là della sua insicurezza, è molto dolce e sensibile ma anche piuttosto tonta: finisce così col dare la sua lettera d'amore al ragazzo sbagliato. Solo successivamente si scopre che Lui è il figlio dell'uomo che la madre di Kayano vuole sposare. Lui è un ragazzo difficile, scorbutico che ha un passato che non riesce a superare e sfoga questa sua frustazione in un atteggiamento da teppista. Tra i due nasce un amore che però diventa un rapporto proibito a seguito del matrimonio dei due genitori.
La storia è molto scorrevole e non scontata, è una storia completa dove si evidenzia la crescita dei due e dei loro sentimenti in un'età difficile ed in un contesto familiare complicato. I disegni sono belli, soprattutto mi piacciono i volti maschili. L'autrice cura molto i dettagli e questo rende il manga molto godibile. In conclusione se cercate un manga shojo divertente ve lo consiglio.
Per i più critici ricordo che è evidente che l'autrice ha cercato di non rendere pesante la storia e anche trattando temi importanti, è riuscita ugualmente a mantenere una lettura scorrevole. Se cercate una lettura impegnativa che parla di tematiche serie e intricate questo manga non è adatto. Ma se cercato uno shojo semplice, dolce che vi fa emozionare, ridere e anche commuovere allora ve lo consiglio.
Mah, questo manga è difficile da recensire. La storia parte con Kayano Saito, una ragazza innamorata di un suo coetaneo, Kamijo; quando lei si dichiara con una lettera d'amore, la consegna alla persona sbagliata: Takeru Edogawa, il classico tipo "bello e maledetto". Ovviamente, Kayano diventerà la schiava di Takeru.
Come inizio non è molto eclatante, e infatti non ne ero per niente attratta, ma poi ho deciso di provare. Come si può evincere, all'inizio ci sono molti cliché tipici degli shoujo: quelli della schiavitù, del tipo bello e dispotico e via dicendo. Inoltre la storia nei primi capitoli è molto veloce, ma poi si distende sempre di più, sempre di più. Un manga di 11 volumi poteva essere riassunto in 6.
Con il proseguimento la storia non sembra più tanto banale, ma poi ricade (purtroppo) nello scontato più assoluto.
<b>Attenzione, spoiler!</b> Poi si verrà a sapere che il padre di lui e la madre di lei si sposeranno. E' assolutamente prevedibile che Kayano e Takeru si metteranno insieme, quindi dovranno convivere con il senso di colpa e con la sensazione di aver compiuto incesto: unica cosa alternativa per questo manga. <b>Fine spoiler</b>
Varie sono le tematiche introdotte in seguito, più serie, che potevano essere sviluppate meglio, secondo me. Per non parlare di vari personaggi che spuntano all'improvviso per poi scomparire, che potevano essere caratterizzati meglio, e difatti rimangono quei tipici stereotipi di shoujo da quattro soldi. Insomma, vi è tanta lunghezza e pochi colpi di scena, infatti alcuni capitoli sono veramente noiosi.
Kayano, poi, è insopportabile, piange sempre. Facendo così si rendono le situazioni molto più drammatiche di quello che sono. Sembra che l'autrice l'abbia piazzata lì con il solo scopo di far commuovere. Insomma, un manga non deve riuscire a farti amare i suoi protagonisti? E invece no. Detesto Kayano, mentre Takeru non mi dice assolutamente niente.
Lo stile grafico, invece, è molto particolare. L'autrice è riuscita a creare soprattutto una moltitudine di vestiti diversi per i personaggi.
Sono appassionata di shoujo, e "Akuma de soro" non mi è piaciuto particolarmente, però a volte è riuscito a trasmettere emozioni, per cui gli metto 5. Esso si discosta leggermente dagli altri manga stereotipati, perché questo trasmette gli stessi sentimenti di felicità, di malinconia, di frustrazione dei personaggi. Però mi ha deluso, soprattutto il finale, molto banale. Non ve lo consiglio, ma se volete dargli un'occhiata, fate pure. Potrebbe anche piacervi.
Come inizio non è molto eclatante, e infatti non ne ero per niente attratta, ma poi ho deciso di provare. Come si può evincere, all'inizio ci sono molti cliché tipici degli shoujo: quelli della schiavitù, del tipo bello e dispotico e via dicendo. Inoltre la storia nei primi capitoli è molto veloce, ma poi si distende sempre di più, sempre di più. Un manga di 11 volumi poteva essere riassunto in 6.
Con il proseguimento la storia non sembra più tanto banale, ma poi ricade (purtroppo) nello scontato più assoluto.
<b>Attenzione, spoiler!</b> Poi si verrà a sapere che il padre di lui e la madre di lei si sposeranno. E' assolutamente prevedibile che Kayano e Takeru si metteranno insieme, quindi dovranno convivere con il senso di colpa e con la sensazione di aver compiuto incesto: unica cosa alternativa per questo manga. <b>Fine spoiler</b>
Varie sono le tematiche introdotte in seguito, più serie, che potevano essere sviluppate meglio, secondo me. Per non parlare di vari personaggi che spuntano all'improvviso per poi scomparire, che potevano essere caratterizzati meglio, e difatti rimangono quei tipici stereotipi di shoujo da quattro soldi. Insomma, vi è tanta lunghezza e pochi colpi di scena, infatti alcuni capitoli sono veramente noiosi.
Kayano, poi, è insopportabile, piange sempre. Facendo così si rendono le situazioni molto più drammatiche di quello che sono. Sembra che l'autrice l'abbia piazzata lì con il solo scopo di far commuovere. Insomma, un manga non deve riuscire a farti amare i suoi protagonisti? E invece no. Detesto Kayano, mentre Takeru non mi dice assolutamente niente.
Lo stile grafico, invece, è molto particolare. L'autrice è riuscita a creare soprattutto una moltitudine di vestiti diversi per i personaggi.
Sono appassionata di shoujo, e "Akuma de soro" non mi è piaciuto particolarmente, però a volte è riuscito a trasmettere emozioni, per cui gli metto 5. Esso si discosta leggermente dagli altri manga stereotipati, perché questo trasmette gli stessi sentimenti di felicità, di malinconia, di frustrazione dei personaggi. Però mi ha deluso, soprattutto il finale, molto banale. Non ve lo consiglio, ma se volete dargli un'occhiata, fate pure. Potrebbe anche piacervi.
Avrei voluto dare un 10 a questo manga, ma in alcuni momenti è un po' noioso (l'ho letti in inglese e quindi ho fatto un pò di fatica, forse è per questo!).
Comunque lo consiglio a coloro che vogliono leggere un manga non troppo impegnativo, leggero e abbastanza scorrevole. Non ha vicende troppo particolari. La trama infatti è molto semplice, i disegni sono ben realizzati; ad esempio, il fatto che i capelli di Takeru cambino dimostra che l'autrice è è attenta ai dettagli - anche se i vestiti di Takeru sono orribili!
