Baci Rubati
Sinceramente non sapevo proprio che voto dare a questo manga. I disegni non sono male, ma non mi hanno lasciato molto. Direi che migliorano nel corso della vicenda. Inizialmente sono troppo piatti e stereotipati. La storia è banale, poco coinvolgente almeno per buona parte della vicenda. Il rapporto tra i protagonisti è sempre un battibecco e c'è sempre un terzo in comodo. Non mi è piaciuto per niente la troppa ingenuità di Aoi, che la fa sembrare più una persona sciocca e frivola, che ingenua. Per di più il suo continuo rivolgersi a "Dio" è forse troppo eccessivo. Il finale mi ha preso molto e ha un po' riscattato tutta la storia: è davvero commovente.
Spinta dai commenti positivi, ho preso la serie completa in quattro volumi.
Purtroppo devo dire che mi ha delusa molto, non sono riuscita ad andare oltre il primo volume.
La storia, per quanto mi riguarda, ma questa e la mia opinione, la trovo scialba e noiosa, non mi ha colpita più di tanto, e oltre tutto è banale, ovvero la solita solfa, e il classico shojo mieloso, sinceramente non riesco proprio a trovarlo interessante.
La nota positiva sono i disegni, che non sono male, personalmente mi piacciono, e per me è veramente l'unica nota positiva, ed è un peccato perché l'autrice mi piace molto e trovo che nelle serie successive sia migliore anche il tratto.
Concludendo, la serie non mi ha coinvolta, quindi viste le circostanze non mi sento di consigliarvela, poi del resto e tutto soggettivo, a me non piace, ma ha molti potrebbe interessare, per quanto mi riguarda il mio giudizio non va oltre il 2, serie bocciata.
Purtroppo devo dire che mi ha delusa molto, non sono riuscita ad andare oltre il primo volume.
La storia, per quanto mi riguarda, ma questa e la mia opinione, la trovo scialba e noiosa, non mi ha colpita più di tanto, e oltre tutto è banale, ovvero la solita solfa, e il classico shojo mieloso, sinceramente non riesco proprio a trovarlo interessante.
La nota positiva sono i disegni, che non sono male, personalmente mi piacciono, e per me è veramente l'unica nota positiva, ed è un peccato perché l'autrice mi piace molto e trovo che nelle serie successive sia migliore anche il tratto.
Concludendo, la serie non mi ha coinvolta, quindi viste le circostanze non mi sento di consigliarvela, poi del resto e tutto soggettivo, a me non piace, ma ha molti potrebbe interessare, per quanto mi riguarda il mio giudizio non va oltre il 2, serie bocciata.
Volendo essere tecnici, il voto risulterebbe un 7+.
Baci Rubati è stato uno dei primi manga che ho letto. Ora, reduce del mio periodo Shojo, mi sento abbastanza "vissuta" da poterlo commentare obbiettivamente.
Il tratto grafico è particolare, specialmente per quanto riguarda i corpi. Mi rendo conto che probabilmente Aoi è volutamente poco formosa, ma ho comunque apprezzato la particolarità di un fisico normale, che non cambia nemmeno quando la ragazza indossa una gonna corta. Stesso vale per i ragazzi; niente muscoli di troppo o volti angelici, semplici tratti comuni.
Certo, l'espressività non è esattamente al top, ma raramente ho visto degli Shojo romantici che possedessero una buona dose di espressioni facciali, per tanto direi di non potermi lamentare.
Il primo incontro tra Aoi e Tsuyoshi non è particolarmente originale, il classico amore a prima vista coronato da un bacio, ne è originale il primo sviluppo del loro rapporto.
Il merito di questo manga sta negli ultimi due numeri, a parare mio, dove la storia s'inclina, diventa più drammatica ma a tratti anche più reale. L'amore tra i due è molto grande ma non scade nel ridicolo, possiede sfaccettature innocenti ed adulte al tempo stesso che fanno del loro rapporto qualcosa che si discosta da quello dei personaggi di altri Shojo. Potrei dire che da quel punto di vista, sarebbe potuto sembrare un telefilm, se mi è concesso.
