Il Violinista di Hamelin
Questo fumetto è arrivato in Italia in seguito alla cooperazione di Comic Art con il gruppo che aveva dato vita alla rivista Lodoss Magazine: Comic Art lo fece sperando di avere pubblicità gratuita per le opere che editò in seguito a questo accordo, ma questa esperienza fu breve e finì male: i ragazzi di Lodoss accusarono Comic Art di averle interrotte e quest’ultima ribattè loro che avevano scelto opere di nicchia e non dei successi. Ma "Il violinista di Hamelin" era così di nicchia?
Il problema di fondo è che in quel momento Star e Planet (Panini) si stavano affrontando con molti titoli di grandissimo successo e con maggior successo rispetto a quelli della Comic Art, in particolare sul versante fantasy uscivano opere come "Bastard!!" (recuperato da Planet dopo il fallimento di Granata Press) e "Berserk" e anche la Comic Art fece l’errore di pubblicare un altro titolo simile a “Il violinista di Hamelin” ovvero il fantasy comico demenziale "Bakuretsu Hunter – Cacciatori di Stregoni".
La prima critica che si faceva all’opera che sto recensendo è che i disegni erano molto semplici ed elementari (pensate invece alla meraviglia per gli occhi rappresentata dalle opere di Hagiwara e ancor più di Kentaro Miura). Tali disegni si manterranno simili in grandissima parte del manga con dei miglioramenti sporadici che si focalizzano su certi personaggi, certi costumi, certe trasformazioni. Ma un manga, come ci insegna il fatto che vengano pubblicati i titoli di Tezuka, che è un autore che -secondo me - si ama per la trama e non per il tratto, non è solo disegni: sono idee, intrecci, dialoghi e sotto questo profilo Michiaki Watanabe ha fatto un buon lavoro. Partendo dalla base del potere della musica, di strumenti maledetti che possono servire in battaglia, tipo il violino di Hamel o il pianoforte di Raeil, che si mischiano con armi tradizionali o poteri magici da battaglia. La trama segue il solito plot, tutto innaffiato da un umorismo forse un po’ grossolano, ma di sicuro simpatico (non sono le idee dirompenti messe in mostra dalla Takahashi in Urutsei Yatsura o in Ranma ½). Il mondo è minacciato dai demoni, arriva un eroe (Hamel che però è un eroe atipico: avaro, egoista e sadico) che riunisce una compagnia di palatini (l’eroe dell’amore, Raeil, lo spadaccino Trom Bone, la parte femminile Flute ecc.), insieme hanno delle prove da superare diventando sempre più amici e alla fine il potere dell’amicizia (senza cadere nelle esagerazioni di Hiro Mashima) e dell’amore alla fine, pur soffrendo e subendo sconfitte alla fine arriveranno a combattere il gran cattivo: il re dei demoni Orchestra.
Insomma al netto di tutto questo manga è un buon fumetto a più di trent’anni dalla sua uscita in Giappone. Non un capolavoro, ma a mio parere merita almeno un otto.
P.S. l’edizione italiana si ferma a nove volumi sottiletta e non ci sono voci di corridoio che ci facciano pensare che qualche editore sia interessato a riprenderlo in mano: peccato!
Il problema di fondo è che in quel momento Star e Planet (Panini) si stavano affrontando con molti titoli di grandissimo successo e con maggior successo rispetto a quelli della Comic Art, in particolare sul versante fantasy uscivano opere come "Bastard!!" (recuperato da Planet dopo il fallimento di Granata Press) e "Berserk" e anche la Comic Art fece l’errore di pubblicare un altro titolo simile a “Il violinista di Hamelin” ovvero il fantasy comico demenziale "Bakuretsu Hunter – Cacciatori di Stregoni".
