La Strada di Ryu
La strada di Ryu è un fumetto di Shotaro Ishinomori pubblicato in Giappone nel 1969 dalla Kodansha. In Italia ne è arrivato un solo volume grazie alla casa editrice d/visual, purtroppo l’opera da noi rimane incompleta.
Per risolvere il problema dell’incompletezza mi sono rivolto ad un sito di scanlations americano: posso dire che l’opera mi è piaciuta comunque anche se ho trovato che mancassero pagine, alcuni capitoli venissero ripetuti e di un volumetto rimaneva un quinto…
Certo gli editori su carta sono più seri, ma Ishinomori è uno di quegli autori che in Italia hanno avuto poco successo ma che sono fondamentali per quanto riguarda l’evoluzione del manga in Giappone, tanto da meritarsi il nome di “re dei manga”.
Fra le sue opere non si può non citare Cyborg 009 e Kamen Rider.
Quando mi sono messo a leggere questo manga pensavo fosse la versione a fumetti di un anime da me visto da piccolo ispirato da un'altra opera Ishinomori: Ryu, il ragazzo delle caverne… ma questo manga è qualcosa di molto diverso.
Un ragazzo è partito per lo spazio ed è stato ibernato, ritornato dopo centinai di anni sulla Terra scopre che il pianeta è totalmente diverso dopo che l’uomo ha scatenato la terza guerra mondiale, non sa quando è successo ma il mondo è completamente diverso : uomini scimmia, mutanti, bestie strane… Inizia un viaggio di otto volumi dove vedremo varie specie di essere e il protagonista correrà vari pericoli.
Non voglio spoilerare niente ma questo fumetto è un caposaldo della letteratura di fantascienza.
Purtroppo i difetti dell’edizione web mi costringono ad assegnare un voto basso in quanto non alcune situazioni si risolvono in modo confuso.
In attesa di una nuova edizione italiana gli assegno un sette che potrebbe essere qualcosa in più
Per risolvere il problema dell’incompletezza mi sono rivolto ad un sito di scanlations americano: posso dire che l’opera mi è piaciuta comunque anche se ho trovato che mancassero pagine, alcuni capitoli venissero ripetuti e di un volumetto rimaneva un quinto…
Certo gli editori su carta sono più seri, ma Ishinomori è uno di quegli autori che in Italia hanno avuto poco successo ma che sono fondamentali per quanto riguarda l’evoluzione del manga in Giappone, tanto da meritarsi il nome di “re dei manga”.
Fra le sue opere non si può non citare Cyborg 009 e Kamen Rider.
Quando mi sono messo a leggere questo manga pensavo fosse la versione a fumetti di un anime da me visto da piccolo ispirato da un'altra opera Ishinomori: Ryu, il ragazzo delle caverne… ma questo manga è qualcosa di molto diverso.
Un ragazzo è partito per lo spazio ed è stato ibernato, ritornato dopo centinai di anni sulla Terra scopre che il pianeta è totalmente diverso dopo che l’uomo ha scatenato la terza guerra mondiale, non sa quando è successo ma il mondo è completamente diverso : uomini scimmia, mutanti, bestie strane… Inizia un viaggio di otto volumi dove vedremo varie specie di essere e il protagonista correrà vari pericoli.
Non voglio spoilerare niente ma questo fumetto è un caposaldo della letteratura di fantascienza.
Purtroppo i difetti dell’edizione web mi costringono ad assegnare un voto basso in quanto non alcune situazioni si risolvono in modo confuso.
In attesa di una nuova edizione italiana gli assegno un sette che potrebbe essere qualcosa in più
Questo manga è del 1969 e riflette in un certo senso la paura (l'ossessione) di un olocausto atomico in seguito a una folle guerra tra potenze nucleari (che curiosamente, come afferma Ryu, sono l'Alleanza asiatica guidata dalla Cina e l'America... come poteva prevedere Ishinomori che la Cina sarebbe emersa come la più grande potenza asiatica tale da eguagliare gli USA?).
Ryu si trova a sopravvivere in un mondo completamente impazzito, la civiltà è stata distrutta dalla guerra nucleare, gli uomini non esistono più, al loro posto neo-sinantropi (uomini-scimmia) mutanti mostruosi o uomini con la coda aggressivi e feroci la terra è ricoperta da una foresta tropicale lussureggiante, animali giganteschi ci vivono e danno la caccia agli sprovveduti che ritornano dallo spazio dopo le missioni spaziali eppure Ryu non si arrende, non accetta il fatto che il mondo sia diventato un inferno dove la legge della selezione naturale di Darwin è l'unica legge, dove sopravvivono solo gli animali più forti e i deboli soccombono.
Ryu ha visto un aereo, spera che da qualche parte la civiltà sia sopravvissuta e si mette in viaggio con la più squinternata compagnia di persone per trovarla... già, ma quale civiltà?