Il finale è commovente ed inaspettato.
Perché un voto così mediocre? Per l'amore a prima vista con bacio. Non lo sopporto, lo trovo scontato e ripetitivo e nemmeno lo sviluppo della storia può compensare un inizio tanto piatto.
E' comunque gradevole, lo consiglio agli appassionati del genere sentimentale.
Baci Rubati è stato uno dei primi manga che ho letto. Ora, reduce del mio periodo Shojo, mi sento abbastanza "vissuta" da poterlo commentare obbiettivamente.
Il tratto grafico è particolare, specialmente per quanto riguarda i corpi. Mi rendo conto che probabilmente Aoi è volutamente poco formosa, ma ho comunque apprezzato la particolarità di un fisico normale, che non cambia nemmeno quando la ragazza indossa una gonna corta. Stesso vale per i ragazzi; niente muscoli di troppo o volti angelici, semplici tratti comuni.
Certo, l'espressività non è esattamente al top, ma raramente ho visto degli Shojo romantici che possedessero una buona dose di espressioni facciali, per tanto direi di non potermi lamentare.
Il primo incontro tra Aoi e Tsuyoshi non è particolarmente originale, il classico amore a prima vista coronato da un bacio, ne è originale il primo sviluppo del loro rapporto.
Il merito di questo manga sta negli ultimi due numeri, a parare mio, dove la storia s'inclina, diventa più drammatica ma a tratti anche più reale. L'amore tra i due è molto grande ma non scade nel ridicolo, possiede sfaccettature innocenti ed adulte al tempo stesso che fanno del loro rapporto qualcosa che si discosta da quello dei personaggi di altri Shojo. Potrei dire che da quel punto di vista, sarebbe potuto sembrare un telefilm, se mi è concesso.
Il finale è commovente ed inaspettato.
Perché un voto così mediocre? Per l'amore a prima vista con bacio. Non lo sopporto, lo trovo scontato e ripetitivo e nemmeno lo sviluppo della storia può compensare un inizio tanto piatto.
E' comunque gradevole, lo consiglio agli appassionati del genere sentimentale.
Analizzare certe storie cercando di mantenere una certa obiettività a volte può risultare davvero complicato. Se riuscissi a farlo anche per "Macha Kucha Daisuki" probabilmente direi che si tratta di un manga davvero pessimo, composto da una trama scontata e da una serie di personaggi la cui caratterizzazione sfiora spesso il ridicolo. Il problema è che, come mi capita ogni tanto, non sono in grado di mantenere un atteggiamento neutrale verso certe storie che, nonostante la loro estrema banalità, riescono a coinvolgermi emotivamente.
Baci Rubati tratta, come si può facilmente intuire dal titolo, di una storia d'amore. I protagonisti sono una ragazza di campagna, Aoi, contraddistinta da un'ingenuità a tratti davvero irritante, e un ragazzo di città, Tsuyoshi, che fino al "fatale" incontro conduceva una spensierata vita da fighetto metropolitano. La loro storia sarà parecchio tormentata a causa degli ostacoli posti da un amico d'infanzia, da sempre innamorato della ragazza, e a causa dell'opposizione della famiglia di lei. Proprio quando tutto sembra essere risolto nascerà una nuova complicazione che porterà ad un finale strappalacrime che non svelerò in questa sede.
Questo manga, nella sua prima parte, gioca sul contrasto culturale fra la campagna e la città nel Giappone moderno; da buon ragazzo del sud sono abbastanza abituato alle ironie spesso esagerate che si suole attribuirci e, se non offensive, ho imparato a riderci su. Tuttavia se vivessi nella campagna giapponese a vedermi rappresentato in questo modo probabilmente farei fuoco e fiamme. Quasi tutti gli ostacoli posti alla relazione fra i due ragazzi nascono dall'inesperienza di Aoi che è davvero troppo ingenua per essere anche credibile.
Di positivo c'è il fatto che nonostante tutto si finisce per affezionarsi a questi personaggi un po' sconclusionati, pieni di imperfezioni ma in fondo anche terribilmente intrisi di umanità e di una buona dose di romanticismo che alla lunga riesce a conquistare (ciò vale almeno per gli amanti del genere).
