L'Isola dei Tokkou
Giappone 1944: nell'ultimo periodo della Grande Guerra, i generali giapponesi decidono di resistere ai bombardamenti statunitensi creando una micidiale e cruenta macchina da guerra. Alcuni giovani tirocinanti dell'aviazione marina di Fukuoka, vengono prelevati per raggiungere l'isola dove avverrà un addestramento speciale per il raggiungimento di un unico obiettivo: impedire che i cittadini giapponesi vengano sterminati. Ed è su quest'isola che i giovani volontari, fino a quel momento ignari di tutto, verranno a conoscenza di un terribile piano militare.
I volti dei protagonisti sono davvero ben curati e decisamente espressivi: paura, angoscia, stupore sono tutte sensazioni che riuscirete a leggere nel volto di ogni personaggio grazie ai tratti realistici e ai giochi d'ombra molto marcati.
Il volume si presenta bene con una sovraccoperta a colori che va a proteggere la coperta sottostante realizzata in bianco e nero. Venendo ora ai lati negativi, ne sottolineerei un paio assai rilevanti per un giudizio finale. Il primo è che il racconto è incompleto e tutt'ora non si hanno notizie di eventuali volumi successivi di prossima pubblicazione per il mercato italiano; il secondo è che la storia può annoiare se non si è amanti del genere storico/militare, anche perché in questo primo (e unico!) volume si mettono molto in risalto le emozioni di soldato del protagonista.
I volti dei protagonisti sono davvero ben curati e decisamente espressivi: paura, angoscia, stupore sono tutte sensazioni che riuscirete a leggere nel volto di ogni personaggio grazie ai tratti realistici e ai giochi d'ombra molto marcati.
Il volume si presenta bene con una sovraccoperta a colori che va a proteggere la coperta sottostante realizzata in bianco e nero. Venendo ora ai lati negativi, ne sottolineerei un paio assai rilevanti per un giudizio finale. Il primo è che il racconto è incompleto e tutt'ora non si hanno notizie di eventuali volumi successivi di prossima pubblicazione per il mercato italiano; il secondo è che la storia può annoiare se non si è amanti del genere storico/militare, anche perché in questo primo (e unico!) volume si mettono molto in risalto le emozioni di soldato del protagonista.
Trama: Dei soldati volontari della marina Giapponese vengono reclutati per un programma segreto, finalizzato all'addestramento all'uso di una nuova arma, che verrà utilizzata per ribaltare le sorti della seconda guerra mondiale. Questi si ritrovano su di un isola ignari di quello che andranno a fare; con una sola certezza in testa saranno dei martiri; perché l'utilizzo di questa fantomatica arma non da speranza di tornare vivi.
Grafica: L'Autore ha uno stile grafico molto realistico, e pieno di particolari (quasi obbligatori, visto il realismo storico dove è ambientato il manga); si può notare però anche una certa sproporzione in alcuni disegni, specialmente per quanto riguarda il viso dei personaggi; come se alcune vignette siano state fatte un po' frettolosamente, mentre magari ai disegni raffiguranti i protagonisti principali o a tutta pagina viene prestata maggiore cura.
Valutazione: Manga che francamente non avrei mai preso in considerazione, se non fosse che la mia fumetteria di fiducia me lo avesse dato gratis (si avete letto bene, voleva liberarsi di alcuni manga ritenuti probabilmente non vendibili…), infatti questo manga quasi sicuramente non continuerà la sua serializzazione in Italia. Quindi la mia valutazione sarà fatta basandomi solo sul primo numero che ho avuto modo di leggere.
La storia riesce a prendere abbastanza, l'autore ci fa immedesimare nei protagonisti e vivere le loro emozioni, quello che sentono e provano, durante il periodo di addestramento. La vicenda è basata su fatti storici realmente esistiti, ed è molto documentata, anche se per esigenze di trama alcuni gruppi militari o persone sono state adattate o è stato cambiato il loro ruolo. Ma il realismo è dato anche sul piano più strettamente personale. Per esempio il protagonista, vista la situazione familiare disperata (con famiglia numerosa e genitori malati) apparteneva ad una casta sociale molto bassa (lavorava con i maiali, quindi il peggio del peggio in quanto a rispetto e considerazione in Giappone, specialmente in quel periodo) viene emarginato da tutta la sua comunità, nonostante avesse più di una ragione per essere capitato in quella situazione, perché la sua famiglia veniva definita non patriottica. Infatti il protagonista pur sognando un futuro ed un lavoro più artistico (nel tempo libero si mette a disegnare), si arruola proprio per questo per tentare una rivalsa sociale e personale; quando poi gli viene proposta la missione suicida si offre volontario forse per diventare un eroe; forse per far rivalutare la sua famiglia agli occhi della gente.
I Pro:
- Accurato storicamente.
- Abbastanza Coinvolgente.
I Contro:
- Incompleto.
- Può annoiare se non si è appassionati di storia militare.