La prima critica che si faceva all’opera che sto recensendo è che i disegni erano molto semplici ed elementari (pensate invece alla meraviglia per gli occhi rappresentata dalle opere di Hagiwara e ancor più di Kentaro Miura). Tali disegni si manterranno simili in grandissima parte del manga con dei miglioramenti sporadici che si focalizzano su certi personaggi, certi costumi, certe trasformazioni. Ma un manga, come ci insegna il fatto che vengano pubblicati i titoli di Tezuka, che è un autore che -secondo me - si ama per la trama e non per il tratto, non è solo disegni: sono idee, intrecci, dialoghi e sotto questo profilo Michiaki Watanabe ha fatto un buon lavoro. Partendo dalla base del potere della musica, di strumenti maledetti che possono servire in battaglia, tipo il violino di Hamel o il pianoforte di Raeil, che si mischiano con armi tradizionali o poteri magici da battaglia. La trama segue il solito plot, tutto innaffiato da un umorismo forse un po’ grossolano, ma di sicuro simpatico (non sono le idee dirompenti messe in mostra dalla Takahashi in Urutsei Yatsura o in Ranma ½). Il mondo è minacciato dai demoni, arriva un eroe (Hamel che però è un eroe atipico: avaro, egoista e sadico) che riunisce una compagnia di palatini (l’eroe dell’amore, Raeil, lo spadaccino Trom Bone, la parte femminile Flute ecc.), insieme hanno delle prove da superare diventando sempre più amici e alla fine il potere dell’amicizia (senza cadere nelle esagerazioni di Hiro Mashima) e dell’amore alla fine, pur soffrendo e subendo sconfitte alla fine arriveranno a combattere il gran cattivo: il re dei demoni Orchestra.
Insomma al netto di tutto questo manga è un buon fumetto a più di trent’anni dalla sua uscita in Giappone. Non un capolavoro, ma a mio parere merita almeno un otto.
P.S. l’edizione italiana si ferma a nove volumi sottiletta e non ci sono voci di corridoio che ci facciano pensare che qualche editore sia interessato a riprenderlo in mano: peccato!
Solo un commento per questo manga: un capolavoro! Purtroppo finito in mani sbagliate, infatti è rimasto inconcluso.
Il violinista di Hamelin è un fumetto che può sembrare molto semplicistico, soprattutto se considerati i disegni che possono sembrare molto semplicistici, anche se è questo suo stesso tratto particolare a renderlo unico e fantastico.
La storia sembra semplicistica e al tempo stesso sotto alcuni punti di vista assurda, ma devo ammettere che dà possibilità di parecchi risvolti e ampliamenti, quasi senza fine.
Purtroppo non avendo avuto modo di proseguire la lettura, spero che le mie congetture si rivelino corrette.
Per quei pochissimi volumetti però che ho avuto la fortuna di leggere consiglio assolutamente!
Il violinista di Hamelin è un fumetto che può sembrare molto semplicistico, soprattutto se considerati i disegni che possono sembrare molto semplicistici, anche se è questo suo stesso tratto particolare a renderlo unico e fantastico.
La storia sembra semplicistica e al tempo stesso sotto alcuni punti di vista assurda, ma devo ammettere che dà possibilità di parecchi risvolti e ampliamenti, quasi senza fine.
Purtroppo non avendo avuto modo di proseguire la lettura, spero che le mie congetture si rivelino corrette.
Per quei pochissimi volumetti però che ho avuto la fortuna di leggere consiglio assolutamente!
Non so spiegarvi bene il perché, ma ho trovato Il Violinista di Hamelin un prodotto poetico, divertente, estremamente evocativo quanto bello, elegante e profondamente intenso. Mi ci sono avvicinato piuttosto scettico perché non avevo mai sentito parlare della serie, ma il disegno mi aveva letteralmente catturato, così lo acquistai senza pensarci su due volte: fu amore a prima pagina. La storia fu fonte per me d'enorme ispirazione, ricordo che ai tempi disegnai un sacco di tavole e inventai un sacco di plot narrativi per fumetti inediti con al centro il tema portante della musica, e mi piaceva da morire quel protagonista carismatico che cambiava carattere ed espressione a seconda delle situazioni e dei personaggi a cui si rapportava, nonché i battibecchi con Raiel (che per qualche assurdo ed inspiegabile motivo, ho sempre trovato simile al caro vecchio Ryoga di Ranma 1/2) sino a quel rapporto d'amore/odio/botte con la dolce Flauto.
