Banana Fish
Dovendo dare un voto a quello che ho letto direi otto e mezzo.
Diciamolo subito: il tratto dell’autrice non lo trovo granché, eppure va bene per cosa racconta e come lo racconta… se ci fosse stata una scena di sesso esplicita non sarebbe stato all’altezza.
Seconda pecca: Ash è troppo perfetto, ma in un manga il protagonista può permetterselo. Eiji invece è quasi inutile… è maschio ma poteva prendere il ruolo della donzella: ogni tanto si sbizzarrisce a sembrare un vero uomo, ma raramente e in un modo che di solito, in certi film, viene fatto anche dalle donne.
Blanca all’inizio è un signor personaggio: freddo, cecchino insuperabile. Passato nel KGB… poi diventa troppo umano.
Spero di aver detto tutto senza troppi spoiler.
Banana Fish è una storia di droga, prostituzione, gang giovanili e vita di strada, mafia e mercenari, è un opera anche di fanta politica con degli spunti reali: Ash a volte stupisce facendo riferimento alla politica estera di quegli anni degli Stati Uniti.
Il tutto ben mixato, certo l’inizio anche se è stato in realtà veloce mi è sembrato lento… e poi Ash che, poverino, viene stuprato in continuazione: ho però già sottolineato che la cosa viene detta e non c’è nessuna scena.
Il mix è di un opera per adulti ma è solo uno shojo e se l’autrice calca la mano in ferimenti, uccisioni e sparatorie su Betsucomi (rivista della Shogakukan) non poteva andare oltre e rompere la parete del sesso esplicito.
Non fatevi ingannare dal colore giallo: una volta scoperto cos’è Banana Fish i protagonisti non indagheranno più su niente e verranno catapultati nell'azione...
Diciamolo subito: il tratto dell’autrice non lo trovo granché, eppure va bene per cosa racconta e come lo racconta… se ci fosse stata una scena di sesso esplicita non sarebbe stato all’altezza.
Seconda pecca: Ash è troppo perfetto, ma in un manga il protagonista può permetterselo. Eiji invece è quasi inutile… è maschio ma poteva prendere il ruolo della donzella: ogni tanto si sbizzarrisce a sembrare un vero uomo, ma raramente e in un modo che di solito, in certi film, viene fatto anche dalle donne.
Blanca all’inizio è un signor personaggio: freddo, cecchino insuperabile. Passato nel KGB… poi diventa troppo umano.
Spero di aver detto tutto senza troppi spoiler.
Banana Fish è una storia di droga, prostituzione, gang giovanili e vita di strada, mafia e mercenari, è un opera anche di fanta politica con degli spunti reali: Ash a volte stupisce facendo riferimento alla politica estera di quegli anni degli Stati Uniti.
Il tutto ben mixato, certo l’inizio anche se è stato in realtà veloce mi è sembrato lento… e poi Ash che, poverino, viene stuprato in continuazione: ho però già sottolineato che la cosa viene detta e non c’è nessuna scena.
Il mix è di un opera per adulti ma è solo uno shojo e se l’autrice calca la mano in ferimenti, uccisioni e sparatorie su Betsucomi (rivista della Shogakukan) non poteva andare oltre e rompere la parete del sesso esplicito.
Non fatevi ingannare dal colore giallo: una volta scoperto cos’è Banana Fish i protagonisti non indagheranno più su niente e verranno catapultati nell'azione...
Non posso fare altro che elogiare Akimi Yoshida per questa meravigliosa opera. Forse quando uscì in Italia non riscontró un gran successo e secondo me fu un gran peccato. Riscoperta grazie all'avvento dell'anime (io l'ho trovata per caso) sta piacendo a molti lettori e in effetti è stato così anche per me.
Per essere apprezzata a pieno parto dicendo che se siete amanti dei film d'azione americani anni '80/'90, beh fa proprio al caso vostro. Ogni tavola è ricca d'azione e sa intrattenere come se si guardasse un film di quell'epoca. Alcune parti sono un po' scontate per i giorni nostri, ma sempre molto godibili. Di tutti i 19 volumetti solo uno o due mi sono sembrati più noiosi, anche se sempre interessanti e ben raccontati.
I disegni sono semplici, lineari, con fondali quasi assenti, in miglioramento a parer mio dal quinto volume in poi. Il tratto o si ama o si odia. Io l'ho trovato in linea con le vicende e la trama e le tavole d'azione sempre ben comprensibili.
Un manga per ragazze? No, tutt'altro direi.
Sicuramente non per un pubblico di target giovane ma più maturo, direi dai 15 anni in su, visto le tematiche trattate che sono piuttosto pesanti come prostituzione minorile, abusi, droga, mafia, traffico d'armi etc.
I protagonisti ? Caratterizzati alla perfezione. La parte di Eiji poteva benissimo essere sostituita da un personaggio femminile e la storia forse sarebbe stata ancora migliore, dai risvolti di vero amore che in realtà tra Eiji ed Ash non c'è mai stato. Io parlerei piuttosto di una profonda amicizia, di un legame forte, inspiegabile, che nasce tra i due. Un'amicizia che può essere più volte fraintesa, ma mai resa esplicita con scene d'amore o altre smancerie. C'è una scena equivocabile tra i due, ma vi è uno scopo ben preciso per cui è stata realizzata e qui non voglio spoilerare. Anche l'intero panorama del resto dei personaggi è curato caratterialmente in modo impeccabile. Nessuno è messo lì a caso.
Ci sarebbero molte cose da dire ancora ma concludo con due righe sul finale. Leggete anche il volume 19 perché quello è il vero finale anche se il primo finale era già ben riuscito di suo. L'autrice lo ha semplicemente integrato e modificato con il volume extra. (n.19) rendendo veramente giustizia ad un'opera già di suo molto ben riuscita.
Per essere apprezzata a pieno parto dicendo che se siete amanti dei film d'azione americani anni '80/'90, beh fa proprio al caso vostro. Ogni tavola è ricca d'azione e sa intrattenere come se si guardasse un film di quell'epoca. Alcune parti sono un po' scontate per i giorni nostri, ma sempre molto godibili. Di tutti i 19 volumetti solo uno o due mi sono sembrati più noiosi, anche se sempre interessanti e ben raccontati.
I disegni sono semplici, lineari, con fondali quasi assenti, in miglioramento a parer mio dal quinto volume in poi. Il tratto o si ama o si odia. Io l'ho trovato in linea con le vicende e la trama e le tavole d'azione sempre ben comprensibili.
Un manga per ragazze? No, tutt'altro direi.
Sicuramente non per un pubblico di target giovane ma più maturo, direi dai 15 anni in su, visto le tematiche trattate che sono piuttosto pesanti come prostituzione minorile, abusi, droga, mafia, traffico d'armi etc.
I protagonisti ? Caratterizzati alla perfezione. La parte di Eiji poteva benissimo essere sostituita da un personaggio femminile e la storia forse sarebbe stata ancora migliore, dai risvolti di vero amore che in realtà tra Eiji ed Ash non c'è mai stato. Io parlerei piuttosto di una profonda amicizia, di un legame forte, inspiegabile, che nasce tra i due. Un'amicizia che può essere più volte fraintesa, ma mai resa esplicita con scene d'amore o altre smancerie. C'è una scena equivocabile tra i due, ma vi è uno scopo ben preciso per cui è stata realizzata e qui non voglio spoilerare. Anche l'intero panorama del resto dei personaggi è curato caratterialmente in modo impeccabile. Nessuno è messo lì a caso.
