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Akira95

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Questo manga è una delle opere meno conosciute della bravissima sensei Minekura, non molto recente ma definita da alcuni come il capolavoro di questa autrice.
Ho avuto la possibilità di leggere solo questo e Saiyuki di suo e, per quanto mi riguarda, non ho niente da dire contro quell'affermazione.
Stigma è sì un capolavoro, un piccolo capolavoro, permeato da una delle atmosfere che tanto mi fa amare lo stile della Minekura, delicato, sensibile, non ha qualcosa da dire in proposito ma parla di desiderio di raggiungere qualcosa, di un rapporto tra due uomini, il loro destino.
Il disegno non è ancora al suo massimo, ma viene reso particolare anche dall'essere stato concepito interamente a colori, cosa che penso sia molto rara in un manga.
Insomma, non so spiegare bene, ma nella lettura ho trovato spunti che mi hanno fatto piegare le labbra in un sorriso, altre che mi hanno fatto pensare e altre ancora in cui non sono potuta non rimanere commossa, cosa che raramente, e sottolineo questo termine, mi capita, ma la sensibilità di quest'opera, che penso potrà essere percepita da tutti, mi ha fatto solo piacere.

Compratelo, soprattutto voi che possedete già Saiyuki, ma vale anche per gli altri.
Spero riuscirete a capire quest'opera, che merita davvero.


 3
Minako85

Volumi letti: 1/1 --- Voto 10
Come molti altri hanno già scritto, Stigma è del tutto diverso da Saiyuki, sia per impostazione sia per storia narrata. Si tratta di un racconto autoconclusivo, completamente a colori, in cui più che l'azione è predominante l'introspezione psicologica dei personaggi.
La storia è molto triste e scorre all'inizio apparentemente lenta, per culminare in un finale teso e drammatico. L'autrice non ci dà grandi spiegazioni, lascia che tutte le informazioni siano rivelate poco a poco dai dialoghi e dai pensieri dei personaggi.
Questo manga deluderà chi si aspetta di trovare un Saiyuki in miniatura e deluderà anche chi si avvicina ad esso solo per la tematica yaoi che è effettivamente presente nel racconto, ma che ne costituisce un dettaglio direi secondario.
Si tratta di un'opera difficile da leggere se si è in cerca di qualcosa di frenetico o di leggero, ma potrà catturare molti con la sua commuovente storia e l'azzeccatissima narrazione i lettori più esigenti.
Per quanto Saiyuki sia un'opera valida, credo che l'autrice in Stigma abbia raggiunto davvero il suo apice, infatti merita un bel 10 pieno.
Consigliato vivamente a chiunque voglia leggere qualcosa di più impegnativo del solito shojo o yaoi manga.

jvbis

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jvbis

Volumi letti: 1/1 --- Voto 9
Un manga completamente distante da Saiyuki. Un prodotto pesante e non apprezzabile da tutti.
Va letto almeno un paio di volte ravvicinate... scappa sempre qualcosa ed è bello soffermarsi su ogni singola vignetta come su ogni frase della narrazione. E' una storia bellissima e al contempo di una delicatezza e tristezza assoluta velata da un piccolo tocco di yaoi che non guasta, anzi arricchisce i personaggi dandogli uno spessore non comune... veramente bello.

Nerissaw

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Nerissaw

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Dopo aver aspettato per un infinità di tempo, appena ci sono stati gli sconti al 50% nella mia fumetteria di fiducia, ho colto l'occasione e l'ho acquistato, pensando di andare sul sicuro, visto che solo il nome dell'autrice è una garanzia!
Ebbene sì... mi aspettavo una storia leggera ricca di azione, drammaticità e un pizzichino di humor. Posso dire che mi sbagliavo completamente! Per questo, quando l'ho iniziato a leggere non sono riuscita a continuare poichè era troppo lontano dalle mie aspettative. Riprendendolo in mano dopo un pò mi sono dovuta ricredere e sono stata travolta dalla storia così delicata, a tratti spietata a tratti tenera e ricca di passione.
Il manga può risultare un pò pesante anche per la quasi totale assenza di dialoghi, ma per narrare una storia del genere la Minekura non avrebbe potuto adottare uno stile migliore.
Forse il manga meriterebbe un 7, ma guardando il disegno che è a dir poco perfetto è impossibile non alzare il voto a 8! (anche per l'ottima edizione della dynit ^_- )