Sono rimasta con il fiato sospeso e devo dire che il finale mi è piaciuto molto. Si vede anche l'evoluzione dei personaggi, maturano, si conoscono meglio. Forse è uno dei pochi manga che sviluppa molto questo lato in maniera un po' più realistica rispetto alla media del genere. Inoltre sebbene lui sia più piccolo di lei, non si nota affatto la differenza di età, anzi!
Non voglio dire di più, lo consiglio.
Comunque lo consiglio a coloro che vogliono leggere un manga non troppo impegnativo, leggero e abbastanza scorrevole. Non ha vicende troppo particolari. La trama infatti è molto semplice, i disegni sono ben realizzati; ad esempio, il fatto che i capelli di Takeru cambino dimostra che l'autrice è è attenta ai dettagli - anche se i vestiti di Takeru sono orribili!
Sono rimasta con il fiato sospeso e devo dire che il finale mi è piaciuto molto. Si vede anche l'evoluzione dei personaggi, maturano, si conoscono meglio. Forse è uno dei pochi manga che sviluppa molto questo lato in maniera un po' più realistica rispetto alla media del genere. Inoltre sebbene lui sia più piccolo di lei, non si nota affatto la differenza di età, anzi!
Non voglio dire di più, lo consiglio.
L'ho letto fino alla fine per disperazione e la tentazione è stata di mettere un 4 sonante, avevo sofferto troppo, alla fine do 5 perché quello che mi è stato suggerito di leggere dopo è stato anche peggio, quindi mi sono resa conto che questa categoria di manga sta colando a picco, quindi i pochi spunti decenti vanno tenuti buoni e far arrancare una quasi sufficienza dove almeno ci sono pregi tecnici è d'obbligo.
La vicenda segue la vita di Kayano, che si ritrova in una situazione esistenziale ai limiti del ridicolo, tuttavia, legalmente parlando, la faccenda è una casistica possibile per quanto rara: sua madre, risposatasi con un uomo avente un figlio adolescente di poco più giovane di lei, la pone nella situazione di avere un fratellastro affascinante ed intrigante, ed essendo i due adolescenti e razionali quanto una macchina dei pop corn i due novelli fratelli finiscono per invaghirsi allegramente.
La trama tocca problemi che di primo acchito sarebbe anche bello veder analizzati ed affrontati dai soggetti in narrazione, ma come vengono trattate tali situazioni lascia a desiderare perché si scade nel ridicolo un po' troppo spesso. Stiamo parlano di giapponesi fino a prova contraria, il loro concetto di "diventare fratelli", ossia fratellastri, è diverso rispetto alla cultura occidentale, molto diverso perché entra in ballo la storia del nome di famiglia - si tiene quello che "conta" di più, quindi non necessariamente quello del padre - inoltre quando si diventa fratelli si è parificati a quelli di sangue in modo più profondo. Qui non viene rappresentato niente di tutto questo, addirittura il padre del protagonista maschile (il diavolo del titolo, Takeru) poco ci manca che stappi una bottiglia quando scopre che il figlio e la quasi figlia hanno una relazione. Le ridicolaggini fioccano, e che i due ragazzi non vengono vessati da chi hanno intorno è davvero assurdo e poco coerente con l'ambientazione giapponese che vive per l'apparenza, non importa se sotto il velo c'è il marciume la maschera deve reggere. Niente di tutto questo appare.
Gli amici di lei, gli amici di lui, i problemi falsamente drammatici infilati dentro in modo un po' troppo scenoso, come il passato drammatico di lui con la madre, un secondo fratello che piove dal cielo e via dicendo, tutto a dir poco assurdo via via che si sguscia dalla fase scolastica a quella pseudo adulta.
Ciliegina sulla torta, la balda eroina nemmeno ha un cambiamento caratteriale significativo, sarà una lagna dall'inizio alla fine, buona da fare schifo, non sa odiare né essere egoista o portare rancore, una santa. Lei accetta di tutto da parte di Takeru (il bello e dannato, di cui sopra) e di fatto accetta tutte le sue egocentriche scelte di vita senza opporsi, il massimo che fa è una frignata.
Voglio dire, se ci si aspetta che a leggere non siano solo undicenni questa storia non tiene, la stessa caratterizzazione dei personaggi non tiene, il protagonista maschile passa dall'introverso, bello e impossibile, al quasi introverso dannato, allo pseudo amante sensibile con sprazzi da introverso con crisi di egocentrismo, e la protagonista resta una frigna senza un minimo di self confidence dalla prima pagina all'ultima.
Francamente vedere che i personaggi non erano come al solito tutti bellissimi ed avevano una progressione di crescita mi ha tratto in inganno, io apprezzo negli autori questa abilità di abbracciare un lasso temporale non insignificante. La protagonista diventa una ragazza graziosa invecchiando, da adolescente è abbastanza anonima, anzi, bruttarella per certi versi, diciamo che nel tratto si vede ben rappresentato in alcuni casi il periodo ingrato dell'adolescenza e questo è notevole; l'invecchiamento è reso molto bene, i personaggi cambiano perché crescono, non restano invariati nei secoli.
Non mi sento di consigliarlo, la trama non solo è schifosamente prevedibile, ma la protagonista avendo la monoreazione (frigna) ammazza veramente la voglia di proseguire la lettura. Un peccato perché l'autrice ha un tratto che sa mostrare non solo bene le espressioni e le personalizzazioni dei personaggi (non sono tutti con lo stampino anzi, tutti ben caratterizzati), ma ha saputo rappresentare il lento ma inesorabile cambiamento che si ha tra adolescenza e fase adulta.
La vicenda segue la vita di Kayano, che si ritrova in una situazione esistenziale ai limiti del ridicolo, tuttavia, legalmente parlando, la faccenda è una casistica possibile per quanto rara: sua madre, risposatasi con un uomo avente un figlio adolescente di poco più giovane di lei, la pone nella situazione di avere un fratellastro affascinante ed intrigante, ed essendo i due adolescenti e razionali quanto una macchina dei pop corn i due novelli fratelli finiscono per invaghirsi allegramente.
La trama tocca problemi che di primo acchito sarebbe anche bello veder analizzati ed affrontati dai soggetti in narrazione, ma come vengono trattate tali situazioni lascia a desiderare perché si scade nel ridicolo un po' troppo spesso. Stiamo parlano di giapponesi fino a prova contraria, il loro concetto di "diventare fratelli", ossia fratellastri, è diverso rispetto alla cultura occidentale, molto diverso perché entra in ballo la storia del nome di famiglia - si tiene quello che "conta" di più, quindi non necessariamente quello del padre - inoltre quando si diventa fratelli si è parificati a quelli di sangue in modo più profondo. Qui non viene rappresentato niente di tutto questo, addirittura il padre del protagonista maschile (il diavolo del titolo, Takeru) poco ci manca che stappi una bottiglia quando scopre che il figlio e la quasi figlia hanno una relazione. Le ridicolaggini fioccano, e che i due ragazzi non vengono vessati da chi hanno intorno è davvero assurdo e poco coerente con l'ambientazione giapponese che vive per l'apparenza, non importa se sotto il velo c'è il marciume la maschera deve reggere. Niente di tutto questo appare.