Ci sarebbero molte cose da dire ancora ma concludo con due righe sul finale. Leggete anche il volume 19 perché quello è il vero finale anche se il primo finale era già ben riuscito di suo. L'autrice lo ha semplicemente integrato e modificato con il volume extra. (n.19) rendendo veramente giustizia ad un'opera già di suo molto ben riuscita.
Capolavoro. Non saprei descrivere altrimenti un'opera tanto complessa e intensa: sono rimasta incollata alle pagine per tre giorni di seguito senza riuscire a fermarmi, tanto il protagonista di questo shoujo così inusuale mi ha commossa e rapita del tutto. Procediamo però con ordine.
"Banana Fish" è uno shoujo in diciannove volumi (diciotto di storia effettiva e uno con tre storie extra) di Akimi Yoshida, edito dalla Planet Manga in un'elegante edizione con sovraccoperta (rigorosamente gialla) al costo di 4,50 o 5 euro. L'originalità dell'edizione italiana sta nella scelta di offrire volumi con una carta di colore giallo, che richiama non solo la sovraccoperta ma anche il titolo dell'opera.
La prima questione che occorre affrontare riguarda il genere e il target di lettori. In Giappone il manga è stato serializzato su una rivista per ragazze, che giustifica la catalogazione del manga fra gli shoujo. La trama e le tematiche però sono, a mio avviso, poco adatte ad un pubblico adolescente. A differenza di molte opere universali, "Banana Fish" non è secondo me un manga accessibile a tutti. Il suo carattere multiforme, che lo vede spaziare da un taglio narrativo più introspettivo a continue e serrate scene di azione, lo rende apprezzabile per un pubblico più maturo.
Nel 1973, durante la guerra in Vietnam, un soldato americano impazzisce ed inizia a ferire ed uccidere alcuni suoi commilitoni. Nel tentativo di fermarlo, alcuni suoi compagni sono costretti a gambizzarlo, mentre il soldato folle continua a ripetere spasmodicamente "banana fish". Dodici anni dopo a New York ha inizio una serie di strani casi di suicidio, l'ultimo dei quali vede la vittima consegnare ad un ragazzo una strana sostanza, ripetendo in punto di morte "banana fish". Il ragazzo non è però un giovane qualunque: dotato di un'elevata intelligenza (il suo quoziente intellettivo è superiore a 200) e di estrema bellezza (longilineo, biondo e con gli occhi verde giada), Ash Linx è il giovanissimo capo di una gang di strada, alle dipendenze di papa Dino, il boss della mafia newyorkese. Inoltre Ash è anche il fratello minore di quel soldato che nel 1973 era impazzito e che ora trascorre la sua esistenza su una sedia a rotelle, continuando a ripetere le fatidiche parole "banana fish". Ash, che per la sua bellezza è cresciuto fra la violenza, da vittima diventa carnefice: inizia la sua scalata per vendicarsi delle umiliazioni e delle violenze subite a causa di papa Dino, spinto inoltre dal desiderio di scoprire che cosa abbia ridotto il fratello in quello stato e che cosa o chi sia "banana fish". Ma quando il meccanismo di questa complessa vicenda di mafia e morte sta per avere inizio, un personaggio insolito fa la sua comparsa sulla scena: un giovane diciannovenne giapponese in vacanza in America, Eiji, fa la conoscenza di Ash. È l'inizio di un legame profondo, fatto di comprensione, sofferenza ed espiazione.
Una prima valutazione positiva va naturalmente alla trama, ricca di colpi di scena che non annoiano mai il lettore. "Banana Fish" è un thriller ricco di azione, che non risparmia però scene crude di uccisioni o di prostituzioni. Le situazioni che vengono presentate sono estremamente realistiche. Se da una parte la trama intreccia numerose storie parallele e vede l'ingresso nella storia di numerosi personaggi, dall'altra il protagonista assoluto è Ash Linx. Ash Linx è uno dei personaggi più affascinanti e contraddittori che si possano incontrare in un manga: non è un paladino della giustizia e non è classificabile come uno dei "buoni". Malgrado nell'intera vicenda lui sia un personaggio "positivo", rispetto ai cattivoni che costellano questo manga, indubbiamente Ash è una figura oscura. Più volte violentato da bambino per la sua bellezza, è stato cresciuto dalla mafia, prima come "giocattolo" capace di soddisfare le malate pulsioni sessuali di papa Dino, poi come strumento nelle case di piacere della grande mela. La sua bellezza quasi femminea è però accompagnata da un'intelligenza senza pari che, a fronte delle violenze subite, lo ha reso scaltro quanto una lince, tanto da distinguersi presso l'harem di papa Dino, che ben presto lo designa come suo cecchino e poi come capo di una piccola banda di delinquenti ancora adolescenti. Ma Ash è molto di più di ciò che traspare dal suo viso angelico: come un animale ferito, insegue ed uccide i suoi avversari senza pietà e alcuna ferita o debolezza riesce ad arrestarlo. È un diavolo biondo, mosso dal continuo desiderio di vendetta.
Eppure qualcosa in lui cambia dopo un incontro: Eiji, un ragazzetto giapponese che è cresciuto in un ambiente sano e non ha mai afferrato un'arma, non si ritrae al contatto con Ash e non ne teme lo sguardo. Fra i due nasce dapprima un legame quasi inspiegabile, che non è fatto di parole ma di sguardi. Ciò che non dice la loro bocca, la loro anima comprende e si ritrovano ad entrare quasi subito in sintonia. Proprio quel ragazzetto giapponese che non ha mai visto la morte in faccia, quando si ritrova al cospetto del "diavolo" riesce quasi ad incantarlo con la sua purezza. Ed è a lui che Ash rivelerà le sue paure più intime e in lui troverà il conforto. Il loro rapporto è fondato sull'amore nel senso più puro e sublime: Eiji è ora un fratello maggiore, ora un padre, ora un fratellino minore da proteggere, ora una spalla su cui piangere, ora un compagno nel quale trovare conforto. Eiji è un porto sicuro, colui che nulla chiede in cambio se non quello di vegliare su un'anima spezzata. Il loro legame è così delicato e sublime da incantare e commuovere. Non si tratta di uno yaoi e il legame fra i due non si esplicita mai in una relazione: il loro è un amore che va oltre le convenzioni, oltre la carne. È quel sentimento che lega per l'eternità due anime tanto diverse, ma anche così complementari.
Mi sono soffermata a lungo sui due protagonisti, tralasciando invece altri personaggi secondari che avrebbero meritato una maggiore attenzione. Anch'essi sono ben sviluppati, malgrado la scena sia quasi interamente occupata da Ash. Purtroppo non vi sono figure femminili (tre appena e con ruoli molto marginali), eppure non se ne può sentire la mancanza visto l'effetto totalizzante che esercita il protagonista sul lettore. Nonostante il legame fra i due protagonisti sia la chiave per comprendere la figura di Ash, il manga in questione resta un'opera d'azione, in cui le scene sentimentali o introspettive non sono numerose e quantomeno esplicite. È nei piccoli gesti, negli sguardi o nelle scelte che si evince la sofferenza e la lotta interiore dei protagonisti.