E poi c'è il finale... Beh, direi che Baci Rubati è proprio l'ideale rivincita per chi ha detto peste e corna sul finale di Clannad - After Story.
In definitiva una serie a cui, in tutta sincerità, se non avessi letto gli ultimi capitoli avrei assegnato solo una striminzita sufficienza; però poi li ho letti, mi si è piazzato un bel magone al centro dello stomaco, e se è vero che ciò che conta è l'emozione che una storia riesce a trasmettere più che altri dettagli come la grafica (pessima inizialmente ma tende a migliorare un po' alla volta) o le pecche nella sceneggiatura, non posso fare a meno che alzare il voto finale fino a raggiungere un otto. Con un avvertenza però: se non vi piacciono le storie sdolcinate evitate questo titolo perché non vi troverete altro.
Baci Rubati tratta, come si può facilmente intuire dal titolo, di una storia d'amore. I protagonisti sono una ragazza di campagna, Aoi, contraddistinta da un'ingenuità a tratti davvero irritante, e un ragazzo di città, Tsuyoshi, che fino al "fatale" incontro conduceva una spensierata vita da fighetto metropolitano. La loro storia sarà parecchio tormentata a causa degli ostacoli posti da un amico d'infanzia, da sempre innamorato della ragazza, e a causa dell'opposizione della famiglia di lei. Proprio quando tutto sembra essere risolto nascerà una nuova complicazione che porterà ad un finale strappalacrime che non svelerò in questa sede.
Questo manga, nella sua prima parte, gioca sul contrasto culturale fra la campagna e la città nel Giappone moderno; da buon ragazzo del sud sono abbastanza abituato alle ironie spesso esagerate che si suole attribuirci e, se non offensive, ho imparato a riderci su. Tuttavia se vivessi nella campagna giapponese a vedermi rappresentato in questo modo probabilmente farei fuoco e fiamme. Quasi tutti gli ostacoli posti alla relazione fra i due ragazzi nascono dall'inesperienza di Aoi che è davvero troppo ingenua per essere anche credibile.
Di positivo c'è il fatto che nonostante tutto si finisce per affezionarsi a questi personaggi un po' sconclusionati, pieni di imperfezioni ma in fondo anche terribilmente intrisi di umanità e di una buona dose di romanticismo che alla lunga riesce a conquistare (ciò vale almeno per gli amanti del genere).
E poi c'è il finale... Beh, direi che Baci Rubati è proprio l'ideale rivincita per chi ha detto peste e corna sul finale di Clannad - After Story.
In definitiva una serie a cui, in tutta sincerità, se non avessi letto gli ultimi capitoli avrei assegnato solo una striminzita sufficienza; però poi li ho letti, mi si è piazzato un bel magone al centro dello stomaco, e se è vero che ciò che conta è l'emozione che una storia riesce a trasmettere più che altri dettagli come la grafica (pessima inizialmente ma tende a migliorare un po' alla volta) o le pecche nella sceneggiatura, non posso fare a meno che alzare il voto finale fino a raggiungere un otto. Con un avvertenza però: se non vi piacciono le storie sdolcinate evitate questo titolo perché non vi troverete altro.
Questo manga non mi è piaciuto molto, la protagonista è Aoi, una ragazza di campagna che ha pregiudizi più che negativi su coloro che vivono in città, descrivendoli in un modo assurdo e irrealistico.
La storia inizia con questa ragazza, appunto, che sta tornando in tutta fretta verso casa, perché ha saputo che quel giorno sarebbe arrivato un ragazzo della sua età proveniente dalla città e voleva evitarlo come la peste; ma, il caso vuole, che mentre sta correndo verso casa, se lo ritrova esattamente davanti, e lui, cosa fa? La bacia! E alla fine a lei neanche dispiace.
Comunque sia il finale non mi è piaciuto per niente, e, in fin dei conti, lei che aveva tanti pregiudizi su chi veniva dalla città era alla fine la più egoista di tutti (approfondirò questo argomento nello spoiler).
