Peace Maker (Nanae Chrono)
Giudicare nel 2020 un manga realizzato nel 1999, basandosi su paragoni ed esempi ben più attuali ed elaborati, non lo trovo molto sensato.
Ci sono molte critiche cui potrei appigliarmi per criticare Peace Maker: un disegno totalmente ed oltremodo confusionario; dialoghi senza fine ed a mio avviso senza utilità, se non in quelle rarissime (se non uniche) occasioni in cui si sono quantomeno rivelati divertenti; una trama, di per sé banale, sviluppata non solo senza alcun colpo di scena, ma addirittura senza alcun dettaglio interessante: una serie di difetti che, di norma, mi porterebbero a criticarlo pesantemente, a causa dei quali peraltro mi sono forzato di divorare i suoi 5 volumi, stanco della lettura già durante quella del primo.
Ma non coglierò tutti questi spunti (nonché altri che ho omesso) per un'articolata critica, perché a 20 (e passa) anni dalla sua realizzazione non sarebbe proficuo.
Dunque - e qui viene il senso della mia recensione - mi limito a dirvi questo: se cercate qualcosa di "rustico", vecchiotto; se non avete assolutamente pretese circa novità, elaborazione e peculiarità; se cercate un manga [shonen] per ammazzare il tempo (peraltro questo è di soli 5 volumi) e non per soddisfare la vostra "fame di bei fumetti", allora Peace Maker potrebbe fare per voi. Tuttavia preciso che questo, per me, non è neanche lontanamente un "cult" o qualcosa di intramontabile per cui mettere la mano sul fuoco, o che possa in alcun modo competere - com'è chiaro che sia - con le letture moderne.
Ci sono molte critiche cui potrei appigliarmi per criticare Peace Maker: un disegno totalmente ed oltremodo confusionario; dialoghi senza fine ed a mio avviso senza utilità, se non in quelle rarissime (se non uniche) occasioni in cui si sono quantomeno rivelati divertenti; una trama, di per sé banale, sviluppata non solo senza alcun colpo di scena, ma addirittura senza alcun dettaglio interessante: una serie di difetti che, di norma, mi porterebbero a criticarlo pesantemente, a causa dei quali peraltro mi sono forzato di divorare i suoi 5 volumi, stanco della lettura già durante quella del primo.
Ma non coglierò tutti questi spunti (nonché altri che ho omesso) per un'articolata critica, perché a 20 (e passa) anni dalla sua realizzazione non sarebbe proficuo.
Dunque - e qui viene il senso della mia recensione - mi limito a dirvi questo: se cercate qualcosa di "rustico", vecchiotto; se non avete assolutamente pretese circa novità, elaborazione e peculiarità; se cercate un manga [shonen] per ammazzare il tempo (peraltro questo è di soli 5 volumi) e non per soddisfare la vostra "fame di bei fumetti", allora Peace Maker potrebbe fare per voi. Tuttavia preciso che questo, per me, non è neanche lontanamente un "cult" o qualcosa di intramontabile per cui mettere la mano sul fuoco, o che possa in alcun modo competere - com'è chiaro che sia - con le letture moderne.
"Una storia con un grande potenziale". Credo sia stato un po' il pensiero di tutti quelli che lo abbiano letto.
Che i Giapponesi siano orgogliosi in maniera smodata rispetto alla loro storia nazionale non è una novità. Nel corso degli anni abbiamo avuto serie ambientate in ogni epoca storica, con picchi d'attenzione per l'era Sengoku e, come in questo caso, il periodo dell'ultima guerra civile. Come spesso accade, il contenuto è stato molto romanzato, ma in modo intelligente. Lo spazio lasciato al protagonista, ragazzino di quindici anni assillato dal ricordo della morte dei genitori, non è un trito cliché di angst, flashback tristi e pacche sulle spalle, quanto un vero e proprio viaggio emotivo in cui si troverà più volte faccia a faccia con i suoi demoni (interiori e non) con risvolti assolutamente umani, realistici e drammatici.
Anche gli atri personaggi sono ottimamente caratterizzati, sia caratterialmente che per il disegno. Una cosa da apprezzare è il fatto che il protagonista non sia costantemente il centro dell'attenzione della trama. Il manga è comunque "una storia nella storia degli Shinsengumi", come riportato scritto alla fine di ogni volume, e il risultato è quello di una storia ottimamente costruita, seppur appunto romanzata in alcuni punti. (Per intenderci: Nanae Chrono è nota per essere autrice di Boy's Love. Credo sia una cosa necessaria da sapersi seppure, nonostante gli ammiccamenti al genere siano presenti, non risultano fuori luogo o esagerati)
Peace Maker è per me una di quelle storie speciali. Uno di quei manga che a distanza di tempo mi ritrovo a leggere con lo stesso entusiasmo della prima volta. Sarà perché Nanae Chrono, qui relativamente agli inizi, già presentava un tratto molto personale e piacevole.
Sarà per il modo in cui viene trattata la vicenda. Sequenze frenetiche e violente molto emozionanti alternate a momenti di pace e leggerezza, umorismo mai fuori luogo e un buon ricambio dei personaggi - a ognuno viene lasciato il suo ruolo e il suo spazio. Il protagonista non è necessariamente presente o risolutivo in ogni scena importante.
Sta di fatto che siamo di fronte a un ottimo manga, di quelli che andrebbero consigliati a ogni occasione possibile e che, purtroppo, non credo abbia avuto il successo che meritava.
