Anne Freaks
Recensire un'opera breve non é mai facile, data la tentazione di spoilerare, anche a causa dell'obiettiva necessità di rendere la trama più comprensibile e accattivante. Ma con questo manga spoilerare poco sembra proprio impossibile... ma darò il massimo.
Yuri, il protagonista maschile, ha diciassette anni ed è oppresso dalla madre in ogni campo, specialmente in quello dei massacranti allenamenti in danza tradizionale giapponese. Alla fine non riesce a trovare altra via d'uscita che uccidere la madre e poi disfarsi del corpo con un manzoniano seppellimento in un giardino vicino a casa. Ma ecco che appare dal nulla Anne che si offre di aiutarlo e si sbarazza del cadavere con lo stesso metodo usato nelle "Quattro casalinghe di Tokyo" di Natsuo Kirino. Tra i due nasce subito un legame perverso, un amore sincero e malato al tempo stesso e Yuri non si fa problemi ad accettare d'aiutarla a sbarazzarsi di suo padre, capo di una setta. Aggiungiamo poi un terzo ragazzo, un medico e un sacerdote ex membro dell'organizzazione che non han perso il vizietto di uccidere e due funzionarie di polizia opposte come il giorno e la notte e avremo completato il cast di questo manga semplice e lineare ma, al contempo, raffinatissimo. Indubbiamente l'incipit ricorda molto i romanzi di Natsuo Kirino: oltre al succitato "Quattro casalinghe di Tokyo" troviamo un nesso anche con "Real World" per il tema della ricerca della libertà ottenuta uccidendo l'oppressore, marito o genitore che sia. O il vuoto dei giovani giapponesi che anche troppo bene sanno di essere diversi dai propri genitori e di non ritrovarsi nei loro valori. Non si può nemmeno tacere la rivalità tra le due poliziotte che indagano sul caso che appunto non potrebbero essere più opposte, dato che una non si fa problemi ad abbandonare i giovani al loro destino, a lasciare che i malvagi si uccidano a vicenda, e l'altra, invece, fa di tutto per cercare di riportarli sulla retta via mettendo a repentaglio la propria vita e quella del proprio figlio. Il risultato finale sta al lettore giudicarlo e, indubbiamente, ci troviamo in un "Delitto e Castigo" all'incontrario, grazie al tema della caduta nel lato oscuro e della giustizia che può assumere due volti opposti, rendendo impossibile capire quale sia quello giusto. E, come non bastasse, abbiamo un canto a quanto l'assenza d'amore possa pesare, a quanto la sete d'amore possa portarci nel male e nel lato oscuro.
Buona la grafica, semplice e che eccelle nel creare il fascino di Anne dal volto molto espressivo, che assume perfettamente il volto della sorella maggiore, della bambina, della vamp e della spietata assassina a seconda delle circostanze, e che gode di un fascino innegabile; proprio un personaggio che buca lo schermo. Buona la regia delle tavole. Valutare i manga brevi non é facile, perché vi è sempre la tentazione di abbassarne il valore per l'eccessiva brevità che non consente alla storia di decollare o anche solo di approfondire quanto detto. Indubbiamente Anne può essere accusato di questo, dato che si sarebbe potuto fare e scrivere di più. O della natura del personaggio, che uccide con l'esperienza da serial killer, senza rimorsi ma, anzi, con soddisfazione. Qui, infatti, non siamo in "Mirai Nikki" e la nostra Gasai Yuno è davvero realistica. Per non parlare del finale aperto, lasciato all'immaginazione del lettore, cosa che può piacere o non piacere. Ma la brevità riesce a dare quel qualcosa in più ed il finale aperto ha un suo fascino per cui, tutto considerato, complici i temi toccati, un 8 lo si può dare.