I disegni non sono brutti, forse è una delle poche caratteristiche positive di questo manga. La storia però è banale e gli ostacoli che incontra la protagonista sul suo cammino sono assurdi e senza senso, eccessivamente forzati.
<b>SPOILER</b>
Qui chiarirò ciò che ho affermato prima, e cioè che Aoi è un'egoista, che alla fine vuole ottenere ciò che vuole non curandosi dei sentimenti altrui. Nel manga i due ragazzi, Aoi e Tsuyoshi, si innamorano e si mettono insieme, ma si scopre che la ragazza è malata e di lì a poco morirà... e lei a cosa pensa? Vuole sposarsi Tsuyoshi. Ma è normale? Alla fine lei morirà, lui ci rimarrà malissimo, crescendo farà il lavoro che avrebbe fatto Aoi ma che a lui fa schifo, e infine, dopo anni dalla morte della ragazza riceverà una lettera scritta da lei prima di morire appositamente per lui. Tsuyishi sta per aprirla, arriva una folata di vento e addio lettera!
E così finisce, ma non prima di scorgere l'immagine di Aoi mentre insegue la lettera, anche se non ho ancora ben chiaro in cosa la scorga. Così la storia finisce e tu, lettore, rimani con un pugno di mosche in mano.
<b>FINE SPOILER</b>
La storia inizia con questa ragazza, appunto, che sta tornando in tutta fretta verso casa, perché ha saputo che quel giorno sarebbe arrivato un ragazzo della sua età proveniente dalla città e voleva evitarlo come la peste; ma, il caso vuole, che mentre sta correndo verso casa, se lo ritrova esattamente davanti, e lui, cosa fa? La bacia! E alla fine a lei neanche dispiace.
Comunque sia il finale non mi è piaciuto per niente, e, in fin dei conti, lei che aveva tanti pregiudizi su chi veniva dalla città era alla fine la più egoista di tutti (approfondirò questo argomento nello spoiler).
I disegni non sono brutti, forse è una delle poche caratteristiche positive di questo manga. La storia però è banale e gli ostacoli che incontra la protagonista sul suo cammino sono assurdi e senza senso, eccessivamente forzati.
<b>SPOILER</b>
Qui chiarirò ciò che ho affermato prima, e cioè che Aoi è un'egoista, che alla fine vuole ottenere ciò che vuole non curandosi dei sentimenti altrui. Nel manga i due ragazzi, Aoi e Tsuyoshi, si innamorano e si mettono insieme, ma si scopre che la ragazza è malata e di lì a poco morirà... e lei a cosa pensa? Vuole sposarsi Tsuyoshi. Ma è normale? Alla fine lei morirà, lui ci rimarrà malissimo, crescendo farà il lavoro che avrebbe fatto Aoi ma che a lui fa schifo, e infine, dopo anni dalla morte della ragazza riceverà una lettera scritta da lei prima di morire appositamente per lui. Tsuyishi sta per aprirla, arriva una folata di vento e addio lettera!
E così finisce, ma non prima di scorgere l'immagine di Aoi mentre insegue la lettera, anche se non ho ancora ben chiaro in cosa la scorga. Così la storia finisce e tu, lettore, rimani con un pugno di mosche in mano.
<b>FINE SPOILER</b>
Sarà che adoro Ako Shimaki, perché mi fa morire dal ridere in certe oneshot/storie brevi e mi è piaciuta qualche altra sua serie, ma non posso giudicare questa un opera pessima. Premetto che gli shoujo non mi piacciono, ed il fatto che questo mi sia piaciuto abbastanza e che non lo nasconda nel baule degli errori di ragazzina, è un segno positivo.
La storia è carina, veramente divertente. Un po' cliché è vero ma consiglio vivamente di leggerlo per intero. È la fine infatti la parte più bella e quella che conquista della serie. Capace infatti di sorprenderti a sperare, a sentirti triste e un po' beffato dal fatto che fino a qualche volume prima tutto sembrasse condurre ad una fine spensierata e banale.