Il disegno è molto seducente: essenziale, con fondali spogli ma con un'ottima resa nelle scene d'azione. Inoltre il tratto matura evidentemente rispetto ai primi volumi. Non posso quindi che consigliare questa bellissima opera ad un pubblico più maturo e aperto anche a delle storie più atipiche e particolari.
"Banana Fish" è uno shoujo in diciannove volumi (diciotto di storia effettiva e uno con tre storie extra) di Akimi Yoshida, edito dalla Planet Manga in un'elegante edizione con sovraccoperta (rigorosamente gialla) al costo di 4,50 o 5 euro. L'originalità dell'edizione italiana sta nella scelta di offrire volumi con una carta di colore giallo, che richiama non solo la sovraccoperta ma anche il titolo dell'opera.
La prima questione che occorre affrontare riguarda il genere e il target di lettori. In Giappone il manga è stato serializzato su una rivista per ragazze, che giustifica la catalogazione del manga fra gli shoujo. La trama e le tematiche però sono, a mio avviso, poco adatte ad un pubblico adolescente. A differenza di molte opere universali, "Banana Fish" non è secondo me un manga accessibile a tutti. Il suo carattere multiforme, che lo vede spaziare da un taglio narrativo più introspettivo a continue e serrate scene di azione, lo rende apprezzabile per un pubblico più maturo.
Nel 1973, durante la guerra in Vietnam, un soldato americano impazzisce ed inizia a ferire ed uccidere alcuni suoi commilitoni. Nel tentativo di fermarlo, alcuni suoi compagni sono costretti a gambizzarlo, mentre il soldato folle continua a ripetere spasmodicamente "banana fish". Dodici anni dopo a New York ha inizio una serie di strani casi di suicidio, l'ultimo dei quali vede la vittima consegnare ad un ragazzo una strana sostanza, ripetendo in punto di morte "banana fish". Il ragazzo non è però un giovane qualunque: dotato di un'elevata intelligenza (il suo quoziente intellettivo è superiore a 200) e di estrema bellezza (longilineo, biondo e con gli occhi verde giada), Ash Linx è il giovanissimo capo di una gang di strada, alle dipendenze di papa Dino, il boss della mafia newyorkese. Inoltre Ash è anche il fratello minore di quel soldato che nel 1973 era impazzito e che ora trascorre la sua esistenza su una sedia a rotelle, continuando a ripetere le fatidiche parole "banana fish". Ash, che per la sua bellezza è cresciuto fra la violenza, da vittima diventa carnefice: inizia la sua scalata per vendicarsi delle umiliazioni e delle violenze subite a causa di papa Dino, spinto inoltre dal desiderio di scoprire che cosa abbia ridotto il fratello in quello stato e che cosa o chi sia "banana fish". Ma quando il meccanismo di questa complessa vicenda di mafia e morte sta per avere inizio, un personaggio insolito fa la sua comparsa sulla scena: un giovane diciannovenne giapponese in vacanza in America, Eiji, fa la conoscenza di Ash. È l'inizio di un legame profondo, fatto di comprensione, sofferenza ed espiazione.
Una prima valutazione positiva va naturalmente alla trama, ricca di colpi di scena che non annoiano mai il lettore. "Banana Fish" è un thriller ricco di azione, che non risparmia però scene crude di uccisioni o di prostituzioni. Le situazioni che vengono presentate sono estremamente realistiche. Se da una parte la trama intreccia numerose storie parallele e vede l'ingresso nella storia di numerosi personaggi, dall'altra il protagonista assoluto è Ash Linx. Ash Linx è uno dei personaggi più affascinanti e contraddittori che si possano incontrare in un manga: non è un paladino della giustizia e non è classificabile come uno dei "buoni". Malgrado nell'intera vicenda lui sia un personaggio "positivo", rispetto ai cattivoni che costellano questo manga, indubbiamente Ash è una figura oscura. Più volte violentato da bambino per la sua bellezza, è stato cresciuto dalla mafia, prima come "giocattolo" capace di soddisfare le malate pulsioni sessuali di papa Dino, poi come strumento nelle case di piacere della grande mela. La sua bellezza quasi femminea è però accompagnata da un'intelligenza senza pari che, a fronte delle violenze subite, lo ha reso scaltro quanto una lince, tanto da distinguersi presso l'harem di papa Dino, che ben presto lo designa come suo cecchino e poi come capo di una piccola banda di delinquenti ancora adolescenti. Ma Ash è molto di più di ciò che traspare dal suo viso angelico: come un animale ferito, insegue ed uccide i suoi avversari senza pietà e alcuna ferita o debolezza riesce ad arrestarlo. È un diavolo biondo, mosso dal continuo desiderio di vendetta.
Eppure qualcosa in lui cambia dopo un incontro: Eiji, un ragazzetto giapponese che è cresciuto in un ambiente sano e non ha mai afferrato un'arma, non si ritrae al contatto con Ash e non ne teme lo sguardo. Fra i due nasce dapprima un legame quasi inspiegabile, che non è fatto di parole ma di sguardi. Ciò che non dice la loro bocca, la loro anima comprende e si ritrovano ad entrare quasi subito in sintonia. Proprio quel ragazzetto giapponese che non ha mai visto la morte in faccia, quando si ritrova al cospetto del "diavolo" riesce quasi ad incantarlo con la sua purezza. Ed è a lui che Ash rivelerà le sue paure più intime e in lui troverà il conforto. Il loro rapporto è fondato sull'amore nel senso più puro e sublime: Eiji è ora un fratello maggiore, ora un padre, ora un fratellino minore da proteggere, ora una spalla su cui piangere, ora un compagno nel quale trovare conforto. Eiji è un porto sicuro, colui che nulla chiede in cambio se non quello di vegliare su un'anima spezzata. Il loro legame è così delicato e sublime da incantare e commuovere. Non si tratta di uno yaoi e il legame fra i due non si esplicita mai in una relazione: il loro è un amore che va oltre le convenzioni, oltre la carne. È quel sentimento che lega per l'eternità due anime tanto diverse, ma anche così complementari.
Mi sono soffermata a lungo sui due protagonisti, tralasciando invece altri personaggi secondari che avrebbero meritato una maggiore attenzione. Anch'essi sono ben sviluppati, malgrado la scena sia quasi interamente occupata da Ash. Purtroppo non vi sono figure femminili (tre appena e con ruoli molto marginali), eppure non se ne può sentire la mancanza visto l'effetto totalizzante che esercita il protagonista sul lettore. Nonostante il legame fra i due protagonisti sia la chiave per comprendere la figura di Ash, il manga in questione resta un'opera d'azione, in cui le scene sentimentali o introspettive non sono numerose e quantomeno esplicite. È nei piccoli gesti, negli sguardi o nelle scelte che si evince la sofferenza e la lotta interiore dei protagonisti.
Il disegno è molto seducente: essenziale, con fondali spogli ma con un'ottima resa nelle scene d'azione. Inoltre il tratto matura evidentemente rispetto ai primi volumi. Non posso quindi che consigliare questa bellissima opera ad un pubblico più maturo e aperto anche a delle storie più atipiche e particolari.
<b> Attenzione: possibili lievi spoiler! </b>
Partiamo col presupposto necessario di genere, ossia Banana Fish che tipo di fumetto è? Senza alcuna ombra di dubbio uno Shōnen'ai (da shōnen, "ragazzo", e ai, "amore") ossia un genere che include una relazione affettiva omosessuale tra adolescenti o giovani ragazzi (correlato al termine "bishōnen" che però non andremo ad approfondire ulteriormente per non divagare). Questo è un dettaglio fondamentale per approcciarsi correttamente alla lettura, altrimenti troverete fuori luogo e/o inappropriate molte scelte senza logica apparente, per non dire forzate.