Personalmente, sono rimasto colpito dalla durezza del mondo disegnato da Ishinomori: paesaggi bellissimi, rovine di città, ma su tutto regna l'inesorabile legge del più forte: non esiste spazio per la pietà o altri sentimenti da antologia le riflessioni di God sulla civiltà, un cyborg ex-pilota spaziale che Ryu incontra nel suo viaggio
Ryu si trova a sopravvivere in un mondo completamente impazzito, la civiltà è stata distrutta dalla guerra nucleare, gli uomini non esistono più, al loro posto neo-sinantropi (uomini-scimmia) mutanti mostruosi o uomini con la coda aggressivi e feroci la terra è ricoperta da una foresta tropicale lussureggiante, animali giganteschi ci vivono e danno la caccia agli sprovveduti che ritornano dallo spazio dopo le missioni spaziali eppure Ryu non si arrende, non accetta il fatto che il mondo sia diventato un inferno dove la legge della selezione naturale di Darwin è l'unica legge, dove sopravvivono solo gli animali più forti e i deboli soccombono.
Ryu ha visto un aereo, spera che da qualche parte la civiltà sia sopravvissuta e si mette in viaggio con la più squinternata compagnia di persone per trovarla... già, ma quale civiltà?
Personalmente, sono rimasto colpito dalla durezza del mondo disegnato da Ishinomori: paesaggi bellissimi, rovine di città, ma su tutto regna l'inesorabile legge del più forte: non esiste spazio per la pietà o altri sentimenti da antologia le riflessioni di God sulla civiltà, un cyborg ex-pilota spaziale che Ryu incontra nel suo viaggio
<i>d/visual</i> ci offre una nuova opera di <b>Shotaro Ishinomori</b>, mangaka che abbiamo già potuto conoscere e apprezzare con <b><a href="http://animeclick.lycos.it/manga.php?xtit=Ryu+il+ragazzo+delle+caverne">Ryu il Ragazzo delle Caverne</a></b>, titolo noto al pubblico italiano grazie alla serie TV andata in onda molti anni fa. Di Ishinomori è anche un altro manga, del 1963, la cui versione animata passa ancor oggi sulle TV italiane: <b>Cyborg 009</b>. Nonostante sia poco famoso nel nostro Paese, Shotaro Ishinomori è un autore che ogni buon appassionato dovrebbe conoscere e che merita di poter essere letto anche in Italia. A d/visual vanno pertanto i miei ringraziamenti: ritengo che fosse improbabile che un editore decidesse di puntare su questo artista visto che le sue opere potrebbero non vendere come meriterebbero. Si tratta di prodotti di nicchia, per appassionati e che il lettore occasionale probabilmente si lascerà sfuggire. Di certo sarebbe stato più facile e sicuro puntare su titoli più in voga e più commerciali, pertanto la scelta di d/visual denota coraggio e passione.
Se ancora non vi ho convinto che Shotaro Ishinomori sia un autore da conoscere, sappiate che è suo anche <b>Kamen Rider</b> (di cui presto parleremo, sempre edito da d/visual) e che sono davvero numerosi i suoi manga trasposti in animazione. Anche due recentissime serie TV, <b><a href="http://animeclick.lycos.it/anime.php?titolo=009-1">009-1</a> </b>e <b><a href="http://animeclick.lycos.it/anime.php?titolo=Skull+Man">SkullMan</a></b>, sono tratte proprio su due suoi lavori.
Shotaro Ishinomori è morto nel 1998 all’età di 60 anni.
Ma torniamo a “La Strada di Ryu”: il collegamento con “Ryu Ragazzo delle Caverne” non è solo nel nome del protagonista. Le due opere come impostazione, ambientazione e narrazione sono davvero simili. Ciò nonostante, secondo la mia opinione, “La Strada di Ryu” si dimostra nel complesso più efficace e dalla portata più ampia, capace anche di introdurre tematiche di un certo spessore, sebbene vengano sempre trattate in modo piuttosto blando. Nel complesso comunque è la serie Tv che forse ricordate, ma in chiave fantascientifica:
<b>Ryu Shibata</b> si imbarca clandestinamente su una nave spaziale, viene scoperto ed è costretto all’ibernazione. Al suo risveglio scopre che i suoi compagni di viaggio sono tutti deceduti e che la nave è atterrata su un pianeta selvaggio. Non sa esattamente quanto tempo sia passato, ma incontra un ambiente ostile abitato da creature pericolose e mostruose. Grazie ai mezzi della sua nave se la cava e inizia a pensare di essere l’unico essere umano sopravissuto. Capisce infatti che il pianeta è in realtà proprio la Terra: devono essere passati molti anni e probabilmente il terzo conflitto mondiale, che prima della sua partenza sembrava imminente, deve essere stato devastante e le radiazioni devono aver dato vita a questa creature mutanti. A tanti anni di distanza la razza umana si è estinta e la civiltà è andata perduta. Trova fortunatamente compagnia: su un’altra nave è sopravissuta una ragazza e un bambino, anche loro atterrati sul pianeta dopo anni di viaggi spaziali. I tre pertanto partono alla ricerca di un luogo sicuro e di altri esseri umani non regrediti allo stato di scimmia, visto che Ryu un giorno vede un aereo in cielo.