È questo quindi che ho apprezzato, la variazione di sentimenti che la lettura mi ha donato: interesse, noia, divertimento, tristezza, speranza, risate, forza. Bello. Lo consiglio davvero.
Per lo stile del disegno io non lo trovo raccapricciante, ma sarà perché in generale non amo il tipico disegno shoujo (Tanemura e Yoshizumi in primis) che a tante lettrici piace. Anzi, a me è piaciuto perché mi ha donato un senso di freschezza, di novità e rottura della banalità. Ovviamente si vede a colpo d'occhio che la Shimaki non è una cima ma presto ci si abitua. Inoltre in alcune sue opere più recenti si nota benissimo come sia decisamente migliorata.
La storia è carina, veramente divertente. Un po' cliché è vero ma consiglio vivamente di leggerlo per intero. È la fine infatti la parte più bella e quella che conquista della serie. Capace infatti di sorprenderti a sperare, a sentirti triste e un po' beffato dal fatto che fino a qualche volume prima tutto sembrasse condurre ad una fine spensierata e banale.
È questo quindi che ho apprezzato, la variazione di sentimenti che la lettura mi ha donato: interesse, noia, divertimento, tristezza, speranza, risate, forza. Bello. Lo consiglio davvero.
Per lo stile del disegno io non lo trovo raccapricciante, ma sarà perché in generale non amo il tipico disegno shoujo (Tanemura e Yoshizumi in primis) che a tante lettrici piace. Anzi, a me è piaciuto perché mi ha donato un senso di freschezza, di novità e rottura della banalità. Ovviamente si vede a colpo d'occhio che la Shimaki non è una cima ma presto ci si abitua. Inoltre in alcune sue opere più recenti si nota benissimo come sia decisamente migliorata.
La trama di Baci rubati è molto carina anche se però il suo sviluppo non è stato dei migliori perché alcune cose sono state tralasciate, cose che sembrano dettagli ma poi si rivelano importanti a mio avviso. Il primo volume è stato un po' deludente perché mi aspettavo qualcosa di più "realistico", è andando avanti si è dimostrato sempre peggio, però il finale mi è piaciuto molto, non me lo aspettavo. Ed è proprio per il finale che ho dato 6 (altrimenti avrei dato di meno), inoltre i disegni sono poco precisi, i volti dei personaggi sono sproporzionati la maggior parte delle volte. Diciamo che è risultata una lettura senza troppe pretese, che però riesce alla fine a trasmetterti delle emozioni.
Questo manga è stato una delusione colossale. La trama mi ispirava, un po' sul genere di Gridare amore al centro del mondo, ma Baci rubati è ad un livello fin troppo basso, non si possono fare paragoni.
La caratterizzazione dei personaggi è pessima: per definire Aoi l'aggettivo ingenua non va affatto bene, lei è semplicemente tonta, all'ennesima potenza; Tsuyoshi è antipaticissimo, anche se si riscatta in certe scene, ed il rivale Seita... sì, capisco che l'autrice abbia voluto mostrarci lo stereotipo di un ragazzo di campagna, che perciò ha dei modi un po' più rozzi, ma lui supera ogni limite! La storia è a tratti caotica, tanto che in alcuni punti ho avuto l'impressione che sia stato stravolto l'ordine delle tavole.
Insomma, consiglio a tutti di risparmiare i propri soldi per letture migliori. Il mio voto è 2 e non 1 perché in fondo il disegno non è male.
La caratterizzazione dei personaggi è pessima: per definire Aoi l'aggettivo ingenua non va affatto bene, lei è semplicemente tonta, all'ennesima potenza; Tsuyoshi è antipaticissimo, anche se si riscatta in certe scene, ed il rivale Seita... sì, capisco che l'autrice abbia voluto mostrarci lo stereotipo di un ragazzo di campagna, che perciò ha dei modi un po' più rozzi, ma lui supera ogni limite! La storia è a tratti caotica, tanto che in alcuni punti ho avuto l'impressione che sia stato stravolto l'ordine delle tavole.
Insomma, consiglio a tutti di risparmiare i propri soldi per letture migliori. Il mio voto è 2 e non 1 perché in fondo il disegno non è male.