Yuri, il protagonista maschile, ha diciassette anni ed è oppresso dalla madre in ogni campo, specialmente in quello dei massacranti allenamenti in danza tradizionale giapponese. Alla fine non riesce a trovare altra via d'uscita che uccidere la madre e poi disfarsi del corpo con un manzoniano seppellimento in un giardino vicino a casa. Ma ecco che appare dal nulla Anne che si offre di aiutarlo e si sbarazza del cadavere con lo stesso metodo usato nelle "Quattro casalinghe di Tokyo" di Natsuo Kirino. Tra i due nasce subito un legame perverso, un amore sincero e malato al tempo stesso e Yuri non si fa problemi ad accettare d'aiutarla a sbarazzarsi di suo padre, capo di una setta. Aggiungiamo poi un terzo ragazzo, un medico e un sacerdote ex membro dell'organizzazione che non han perso il vizietto di uccidere e due funzionarie di polizia opposte come il giorno e la notte e avremo completato il cast di questo manga semplice e lineare ma, al contempo, raffinatissimo. Indubbiamente l'incipit ricorda molto i romanzi di Natsuo Kirino: oltre al succitato "Quattro casalinghe di Tokyo" troviamo un nesso anche con "Real World" per il tema della ricerca della libertà ottenuta uccidendo l'oppressore, marito o genitore che sia. O il vuoto dei giovani giapponesi che anche troppo bene sanno di essere diversi dai propri genitori e di non ritrovarsi nei loro valori. Non si può nemmeno tacere la rivalità tra le due poliziotte che indagano sul caso che appunto non potrebbero essere più opposte, dato che una non si fa problemi ad abbandonare i giovani al loro destino, a lasciare che i malvagi si uccidano a vicenda, e l'altra, invece, fa di tutto per cercare di riportarli sulla retta via mettendo a repentaglio la propria vita e quella del proprio figlio. Il risultato finale sta al lettore giudicarlo e, indubbiamente, ci troviamo in un "Delitto e Castigo" all'incontrario, grazie al tema della caduta nel lato oscuro e della giustizia che può assumere due volti opposti, rendendo impossibile capire quale sia quello giusto. E, come non bastasse, abbiamo un canto a quanto l'assenza d'amore possa pesare, a quanto la sete d'amore possa portarci nel male e nel lato oscuro.
Buona la grafica, semplice e che eccelle nel creare il fascino di Anne dal volto molto espressivo, che assume perfettamente il volto della sorella maggiore, della bambina, della vamp e della spietata assassina a seconda delle circostanze, e che gode di un fascino innegabile; proprio un personaggio che buca lo schermo. Buona la regia delle tavole. Valutare i manga brevi non é facile, perché vi è sempre la tentazione di abbassarne il valore per l'eccessiva brevità che non consente alla storia di decollare o anche solo di approfondire quanto detto. Indubbiamente Anne può essere accusato di questo, dato che si sarebbe potuto fare e scrivere di più. O della natura del personaggio, che uccide con l'esperienza da serial killer, senza rimorsi ma, anzi, con soddisfazione. Qui, infatti, non siamo in "Mirai Nikki" e la nostra Gasai Yuno è davvero realistica. Per non parlare del finale aperto, lasciato all'immaginazione del lettore, cosa che può piacere o non piacere. Ma la brevità riesce a dare quel qualcosa in più ed il finale aperto ha un suo fascino per cui, tutto considerato, complici i temi toccati, un 8 lo si può dare.
"Anne Freaks" è un manga seinen scritto e disegnato da Yua Kotegawa formato da soli quattro volumi.
Le vicende iniziano con il protagonista, Yuri, che cerca di sotterrare il corpo della madre la quale lui stesso ritiene di aver ucciso. Tuttavia viene colto in flagrante da una strana ragazza, Anna, che invece di andare a raccontare tutto alla polizia si offre di aiutarlo. Dopodiché la ragazza gli chiede di unirsi a lei e aiutarla ad uccidere il proprio padre, capo di un'organizzazione terroristica. Yuri prova subito attrazione verso questa donna sadica e sanguinaria e se ne innamora decidendo di aggrapparsi totalmente a lei, l'unica persona al mondo che sembra essergli rimasta.
Questi quattro volumi non sono affatto riusciti a coinvolgermi completamente nonostante la buona caratterizzazione dei personaggi. La storia mi è sembrata banale e priva di idee, l'autrice ha deciso fin da subito un percorso lineare, fin troppo, da percorrere senza eccessivi colpi di scena o altro.