Quando la Comic Art lo interruppe ne soffrii parecchio, mi son ripromesso di seguirlo prima o poi ed è ciò che intendo fare. A proposito d'accostamenti con Ranma... vi ho mai detto che il designer dell'Anime è una certa Atsuko Nakajima? ;)
Quando la Comic Art lo interruppe ne soffrii parecchio, mi son ripromesso di seguirlo prima o poi ed è ciò che intendo fare. A proposito d'accostamenti con Ranma... vi ho mai detto che il designer dell'Anime è una certa Atsuko Nakajima? ;)
...A parte che non sono 25 volumetti come c'è scritto sopra, ma sono ben 37, e a parte che la ComicArt ne pubblicò 9 inserendo in ogni volumetto meno capitoli di quanto ce ne fossero in originale (quindi si sarebbe andati ben oltre la quarantina se il progetto fosse stato concluso!)... Vediamo un po' la recensione.
Il Violinista di Hamelin è il mio manga preferito, possiede tutto ciò che mi piace nei manga.
Il violinista parte come fumetto umoristico, all'inizio in ogni capitolo si ripete la stessa solfa, anche se ogni volta la scena divertente è in effetti simpatica. Flauto, la ragazza che accompagna Hamel, è torturata in tutti i modi possibili, la poverina viene anche fatta vestire da scimmia e ballare pubblicamente per racimolare un po' di soldi (Hamel inizialmente viene presentato come un personaggio avarissimo e attaccato al denaro, ma questa caratteristica sparirà definitivamente in futuro).
Il fumetto generalmente resta sempre umoristico, ma si aggiungono spesso storie molto tristi e commoventi, ma anche in questi casi l'atmosfera viene spesso alleggerita grazie alla presenza delle gag che non mancano mai di strappare un sorriso al lettore.
La storia, andando avanti con la lettura, si complica sempre di più fino a scoprire varie relazioni tra i personaggi che erano sempre rimaste nascoste e che danno chiarezza sulla successione degli eventi, infatti si arriverà a parlare di storie risalenti a prima della nascita dei protagonisti. Alcuni eventi vengono anche accennati molto prima di conoscere effettivamente i fatti accaduti.
Quest'opera è stato il primo lavoro di Michiaki Watanabe e questo si può notare dai primi volumetti: il suo tratto resta vago e un po' sporco, e si evolverà di molto nel corso del manga (e anche nelle sue future opere si evolverà ancora). Le linee, per questo, inizialmente sono rozze non proprio il massimo da guardare, ma si può sorvolare vista la bellezza della storia e visto che presto inizieranno ad essere più pulite e precise.
Del violinista di Hamelin esiste anche un seguito a cui Watanabe ha iniziato a lavorare nel 2008, Il violinista di Hamelin: Lo Schiaccianoci.
Non c'è molto altro da dire in più in confronto a ciò che già è stato scritto, anche su Wikipedia :-) .
Il Violinista di Hamelin è il mio manga preferito, possiede tutto ciò che mi piace nei manga.
Il violinista parte come fumetto umoristico, all'inizio in ogni capitolo si ripete la stessa solfa, anche se ogni volta la scena divertente è in effetti simpatica. Flauto, la ragazza che accompagna Hamel, è torturata in tutti i modi possibili, la poverina viene anche fatta vestire da scimmia e ballare pubblicamente per racimolare un po' di soldi (Hamel inizialmente viene presentato come un personaggio avarissimo e attaccato al denaro, ma questa caratteristica sparirà definitivamente in futuro).
Il fumetto generalmente resta sempre umoristico, ma si aggiungono spesso storie molto tristi e commoventi, ma anche in questi casi l'atmosfera viene spesso alleggerita grazie alla presenza delle gag che non mancano mai di strappare un sorriso al lettore.