<b>[Attenzione, possibili lievi spoiler.]</b>
Aoi è una ragazzina semplice e ingenua, ha sempre vissuto in campagna, odia la gente di città e non vuole trasferirsi a Tokyo con i suoi genitori. Mentre torna a casa, dopo una giornata trascorsa con l'eterno amico Heita, incontra un ragazzo il cui aspetto sembra essere proprio quello di un cittadino. Vorrebbe scappare da questo tizio che si comporta da playboy, ma finisce per cadere e farsi male. Il ragazzo, Tsuyoshi, si rivela essere gentile ma poi la sorprende rubandole il primo bacio. Un bacio che ha effetti imprevisti su entrambi: ora Tokyo non sembra più un luogo così orribile e spaventoso per la piccola Aoi, ed il corteggiatissimo Tsuyoshi rinuncerà davvero alla sua preziosa immagine e metterà la testa a posto per amore di questa "contadinella"?
Curiosità: il titolo originale, Muchakucha Daisuki, si potrebbe tradurre con <i>Love you like crazy - Ti amo da impazzire</i>, quello italiano di Baci Rubati si rifà all'evento del 1° capitolo che dà origine a tutta la storia, storia che scopriremo poi ha una genesi con radici ben più profonde!
La storia si sviluppa in 14 capitoli alternando scene più o meno drammatiche a gag divertenti causate dall'ingenuità e dall'inesperienza di Aoi. Troviamo la "regola dell'amico", i miracoli dell'amore a prima vista che riesce a superare tutte le avversità che incontra sul suo cammino se gli innamorati le affrontano insieme. Il finale non è affatto scontato, si inizia a sospettare solo negli ultimi capitoli e fino alla fine resta la speranza che cambi il suo corso.
È un finale drammatico ma che si concilia con la piega presa dalla trama, se ci fosse stato un brusco cambio di rotta con lieto fine si sarebbe tolto valore alla qualità di quest'opera in grado di suscitare numerose emozioni.
Gli eventi raccontati nei due volumi centrali suonano un tantino in esubero nel complesso della storia, avrebbero potuto essere ridotti alleggerendo l'acquisto e facendo guadagnare punti alla trama di base che ha molti meriti.
Se si amano gli shoujo scolastici <i>classici</i> ricchi di smancerie allora consiglio di prendere questo manga SOLO se piacciono il tratto e lo stile dell'autrice, secondo me "Baci rubati" merita abbastanza, ma non a tutti piace versare litri di lacrime...
Aoi è una ragazzina semplice e ingenua, ha sempre vissuto in campagna, odia la gente di città e non vuole trasferirsi a Tokyo con i suoi genitori. Mentre torna a casa, dopo una giornata trascorsa con l'eterno amico Heita, incontra un ragazzo il cui aspetto sembra essere proprio quello di un cittadino. Vorrebbe scappare da questo tizio che si comporta da playboy, ma finisce per cadere e farsi male. Il ragazzo, Tsuyoshi, si rivela essere gentile ma poi la sorprende rubandole il primo bacio. Un bacio che ha effetti imprevisti su entrambi: ora Tokyo non sembra più un luogo così orribile e spaventoso per la piccola Aoi, ed il corteggiatissimo Tsuyoshi rinuncerà davvero alla sua preziosa immagine e metterà la testa a posto per amore di questa "contadinella"?
Curiosità: il titolo originale, Muchakucha Daisuki, si potrebbe tradurre con <i>Love you like crazy - Ti amo da impazzire</i>, quello italiano di Baci Rubati si rifà all'evento del 1° capitolo che dà origine a tutta la storia, storia che scopriremo poi ha una genesi con radici ben più profonde!
La storia si sviluppa in 14 capitoli alternando scene più o meno drammatiche a gag divertenti causate dall'ingenuità e dall'inesperienza di Aoi. Troviamo la "regola dell'amico", i miracoli dell'amore a prima vista che riesce a superare tutte le avversità che incontra sul suo cammino se gli innamorati le affrontano insieme. Il finale non è affatto scontato, si inizia a sospettare solo negli ultimi capitoli e fino alla fine resta la speranza che cambi il suo corso.