Il rapporto fra i personaggi è comunque orchestrato molto bene, in particolar modo quello tra Yuri e Anna che nell'ultimo volume in certi momenti mi ha vagamente ricordato quello tra Yukiteru e Yuno in "Mirai Nikki".
Ci troveremo davanti a scene forti e crude provocate perlopiù dalla crudeltà di Anna, che uccide molto facilmente e senza provare poi alcun apparente rimorso.
Il tratto è ben curato e provvisto di dettagli. I volti sono disegnati molto bene, forse l'unica pecca è che in certi frangenti mancano di espressività, cosa probabilmente voluta per dare un tocco freddo e distaccato al tutto.
Ho comprato questa serie tutta in una volta semplicemente perché attratto da un'offerta piuttosto conveniente e devo dire che se l'avessi acquistata a prezzo pieno me ne sarei pentito, perché, come ho detto prima, mi è parsa una storia banale e lineare che non mi ha lasciato nessun tipo di emozione.
Mi sento di consigliare quest'opera solo ai veri appassionati del genere, altrimenti è sicuramente evitabile.
Le vicende iniziano con il protagonista, Yuri, che cerca di sotterrare il corpo della madre la quale lui stesso ritiene di aver ucciso. Tuttavia viene colto in flagrante da una strana ragazza, Anna, che invece di andare a raccontare tutto alla polizia si offre di aiutarlo. Dopodiché la ragazza gli chiede di unirsi a lei e aiutarla ad uccidere il proprio padre, capo di un'organizzazione terroristica. Yuri prova subito attrazione verso questa donna sadica e sanguinaria e se ne innamora decidendo di aggrapparsi totalmente a lei, l'unica persona al mondo che sembra essergli rimasta.
Questi quattro volumi non sono affatto riusciti a coinvolgermi completamente nonostante la buona caratterizzazione dei personaggi. La storia mi è sembrata banale e priva di idee, l'autrice ha deciso fin da subito un percorso lineare, fin troppo, da percorrere senza eccessivi colpi di scena o altro.
Il rapporto fra i personaggi è comunque orchestrato molto bene, in particolar modo quello tra Yuri e Anna che nell'ultimo volume in certi momenti mi ha vagamente ricordato quello tra Yukiteru e Yuno in "Mirai Nikki".
Ci troveremo davanti a scene forti e crude provocate perlopiù dalla crudeltà di Anna, che uccide molto facilmente e senza provare poi alcun apparente rimorso.
Il tratto è ben curato e provvisto di dettagli. I volti sono disegnati molto bene, forse l'unica pecca è che in certi frangenti mancano di espressività, cosa probabilmente voluta per dare un tocco freddo e distaccato al tutto.
Ho comprato questa serie tutta in una volta semplicemente perché attratto da un'offerta piuttosto conveniente e devo dire che se l'avessi acquistata a prezzo pieno me ne sarei pentito, perché, come ho detto prima, mi è parsa una storia banale e lineare che non mi ha lasciato nessun tipo di emozione.
Mi sento di consigliare quest'opera solo ai veri appassionati del genere, altrimenti è sicuramente evitabile.
Personalmente sono rimasto positivamente colpito da questi quattro volumi che sanno ricreare un’adeguata atmosfera ed un intreccio decisamente interessante.
Si inizia con una scena assolutamente “forte” in quanto vediamo un ragazzo, Yuri, che poi diventerà uno dei protagonisti assoluti, sotterrare il corpo di una donna; e una ragazza, Anna, che lo scoprirà durante questa sua azione e lo aiuterà a far si che il corpo non possa venire trovato.
Questo inizio intrigante anche se violento ma molto interessante verrà successivamente mantenuto durante il prosieguo degli eventi sempre ad un livello decisamente elevato con l’inserimento di nuovi personaggi di cui verranno chiarite nel durante lo sviluppo della storia le loro reali posizioni all’interno degli eventi. Ho trovato che il tutto sia stato molto ben congegnato e crei all’interno del lettore uno stato di interesse nel cercare di scoprire quali siano le motivazioni che spingono i protagonisti a compiere determinate azioni.