Gli amici di lei, gli amici di lui, i problemi falsamente drammatici infilati dentro in modo un po' troppo scenoso, come il passato drammatico di lui con la madre, un secondo fratello che piove dal cielo e via dicendo, tutto a dir poco assurdo via via che si sguscia dalla fase scolastica a quella pseudo adulta.
Ciliegina sulla torta, la balda eroina nemmeno ha un cambiamento caratteriale significativo, sarà una lagna dall'inizio alla fine, buona da fare schifo, non sa odiare né essere egoista o portare rancore, una santa. Lei accetta di tutto da parte di Takeru (il bello e dannato, di cui sopra) e di fatto accetta tutte le sue egocentriche scelte di vita senza opporsi, il massimo che fa è una frignata.
Voglio dire, se ci si aspetta che a leggere non siano solo undicenni questa storia non tiene, la stessa caratterizzazione dei personaggi non tiene, il protagonista maschile passa dall'introverso, bello e impossibile, al quasi introverso dannato, allo pseudo amante sensibile con sprazzi da introverso con crisi di egocentrismo, e la protagonista resta una frigna senza un minimo di self confidence dalla prima pagina all'ultima.
Francamente vedere che i personaggi non erano come al solito tutti bellissimi ed avevano una progressione di crescita mi ha tratto in inganno, io apprezzo negli autori questa abilità di abbracciare un lasso temporale non insignificante. La protagonista diventa una ragazza graziosa invecchiando, da adolescente è abbastanza anonima, anzi, bruttarella per certi versi, diciamo che nel tratto si vede ben rappresentato in alcuni casi il periodo ingrato dell'adolescenza e questo è notevole; l'invecchiamento è reso molto bene, i personaggi cambiano perché crescono, non restano invariati nei secoli.
Non mi sento di consigliarlo, la trama non solo è schifosamente prevedibile, ma la protagonista avendo la monoreazione (frigna) ammazza veramente la voglia di proseguire la lettura. Un peccato perché l'autrice ha un tratto che sa mostrare non solo bene le espressioni e le personalizzazioni dei personaggi (non sono tutti con lo stampino anzi, tutti ben caratterizzati), ma ha saputo rappresentare il lento ma inesorabile cambiamento che si ha tra adolescenza e fase adulta.
Le prime pagine del primo volumetto di questo manga non mi erano piaciute più di tanto. Il protagonista maschile all'inizio è uno sbruffone antipatico: inizia con trattare la povera Kayano come una schiavetta, e poi dopo un certo evento che non spoilero, puff, questa storia della schiavetta sparisce nel nulla. Mah, è una cosa che mi ha perplessa non poco. La storia di per sé è molto carina (io amo gli shoujo) e ad ogni volumetto c'è sempre un colpo di scena che fa venir voglia di leggere tutti i volumetti di seguito. Non sto qui a scrivere il riassunto della storia perché ormai in molti l'hanno raccontata, potrei solo dire le mie impressioni.
La storia non è proprio originalissima, ma questo intrigo tra i due mi è piaciuto parecchio (mi è anche piaciuto il fatto che in questo manga non c'erano scene erotiche come in molti manga shoujo). Un'altra cosa che mi è piaciuta è che il protagonista ha diverse pettinature in tutto il manga (a volte pensavo non fosse nemmeno lui!) e questo dà un bel punto in più.
La nota dolente è il carattere di Kayano: ma quant'è piagnona? Piange veramente per TUTTO, per qualsiasi cosa. Sarà anche una ragazza sensibile ma non è possibile piangere per minimi dettagli. Poi non trovo realistico il fatto che lei non serba rancore per nessuno e che, anzi, aiuti gli altri. <b>[ATTENZIONE SPOILER]</b> Addirittura non ne dice quattro a Takeru quando 'sto qui, dopo le premure della ragazza, le dice di non rompere e di lasciarlo in pace. <b>[FINE SPOILER]</b>
Tutto sommato è un manga che consiglio se amate il genere. Gli do 9 solo perché non mi piace molto il carattere piagnone della ragazza.
La storia non è proprio originalissima, ma questo intrigo tra i due mi è piaciuto parecchio (mi è anche piaciuto il fatto che in questo manga non c'erano scene erotiche come in molti manga shoujo). Un'altra cosa che mi è piaciuta è che il protagonista ha diverse pettinature in tutto il manga (a volte pensavo non fosse nemmeno lui!) e questo dà un bel punto in più.
La nota dolente è il carattere di Kayano: ma quant'è piagnona? Piange veramente per TUTTO, per qualsiasi cosa. Sarà anche una ragazza sensibile ma non è possibile piangere per minimi dettagli. Poi non trovo realistico il fatto che lei non serba rancore per nessuno e che, anzi, aiuti gli altri. <b>[ATTENZIONE SPOILER]</b> Addirittura non ne dice quattro a Takeru quando 'sto qui, dopo le premure della ragazza, le dice di non rompere e di lasciarlo in pace. <b>[FINE SPOILER]</b>
Tutto sommato è un manga che consiglio se amate il genere. Gli do 9 solo perché non mi piace molto il carattere piagnone della ragazza.
Lui, il diavolo è uno shoujo composto da 11 volumi che ha come protagonista Kayano, dolce e ingenua ragazza del liceo che ben presto, come anticipa lo stesso titolo, si troverà a fare i conti con un vero e proprio diavolo.
Innamorata di Yuichi, un ragazzo che frequenta la sua stessa scuola, la ragazza prende finalmente in mano tutto il suo coraggio, non senza un considerevole aiuto da parte delle amiche, e decide di dichiararsi. La sfortuna vuole però che, oltre a ingenua, la ragazza sia anche un po’ tontolona e così la sua lettera d’amore cade nelle mani più sbagliate che ci potessero essere. Già, sto proprio parlando di quel principe demoniaco di Takeru, affascinante, ricattatore e malizioso che costringerà la piccola Kayano ad eseguire ogni suo piccolo capriccio. La ragazza d’altra parte non ha scelta, poiché Takeru potrebbe rivelare a tutta la scuola i sentimenti che nutre per Yuichi. Nonostante ciò, quando le richieste del suo ricattatore divengono insopportabili, lei decide di ribellarsi, accorgendosi subito dopo del suo grande sbaglio…
Nel frattempo sua madre decide di risposarsi, e invita il papabile futuro marito con figlio a cena. Kayano però non si sarebbe mai e poi mai aspettata un tipo del genere...
Per quanto riguarda la trama non si può dire che questa sia eccezionalmente innovativa, ma il modo romantico e pieno d’imprevisti con il quale si svolge, rende molto piacevole la lettura del manga. Riprendendo un tema già sviluppato da precedenti autori, Mitsuba Takanashi, crea una storia dove le lettrici possono essere facilmente soddisfatte da una tenerezza e un romanticismo semplice e un po’ struggente. Le emozioni infatti, per quanto elementari, non mancheranno affatto.