È un finale drammatico ma che si concilia con la piega presa dalla trama, se ci fosse stato un brusco cambio di rotta con lieto fine si sarebbe tolto valore alla qualità di quest'opera in grado di suscitare numerose emozioni.
Gli eventi raccontati nei due volumi centrali suonano un tantino in esubero nel complesso della storia, avrebbero potuto essere ridotti alleggerendo l'acquisto e facendo guadagnare punti alla trama di base che ha molti meriti.
Se si amano gli shoujo scolastici <i>classici</i> ricchi di smancerie allora consiglio di prendere questo manga SOLO se piacciono il tratto e lo stile dell'autrice, secondo me "Baci rubati" merita abbastanza, ma non a tutti piace versare litri di lacrime...
Baci rubati non è decisamente il manga che fa per me. È la prima volta che leggo un manga tanto brutto. Ho cercato con tutta me stessa di continuare a leggere (anche perché ho comprato la serie intera tutta in una volta), di dargli una possibilità, ma è stato tutto inutile. Lo ritengo (e mi scuso con la sensei e tutti i fan di Baci Rubati) il peggior shoujo manga della storia.
Disegni a mio parere orribili e trama noiosa, personaggi caratterizzati malissimo e per di più antipatici e stupidi, specialmente la protagonista femminile: di solito adoro le tipiche ragazze shoujo ingenue, ma un conto è essere ingenua, un altro è dimostrarsi completamente sciocca o addirittura ignorante. E trovo che oltre alla trama siano proprio i personaggi la cosa più importante di ogni manga, e qui non ci siamo proprio.
Altra cosa cosa fondamentale in uno shojo è l'amore, che tra i due protagonisti davvero non si avverte.
Quindi in poche parole: assolutamente non consigliato!
È un vero peccato, perché io di solito adoro dare voti alti e sono una vera fan di shoujo, ma questo l'ho venduto il prima possibile. Non è sicuramente per gli amanti di veri shoujo che fanno battere il cuore a ogni ragazza!
Disegni a mio parere orribili e trama noiosa, personaggi caratterizzati malissimo e per di più antipatici e stupidi, specialmente la protagonista femminile: di solito adoro le tipiche ragazze shoujo ingenue, ma un conto è essere ingenua, un altro è dimostrarsi completamente sciocca o addirittura ignorante. E trovo che oltre alla trama siano proprio i personaggi la cosa più importante di ogni manga, e qui non ci siamo proprio.
Altra cosa cosa fondamentale in uno shojo è l'amore, che tra i due protagonisti davvero non si avverte.
Quindi in poche parole: assolutamente non consigliato!
È un vero peccato, perché io di solito adoro dare voti alti e sono una vera fan di shoujo, ma questo l'ho venduto il prima possibile. Non è sicuramente per gli amanti di veri shoujo che fanno battere il cuore a ogni ragazza!
Forse sono io che sono un'inguaribile romantica, ma a me questa storia è piaciuta tantissimo! E' stato uno dei primi manga che ho letto e uno dei miei preferiti, in assoluto!
Il disegno è molto bello, pulito e, nonostante sia molto diverso dal disegno che prediligo (occhioni dolci ed enormi), mi è piaciuto molto. L'ho trovato molto raffinato.
La storia è decisamente incentrata sui sentimenti, magari inizialmente sembra un po' "esagerata", ma l'intreccio si sviluppa bene, fino ad un finale veramente inatteso e commovente, oserei dire melodrammatico! Lo consiglio vivamente alle inguaribili romantiche!
Il disegno è molto bello, pulito e, nonostante sia molto diverso dal disegno che prediligo (occhioni dolci ed enormi), mi è piaciuto molto. L'ho trovato molto raffinato.
La storia è decisamente incentrata sui sentimenti, magari inizialmente sembra un po' "esagerata", ma l'intreccio si sviluppa bene, fino ad un finale veramente inatteso e commovente, oserei dire melodrammatico! Lo consiglio vivamente alle inguaribili romantiche!