Ogni volta che compare un nuovo personaggio, soprattutto Moe ed Il Pastore, non si riesce immediatamente a capire il loro ruolo all’interno della vicenda, ma hanno sempre qualche mistero che viene chiarito nel prosieguo della lettura.
Trovo molto interessante la trasposizione di Anna, sempre molto violenta e senza la minima esitazione nel compiere un omicidio, credo che sia sempre più difficile gestire i personaggi cattivi rispetto ai buoni in quanto oltrepassare un certo limite comporta sicuramente una reazione nel lettore, che a volte potrebbe non essere gradita e condivisa, mentre in questo caso abbiamo un vero cattivo sino in fondo.
Sicuramente in questi volumi non troverete la “poesia” di Asano o Taniguchi, ma fortunatamente esistono anche storie di questo genere, volutamente esagerate anche se in un contesto sufficientemente realistico che scatenano altro tipo di emozioni.
Ho trovato interessante e fortunatamente non scontato anche il finale, che in questo genere di storie assume un significato di assoluta rilevanza, mentre la cosa secondo me un po’ stonata per il genere è il tratto troppo pulito, sicuramente un disegno più sporco ed aggressivo avrebbe permesso una maggiore emozione e coinvolgimento durante le azioni di maggiore violenza.
Si inizia con una scena assolutamente “forte” in quanto vediamo un ragazzo, Yuri, che poi diventerà uno dei protagonisti assoluti, sotterrare il corpo di una donna; e una ragazza, Anna, che lo scoprirà durante questa sua azione e lo aiuterà a far si che il corpo non possa venire trovato.
Questo inizio intrigante anche se violento ma molto interessante verrà successivamente mantenuto durante il prosieguo degli eventi sempre ad un livello decisamente elevato con l’inserimento di nuovi personaggi di cui verranno chiarite nel durante lo sviluppo della storia le loro reali posizioni all’interno degli eventi. Ho trovato che il tutto sia stato molto ben congegnato e crei all’interno del lettore uno stato di interesse nel cercare di scoprire quali siano le motivazioni che spingono i protagonisti a compiere determinate azioni.
Ogni volta che compare un nuovo personaggio, soprattutto Moe ed Il Pastore, non si riesce immediatamente a capire il loro ruolo all’interno della vicenda, ma hanno sempre qualche mistero che viene chiarito nel prosieguo della lettura.
Trovo molto interessante la trasposizione di Anna, sempre molto violenta e senza la minima esitazione nel compiere un omicidio, credo che sia sempre più difficile gestire i personaggi cattivi rispetto ai buoni in quanto oltrepassare un certo limite comporta sicuramente una reazione nel lettore, che a volte potrebbe non essere gradita e condivisa, mentre in questo caso abbiamo un vero cattivo sino in fondo.
Sicuramente in questi volumi non troverete la “poesia” di Asano o Taniguchi, ma fortunatamente esistono anche storie di questo genere, volutamente esagerate anche se in un contesto sufficientemente realistico che scatenano altro tipo di emozioni.
Ho trovato interessante e fortunatamente non scontato anche il finale, che in questo genere di storie assume un significato di assoluta rilevanza, mentre la cosa secondo me un po’ stonata per il genere è il tratto troppo pulito, sicuramente un disegno più sporco ed aggressivo avrebbe permesso una maggiore emozione e coinvolgimento durante le azioni di maggiore violenza.
La storia inizia con Yuri, un ragazzo dalle apparenze gentili e tranquille, che sotterra il cadavere di una donna (la madre). Tragico finale di una storia assai tormentata e di cui Yuri si sente assolutamente colpevole, seppur i fatti inizialmente appaiano diversi da come si siano realmente svolti. Alle spalle di Yuri appare una bellissima e misteriosa ragazza di nome Anna, che osservava il tutto di nascosto. Anna decide di presentarsi al giovane personalmente, non per denunciarlo o cose di questo tipo, bensì per offrirgli il suo aiuto con il cadavere della madre e... una chance per cominciare una "nuova vita" assieme a lei. La ragazza gli confesserà che è sua intenzione uccidere il proprio padre, capo di una specie di "setta", in realtà un potente gruppo terroristico, e per fare questo (non che ne avesse davvero bisogno in realtà) chiederà l'aiuto di Yuri e di un altro ragazzo, Mitsuba, il cui passato era (a loro insaputa) legato proprio al suddetto gruppo al quale Anna sta dando la caccia.