Anche per quanto riguarda i disegni, Mitsuba Takanashi ci mostra una buona mano, e un repertorio di personaggi ben distinguibili graficamente, ma anche dai caratteri ben marcati. La mangaka è capace di creare un Takeru che varia da espressioni dolcissime a quelle più seducenti e selvagge, e una Kayano che, sempre in lacrime (è davvero irritante certe volte), è in grado in egual misura di mostrarci la sua forza interiore. Qualche dubbio sorge forse per quanto riguarda l’estetica, i personaggi non hanno infatti il minimo gusto nel vestire.
Inoltre c'è anche da sottolineare il fatto che con il proseguire delle vicende queste tendono a diventare ripetitive e facilmente prevedibili. Una serie insomma nel complesso carina, ma dalla quale ci si può aspettare solo risultati lineari alla fine per niente inattesi.
Innamorata di Yuichi, un ragazzo che frequenta la sua stessa scuola, la ragazza prende finalmente in mano tutto il suo coraggio, non senza un considerevole aiuto da parte delle amiche, e decide di dichiararsi. La sfortuna vuole però che, oltre a ingenua, la ragazza sia anche un po’ tontolona e così la sua lettera d’amore cade nelle mani più sbagliate che ci potessero essere. Già, sto proprio parlando di quel principe demoniaco di Takeru, affascinante, ricattatore e malizioso che costringerà la piccola Kayano ad eseguire ogni suo piccolo capriccio. La ragazza d’altra parte non ha scelta, poiché Takeru potrebbe rivelare a tutta la scuola i sentimenti che nutre per Yuichi. Nonostante ciò, quando le richieste del suo ricattatore divengono insopportabili, lei decide di ribellarsi, accorgendosi subito dopo del suo grande sbaglio…
Nel frattempo sua madre decide di risposarsi, e invita il papabile futuro marito con figlio a cena. Kayano però non si sarebbe mai e poi mai aspettata un tipo del genere...
Per quanto riguarda la trama non si può dire che questa sia eccezionalmente innovativa, ma il modo romantico e pieno d’imprevisti con il quale si svolge, rende molto piacevole la lettura del manga. Riprendendo un tema già sviluppato da precedenti autori, Mitsuba Takanashi, crea una storia dove le lettrici possono essere facilmente soddisfatte da una tenerezza e un romanticismo semplice e un po’ struggente. Le emozioni infatti, per quanto elementari, non mancheranno affatto.
Anche per quanto riguarda i disegni, Mitsuba Takanashi ci mostra una buona mano, e un repertorio di personaggi ben distinguibili graficamente, ma anche dai caratteri ben marcati. La mangaka è capace di creare un Takeru che varia da espressioni dolcissime a quelle più seducenti e selvagge, e una Kayano che, sempre in lacrime (è davvero irritante certe volte), è in grado in egual misura di mostrarci la sua forza interiore. Qualche dubbio sorge forse per quanto riguarda l’estetica, i personaggi non hanno infatti il minimo gusto nel vestire.
Inoltre c'è anche da sottolineare il fatto che con il proseguire delle vicende queste tendono a diventare ripetitive e facilmente prevedibili. Una serie insomma nel complesso carina, ma dalla quale ci si può aspettare solo risultati lineari alla fine per niente inattesi.
In Italia "Akuma De Soro" di Mitsuba Takanashi, è conosciuto come "Lui, il diavolo!", anche se la traduzione corretta è "Il diavolo esiste", ma la Star Comics non poteva pubblicarlo con un titolo del genere... già la scorretta traduzione è un programma.
L'ho letto solo perché mia sorella ha tutti gli undici volumetti, e sia lei che un'amica mi hanno riempito la testa di "Bellissimo, fantastico, un opera eccezionale", e anche se non è proprio il mio genere l'ho letto. I commenti positivi forse mi hanno caricata troppo, ma alla fine è stata una delusione davvero enorme.
I disegni di questa autrice non mi piacciono affatto, si vede a primo impatto che l'autrice non ha studiato anatomia per niente, i disegni sono forzati, sporchi, in alcune tavole i personaggi sembrano strabici, e l'ordine delle vignette spesso è confusionario.
Ma fosse il tratto non ci sarebbero problemi. La storia è scontata, ripetitiva, non colpisce per niente e sembra quasi uno spunto dal più meritevole Marmalade Boy. Continui problemi, aggiunte di personaggi principali e secondari ogni 2-3 volumetti, mi sembra solo un modo per "allungare il brodo".
Non mi è rimasto niente di questo manga, non trasmette nemmeno la voglia di leggerlo. Io che li avevo tutti a portata di mano ho fatto trascorrere anche settimane tra la lettura di un tankbon e l'altro, proprio perché non c'era niente che spingesse a voler aprire subito il successivo, e qualche volta sono anche andata a vedere la fine del tankbon prima dato che ogni finale è talmente interessante che ti fa rimanere impressa ogni cosa.
La storia è un tipico shojo per ragazzine, che fa felici e contenti tutti.
La protagonista Kayano sta sempre a piangere per tutto, soffre per ogni stupidaggine, è buona verso tutti (anche con chi vuole rubarle Takeru, e la tratta malissimo) e si fa abbindolare da chiunque. Takeru è un playboy, può fare quello che gli pare tanto è il figlio del preside della scuola, ha una folta schiera di belle ragazze che gli vanno dietro, ma si innamora di una ragazzina complessata. I vari personaggi secondari, come gli amici di Takeru, la migliore amica Rika (innamorata non ricambiata di Takeru dalle elementari), il capitano della squadra di pallavolo e le amiche di Kayano fanno da cornice a tutta la storia, comparendo solo per fa guai o dare consigli a Kayano, sempre in lacrime.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Ogni tanto spunta qualcuno, tipo il fratello adottivo di Takeru, che la tira per le lunghe per almeno 3 volumi, finché Kayano non fa riavvicinare lui e Takeru. Poi spunta uno dei personaggi peggiori, più odiosi e inutili del manga, la piccola principessina Rumi. La promessa sposa di Takeru (a lui non glie ne frega nulla e la respinge e tratta male dalla prima volta) dato che la nonna di Takeru fa promesse di matrimonio senza chiedere nulla. Kayano coi suoi complessi quasi aiuta Rumi, ma anche lei si rende contro, dopo almeno due tankbon in cui rovina la vita ai personaggi e al lettore, che Takeru ama solo Kayano. Verso la fine spunta pure la mammina di Takeru, che non lo ha cercato per più di 10 ani e avanza pretese di portarlo in Italia, e lui, furbo, ci va perché deve riallacciare i rapporti con lei.
I genitori di Takeru e Kayano si sposano e hanno anche un bambino, fratello di Takeru e Kayano, una specie di peste che vive per la sorella. Tutto va a finire nel migliore dei modi, nessuno rimane scontento e tipico finale da shojo manga "l'amore trionfa su tutto!".