Questo manga è iniziato male, poi sembrava migliorare fino ad essere, nel complesso, deludente. Dopo il primo bacio iniziale i due ragazzi sono già innamorati alla follia; dov'è l'amore? Ho dato 2 come voto perchè ho letto di peggio ma non è un manga che consiglio dato che non mi ha trasmesso niente: non c'è pathos è vuoto. Come ho già detto è stato deludente.
Nella mia lunga carriera di lettrice di shojo non mi è mai capitato di dare un giudizio cosi' negativo, e pensare che mi sono sempre considerata di bocca buona.
Questa storia è di una piattezza abissale e risulta piuttosto frettolosa; sembra quasi che l'autrice, probabilmente alle prime armi, non sia riuscita a dare una connotazione adeguata ai personaggi che risultano senza spessore.
Le mini storie all'interno dei volumi sono molto più interessanti della storia principale e anche il disegno risulta gradevole, ma a parte questo è da evitare assolutamente
Questa storia è di una piattezza abissale e risulta piuttosto frettolosa; sembra quasi che l'autrice, probabilmente alle prime armi, non sia riuscita a dare una connotazione adeguata ai personaggi che risultano senza spessore.
Le mini storie all'interno dei volumi sono molto più interessanti della storia principale e anche il disegno risulta gradevole, ma a parte questo è da evitare assolutamente
Questo manga ha lo stesso presupposto di Love Hina: i due protagonisti non si ricordano della promessa che si sono fatti fin da piccoli e si incontrano dopo qualche anno, adolescenti e innamorati. Si perché è una storia tragica e piena di promesse, di differenze sociali, ma anche di eventi comici che ti fanno sorridere.
La protagonista è molto ingenua; cresciuta in campagna, sa molto poco della vita di città e il ragazzo le insegnerà come viverci, ma prima di tutto ad amare, a prescindere dalla promessa che si erano fatti. I disegni sono spettacolari, in genere i manga shojo sono molto delicati, ma qui si possono vedere le differenze di maturità fra i personaggi.
<b>[Attenzione Spoiler]</b>
Peccato per il finale, ma ti fa capire comunque che non per tutti i manga esiste il lieto fine.
La protagonista è molto ingenua; cresciuta in campagna, sa molto poco della vita di città e il ragazzo le insegnerà come viverci, ma prima di tutto ad amare, a prescindere dalla promessa che si erano fatti. I disegni sono spettacolari, in genere i manga shojo sono molto delicati, ma qui si possono vedere le differenze di maturità fra i personaggi.
<b>[Attenzione Spoiler]</b>
Peccato per il finale, ma ti fa capire comunque che non per tutti i manga esiste il lieto fine.
Carino, ma risultano evidenti diverse pecche. Lo stile di disegno non conta, ma le espressioni dei personaggi dovrebbero essere più realistiche; Aoi è quella meglio caratterizzata. Inoltre i personaggi che non entrano in modo coinvolgente nella trama (altrimenti detti secondari) sono disegnati davvero male e senza il minimo impegno. La storia però è molto dolce benché a tratti sia assurda perché l'amore non nasce dopo un semplice bacio. Però diventa molto tenera e il finale fa versare una lacrima a chi è sensibile.
Se si è abituati a mangaka come le sensei Arina Tanemura, Miho Obana, Ai Yazawa e Yuu Watase il primo impatto sopratutto con i disegni non è dei migliori. Non si fatica comunque ad abituarcisi anche e sopratutto perché la storia ti travolge già dal primo volumetto. La storia tratta della storia d'amore tra la dolcisima e anche semplice ed ingenua ragazza di campagna, Aoi, e il tipico ragazzo di mondo, Tsuyoshi. La storia si evolverà tra mille avventure, inganni e dialoghi con un "Dio" molto speciale. Se anche non fosse un manga eccezionale tanto da farlo diventare di gran lunga uno dei miei preferiti, varrebbe la pena di leggerlo solo per il colpo di scena finale che lo rende unico e imperdibile! Molto carine anche le storie extra alla fine del primo e dell'ultimo volume.