Grafica: L'Autore ha uno stile grafico molto realistico, e pieno di particolari (quasi obbligatori, visto il realismo storico dove è ambientato il manga); si può notare però anche una certa sproporzione in alcuni disegni, specialmente per quanto riguarda il viso dei personaggi; come se alcune vignette siano state fatte un po' frettolosamente, mentre magari ai disegni raffiguranti i protagonisti principali o a tutta pagina viene prestata maggiore cura.
Valutazione: Manga che francamente non avrei mai preso in considerazione, se non fosse che la mia fumetteria di fiducia me lo avesse dato gratis (si avete letto bene, voleva liberarsi di alcuni manga ritenuti probabilmente non vendibili…), infatti questo manga quasi sicuramente non continuerà la sua serializzazione in Italia. Quindi la mia valutazione sarà fatta basandomi solo sul primo numero che ho avuto modo di leggere.
La storia riesce a prendere abbastanza, l'autore ci fa immedesimare nei protagonisti e vivere le loro emozioni, quello che sentono e provano, durante il periodo di addestramento. La vicenda è basata su fatti storici realmente esistiti, ed è molto documentata, anche se per esigenze di trama alcuni gruppi militari o persone sono state adattate o è stato cambiato il loro ruolo. Ma il realismo è dato anche sul piano più strettamente personale. Per esempio il protagonista, vista la situazione familiare disperata (con famiglia numerosa e genitori malati) apparteneva ad una casta sociale molto bassa (lavorava con i maiali, quindi il peggio del peggio in quanto a rispetto e considerazione in Giappone, specialmente in quel periodo) viene emarginato da tutta la sua comunità, nonostante avesse più di una ragione per essere capitato in quella situazione, perché la sua famiglia veniva definita non patriottica. Infatti il protagonista pur sognando un futuro ed un lavoro più artistico (nel tempo libero si mette a disegnare), si arruola proprio per questo per tentare una rivalsa sociale e personale; quando poi gli viene proposta la missione suicida si offre volontario forse per diventare un eroe; forse per far rivalutare la sua famiglia agli occhi della gente.
I Pro:
- Accurato storicamente.
- Abbastanza Coinvolgente.
I Contro:
- Incompleto.
- Può annoiare se non si è appassionati di storia militare.
Mi sono imbattuto in questa recensione per caso e non ho saputo resistere. Ho comprato il volume e me lo sono fatto mettere in abbonamenteo. La storia su sfondo storico reale, basata sui siluri suicidi della marina giapponese, è riportata con un tratto di china meritevole e con una storia inquietante. Leggetelo.
Ottima lettura. Mi aspettavo qualche "trovata" pseudo storica, invece è tutto verosimile. A perte i capelli lunghi di uno dei protagonisti, credo. Cosa ci fa nell' esercito uno così? ;) Consigliato a tutti quelli che cercano un'opera seria ed adulta. Il voto è 8 in attesa di ulteriori sviluppi. A quando un altro volume? Intanto potete cercare "Say hello to Black Jack" sempre dello stesso autore. Ormai mi ha incuriosito quindi lo farò.
Tutto molto ben fatto, ricorda Ali d'Argento. Ma mi preme fare una piccola considerazione a latere.
Non credo che la nostra cultura debba invidiare l'insopprimibile volontà di autodistruzione di cui i giapponesi hanno fatto sfoggio durante l'ultima Grande Guerra.
L'arma suicida stavolta è il Kaiten, un minisommergibile kamikaze in cui il pilota veniva sigillato dentro.
Ora i Siluri a Corsa Lenta (detti anche Maiali) italiani svolgevano la stessa funzione le loro missioni erano ad altissimo rischio come quelle dei Kaiten, però a nessuno era mai venuta in mente l'idea di murarci dentro il conducente.
Per quanto remoto era sempre pianificato il recupero del pilota.
Detto fra noi i maiali si sono dimostrati anche molto più efficaci dei pressoché inutili Kaiten in guerra.
Meditate gente, meditate, e non crediate la disperazione forza, o la follia coraggio.
Non credo che la nostra cultura debba invidiare l'insopprimibile volontà di autodistruzione di cui i giapponesi hanno fatto sfoggio durante l'ultima Grande Guerra.
L'arma suicida stavolta è il Kaiten, un minisommergibile kamikaze in cui il pilota veniva sigillato dentro.
Ora i Siluri a Corsa Lenta (detti anche Maiali) italiani svolgevano la stessa funzione le loro missioni erano ad altissimo rischio come quelle dei Kaiten, però a nessuno era mai venuta in mente l'idea di murarci dentro il conducente.
Per quanto remoto era sempre pianificato il recupero del pilota.
Detto fra noi i maiali si sono dimostrati anche molto più efficaci dei pressoché inutili Kaiten in guerra.
Meditate gente, meditate, e non crediate la disperazione forza, o la follia coraggio.
Che splendida scoperta ho fatto acquistando questo manga dopo averlo casualmente sfogliato. Oltre ad avere disegni curatissimi, il fumetto si rivela maturo ed adulto. Analizza il dramma dei Kamikaze durante il conflitto mondiale. Perchè morire? Il protagonista, un giovane soldato che ha deciso di sacrificare la propria vita per il Giappone, cercherà la risposta a questa domanda avvicinandosi alla psiche tormentata del progettista di un'arma devastante.