<b>[Fine spoiler.]</b>
Insomma, se vi va di leggere qualcosa di lungo, scontato, allungato e riallungato fino all'esasperazione, Akuma De Soro va benissimo.
Gli do un sei (la sufficienza) per due motivi: l'autrice prende spunto per il look di Takeru da Hide, cantante giapponese degli X Japan, famosissimo in Giappone e un'icona musicale e di stile, e quindi fa sì che anche i ragazzi europei abbiano modo di incuriosirsi e di conoscere la cultura attuale giapponese, e poi perché sono certa che questo manga, sviluppato in un altro modo e con una trama meno scontata, sarebbe potuto essere veramente interessante. Comunque non va oltre il 6.
L'ho letto solo perché mia sorella ha tutti gli undici volumetti, e sia lei che un'amica mi hanno riempito la testa di "Bellissimo, fantastico, un opera eccezionale", e anche se non è proprio il mio genere l'ho letto. I commenti positivi forse mi hanno caricata troppo, ma alla fine è stata una delusione davvero enorme.
I disegni di questa autrice non mi piacciono affatto, si vede a primo impatto che l'autrice non ha studiato anatomia per niente, i disegni sono forzati, sporchi, in alcune tavole i personaggi sembrano strabici, e l'ordine delle vignette spesso è confusionario.
Ma fosse il tratto non ci sarebbero problemi. La storia è scontata, ripetitiva, non colpisce per niente e sembra quasi uno spunto dal più meritevole Marmalade Boy. Continui problemi, aggiunte di personaggi principali e secondari ogni 2-3 volumetti, mi sembra solo un modo per "allungare il brodo".
Non mi è rimasto niente di questo manga, non trasmette nemmeno la voglia di leggerlo. Io che li avevo tutti a portata di mano ho fatto trascorrere anche settimane tra la lettura di un tankbon e l'altro, proprio perché non c'era niente che spingesse a voler aprire subito il successivo, e qualche volta sono anche andata a vedere la fine del tankbon prima dato che ogni finale è talmente interessante che ti fa rimanere impressa ogni cosa.
La storia è un tipico shojo per ragazzine, che fa felici e contenti tutti.
La protagonista Kayano sta sempre a piangere per tutto, soffre per ogni stupidaggine, è buona verso tutti (anche con chi vuole rubarle Takeru, e la tratta malissimo) e si fa abbindolare da chiunque. Takeru è un playboy, può fare quello che gli pare tanto è il figlio del preside della scuola, ha una folta schiera di belle ragazze che gli vanno dietro, ma si innamora di una ragazzina complessata. I vari personaggi secondari, come gli amici di Takeru, la migliore amica Rika (innamorata non ricambiata di Takeru dalle elementari), il capitano della squadra di pallavolo e le amiche di Kayano fanno da cornice a tutta la storia, comparendo solo per fa guai o dare consigli a Kayano, sempre in lacrime.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Ogni tanto spunta qualcuno, tipo il fratello adottivo di Takeru, che la tira per le lunghe per almeno 3 volumi, finché Kayano non fa riavvicinare lui e Takeru. Poi spunta uno dei personaggi peggiori, più odiosi e inutili del manga, la piccola principessina Rumi. La promessa sposa di Takeru (a lui non glie ne frega nulla e la respinge e tratta male dalla prima volta) dato che la nonna di Takeru fa promesse di matrimonio senza chiedere nulla. Kayano coi suoi complessi quasi aiuta Rumi, ma anche lei si rende contro, dopo almeno due tankbon in cui rovina la vita ai personaggi e al lettore, che Takeru ama solo Kayano. Verso la fine spunta pure la mammina di Takeru, che non lo ha cercato per più di 10 ani e avanza pretese di portarlo in Italia, e lui, furbo, ci va perché deve riallacciare i rapporti con lei.
I genitori di Takeru e Kayano si sposano e hanno anche un bambino, fratello di Takeru e Kayano, una specie di peste che vive per la sorella. Tutto va a finire nel migliore dei modi, nessuno rimane scontento e tipico finale da shojo manga "l'amore trionfa su tutto!".
<b>[Fine spoiler.]</b>
Insomma, se vi va di leggere qualcosa di lungo, scontato, allungato e riallungato fino all'esasperazione, Akuma De Soro va benissimo.
Gli do un sei (la sufficienza) per due motivi: l'autrice prende spunto per il look di Takeru da Hide, cantante giapponese degli X Japan, famosissimo in Giappone e un'icona musicale e di stile, e quindi fa sì che anche i ragazzi europei abbiano modo di incuriosirsi e di conoscere la cultura attuale giapponese, e poi perché sono certa che questo manga, sviluppato in un altro modo e con una trama meno scontata, sarebbe potuto essere veramente interessante. Comunque non va oltre il 6.
Sublime! Anche se i disegni non sono tra i miei preferiti, la storia è davvero emozionante! Kayano sembra una ragazza fragile ma nasconde in sé una gran forza, e soprattutto è sempre disposta ad aiutare gli altri anche a costo di mettere i suoi sentimenti da parte. Takeru, da parte sua, sembra un ragazzino viziato e presuntuoso, ma si dimostrerà una persona protettiva e sensibile. Lo Consiglio assolutamente!
La protagonista di questa commedia romantica è la diciassettenne Kayano Saito, ragazza piuttosto ingenua e piagnucolona.
Un giorno, all'uscita da scuola, decide di dichiarare il suo amore a Kamijo, il capitano del club di basket, con una lettera che non riuscirà a consegnare a causa della sua sbadataggine. Ironia della sorte vuole che la lettera capiti nelle mani del figlio del preside, ovvero Takeru Edogawa. Il ragazzo è pronto a riscattare la malcapitata avvisandola che, se non avesse ubbidito ai suoi ordini, non si sarebbe fatto scrupoli a pubblicare la sua lettera d'amore sui muri della scuola. Non avendo altre chance, Kayano si vede costretta ad accettare l'accordo anche se a malincuore. Ma le disgrazie non finiscono qui…
In seguito si appura che il perfido figlio del preside diventerà il fratellastro della protagonista, che incredula non riesce a convincesi della scelta improvvisa della madre, da anni rimasta vedova, di sposarsi proprio col preside del suo liceo: inizia l'era dell'incubo! Di fronte a Kayano appare un vero e proprio diavolo (Akuma in giapponese significa appunto diavolo)! Per la gioia di lui, e per la sofferenza di lei, i due cominceranno a convivere assieme sotto lo stesso tetto come una comune famiglia. Peccato che col tempo, Kayano, si invaghisce sempre di più del suo perfido fratellastro… Cosa succederà ora che la protagonista ha scoperto i suoi veri sentimenti? Il suo rapporto con Takeru durerà o è destinata a finire presto?