La storia, andando avanti con la lettura, si complica sempre di più fino a scoprire varie relazioni tra i personaggi che erano sempre rimaste nascoste e che danno chiarezza sulla successione degli eventi, infatti si arriverà a parlare di storie risalenti a prima della nascita dei protagonisti. Alcuni eventi vengono anche accennati molto prima di conoscere effettivamente i fatti accaduti.
Quest'opera è stato il primo lavoro di Michiaki Watanabe e questo si può notare dai primi volumetti: il suo tratto resta vago e un po' sporco, e si evolverà di molto nel corso del manga (e anche nelle sue future opere si evolverà ancora). Le linee, per questo, inizialmente sono rozze non proprio il massimo da guardare, ma si può sorvolare vista la bellezza della storia e visto che presto inizieranno ad essere più pulite e precise.
Del violinista di Hamelin esiste anche un seguito a cui Watanabe ha iniziato a lavorare nel 2008, Il violinista di Hamelin: Lo Schiaccianoci.
Non c'è molto altro da dire in più in confronto a ciò che già è stato scritto, anche su Wikipedia :-) .
È uno dei miei manga preferiti in assoluto, purtroppo ha il difetto di non essere eccezionalmente bello dal punto di vista grafico, e questo secondo me lo penalizza molto. Il titolo si rifà alla fiaba dei fratelli Grimm “Il pifferaio magico”, o “pifferaio di Hamelin” appunto. La trama racconta le avventure di Hamel, un vagabondo che si porta dietro un gigantesco violino che quando viene suonato si rivela essere una potentissima arma capace di costringere i nemici (e non), a fare ciò che vuole il protagonista a seconda della melodia che viene suonata. Più o meno come faceva il pifferaio della fiaba con i topi. Insieme ad Hamel viaggia un saggio corvo parlante di nome Oboe, che funge da “coscienza” per il protagonista. Hamel infatti diversamente dal protagonista tipico dello shonen medio non è ne generoso ne altruista, anzi: è avaro, egoista, sadico e usa spesso i poteri del suo violino di sproposito e per scopi non proprio nobili. Insomma è tutto tranne che un eroe, anche se lui ama definirsi come tale. I due viaggiano verso nord per andare alla città di Hamelin, per “porre rimedio alla sventura”. Tale sventura venne causata da una donna di nome Pandora che aprì una scatola che conteneva il male, e dalla quale uscirono i demoni che infestano il mondo. La città di Hamelin è appunto la capitale dei demoni, nonché dimora del loro imperatore il gran demone Orchestra (i nomi dei personaggi hanno tutti a che fare con strumenti musicali o comunque con il mondo della musica). Tuttavia proprio come nel mito greco dalla scatola oltre al male per ultimo uscì la speranza. Durante il viaggio si uniscono ad Hamel altri personaggi: un orfana di nome Flauto, Raiel, un amico di infanzia di Hamel che possiede un pianoforte fatto d’oro che ha dei poteri magici simili a quelli del violino di Hamel, e Trombone un bambino scappato dal suo regno (di cui era il principe), perché invaso e distrutto dai demoni. Con lo scorrere dei capitoli gli elementi che inizialmente sembrano essere solo citazioni messe alla rinfusa si intrecciano con le storie dei protagonisti creando una bella trama ricca di colpi di scena. Ad esempio si capirà l’importanza di Pandora, e cosa sia “la speranza” che essa ha liberato assieme ai demoni, chi sia in realtà Hamel e il perché esso voglia andare ad Hamelin e dove abbia preso il suo violino. Uno dei punti forti di questo manga è senz’altro la comicità: i comportamenti e le trovate assurde di Hamel, i battibecchi tra lui e Oboe e gli altri protagonisti sono veramente spassosi. In conclusione è un manga divertentissimo che merita di essere letto, come voto gli do un 9 solo perché come ho già detto il tratto non è bellissimo, ma meriterebbe un 10 e lode per tutto il resto. Ancora oggi spero che qualche casa editrice decida di riproporlo, visto che la defunta Comic Art riuscì a pubblicarne solo nove volumetti.