La storia parte con un evento (flashback o meno in realtà non incide come definizione della vicenda narrata nelle primissime pagine) svoltosi nel 1973, in Vietnam, in cui un soldato americano in preda alla follia attacca dei suoi compagni. Fermato dai suoi amici, il giovane non riuscirà a dire altro che "Banana Fish" per il resto dei suoi giorni. Dodici anni più tardi, a New York, la polizia sta indagando su una serie di strani suicidi mentre un uomo viene ferito a morte. Poco prima di spirare consegna ad un giovane una sostanza misteriosa pronunciando ancora una volta le parole "Banana Fish". Il giovane si rivelerà essere un teppista di 17 anni di nome Ash, protagonista dell'intera trama in cui si indagherà sul mistero di "Banana Fish".
Il tutto ambientato in una New York degli anni ottanta-novanta e poche altre località americane riprodotte a sprazzi in maniera dettagliata, molto più spesso con ambientazioni anonime degne di un classico telefilm poliziesco dell'epoca. Saranno infatti numerose le volte in cui Ash ed i comprimari si troveranno in mezzo a sparatorie in edifici inaspettatamente abbandonati, anche in piena periferia di NY e senza alcun dettaglio strutturale degno di nota.
L'edizione Planet Manga ha subito nel tempo un cambio di prezzo passando dai primi 10 volumi a 4,50 euro, a 5,00 euro fino alla fine (ossia al numero 19). Presente sovracopertina, le pagine colorate di giallo per richiamare il colore del frutto son molto caratteristiche, punto sicuramente a favore.
Nato dalla mente dell'autrice Akimi Yoshida nel lontano 1985, viene targato come manga per ragazzine (Shoujo) oltre che opera massima dell'autrice stessa. Personalmente sono in completo disaccordo su tale classificazione che seppur dovuta a questioni editoriali, come chi ha approfondito lo sviluppo dei fumetti in Giappone sa, propone contenuti che a mio avviso lo farebbero slittare in un target per adulti (quindi Josei in riferimento al pubblico femminile). Infatti Banana Fish è un prodotto notevole, ricordo, sviluppato nel genere Shōnen'ai e di cui subirà notevoli influenze, che narra una vicenda intrisa di mistero, violenza, dolore, rabbia ed odio profondo che traspirano in ogni pagina, ma anche di amore. Non mancano elementi criticabili quali la caratterizzazione maniacale e perfezionista di Ash come modello unico e quasi divino del ragazzo perfetto, bello e dannato (nato dalla vena bishōnen) a cui si perdona tutto (anche una, a conti fatti, carneficina se si contano i morti durante tutta l'evoluzione della trama) e la conseguente messa in ombra del genere femminile, emarginato a parti quasi superflue date proprio dal genere in cui si è voluta sviluppare l'opera. Questi elementi fanno forse la forza di Banana Fish, che non posso eleggere come miglior Shōnen'ai presente sul mercato perchè ho poco approfondito questa branca artistica, ma sicuramente risulta essere uno dei massimi esponenti sia per fama che per qualità ed uno dei pochi arrivati in Italia. E non vi ho accennato nulla sul finale perchè dovete andarvelo a leggere voi, poetico e perfetto a mio avviso. Seguito da un paio di capitoli extra che sviscerano alcuni avvenimenti solo accennati in precedenza.
Tenuto conto di quanto ho scritto, lo suggerisco a chi vuole approfondire ogni genere possibile di espressione sotto forma di fumetto ed ovviamente a chi ama il genere (strizzata d'occhio alle ragazze). E' un prodotto notevole di evidente qualità.
Partiamo col presupposto necessario di genere, ossia Banana Fish che tipo di fumetto è? Senza alcuna ombra di dubbio uno Shōnen'ai (da shōnen, "ragazzo", e ai, "amore") ossia un genere che include una relazione affettiva omosessuale tra adolescenti o giovani ragazzi (correlato al termine "bishōnen" che però non andremo ad approfondire ulteriormente per non divagare). Questo è un dettaglio fondamentale per approcciarsi correttamente alla lettura, altrimenti troverete fuori luogo e/o inappropriate molte scelte senza logica apparente, per non dire forzate.
La storia parte con un evento (flashback o meno in realtà non incide come definizione della vicenda narrata nelle primissime pagine) svoltosi nel 1973, in Vietnam, in cui un soldato americano in preda alla follia attacca dei suoi compagni. Fermato dai suoi amici, il giovane non riuscirà a dire altro che "Banana Fish" per il resto dei suoi giorni. Dodici anni più tardi, a New York, la polizia sta indagando su una serie di strani suicidi mentre un uomo viene ferito a morte. Poco prima di spirare consegna ad un giovane una sostanza misteriosa pronunciando ancora una volta le parole "Banana Fish". Il giovane si rivelerà essere un teppista di 17 anni di nome Ash, protagonista dell'intera trama in cui si indagherà sul mistero di "Banana Fish".
Il tutto ambientato in una New York degli anni ottanta-novanta e poche altre località americane riprodotte a sprazzi in maniera dettagliata, molto più spesso con ambientazioni anonime degne di un classico telefilm poliziesco dell'epoca. Saranno infatti numerose le volte in cui Ash ed i comprimari si troveranno in mezzo a sparatorie in edifici inaspettatamente abbandonati, anche in piena periferia di NY e senza alcun dettaglio strutturale degno di nota.
L'edizione Planet Manga ha subito nel tempo un cambio di prezzo passando dai primi 10 volumi a 4,50 euro, a 5,00 euro fino alla fine (ossia al numero 19). Presente sovracopertina, le pagine colorate di giallo per richiamare il colore del frutto son molto caratteristiche, punto sicuramente a favore.
Nato dalla mente dell'autrice Akimi Yoshida nel lontano 1985, viene targato come manga per ragazzine (Shoujo) oltre che opera massima dell'autrice stessa. Personalmente sono in completo disaccordo su tale classificazione che seppur dovuta a questioni editoriali, come chi ha approfondito lo sviluppo dei fumetti in Giappone sa, propone contenuti che a mio avviso lo farebbero slittare in un target per adulti (quindi Josei in riferimento al pubblico femminile). Infatti Banana Fish è un prodotto notevole, ricordo, sviluppato nel genere Shōnen'ai e di cui subirà notevoli influenze, che narra una vicenda intrisa di mistero, violenza, dolore, rabbia ed odio profondo che traspirano in ogni pagina, ma anche di amore. Non mancano elementi criticabili quali la caratterizzazione maniacale e perfezionista di Ash come modello unico e quasi divino del ragazzo perfetto, bello e dannato (nato dalla vena bishōnen) a cui si perdona tutto (anche una, a conti fatti, carneficina se si contano i morti durante tutta l'evoluzione della trama) e la conseguente messa in ombra del genere femminile, emarginato a parti quasi superflue date proprio dal genere in cui si è voluta sviluppare l'opera. Questi elementi fanno forse la forza di Banana Fish, che non posso eleggere come miglior Shōnen'ai presente sul mercato perchè ho poco approfondito questa branca artistica, ma sicuramente risulta essere uno dei massimi esponenti sia per fama che per qualità ed uno dei pochi arrivati in Italia. E non vi ho accennato nulla sul finale perchè dovete andarvelo a leggere voi, poetico e perfetto a mio avviso. Seguito da un paio di capitoli extra che sviscerano alcuni avvenimenti solo accennati in precedenza.