Dalle premesse, “Lui il diavolo”, non presenta di certo una sceneggiatura originale. La convivenza forzata, l'amore imprevisto, il riscatto, il rivale d'amore sono temi abbastanza usati negli shojo manga; eppure Akuma de soro riesce comunque a catturare l'attenzione dei lettori malgrado questi tipici cliché. Fortunatamente la coppia Kayano-Takeru si formerà ben presto, in modo così da non perdersi troppo nel classico triangolo amoroso preannunciato agli inizi.
I primi volumi del manga risultano divertenti e leggeri per poi passare a metà serie sul lato drammatico. Ecco, il difetto arriva esattamente in questo punto. La trama mi è parsa più pesante e tediosa rispetto alla prima parte del manga; ho avuto l'impressione che nella seconda parte si è concentrati troppo sulle paranoie di lei e sull'analisi della situazione famigliare: la paura di essere scoperta dai genitori per questo amore “sbagliato”, l'insicurezza di portare avanti la relazione con Takeru, la voglia di sapere il passato oscuro del ragazzo, la solitudine di tenersi tutto dentro e non poter dire nulla alla madre alla quale vuole un sacco di bene… insomma, mi pare molto calcato o addirittura esagerato in alcuni pezzi.
Per quanto riguarda i personaggi, il più interessante è senz'altro Takeru Edogawa: personaggio carismatico e di forte presenza scenica sia dal punto di vista grafico che psicologico. Il ragazzo “bello e dannato” colpisce sempre le lettrici shojo, se poi ci aggiungiamo il lato dolce e fragile del protagonista, diventa un personaggio perfetto in tutto e per tutto!
Una curiosità riguardo il personaggio in questione: la Takanashi si è ispirata al cantante Hide della rock band chiamata X Japan per creare la figura di Takeru. Lo si può notare in certi suoi free talk dove ne parla spesso e volentieri.
Il tratto dell'autrice appare abbastanza originale: accattivante, impreciso all'inizio e più proporzionato alla fine. Grande attenzione viene rivolto all'abbigliamento e alla moda in generale, in particolare emerge lo stile punk.
In definita promuovo questo titolo per i primi 5 volumi, davvero intriganti e carini, mentre boccio gli ultimi albi in quanto potevano essere gestite molto meglio.
Un giorno, all'uscita da scuola, decide di dichiarare il suo amore a Kamijo, il capitano del club di basket, con una lettera che non riuscirà a consegnare a causa della sua sbadataggine. Ironia della sorte vuole che la lettera capiti nelle mani del figlio del preside, ovvero Takeru Edogawa. Il ragazzo è pronto a riscattare la malcapitata avvisandola che, se non avesse ubbidito ai suoi ordini, non si sarebbe fatto scrupoli a pubblicare la sua lettera d'amore sui muri della scuola. Non avendo altre chance, Kayano si vede costretta ad accettare l'accordo anche se a malincuore. Ma le disgrazie non finiscono qui…
In seguito si appura che il perfido figlio del preside diventerà il fratellastro della protagonista, che incredula non riesce a convincesi della scelta improvvisa della madre, da anni rimasta vedova, di sposarsi proprio col preside del suo liceo: inizia l'era dell'incubo! Di fronte a Kayano appare un vero e proprio diavolo (Akuma in giapponese significa appunto diavolo)! Per la gioia di lui, e per la sofferenza di lei, i due cominceranno a convivere assieme sotto lo stesso tetto come una comune famiglia. Peccato che col tempo, Kayano, si invaghisce sempre di più del suo perfido fratellastro… Cosa succederà ora che la protagonista ha scoperto i suoi veri sentimenti? Il suo rapporto con Takeru durerà o è destinata a finire presto?
Dalle premesse, “Lui il diavolo”, non presenta di certo una sceneggiatura originale. La convivenza forzata, l'amore imprevisto, il riscatto, il rivale d'amore sono temi abbastanza usati negli shojo manga; eppure Akuma de soro riesce comunque a catturare l'attenzione dei lettori malgrado questi tipici cliché. Fortunatamente la coppia Kayano-Takeru si formerà ben presto, in modo così da non perdersi troppo nel classico triangolo amoroso preannunciato agli inizi.
I primi volumi del manga risultano divertenti e leggeri per poi passare a metà serie sul lato drammatico. Ecco, il difetto arriva esattamente in questo punto. La trama mi è parsa più pesante e tediosa rispetto alla prima parte del manga; ho avuto l'impressione che nella seconda parte si è concentrati troppo sulle paranoie di lei e sull'analisi della situazione famigliare: la paura di essere scoperta dai genitori per questo amore “sbagliato”, l'insicurezza di portare avanti la relazione con Takeru, la voglia di sapere il passato oscuro del ragazzo, la solitudine di tenersi tutto dentro e non poter dire nulla alla madre alla quale vuole un sacco di bene… insomma, mi pare molto calcato o addirittura esagerato in alcuni pezzi.
Per quanto riguarda i personaggi, il più interessante è senz'altro Takeru Edogawa: personaggio carismatico e di forte presenza scenica sia dal punto di vista grafico che psicologico. Il ragazzo “bello e dannato” colpisce sempre le lettrici shojo, se poi ci aggiungiamo il lato dolce e fragile del protagonista, diventa un personaggio perfetto in tutto e per tutto!
Una curiosità riguardo il personaggio in questione: la Takanashi si è ispirata al cantante Hide della rock band chiamata X Japan per creare la figura di Takeru. Lo si può notare in certi suoi free talk dove ne parla spesso e volentieri.
Il tratto dell'autrice appare abbastanza originale: accattivante, impreciso all'inizio e più proporzionato alla fine. Grande attenzione viene rivolto all'abbigliamento e alla moda in generale, in particolare emerge lo stile punk.
In definita promuovo questo titolo per i primi 5 volumi, davvero intriganti e carini, mentre boccio gli ultimi albi in quanto potevano essere gestite molto meglio.
Uno shoujo decisamente carino, divertente e a tratti appassionante. La storia è abbastanza "classica" anche se alcuni colpi di scena la rendono coinvolgente. Molto belli i disegni!
Anche i risvolti psicologici de protagonisti, sopratutto Takeru che è il più "difficile" ad aprirsi (infatti fa impazzire la povera Kayano che non capisce cosa prova in realtà), rendono il manga piacevole e coinvolgente.
La storia parla di due ragazzi (Kayano e Takeru appunto)
che frequentano la stessa scuola. Takeru viene definito "il diavolo" per i suoi modi bruschi e il suo carattere apparentemente intrattabile. Solo chi lo conosce bene, come i suoi amici, sa in realtà come dietro questa sua durezza si nasconda un ragazzo buono con una situazione familiare complicata, che gli provoca disagi anche nelle altre relazioni. Kayano quasi da subito coglie quest'essenza di Takeru e per questo se ne innamora. Tra complicazioni familiari (i due diventeranno fratellastri), amici che si mettono in mezzo, rivali vecchi e nuovi, si snoda questa storia d'amore. Un manga simpatico e carino che può risultare avvincente e piacevole a chi non ha troppe pretese. Consigliato!