Yuri capirà sin da subito (ma mai abbastanza) la pericolosità e la particolarità della ragazza che si trova di fronte, ma finirà ben presto con l'innamorarsene, sperando magari di riuscire, un giorno o l'altro, a placarne gli animi freddi e sanguinari.
Da queste premesse qualcuno potrebbe avere l'impressione di trovarsi di fronte ad un'opera abbastanza banale, vista l'associazione "segreta" da sgominare, apparenti motivi di vendetta e via dicendo, ma non è così che stanno le cose!
Anne Freaks si rivelerà una bella e particolare storia d'amore e un concentrato di colpi di scena, alcuni dei quali possono davvero lasciare a bocca aperta. In ogni caso si tratta di un opera assai profonda, per certi versi shokkante, disturbante e provocatoria con pochissime tracce di "buonismo" gratuito. A me viene abbastanza naturale associarla ad una sorta di "Bonnie e Clyde" in versione moderno-giapponese.
Dopo essermi vagamente informato sulla suddetta trama decisi di iniziare a comprare Anne Freaks, invogliato anche dall'esiguo numero di uscite previste. Generalmente non amo le opere troppo prolisse. D'altra parte in racconti con pochi volumi c'è sempre il rischio d'imbattersi in storie poco curate, lacunose, che non danno il tempo al lettore d'immedesimarsi e tanto meno alla storia di svilupparsi in modo appropriato e coerente. Quanto appena detto non vale assolutamente per Anne Freaks.
In 4 abbondanti volumetti la Kotegawa (autrice di quest'opera) riesce a creare una storia senza sbavature, senza carenze di alcun tipo, saltando le parti inutili e tediose, riuscendo invece a mettere insieme una trama semplice e complessa allo stesso tempo ma raccontata in modo piacevole e lineare. Di per sé lo sviluppo della trama non ha nulla di particolarmente affascinante e originale, ciò che maggiormente ha attirato il mio interesse sono state le azioni e la psicologia dei due protagonisti principali, Yuri e Anna. Non che i personaggi di contorno non siano curati altrettanto bene, tutti piuttosto carismatici e sufficientemente profondi. Senza ombra di dubbio alcuna si potrebbero realizzare diverse altre opere al solo scopo di narrare ancora più approfonditamente le storie di questi personaggi "comprimari".
Dopo quanto scritto non posso proprio esimermi dal raccomandare Anne Freaks a chiunque sia minimamente interessato a questo tipo di opere, tenendo presente che sotto una facciata da "opera qualunque" si nasconde invece un prodotto molto profondo, che tuttavia (come è normale che sia) non può essere apprezzato e compreso da qualsiasi lettore.
Yuri capirà sin da subito (ma mai abbastanza) la pericolosità e la particolarità della ragazza che si trova di fronte, ma finirà ben presto con l'innamorarsene, sperando magari di riuscire, un giorno o l'altro, a placarne gli animi freddi e sanguinari.
Da queste premesse qualcuno potrebbe avere l'impressione di trovarsi di fronte ad un'opera abbastanza banale, vista l'associazione "segreta" da sgominare, apparenti motivi di vendetta e via dicendo, ma non è così che stanno le cose!
Anne Freaks si rivelerà una bella e particolare storia d'amore e un concentrato di colpi di scena, alcuni dei quali possono davvero lasciare a bocca aperta. In ogni caso si tratta di un opera assai profonda, per certi versi shokkante, disturbante e provocatoria con pochissime tracce di "buonismo" gratuito. A me viene abbastanza naturale associarla ad una sorta di "Bonnie e Clyde" in versione moderno-giapponese.