Tenuto conto di quanto ho scritto, lo suggerisco a chi vuole approfondire ogni genere possibile di espressione sotto forma di fumetto ed ovviamente a chi ama il genere (strizzata d'occhio alle ragazze). E' un prodotto notevole di evidente qualità.
Questo appassionante manga ruota completamente attorno alla figura del carismatico protagonista Ash Lynx. Ash è un capobanda diciassettenne, la sua capacità di giudizio, il suo sangue freddo e la sua abilità nell'arte del sopravvivere contro avversari più o meno insidiosi gli valgono un indiscusso rispetto da parte dei numerosi "ragazzi di strada" di New York. Il fascino di Ash non consiste però nell'essere "il più duro dei duri", è un personaggio notevolmente interessante perché è un'anima ferita in cerca di riscatto, il suo passato da bambino abusato nel nefando mondo della pedofilia e pedopornografia lo ha reso come un animale selvatico, una lince appunto, che non si fida di niente e di nessuno finché non incontra Eiji, ragazzo giapponese cresciuto nel benessere e ignaro del lato oscuro della società che rappresenta il quotidiano di Ash. Quest'ultimo non può permettersi di rilassarsi, il suo aspetto da efebo fighissimo lo rende preda del desiderio sessuale degli adulti che vorrebbero soggiogare il suo spirito indomabile tramite l'umiliazione della violenza sessuale, mentre la sua connaturata abilità di leader lo rende un odiato rivale per i teppisti che vorrebbero far carriera, solo con Eiji Ash può abbassare la guardia. Eiji che viene da un mondo totalmente diverso è l'unico che non giudica Ash, non si spaventa davanti al lato criminale dell'amico perché si rende conto che sotto la dura scorza di freddo assassino c'è una persona infelice e tormentata bisognosa di affetto e accettazione totale.
Questa amicizia nasce all'interno di una storia di intrighi e potere, Ash si ritrova invischiato in qualcosa molto più grande di lui, tutto nasce da una potente droga, la Banana Fish del titolo, e i complotti attorno a questa sostanza raggiungono livelli stratosferici.
Se piace l'azione è un manga che consiglio caldamente, la trama è al fulmicotone, i protagonisti non hanno un momento di riposo, gli eventi si susseguono a ritmo frenetico e nemmeno il lettore ha un attimo di tregua perché si vuol sempre vedere quel che accadrà dopo. A voler muovere delle accuse si può dire che la trama è un bel po' sopra le righe: un diciassettenne, okay con l'istinto da animale selvatico e un addestramento speciale, senza scordare il Q.I. superiore a 200 ma sempre un diciassettenne che tiene testa a mafia corsa, mafia cinese, polizia, FBI, cariche governative varie, mercenari e pure un ex agente del KGB, direi che è decisamente troppo! Ma appunto, se piace l'azione e i film americani alla Bruce Willis vi sembrano credibili o comunque godibili questo manga fa per voi, senza contare che a differenza di quei film questa storia gode di personaggi ottimamente caratterizzati come il giornalista Max Lobo, il cattivo Golzine o il malinconico sicario Blanca.
L'unica cosa di cui voglio lamentarmi è il finale, a prescindere che ci sia o meno il lieto fine, per me la conclusione deve essere sensata e questa a mio parere non lo è e mi ha fatto l'effetto di un pugno sullo stomaco rovinandomi la lettura di quello che consideravo un dieci con lode fino al penultimo numero.
Consiglio comunque la lettura di questo manga per la trama avvincente e per un protagonista che entra di prepotenza nel cuore del lettore senza volerne più uscire.
Questa amicizia nasce all'interno di una storia di intrighi e potere, Ash si ritrova invischiato in qualcosa molto più grande di lui, tutto nasce da una potente droga, la Banana Fish del titolo, e i complotti attorno a questa sostanza raggiungono livelli stratosferici.
Se piace l'azione è un manga che consiglio caldamente, la trama è al fulmicotone, i protagonisti non hanno un momento di riposo, gli eventi si susseguono a ritmo frenetico e nemmeno il lettore ha un attimo di tregua perché si vuol sempre vedere quel che accadrà dopo. A voler muovere delle accuse si può dire che la trama è un bel po' sopra le righe: un diciassettenne, okay con l'istinto da animale selvatico e un addestramento speciale, senza scordare il Q.I. superiore a 200 ma sempre un diciassettenne che tiene testa a mafia corsa, mafia cinese, polizia, FBI, cariche governative varie, mercenari e pure un ex agente del KGB, direi che è decisamente troppo! Ma appunto, se piace l'azione e i film americani alla Bruce Willis vi sembrano credibili o comunque godibili questo manga fa per voi, senza contare che a differenza di quei film questa storia gode di personaggi ottimamente caratterizzati come il giornalista Max Lobo, il cattivo Golzine o il malinconico sicario Blanca.
L'unica cosa di cui voglio lamentarmi è il finale, a prescindere che ci sia o meno il lieto fine, per me la conclusione deve essere sensata e questa a mio parere non lo è e mi ha fatto l'effetto di un pugno sullo stomaco rovinandomi la lettura di quello che consideravo un dieci con lode fino al penultimo numero.
Consiglio comunque la lettura di questo manga per la trama avvincente e per un protagonista che entra di prepotenza nel cuore del lettore senza volerne più uscire.
Girando per i vari siti dedicati allo shoujo manga mi capitava molto spesso di imbattermi in quest'opera, di cui puntualmente aprivo la scheda, guardavo i disegni in modo scettico e davo un'occhiata alla trama, che tutto sembrava meno quella di uno shoujo; tuttavia i commenti estremamente positivi mi hanno convinto dopo diverso tempo a dargli un'opportunità, e ora come ora reputo "Banana Fish" uno dei manga più validi che abbia mai letto.
La storia, benché si svolga negli anni '80, parte con un flashback del 1973 in Vietnam, dove troviamo un soldato americano, Griffin, che inspiegabilmente spara ai suoi compagni d'armi dicendo due sole parole: "Banana Fish".
In seguito a questa scena vi è un salto temporale di dodici anni in cui stavolta troviamo New York come scenario della vicenda e un ragazzo di nome Ash, a cui vengono ripetute nuovamente queste due parole da parte di un uomo agonizzante.
Ash, il giovane protagonista, non è altro che il boss di una delle tante gang mafiose presenti a New York che, dietro l'aspetto di un bellissimo angelo, nasconde un passato ricco di omicidi e prostituzione. Tali disagi sono associabili principalmente alla figura di Papa Dino, boss della mafia corsa, che ha messo Ash sotto la sua ala "protettiva" sin dalla tenera età, facendo di quest'ultimo il proprio oggetto sessuale.
Ora Ash vuole cercare di allontanarsi da quest'uomo ma fondamentalmente vuole capire cosa si celi dietro alle parole "Banana Fish", che da dodici anni vengono ripetute dal proprio fratello, il soldato che nel '73 sparò ai propri compagni.