Tacchan

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Tacchan

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7
Ricordando <b>Saiyuki</b> mi aspettavo di trovare ben altro in <b>Stigma</b>, ovvero un prodotto leggero, magari piacevole da leggere, ma e senza troppe pretese. Invece si presenta come un titolo decisamente impegnativo e curato, difficile da assimilare e che richiede attenzione.
Altra cosa che mi aveva stupito è il prezzo, 13 Euro, ma già sfogliandolo aveva intuito come questo potesse essere giustificato sia dalla cura profusa da Dynit che dai materiali: il volumetto è stampato completamente a colori su carta patinata e offre soluzioni atipiche e d’effetto, come per esempio la copertina, molto bella.
Non si tratta di un’opera leggera, tante sono le parole scritte e pochi sono invece i dialoghi. Si tratta perlopiù di considerazioni del protagonista, presentate come un monologo interiore. Aspettatevi quindi riflessioni filosofeggianti e intimiste, accompagnate da illustrazioni molto belle. Dal punto di vista grafico infatti Stigma è davvero notevole: bella l’atmosfera che l’autrice riesce a ricreare e ottimo il design dei personaggi, tra l’altro i colori sono usati con grande sapienza.

Stigma tuttavia manca un po’ di mordente e non è poi così coinvolgente. La cosa non è un difetto di suo, l’obiettivo vuole essere ben altro, ovvero quello di creare un racconto in viene lasciato un messaggio al lettore. L’ambientazione e la tecnica narrativa ha un che di poetico, frequente è per esempio l’uso di metafore, mentre le cose di rado sono mostrate, ma sono fatte capire con le parole e con illustrazioni non troppo esplicite, lasciando quindi spazio all’interpretazione e all’immaginazione del lettore.
I temi trattati sono diversi, dal degrado del mondo, al bisogno di avere qualcuno per lenire la propria solitudine, alla sofferenza che si prova nell’essere abbandonati da una persona, alla forza che può dare il trovare qualcuno a cui dedicarsi. Ma l’amore in Stigma ha un ruolo margine e tra l’altro non è definito in modo chiaro: viene proposta una riflessione su di esso, sulle sue implicazioni, sulla sottile linea che divide l’ammirazione o l’affetto da qualcosa in più. Il tutto sottratto dai pregiudizi imposti dalla società.

Si tratta quindi di un prodotto <b>molto particolare e bello visivamente</b>. Non credo verrà apprezzato da tutti, ma di certo offre spessore e spunti interessanti: si nota la cura e le attenzioni che <i>Kazuya Minekura</i> ha profuso nella sua realizzazione.
Ciò nonostante siate ben coscienti che vi troverete davanti a un manga lento e poco movimentato, dove il ruolo maggiore lo hanno i testi e i disegni. Lo sottolineo un’altra volta, non è per tutti, per cui provate prima a sfogliarlo, magari leggendo le prime pagine, saranno sufficienti per farvi capire se lo stile può essere di vostro gradimento. Altra cosa: <b>non aspettatevi Saiyuki</b>, nonostante lo stile di disegno sia lo stesso, le due opere sono fra loro lontanissime.

<u>La trama racconta</u> la storia di un uomo che si risveglia ricoperto da ferite e privo della sua memoria, con accanto a se una valigetta piena di soldi. Inizia quindi a viaggiare per ritrovare se stesso sotto un cielo grigio oscurato dalla stupidità degli uomini, accompagnato da un ragazzino che incontra casualmente per strada e che sogna di vedere un cielo azzurro.
Ma il passato prima o poi torna sempre, soprattutto quando si hanno dei conti in sospeso…