Dopo essermi vagamente informato sulla suddetta trama decisi di iniziare a comprare Anne Freaks, invogliato anche dall'esiguo numero di uscite previste. Generalmente non amo le opere troppo prolisse. D'altra parte in racconti con pochi volumi c'è sempre il rischio d'imbattersi in storie poco curate, lacunose, che non danno il tempo al lettore d'immedesimarsi e tanto meno alla storia di svilupparsi in modo appropriato e coerente. Quanto appena detto non vale assolutamente per Anne Freaks.
In 4 abbondanti volumetti la Kotegawa (autrice di quest'opera) riesce a creare una storia senza sbavature, senza carenze di alcun tipo, saltando le parti inutili e tediose, riuscendo invece a mettere insieme una trama semplice e complessa allo stesso tempo ma raccontata in modo piacevole e lineare. Di per sé lo sviluppo della trama non ha nulla di particolarmente affascinante e originale, ciò che maggiormente ha attirato il mio interesse sono state le azioni e la psicologia dei due protagonisti principali, Yuri e Anna. Non che i personaggi di contorno non siano curati altrettanto bene, tutti piuttosto carismatici e sufficientemente profondi. Senza ombra di dubbio alcuna si potrebbero realizzare diverse altre opere al solo scopo di narrare ancora più approfonditamente le storie di questi personaggi "comprimari".
Dopo quanto scritto non posso proprio esimermi dal raccomandare Anne Freaks a chiunque sia minimamente interessato a questo tipo di opere, tenendo presente che sotto una facciata da "opera qualunque" si nasconde invece un prodotto molto profondo, che tuttavia (come è normale che sia) non può essere apprezzato e compreso da qualsiasi lettore.
Il tratto è ottimo, tipico di molti seinen.
Però c'è un ma. Anzi, più di uno.
La prima sensazione che mi ha lasciato è che molti degli atteggiamenti e delle decisioni prese dai personaggi, soprattutto negli ultimi due volumi, paiono decisamente forzati allo scopo di dare una continuità alla trama. E qui cito in particolare la "paladina della giustizia" e Yuri. Ma questo in teoria sarebbe anche comprensibile, considerando il peso del messaggio che si vuole trasmettere rispetto alla trama.
La seconda è che quest'opera pare voler andare in tante direzioni per poi finire da nessuna parte: parte con l'analizzare il passato traumatico dei protagonisti, ma finisce per accennarli in 2/3 vignette e morta lì (in tutti i sensi XD); vorrebbe analizzare la corrente dei pensieri dei personaggi e le loro ragioni con il succedersi degli eventi, ma dopo una pagina o due eccoli di nuovo sulle loro posizioni iniziale, come se tutto il ragionamento fatto in precedenza non fosse mai esistito; accenna qua e là le problematiche della società odierna, della malavita e del disagio giovanile, ma non approfondisce niente di tutto ciò; per finire abbiamo qui una spietata assassina che si diverte a trucidare band malavitose a iosa, peccato che il più delle volte (anzi quasi sempre) non venga mostrata nessuna di queste scene.
Peccato, insomma, perchè probabilmente con altri 2 o 3 volumi l'autore avrebbe potuto sviluppare meglio ogni aspetto di questo manga.
Però c'è un ma. Anzi, più di uno.
La prima sensazione che mi ha lasciato è che molti degli atteggiamenti e delle decisioni prese dai personaggi, soprattutto negli ultimi due volumi, paiono decisamente forzati allo scopo di dare una continuità alla trama. E qui cito in particolare la "paladina della giustizia" e Yuri. Ma questo in teoria sarebbe anche comprensibile, considerando il peso del messaggio che si vuole trasmettere rispetto alla trama.
La seconda è che quest'opera pare voler andare in tante direzioni per poi finire da nessuna parte: parte con l'analizzare il passato traumatico dei protagonisti, ma finisce per accennarli in 2/3 vignette e morta lì (in tutti i sensi XD); vorrebbe analizzare la corrente dei pensieri dei personaggi e le loro ragioni con il succedersi degli eventi, ma dopo una pagina o due eccoli di nuovo sulle loro posizioni iniziale, come se tutto il ragionamento fatto in precedenza non fosse mai esistito; accenna qua e là le problematiche della società odierna, della malavita e del disagio giovanile, ma non approfondisce niente di tutto ciò; per finire abbiamo qui una spietata assassina che si diverte a trucidare band malavitose a iosa, peccato che il più delle volte (anzi quasi sempre) non venga mostrata nessuna di queste scene.