Il nostro protagonista agirà a sangue freddo per tutto il corso del manga e verrà definito da vari personaggi della storia come un essere senza sangue e lacrime; tuttavia anche lui è un essere umano e come tale prova delle emozioni che solo chi vorrà essergli amico potrà tirare fuori: è il caso di Eiji, il co-protagonista della storia, un giovane ragazzo giapponese venuto a New York in qualità di "aiuto fotografo" del giornalista Shunichi Ibe, che deve fare un reportage riguardante le bande mafiose presenti nella Grande Mela.
Eiji ed Ash non hanno nulla in comune, a partire dalla razza arrivando allo scenario in cui sono vissuti, eppure sono due anime che trovano dei punti in comune, che vivono un'amicizia vera e che si sostengono l'uno con l'altro.
Benché infatti Eiji sia un ragazzo comunissimo, Ash troverà in lui la prima persona che gli si avvicina senza secondi fini, e che gli vuole bene per quello che è.
La storia vedrà altri personaggi molto ben caratterizzati, tra cui lo spietato Yue-Lung e il carismatico Blanca che, pur apparendo come personaggi spietati celano in realtà un'umanità comune a pochi. Per quanto riguarda il target a cui è indirizzato questo manga non penso sia accostabile esclusivamente allo shoujo poiché presenta molta azione e tematiche più vicine ad un seinen; la tematica shounen-ai come si è ben capito, si può ritrovare in alcune scene tra Ash ed Eiji, tuttavia non è trattata come in altri manga: la Yoshida ci fa assistere ad un legame particolare, dove i protagonisti non si dicono mai che si amano, ma lo fanno capire esclusivamente da alcuni sguardi e dai sacrifici che fanno per proteggersi l'uno con l'altro.
La trama nei 19 numeri è ben orchestrata, il lettore non tenderà mai ad annoiarsi, al contrario vorrà conoscere il prima possibile le vicende future, che andando avanti con la storia saranno sempre più pregne di suspance.
L'edizione ha un prezzo vantaggioso ed è di buona qualità, cosa assai rara al giorno d'oggi per delle edizioni Planet Manga, oltretutto molto spesso presenta degli approfondimenti a fine volume.
E' un manga che consiglio fortemente, ideale per chi cerca una storia mai scontata e con dei personaggi delineati in maniera eccellente e per chi, come me, vuole trovare in una storia delle emozioni forti; sicuramente è uno shoujo manga atipico, che potrebbe scoraggiare chi predilige storie d'amore e primi baci per essere più apprezzato da chi legge anche i seinen, tuttavia penso che tutti quelli che amano le storie profonde, lettori di shoujo o meno, dovrebbero dare a "Banana Fish" una possibilità, una storia più unica che rara.
La storia, benché si svolga negli anni '80, parte con un flashback del 1973 in Vietnam, dove troviamo un soldato americano, Griffin, che inspiegabilmente spara ai suoi compagni d'armi dicendo due sole parole: "Banana Fish".
In seguito a questa scena vi è un salto temporale di dodici anni in cui stavolta troviamo New York come scenario della vicenda e un ragazzo di nome Ash, a cui vengono ripetute nuovamente queste due parole da parte di un uomo agonizzante.
Ash, il giovane protagonista, non è altro che il boss di una delle tante gang mafiose presenti a New York che, dietro l'aspetto di un bellissimo angelo, nasconde un passato ricco di omicidi e prostituzione. Tali disagi sono associabili principalmente alla figura di Papa Dino, boss della mafia corsa, che ha messo Ash sotto la sua ala "protettiva" sin dalla tenera età, facendo di quest'ultimo il proprio oggetto sessuale.
Ora Ash vuole cercare di allontanarsi da quest'uomo ma fondamentalmente vuole capire cosa si celi dietro alle parole "Banana Fish", che da dodici anni vengono ripetute dal proprio fratello, il soldato che nel '73 sparò ai propri compagni.
Il nostro protagonista agirà a sangue freddo per tutto il corso del manga e verrà definito da vari personaggi della storia come un essere senza sangue e lacrime; tuttavia anche lui è un essere umano e come tale prova delle emozioni che solo chi vorrà essergli amico potrà tirare fuori: è il caso di Eiji, il co-protagonista della storia, un giovane ragazzo giapponese venuto a New York in qualità di "aiuto fotografo" del giornalista Shunichi Ibe, che deve fare un reportage riguardante le bande mafiose presenti nella Grande Mela.
Eiji ed Ash non hanno nulla in comune, a partire dalla razza arrivando allo scenario in cui sono vissuti, eppure sono due anime che trovano dei punti in comune, che vivono un'amicizia vera e che si sostengono l'uno con l'altro.
Benché infatti Eiji sia un ragazzo comunissimo, Ash troverà in lui la prima persona che gli si avvicina senza secondi fini, e che gli vuole bene per quello che è.
La storia vedrà altri personaggi molto ben caratterizzati, tra cui lo spietato Yue-Lung e il carismatico Blanca che, pur apparendo come personaggi spietati celano in realtà un'umanità comune a pochi. Per quanto riguarda il target a cui è indirizzato questo manga non penso sia accostabile esclusivamente allo shoujo poiché presenta molta azione e tematiche più vicine ad un seinen; la tematica shounen-ai come si è ben capito, si può ritrovare in alcune scene tra Ash ed Eiji, tuttavia non è trattata come in altri manga: la Yoshida ci fa assistere ad un legame particolare, dove i protagonisti non si dicono mai che si amano, ma lo fanno capire esclusivamente da alcuni sguardi e dai sacrifici che fanno per proteggersi l'uno con l'altro.
La trama nei 19 numeri è ben orchestrata, il lettore non tenderà mai ad annoiarsi, al contrario vorrà conoscere il prima possibile le vicende future, che andando avanti con la storia saranno sempre più pregne di suspance.
L'edizione ha un prezzo vantaggioso ed è di buona qualità, cosa assai rara al giorno d'oggi per delle edizioni Planet Manga, oltretutto molto spesso presenta degli approfondimenti a fine volume.
E' un manga che consiglio fortemente, ideale per chi cerca una storia mai scontata e con dei personaggi delineati in maniera eccellente e per chi, come me, vuole trovare in una storia delle emozioni forti; sicuramente è uno shoujo manga atipico, che potrebbe scoraggiare chi predilige storie d'amore e primi baci per essere più apprezzato da chi legge anche i seinen, tuttavia penso che tutti quelli che amano le storie profonde, lettori di shoujo o meno, dovrebbero dare a "Banana Fish" una possibilità, una storia più unica che rara.
<b>[Attenzione, questa recensione contiene spoiler!]</b>
Banana Fish è un manga ideato e disegnato da Akimi Yoshida nel lontano 1987 e pubblicato in Italia nel 2002 da Planet in 19 volumetti.
La storia ruota intorno ad Ash, giovane e bellissimo boss di una gang giovanile di New York, che cerca di capire cosa c'è dietro una droga chiamata Banana Fish, che ha causato la morte di suo fratello maggiore e del giovane giapponese Eiji, assistente di un fotografo del Giappone venuto in America per fare un servizio fotografico sulle bande giovanili. I due ragazzi che una volta incontrati non si lasceranno più, legati da una grande amicizia, un rapporto indissolubile che diventerà sempre più forte col passare della storia; dovranno fare i conti con Papa Dino, un malavitoso che ha introdotto Ash nel giro della prostituzione prima e della malavita dopo, che cercherà in tutti i modi di ostacolare i due ragazzi che cercano in tutti i modi di scoprire cosa c'è dietro Banana Fish.