Il protagonista inoltre si accorge di conoscere informazioni e nozioni che mai avrebbe potuto sapere, che sia un effetto collaterale dell’ibernazione? Che gli siano state impiantate subliminalmente conoscenze che non aveva?
Il manga scorre in modo veloce, la lettura è rapida, appassionante e piacevole. Il disegno, sebbene abbia uno stile ben diverso da quello che trovate nei manga di recente realizzazione, è efficace e ha il suo fascino. Le tematiche offerte, con riferimenti tra l’altro a problemi che all’epoca erano molto sentiti in Giappone, sono trattate in modo piuttosto ingenuo, così come sono ingenue le teorie fantascientifiche. Ma va ricordato che il manga si porta molti anni sulle spalle e che complesso non vuol sempre dire migliore. La lettura è molto scorrevole, l’autore riesce a suscitare una certa curiosità nel lettore e, sebbene alcune situazioni siano un po’ ripetitive, soprattutto se avete già letto “Ryu il Ragazzo delle Caverne”, lo leggerete molto volentieri. Un’opera di nicchia, per coloro che amano manga di altri tempi, che forse avranno diversi limiti, ma che hanno anche fascino e una genuinità oramai rara. L’opera sarà serializzata in 5 volumetti. Consigliata.
Se ancora non vi ho convinto che Shotaro Ishinomori sia un autore da conoscere, sappiate che è suo anche <b>Kamen Rider</b> (di cui presto parleremo, sempre edito da d/visual) e che sono davvero numerosi i suoi manga trasposti in animazione. Anche due recentissime serie TV, <b><a href="http://animeclick.lycos.it/anime.php?titolo=009-1">009-1</a> </b>e <b><a href="http://animeclick.lycos.it/anime.php?titolo=Skull+Man">SkullMan</a></b>, sono tratte proprio su due suoi lavori.
Shotaro Ishinomori è morto nel 1998 all’età di 60 anni.
Ma torniamo a “La Strada di Ryu”: il collegamento con “Ryu Ragazzo delle Caverne” non è solo nel nome del protagonista. Le due opere come impostazione, ambientazione e narrazione sono davvero simili. Ciò nonostante, secondo la mia opinione, “La Strada di Ryu” si dimostra nel complesso più efficace e dalla portata più ampia, capace anche di introdurre tematiche di un certo spessore, sebbene vengano sempre trattate in modo piuttosto blando. Nel complesso comunque è la serie Tv che forse ricordate, ma in chiave fantascientifica:
<b>Ryu Shibata</b> si imbarca clandestinamente su una nave spaziale, viene scoperto ed è costretto all’ibernazione. Al suo risveglio scopre che i suoi compagni di viaggio sono tutti deceduti e che la nave è atterrata su un pianeta selvaggio. Non sa esattamente quanto tempo sia passato, ma incontra un ambiente ostile abitato da creature pericolose e mostruose. Grazie ai mezzi della sua nave se la cava e inizia a pensare di essere l’unico essere umano sopravissuto. Capisce infatti che il pianeta è in realtà proprio la Terra: devono essere passati molti anni e probabilmente il terzo conflitto mondiale, che prima della sua partenza sembrava imminente, deve essere stato devastante e le radiazioni devono aver dato vita a questa creature mutanti. A tanti anni di distanza la razza umana si è estinta e la civiltà è andata perduta. Trova fortunatamente compagnia: su un’altra nave è sopravissuta una ragazza e un bambino, anche loro atterrati sul pianeta dopo anni di viaggi spaziali. I tre pertanto partono alla ricerca di un luogo sicuro e di altri esseri umani non regrediti allo stato di scimmia, visto che Ryu un giorno vede un aereo in cielo.
Il protagonista inoltre si accorge di conoscere informazioni e nozioni che mai avrebbe potuto sapere, che sia un effetto collaterale dell’ibernazione? Che gli siano state impiantate subliminalmente conoscenze che non aveva?
Il manga scorre in modo veloce, la lettura è rapida, appassionante e piacevole. Il disegno, sebbene abbia uno stile ben diverso da quello che trovate nei manga di recente realizzazione, è efficace e ha il suo fascino. Le tematiche offerte, con riferimenti tra l’altro a problemi che all’epoca erano molto sentiti in Giappone, sono trattate in modo piuttosto ingenuo, così come sono ingenue le teorie fantascientifiche. Ma va ricordato che il manga si porta molti anni sulle spalle e che complesso non vuol sempre dire migliore. La lettura è molto scorrevole, l’autore riesce a suscitare una certa curiosità nel lettore e, sebbene alcune situazioni siano un po’ ripetitive, soprattutto se avete già letto “Ryu il Ragazzo delle Caverne”, lo leggerete molto volentieri. Un’opera di nicchia, per coloro che amano manga di altri tempi, che forse avranno diversi limiti, ma che hanno anche fascino e una genuinità oramai rara. L’opera sarà serializzata in 5 volumetti. Consigliata.