Anche i risvolti psicologici de protagonisti, sopratutto Takeru che è il più "difficile" ad aprirsi (infatti fa impazzire la povera Kayano che non capisce cosa prova in realtà), rendono il manga piacevole e coinvolgente.
La storia parla di due ragazzi (Kayano e Takeru appunto)
che frequentano la stessa scuola. Takeru viene definito "il diavolo" per i suoi modi bruschi e il suo carattere apparentemente intrattabile. Solo chi lo conosce bene, come i suoi amici, sa in realtà come dietro questa sua durezza si nasconda un ragazzo buono con una situazione familiare complicata, che gli provoca disagi anche nelle altre relazioni. Kayano quasi da subito coglie quest'essenza di Takeru e per questo se ne innamora. Tra complicazioni familiari (i due diventeranno fratellastri), amici che si mettono in mezzo, rivali vecchi e nuovi, si snoda questa storia d'amore. Un manga simpatico e carino che può risultare avvincente e piacevole a chi non ha troppe pretese. Consigliato!
Che delusione questo manga. Avevo letto le varie recensioni e spinta dai commenti più che positivi l'ho comprato. Banale, banale, banale. Un classicissimo shoujo manga, all'inizio già avevo capito come sarebbe terminato. Ormai gli shoujo di oggi si somigliano fin troppo l'un l'altro, ed è davvero un peccato. I disegni sono carini, questo è indubbio ma la storia è trita e ritrita. Peccato, peccato davvero perchè credevo di poter leggere qualcosa di fresco ed originale ma purtroppo non è stato così. Non voglio dire con questo che non mi abbia emozionato in alcuni frangenti, o che non mi abbia "preso" però non mi ha minimamente sorpreso.
Probabilmente mi aspettavo troppo, credo che manga come Fushigi Yugi, Ransie, Proteggi la Mia Terra e Fruits Basket non ne faranno più.
Lo consiglio forse alle adolescenti che iniziano ad avvicinarsi al mondo dei manga, ma per me che ho letto e riletto migliaia di manga, questo non rimarrà nemmeno nei miei ricordi.
Probabilmente mi aspettavo troppo, credo che manga come Fushigi Yugi, Ransie, Proteggi la Mia Terra e Fruits Basket non ne faranno più.
Lo consiglio forse alle adolescenti che iniziano ad avvicinarsi al mondo dei manga, ma per me che ho letto e riletto migliaia di manga, questo non rimarrà nemmeno nei miei ricordi.
Bellissimo! Questo shoujo lo consiglio davvero a tutti, anche agli amanti di generi differenti di manga!
L'unica cosa che non mi piace del tutto è il disegno, infatti inizialmente ne sono rimasta delusa, ma poi, già dopo dieci minuti, gli ci ho fatto l'abitudine a questo stile disegnativo, e non mi è sembrato poi tanto brutto. Molto piacevoli anche i personaggi, specialmente i protagonisti... ovviamente.
Lui, il diavolo; Manga consigliato a tutti, da non perdere.
L'unica cosa che non mi piace del tutto è il disegno, infatti inizialmente ne sono rimasta delusa, ma poi, già dopo dieci minuti, gli ci ho fatto l'abitudine a questo stile disegnativo, e non mi è sembrato poi tanto brutto. Molto piacevoli anche i personaggi, specialmente i protagonisti... ovviamente.
Lui, il diavolo; Manga consigliato a tutti, da non perdere.
Uno dei migliori shoujo che abbia letto. La storia inizia con uno dei personaggi maschili che più ha colpito la fantasia di noi ragazze, grazie anche al personaggio a cui si ispira, il compianto Hide. Ricordo che alla fine del primo numero, lo rilessi numerose volte, aspettando con ansia il numero successivo, e così è stato per gli altri volumetti. La storia in sé potrebbe essere banale e già vista, non fosse che è sviluppata in maniera da risultare del tutto nuova. La caratterizzazione dei personaggi è ottima, e risulta facile affezionarsi non soltanto ai protagonisti, ma anche a numerosi personaggi secondari, il che non è sicuramente una cosa comune. L'unica cosa che non mi ha pienamente soddisfatta, è la differenza che si riscontra spesso nei disegni da una vignetta all'altra, soprattutto per quanto riguarda il personaggio di Takeru. Tirando le somme, lo consiglio veramente a tutti gli amanti degli shoujo (e non).
Leggendo qua e là ho notato che molti dicono che Lui il Diavolo è il classico shoujo ambientato a scuola... ok, è vero, ma tutti gli shoujo sono cosi!
Comunque questo è sicuramente il mio manga preferito; in realtà non ne ho letti molti, ma questo mi ha colpito particolarmente. Io sinceramente in un manga non cerco l'originalità (anche se Akuma de Soro secondo me è originale) ma cerco una storia bella, dove i personaggi non sono pesanti (caratterialmente parlando) e dove i disegni sono gradevoli. Mi ha colpito soprattutto Takeru (si l'ammetto è fighissimo) ma non solo perché è bello, ma perché adoro il suo carattere. Anche quello di Kayano mi piace, sembra cosi debole, ma in realtà è più forte di quanto si pensi.
Questo manga l'ho trovato divertente, soprattutto nei primi volumi. Riguardo al disegno, all'inizio erano belli, ma poi sono migliorati ulteriormente!
La storia non l'ho trovata affatto noiosa, non c'è stata una pagina che ho saltato (cosa che mi capita spesso nei manga che leggo) perché questa quando inizia ti prende e non ti lascia più. Sono riuscita ad immedesimarmi completamente nei personaggi, ridendo e soffrendo insieme a loro (quante lacrime ho lasciato su questo manga), anche se rimpiango la scarsità di scene romantiche... nel complesso non si sono baciati poi così tante molte come sinceramente speravo (si, amo i baci e gli abbracci che Takeru dà a Kayano), ma non la trovo una cosa così grave. Forse l'unica e vera pecca è il finale, io avrei terminato il manga nel volume nove. Anche perché mi ha fatto soffrire cosi tanto... Dovrebbero esserci molte piu storie cosi e magari ragazzi reali come Takeru!
Riguardo il telefilm, vorrei precisare che il dorama è stato pubblicato all'insaputa dell'autrice! L'ha scritto nel volume 8 di Crismon Hero, ciò significa che ne è venuta a conoscenza molto tardi!
Comunque questo è sicuramente il mio manga preferito; in realtà non ne ho letti molti, ma questo mi ha colpito particolarmente. Io sinceramente in un manga non cerco l'originalità (anche se Akuma de Soro secondo me è originale) ma cerco una storia bella, dove i personaggi non sono pesanti (caratterialmente parlando) e dove i disegni sono gradevoli. Mi ha colpito soprattutto Takeru (si l'ammetto è fighissimo) ma non solo perché è bello, ma perché adoro il suo carattere. Anche quello di Kayano mi piace, sembra cosi debole, ma in realtà è più forte di quanto si pensi.