Nella seconda parte della storia assistiamo ad una vera e propria guerra tra Ash e Papa Dino, quest'ultimo riesce ad assoldare persino un esercito di mercenari pur di catturare Ash e sottometterlo al suo volere.
Non avevo mai letto un manga come questo, è un'opera che mi ha sorpreso molto, perché tratta temi molto seri e delicati, come la droga, la violenza, la prostituzione, la pedofilia, la mafia e l'omosessualità, ma la bravura dell'autrice sta nel trattare questi temi con molto garbo e delicatezza, non si assiste mai a scene di sesso o di violenza gratuita.
Non riesco a definire questo manga perché è allo stesso tempo uno shoujo, uno shonen e shounen-ai, un'opera adatta a tutti, sia maschi che femmine, l'autrice è brava a creare un mix di azione, intrighi politici, amicizia, amore e molto di più, che coinvolge il lettore che non riesce a staccarsi dalle pagine del manga. Alla base del manga c'è un intrigo politico che fa paura nel quale è coinvolta persino la Casa Bianca, infatti la droga Banana Fish è una droga creata per controllare chi la usa, e che dovrebbe essere somministrata alle persone per avere il dominio su altri paesi.
Un'altra cosa interessante del manga sono i personaggi e il rapporto che c'è tra loro, tutti molto interessanti e ben caratterizzati incominciando dai due protagonisti: Ash, bellissimo e intelligentissimo, un vero genio che suo malgrado è costretto dalla vita prima a prostituirsi e poi a diventare un boss della malavita pur di sopravvivere in un mondo spietato dove i deboli non durano molto; poi c'è Eiji, il tipico bravo ragazzo che ha sempre vissuto nella bambagia e che non sa cosa significhi vivere per strada, ma che una volta incontrato Ash pur di stargli vicino è disposto a lasciare la sua vita e a non far più ritorno nel suo paese. Il rapporto che c'è tra i due è un elemento base del manga, è un rapporto che nasce come una grande amicizia e col tempo si trasforma in qualcosa di più, l'uno non può far a meno dell'altro, nonostante siano due persone diversissime, come il giorno e la notte, Ash capisce che Eiji è per lui una persona importante che cerca di proteggere ad ogni costo, mentre Eiji è l'unico che capisce realmente Ash, che non lo giudica mai e gli dà sempre il suo appoggio. Durante tutto il manga, tra i due protagonisti non c'è mai una carezza,un bacio, il tutto viene solo accennato, solo alla fine abbiamo la certezza di ciò che si sospetta, che tra i due ragazzi sia nato un sentimento d'affetto e d'amore, un amore diverso da quello che si legge nei soliti shoujo, perché questo è un amore di testa e di cuore, infatti quando un protagonista muore l'altro non può che far a meno di vivere nel suo ricordo.
L'edizione Planet Manga stranamente è fatta molto bene, con una carta giallastra come per l'originale e con sovracopertine dove il colore giallo la fa da padrone.
Il manga nonostante i temi seri trattati non è mai noioso, anzi è molto scorrevole e si legge facilmente, scorre via come l'acqua fresca, il lettore rimane sempre incollato e si ha sempre la voglia di leggere il volume successivo per vedere come si evolve la storia.
Il mio voto per questo manga è un 10, un vero capolavoro a mio parere nonostante il finale che mi ha lasciato di stucco e mi ha fatto versare qualche lacrima, infatti il tanto sperato lieto fine non c'è, l'autrice ci lascia con un finale amaro, un finale che non avrei mai voluto leggere e che non mi sarei mai aspettato di leggere, un protagonista che muore e l'altro che si tormenta per aver perso la sua metà, ma nonostante questo vi consiglio di leggere questa storia che per me si è rivelata una vera sorpresa. Questo manga è l'esempio di come un manga non sia una lettura per soli bambini, come in molti pensano, ma sia un'opera che ti commuove, ti travolge e ti fa pensare.
Banana Fish è un manga ideato e disegnato da Akimi Yoshida nel lontano 1987 e pubblicato in Italia nel 2002 da Planet in 19 volumetti.
La storia ruota intorno ad Ash, giovane e bellissimo boss di una gang giovanile di New York, che cerca di capire cosa c'è dietro una droga chiamata Banana Fish, che ha causato la morte di suo fratello maggiore e del giovane giapponese Eiji, assistente di un fotografo del Giappone venuto in America per fare un servizio fotografico sulle bande giovanili. I due ragazzi che una volta incontrati non si lasceranno più, legati da una grande amicizia, un rapporto indissolubile che diventerà sempre più forte col passare della storia; dovranno fare i conti con Papa Dino, un malavitoso che ha introdotto Ash nel giro della prostituzione prima e della malavita dopo, che cercherà in tutti i modi di ostacolare i due ragazzi che cercano in tutti i modi di scoprire cosa c'è dietro Banana Fish.
Nella seconda parte della storia assistiamo ad una vera e propria guerra tra Ash e Papa Dino, quest'ultimo riesce ad assoldare persino un esercito di mercenari pur di catturare Ash e sottometterlo al suo volere.
Non avevo mai letto un manga come questo, è un'opera che mi ha sorpreso molto, perché tratta temi molto seri e delicati, come la droga, la violenza, la prostituzione, la pedofilia, la mafia e l'omosessualità, ma la bravura dell'autrice sta nel trattare questi temi con molto garbo e delicatezza, non si assiste mai a scene di sesso o di violenza gratuita.
Non riesco a definire questo manga perché è allo stesso tempo uno shoujo, uno shonen e shounen-ai, un'opera adatta a tutti, sia maschi che femmine, l'autrice è brava a creare un mix di azione, intrighi politici, amicizia, amore e molto di più, che coinvolge il lettore che non riesce a staccarsi dalle pagine del manga. Alla base del manga c'è un intrigo politico che fa paura nel quale è coinvolta persino la Casa Bianca, infatti la droga Banana Fish è una droga creata per controllare chi la usa, e che dovrebbe essere somministrata alle persone per avere il dominio su altri paesi.
Un'altra cosa interessante del manga sono i personaggi e il rapporto che c'è tra loro, tutti molto interessanti e ben caratterizzati incominciando dai due protagonisti: Ash, bellissimo e intelligentissimo, un vero genio che suo malgrado è costretto dalla vita prima a prostituirsi e poi a diventare un boss della malavita pur di sopravvivere in un mondo spietato dove i deboli non durano molto; poi c'è Eiji, il tipico bravo ragazzo che ha sempre vissuto nella bambagia e che non sa cosa significhi vivere per strada, ma che una volta incontrato Ash pur di stargli vicino è disposto a lasciare la sua vita e a non far più ritorno nel suo paese. Il rapporto che c'è tra i due è un elemento base del manga, è un rapporto che nasce come una grande amicizia e col tempo si trasforma in qualcosa di più, l'uno non può far a meno dell'altro, nonostante siano due persone diversissime, come il giorno e la notte, Ash capisce che Eiji è per lui una persona importante che cerca di proteggere ad ogni costo, mentre Eiji è l'unico che capisce realmente Ash, che non lo giudica mai e gli dà sempre il suo appoggio. Durante tutto il manga, tra i due protagonisti non c'è mai una carezza,un bacio, il tutto viene solo accennato, solo alla fine abbiamo la certezza di ciò che si sospetta, che tra i due ragazzi sia nato un sentimento d'affetto e d'amore, un amore diverso da quello che si legge nei soliti shoujo, perché questo è un amore di testa e di cuore, infatti quando un protagonista muore l'altro non può che far a meno di vivere nel suo ricordo.