Peccato, insomma, perchè probabilmente con altri 2 o 3 volumi l'autore avrebbe potuto sviluppare meglio ogni aspetto di questo manga.
Ho preso tutti i 4 volumi insieme e ho finito oggi di leggerli. Complessivamente mi è piaciuto, tuttavia come in ogni manga ci sono aspetti positivi ma anche negativi. innanzitutto, il disegno è molto bello, ma un pò freddo e inespressivo (adatto comunque alla trama, essendo Anna una fredda killer); parlando della trama! L'idea di base è buona, io amo le storie di vendetta e omicidi, e ci sono alcuni personaggi "secondari" che si fanno apprezzare (personalmente non sono pentita di aver preso il manga perchè mi sono innamorata di Moe... anche il personaggio del pastore è assolutamente MITICO *ç*). Anna all'inizio piace ma verso la fine della storia risulta a dir poco odiosa. insensibile, capricciosa, se ne frega degli altri e ama solo se stessa. stessa cosa per Yuri: è troppo succube di Anna e il quarto volume è la ragione per cui ho dato solo un 7. il finale è davvero pessimo ahimè... Tirando le somme, mi è piaciuto (oltre che per Moe) in quanto è un manga particolare e originale, per chi cerca qualcosa di diverso, di forte, di politicamente scorretto, tuttavia certe scene sono fatte non benissimo e certi atteggiamenti di Anna sono poco credibili e sconcertanti, è troppo spietata. Ultima cosa: trovo che il sangue sia disegnato male e in un manga del genere è un difetto che si nota. Comunque non lo sconsiglio, non sono 20 euro buttati.
Ho acquistato i volumi tutti insieme e li ho letti in una giornata... i disegni sono molto ben fatti e curati nei dettagli, ma la trama è davvero provocatoria e se mi è permesso dirlo malata in quanto Anne è un mostro senza pietà che uccide spesso solo per divertimento (ciò lo si nota quando lei sorride prima di recidere una vita). E' vero che il significato nascosto di questo manga riflette un pò quello che sta diventando il nostro mondo; ma è anche vero che vi sono ben altri spunti da prendere nella vita quotidiana di ciascuno di noi. Reputo dunque la trama forzata e disturbante e che non rispecchi molto quelli che sono i veri manga.
Ho comprato il primo volume e mi era piaciuto parecchio, si per come era iniziata la storia sia per il tratto dell'autrice. Questo mi ha spinto a comprare anche gli altri, perchè credevo che la trama potesse svilupparsi bene visti i presupposti iniziali. Il voto 6 deriva da un voto positivo dei primi due volumi e un voto negativo degli ultimi due, in modo particolare dell'ultimo. Finale purtroppo pessimo.
Ho acquistato il 2°, 3° e 4° volume e ne sono rimasta affascinata. Le tematiche trattate spingono il lettore a riflessioni del tipo "dove sta andando il mondo!??"
La storia è quella di Anna Todo, una ragazza estremamente violenta che uccide senza alcuna esitazione, figlia di uno dei dirigenti della Kakuseisha. La Kakuseisha è una setta di estremisti giapponesi, nella quale dopo lo scoppio di un conflitto interno è avvenuto uno scisma che ha portato la Kakuseisha a diventare una specie di gruppo terroristico.
Anna, insieme a Yuri e Mizuba (due ragazzi, anche loro figli della Kakuseisha) cerca di distruggere questa setta.
La storia è quella di Anna Todo, una ragazza estremamente violenta che uccide senza alcuna esitazione, figlia di uno dei dirigenti della Kakuseisha. La Kakuseisha è una setta di estremisti giapponesi, nella quale dopo lo scoppio di un conflitto interno è avvenuto uno scisma che ha portato la Kakuseisha a diventare una specie di gruppo terroristico.
Anna, insieme a Yuri e Mizuba (due ragazzi, anche loro figli della Kakuseisha) cerca di distruggere questa setta.