Questo manga l'ho trovato divertente, soprattutto nei primi volumi. Riguardo al disegno, all'inizio erano belli, ma poi sono migliorati ulteriormente!
La storia non l'ho trovata affatto noiosa, non c'è stata una pagina che ho saltato (cosa che mi capita spesso nei manga che leggo) perché questa quando inizia ti prende e non ti lascia più. Sono riuscita ad immedesimarmi completamente nei personaggi, ridendo e soffrendo insieme a loro (quante lacrime ho lasciato su questo manga), anche se rimpiango la scarsità di scene romantiche... nel complesso non si sono baciati poi così tante molte come sinceramente speravo (si, amo i baci e gli abbracci che Takeru dà a Kayano), ma non la trovo una cosa così grave. Forse l'unica e vera pecca è il finale, io avrei terminato il manga nel volume nove. Anche perché mi ha fatto soffrire cosi tanto... Dovrebbero esserci molte piu storie cosi e magari ragazzi reali come Takeru!
Riguardo il telefilm, vorrei precisare che il dorama è stato pubblicato all'insaputa dell'autrice! L'ha scritto nel volume 8 di Crismon Hero, ciò significa che ne è venuta a conoscenza molto tardi!
Questo manga è uno shojo ambientato in ambito scolastico (ma va?) in cui i due protagonisti si innamorano (ma va?) e, dopo aver superato molteplici problemi adolescenziali (ma va?), vivono per sempre felici e contenti (ma va?). Nonostante le numerose banalità, i disegni sono molto belli (specialmente le cover) e il protagonista maschile azzeccato. Cioè, cosa c'è di più cool di un ragazzo figo, teppista ma dal cuore tenero, che nasconde i suoi veri sentimenti, che ti fa penare, ma che alla fine è tutto zucchero? ^__^ Scherzi a parte, anche se la protagonista mi fa venire il nervoso, è uno shojo carino, non impegnativo, senza pretese. Se non vi siete stancati della commedia scolastica leggetelo! ;)
E' uno dei miei preferiti. Lui mi affascina da impazzire, il ragazzo problematico, affascinante e inizialmente violento, che cambia anche grazie all'intervento di lei, timida ma anche coraggiosa da far paura... caspita vorrei avere un briciolo della sua forza! La storia la trovo molto simpatica e neanche noiosa come invece succede spesso, quando manga simili finiscono nel banale e nella ripetizione... la storia segue un filo logico, ed i disegni sono molto carini... non eccezionali ma molto buoni soprattutto negli ultimi... di certo da non perdere per chi come me adora queste storie d'amore complicate!
Non griderò al capolavoro, ma questo manga merita. E' la storia di un fratello e sorella acquisiti, che ovviamente si innamorano e devono affrontare il solito miliardo di problemi (l'insicurezza di lei, il rispetto per il legame dei genitori, le spasimanti di lui, il viaggio in Italia di lui per recuperare il rapporto con la madre), ma che chiaramente risolvono. A parte il tratto grafico notevole e lo stile inconfondibile dell'autrice, siamo davanti a una storia carina, ben scritta e molto scorrevole, con tanto di immancabile sfilata shojo di ragazzi strabellissimi (uno su tutti il protagonista maschile, ispirato al cantante giapponese Hyde).
Sebbene cada nel banale più di una volta, questo manga ha anche molti aspetti positivi: primo fra tutti la splendida caraterizzazione del protagonista maschile, che lo fa ricordare a lungo... secondo, i disegni; l'autrice ha uno stile molto bello! Inoltre il finale non è scontato come si può pensare. Molto carino da leggere!!
Premetto subito che di questo manga, ho sentito solo lodi e stralodi; la maggior parte delle persone che conosco, l'hanno trovato bellissimo.
La verità è che a me non è piaciuto granché; o meglio, l'ho finito, quindi proprio pena non mi ha fatto, ma, ecco, non l'ho trovato questo grande capolavoro.
Questo manga è uno shoujo; e per chi avesse letto anche solo UNO shoujo, saprebbe cosa questo implica: lui e lei (o uno dei due), ha un passato oscuro, tormentato e l'altro finisce sempre per aiutarlo; spunta sempre uno o una ( o tutti e due) che si innamorano dell'altro, mentre stanno insieme, e questo rischia di incrinare il loro amore. Fortuna che il bene trionfa sempre.
La novità di questo manga, e penso che sia questo a portarlo ad essere considerato un capolavoro, è che i due protagonisti di questa storia, sono fratelli. Non proprio di sangue, ma la madre di lei e il padre di lui si sposano. I due ragazzi, qundi, sentono il peso di questa situazione: non vogliono rovinare il rapporto dei loro genitori, ma hanno paura che, se la verità uscisse a galla, qualcosa tra loro si rovinerebbe e non sarebbero più uan famiglia felice. Ed è questo il filo conduttore di tutto il manga, l'elemento innotavio della storia.
Che poi, di innovativo questo ha ben poco, visto che da Angel Sanctuary in poi, il tema dell'investo è diventato un altro cliché usato e abusato, e le storie malamente costruite.
A livello grafico, non è neanche questo grande capolavoro, secondo me, anzi, inizia a diventare molto più bello negli ultimi volumi, quando lo stile dell'autrice ha una strana impennata.
Per concludere? Amate lo shoujo, i cliqué e le storie tormentate, da incesti e amori impossibili? Bene, questo manga fa per voi!
La verità è che a me non è piaciuto granché; o meglio, l'ho finito, quindi proprio pena non mi ha fatto, ma, ecco, non l'ho trovato questo grande capolavoro.
Questo manga è uno shoujo; e per chi avesse letto anche solo UNO shoujo, saprebbe cosa questo implica: lui e lei (o uno dei due), ha un passato oscuro, tormentato e l'altro finisce sempre per aiutarlo; spunta sempre uno o una ( o tutti e due) che si innamorano dell'altro, mentre stanno insieme, e questo rischia di incrinare il loro amore. Fortuna che il bene trionfa sempre.
La novità di questo manga, e penso che sia questo a portarlo ad essere considerato un capolavoro, è che i due protagonisti di questa storia, sono fratelli. Non proprio di sangue, ma la madre di lei e il padre di lui si sposano. I due ragazzi, qundi, sentono il peso di questa situazione: non vogliono rovinare il rapporto dei loro genitori, ma hanno paura che, se la verità uscisse a galla, qualcosa tra loro si rovinerebbe e non sarebbero più uan famiglia felice. Ed è questo il filo conduttore di tutto il manga, l'elemento innotavio della storia.
Che poi, di innovativo questo ha ben poco, visto che da Angel Sanctuary in poi, il tema dell'investo è diventato un altro cliché usato e abusato, e le storie malamente costruite.
A livello grafico, non è neanche questo grande capolavoro, secondo me, anzi, inizia a diventare molto più bello negli ultimi volumi, quando lo stile dell'autrice ha una strana impennata.
Per concludere? Amate lo shoujo, i cliqué e le storie tormentate, da incesti e amori impossibili? Bene, questo manga fa per voi!