L'edizione Planet Manga stranamente è fatta molto bene, con una carta giallastra come per l'originale e con sovracopertine dove il colore giallo la fa da padrone.
Il manga nonostante i temi seri trattati non è mai noioso, anzi è molto scorrevole e si legge facilmente, scorre via come l'acqua fresca, il lettore rimane sempre incollato e si ha sempre la voglia di leggere il volume successivo per vedere come si evolve la storia.
Il mio voto per questo manga è un 10, un vero capolavoro a mio parere nonostante il finale che mi ha lasciato di stucco e mi ha fatto versare qualche lacrima, infatti il tanto sperato lieto fine non c'è, l'autrice ci lascia con un finale amaro, un finale che non avrei mai voluto leggere e che non mi sarei mai aspettato di leggere, un protagonista che muore e l'altro che si tormenta per aver perso la sua metà, ma nonostante questo vi consiglio di leggere questa storia che per me si è rivelata una vera sorpresa. Questo manga è l'esempio di come un manga non sia una lettura per soli bambini, come in molti pensano, ma sia un'opera che ti commuove, ti travolge e ti fa pensare.
Banana Fish è stato uno dei pochi manga che mi hanno davvero commosso. Mi ha regalato emozioni di tutti i tipi, anche rabbia, frustrazione, tristezza, tenerezza, mi ha tenuto col fiato sospeso e potrei continuare a elencare le innumerevoli sensazioni che hanno fatto di questo manga, per quanto mi riguarda uno dei migliori mai letti.
Non fatevi spaventare dal tratto datato dei primi volumi, man mano che va avanti, il disegno si evolve diventando poi, a mio parere, bellissimo. La grande Yoshida ha dato davvero il meglio di sé! Ash è uno dei personaggi più forti e con più dolore che abbia mai incontrato in un manga.
In questa storia non manca niente, c'è dolore, amore, dolcezza, tristezza, complotti, azione, sparatorie, droga, prostituzione. E nessuno di questi temi è trattato un maniera superficiale, tutt'altro. Insomma, lo consiglio a tutti, vi perdete davvero un capolavoro se non lo leggere!
Non fatevi spaventare dal tratto datato dei primi volumi, man mano che va avanti, il disegno si evolve diventando poi, a mio parere, bellissimo. La grande Yoshida ha dato davvero il meglio di sé! Ash è uno dei personaggi più forti e con più dolore che abbia mai incontrato in un manga.
In questa storia non manca niente, c'è dolore, amore, dolcezza, tristezza, complotti, azione, sparatorie, droga, prostituzione. E nessuno di questi temi è trattato un maniera superficiale, tutt'altro. Insomma, lo consiglio a tutti, vi perdete davvero un capolavoro se non lo leggere!
Uno dei fumetti più belli che abbia mia letto!
Nonostante sia stato presentato al pubblico principalmente come uno shounen-Ai non è per niente questa la parte centrale del manga! Tutto il manga si incentra sulla carismatica figura di Ash. Nonostante questi abbia subito di tutto nella sua breve vita riesce a conservare la capacità di amare e di sacrificarsi per le persone a cui vuole bene. La vera forza che trasmette questo manga e che conquista tutti i suoi lettori credo sia proprio questa.
Lo consiglio caldamente a chiunque voglia intraprendere una lettura appassionante ed intrigante. Grande Banana Fish!
Nonostante sia stato presentato al pubblico principalmente come uno shounen-Ai non è per niente questa la parte centrale del manga! Tutto il manga si incentra sulla carismatica figura di Ash. Nonostante questi abbia subito di tutto nella sua breve vita riesce a conservare la capacità di amare e di sacrificarsi per le persone a cui vuole bene. La vera forza che trasmette questo manga e che conquista tutti i suoi lettori credo sia proprio questa.
Lo consiglio caldamente a chiunque voglia intraprendere una lettura appassionante ed intrigante. Grande Banana Fish!
Nel complesso molto intrigante ed emozionante. Purtroppo però la trama, che insieme ai personaggi principali è il punto di forza di quest'opera, dopo avermi tenuta incollata per i primi 8/9 volumi comincia un po' ad appesantirsi. Compaiono infatti situazioni troppo sopra le righe ed inverosimili, che rovinano l'atmosfera di grande realismo e i personaggi finiscono per affogare nella trama invece che portarla avanti. Sembra quasi che l'autrice cerchi il colpo di scena ad ogni costo.
A parte gli eccessi la trama rimane comunque solida fino alla fine. I disegni non sono spettacolari o elaborati ma a mio parere questo è un pregio perchè non ci distraggono dalla storia.
A parte gli eccessi la trama rimane comunque solida fino alla fine. I disegni non sono spettacolari o elaborati ma a mio parere questo è un pregio perchè non ci distraggono dalla storia.
Concordo pienamente con la recensione precedente!
Un grande manga che riesce a commuovere e a esaltare nonostante uno stile grafico un pò lacunoso, ma comunque non sufficente ad adombrare una storia profonda e ben delineata.
La caratterizzazione dei due protagonisti (Ash e Eiji) è impressionante, pari solo a un grande libro.
Edizione spettacolare!
Un grande manga che riesce a commuovere e a esaltare nonostante uno stile grafico un pò lacunoso, ma comunque non sufficente ad adombrare una storia profonda e ben delineata.
La caratterizzazione dei due protagonisti (Ash e Eiji) è impressionante, pari solo a un grande libro.
Edizione spettacolare!
Ahh! Banana fish!
Un manga capace di commuovere e appassionare, difficilmente classificabile... la carta su cui è stampato, cosa certo non frequente, è gialla; lo stile è vicino a quello shojo, ma al trama ha un impostazione tendente allo shonen, con in più piccoli ma innegabili accenni shonen-ai...
La storia di amiciziaamore tra i due protagonisti è stupenda, delicatissima e intorno ad essa la Yoshida dispiega un intricatissima tela di complotti politici, esperimenti farmacologici illegali, guerre tra bande criminali in cui i protagonisti si trovano involontariamente coinvolti e di cui saranno, volenti o nolenti, destinati a divenire l´ago della bilancia.
Lo stile grafico è essenziale, ma dopo i primi volumi subisce uno straordinario miglioramento e l´edizione italiana, per una volta, è davvero ben realizzata, con tanto disovracopertina.
Un manga capace di commuovere e appassionare, difficilmente classificabile... la carta su cui è stampato, cosa certo non frequente, è gialla; lo stile è vicino a quello shojo, ma al trama ha un impostazione tendente allo shonen, con in più piccoli ma innegabili accenni shonen-ai...
La storia di amiciziaamore tra i due protagonisti è stupenda, delicatissima e intorno ad essa la Yoshida dispiega un intricatissima tela di complotti politici, esperimenti farmacologici illegali, guerre tra bande criminali in cui i protagonisti si trovano involontariamente coinvolti e di cui saranno, volenti o nolenti, destinati a divenire l´ago della bilancia.
Lo stile grafico è essenziale, ma dopo i primi volumi subisce uno straordinario miglioramento e l´edizione italiana, per una volta, è davvero ben realizzata, con tanto disovracopertina.