Voto 9, e non quindi il massimo, semplicemente perché qui ci troviamo di fronte solo alla prima parte della storia. Il sequel, "Peace Maker Kurogane", purtroppo non ha ancora visto la luce qui in Italia, e non ho ancora finito di domandarmi il perché.
Che i Giapponesi siano orgogliosi in maniera smodata rispetto alla loro storia nazionale non è una novità. Nel corso degli anni abbiamo avuto serie ambientate in ogni epoca storica, con picchi d'attenzione per l'era Sengoku e, come in questo caso, il periodo dell'ultima guerra civile. Come spesso accade, il contenuto è stato molto romanzato, ma in modo intelligente. Lo spazio lasciato al protagonista, ragazzino di quindici anni assillato dal ricordo della morte dei genitori, non è un trito cliché di angst, flashback tristi e pacche sulle spalle, quanto un vero e proprio viaggio emotivo in cui si troverà più volte faccia a faccia con i suoi demoni (interiori e non) con risvolti assolutamente umani, realistici e drammatici.
Anche gli atri personaggi sono ottimamente caratterizzati, sia caratterialmente che per il disegno. Una cosa da apprezzare è il fatto che il protagonista non sia costantemente il centro dell'attenzione della trama. Il manga è comunque "una storia nella storia degli Shinsengumi", come riportato scritto alla fine di ogni volume, e il risultato è quello di una storia ottimamente costruita, seppur appunto romanzata in alcuni punti. (Per intenderci: Nanae Chrono è nota per essere autrice di Boy's Love. Credo sia una cosa necessaria da sapersi seppure, nonostante gli ammiccamenti al genere siano presenti, non risultano fuori luogo o esagerati)
Peace Maker è per me una di quelle storie speciali. Uno di quei manga che a distanza di tempo mi ritrovo a leggere con lo stesso entusiasmo della prima volta. Sarà perché Nanae Chrono, qui relativamente agli inizi, già presentava un tratto molto personale e piacevole.
Sarà per il modo in cui viene trattata la vicenda. Sequenze frenetiche e violente molto emozionanti alternate a momenti di pace e leggerezza, umorismo mai fuori luogo e un buon ricambio dei personaggi - a ognuno viene lasciato il suo ruolo e il suo spazio. Il protagonista non è necessariamente presente o risolutivo in ogni scena importante.
Sta di fatto che siamo di fronte a un ottimo manga, di quelli che andrebbero consigliati a ogni occasione possibile e che, purtroppo, non credo abbia avuto il successo che meritava.
Voto 9, e non quindi il massimo, semplicemente perché qui ci troviamo di fronte solo alla prima parte della storia. Il sequel, "Peace Maker Kurogane", purtroppo non ha ancora visto la luce qui in Italia, e non ho ancora finito di domandarmi il perché.
Innanzitutto, Peace Maker ha dei disegni davvero ben fatti, soprattutto le copertine. Dal punto di vista della trama, invece, è uno dei tanti manga che propone una versione romanzata degli Shinsengumi; ma nonostante sia, appunto, una versione più "fantasiosa", ciò che lo rende un manga ben riuscito è che chi conosce la storia reale, o meglio, le varie "teorie" a proposito della storia dei singoli membri della Shinsengumi - dato che, purtroppo, alcuni particolari non sono certi - noterà che l'autrice ha avuto una particolare cura a seguire, se non proprio le vicende storiche certe, almeno la loro versione più "famosa" e "popolare" in patria (mi riferisco in particolare ad Okita). In conclusione, forse la sua unica pecca è che termini così velocemente, ma questa forse non è nemmeno una pecca. Uno shonen intenso e davvero ben riuscito.
E' veramente un gioiello... i disegni sono spettacolari e la trama non cade mai nel banale, prendendo ogni pagina di più, finalmente non troviamo il protagonista che può fare tutto quello che vuole, ma un ragazzino impaurito spesso trascinato in avventi più grandi di lui. Ogni personaggio è unico e ben caratterizzato. Altro punto a favore: lo Shinsengumi, e le vicende storiche che tratta... si non tutto è fedele ma è la storia reale romanzata che rimane però spesso attinente a quella vera. Un MUST per chi ama gli Shinsengumi e i manga storici... rimanendo però un fumetto di tutto rispetto (anzi!) anche per chi non amasse particolarmente la verosimiglianza.
Purtroppo il voto massimo era 10. Questo manga è davvero bello e penso che sia uno dei più belli che io abbia mai letto e dato che sono una collezionista di manga qualcosa ne so. La grafica è eccellente dal primo al quinto volume. La storia dire che è avvincente è dire poco e in più è una storia verosimile al tempo dello Shogunato anche se gli Shinsengumi non avevano quel nome. E' una storia commuovente, che mi ha lasciata senza fiato. Ricca di emozioni e sicuramente si possono fare delle grandi riflessioni su se stessi. Sulla nostra possibile fragilità, sulla difficoltà di decidere, sull'amore fraterno. E' davvero un capolavoro, CONSIGLIO VIVAMENTE LA LETTURA DI QUESTO GIOIELLO firmato Nanae Chrono.
Maki Zoldick
Maki Zoldick
Molto bello come manga, i disegni secondo me sono favolosi ad esempio la copertina del volume 2 è qualcosa di stupendo!!rnLa trama non è banale, forse il diaologo a volte è limitato, quando invece sarebbe meglio averne di più, ma tutto sommato consiglio di leggerlo perchè non è davvero malaccio! D