Trinity Blood
Prima o poi, nella propria vita da appassionata di fumetti e serie nipponiche, giunge il momento in cui, come una rivelazione sconvolgente, si scopre la serie prediletta per eccellenza, quella che fa desiderare ardentemente la pubblicazione di nuovi volumi nella nostra patria, quella a cui si pensa appena si pronunciano le parole opera fumettistica'. Ebbene, "Trinity Blood", del defunto autore Sunao Yoshida, rientra in questa meravigliosa categoria di opere letterario-fumettistiche.
"Trinity Blood" nasce come opera di light novel nel 2001, scritta da Yoshida e illustrata da Miki Thores' Shibamoto. A causa della prematura scomparsa dello scrittore, deceduto per insufficienza polmonare a soli trentaquattro anni, l'opera letteraria rimane incompiuta al dodicesimo volume. L'adattamento manga, ad opera della mangaka Kiyo Kyujo, iniziò nel 2004 sulla rivista Asuka e continua tuttora. Da quest'opera è stato tratto anche un anime di ventiquattro episodi totali.
Personalmente, più che semplici illustrazioni per light novels, reputo le illustrazioni di Maestro Shibamoto delle vere e proprie opere d'arte. Parlando delle illustrazioni interne ai capitoli, salta all'occhio la peculiarità del contrasto fortissimo ed intenso tra bianchi e neri; l'uso di retini è estremamente ridotto e Thores ha reso a mano tutti i minuziosi dettagli delle immagini. Mai avevo visto illustrazioni così dettagliate in un'opera letteraria: ogni singolo ciuffo di capelli è disegnato alla perfezione, ogni divisa e armatura è resa sulla carta in ogni sua particolarità. Le illustrazioni rispecchiano appieno la sensazione che si desidera trasmettere, dalle atmosfere rilassate e semplici a quelle più cupe, da quelle drammatiche a quelle più dolci. Gli sfondi sono spesso presenti, evitando così l'effetto di sfondo bianco e vuoto che molti reputano fastidioso, ed anch'essi dettagliati. Lo stile è vagamente gotico e antiquato, ma col passare degli anni in esso si scorgono notevoli cambiamenti. Nonostante ciò, non va reputato uno stile vecchio e fuori dai canoni moderni, in quanto si apprezza appieno anche nella sua particolarità, che lo rende ormai, purtroppo, non più famoso. L'espressività dei soggetti raffigurati è resa alla perfezione e sia le immagini statiche che quelle dinamiche sono rese in maniera ottima. Parlando delle illustrazioni a colori, in esse viene rispecchiato appieno lo stile dal vago sapore medioevale-gotico, in un incantevole unione di una perfetta ed ampia scelta delle cromature e di un tratto dolce e particolareggiato. Una delizia per gli occhi, insomma. A volte per la scelta dei colori vengono usate tinte in contrasto e accese, che rispetto a quelle dai colori più tenui danno un impatto visivo più fresco e diretto. In generale lo stile di Thores Shibamoto è maestoso, possente ed epico quanto basta, ma conserva appieno un vago retrogusto di arcano e di misterioso, quanto basta per dare alle opere concluse un forte sapore gotico-rinascimentale.
Discutendo della grafica del manga, invece, si ha a che fare con uno stile totalmente diverso da quello del Maestro. Se dapprima può essere eccessivamente 'deformato' e singolare rispetto ai soliti canoni degli shoujo di oggi, dopo qualche volume lo stile muta, si trasfigura: cambiano lentamente le linee, che diventano più morbide e delicate, ma lo stile delicato e dettagliato è sempre lo stesso. Rispetto a Maestro Shibamoto, però, l'uso dei retini è fin troppo ampio, ma sapientemente ben distribuito in tutte le vignette, dando così un tocco molto realistico e antiquato alle tavole, divenendo così una gioia da guardare, nonostante i numerosi fronzoli che adornano le illustrazioni. L'autrice crea delle illustrazioni a colori apprezzabili e piacevoli, ma non eccessivamente particolareggiate e maestose come quelle che caratterizzano le light novels.
Una robusta colonna portante che caratterizza l'intero ciclo della narrazione è il character design impeccabile, probabilmente unico nel suo genere. Fin dalla prima comparsa di Abel, ci si affeziona alla sua parte seriosa del carattere e a quella goffa e imbranata (parte con cui esordisce nel manga); Esther è invece una signora protagonista, una vera eroina di un manga shoujo, che di certo non è carente di fegato e coraggio. E' una delle poche eroine di manga shoujo che non incomincerei a calpestare selvaggiamente per via dei suoi comportamenti. (Da qui in poi mi riferirò alla storia completa che comprende manga e light novels.) Ciò che però può essere fantastico nell'arco della narrazione è che perfino per il più piccolo personaggio-comparsa viene ritagliato uno spazio di approfondimento ampio e completo, che di sicuro si saprà apprezzare. Difatti, oltre che ai protagonisti è inevitabile affezionarsi a molti personaggi secondari, anche a semplici comparse. Nel mio caso, sono molto legata a Fratello Pietro Orsini, il cui carattere mi affascina, e al prete errante Hugue de Watteau, la cui storia è avvincente e particolare. Ogni singola persona dà un forte contributo allo svolgimento della storia, e perfino gli antagonisti più meschini e perfidi hanno un posto d'onore nello sviluppo degli intrecci della narrazione completa. Il character design originario è stato svolto dal Maestro Shibamoto, ed è stato curato con grande maestria alla perfezione: gli stessi rapporti di rivalità o di amicizia tra i singoli esseri sono stati approfonditi al massimo. In pratica, il character design di "Trinity Blood" è una vera e propria chicca per la storia, in quanto è stato curato con precisione maniacale: è curioso notare come l'aspetto fisico degli esseri che popolano il mondo di quest'opera sia in sintonia perfetta con il rispettivo carattere. Le personalità sono varie e sfaccettate in ogni protagonista, il che rende la narrazione dissimile da molte altre storie, molteplice e unica. Ad ogni comparsa di una singola persona si scopre sempre qualcosa di nuovo sulla sua indole, rendendo così le personalità di chiunque personaggio esclusive ed irripetibili.
La trama è di difficile comprensione all'inizio della lettura del manga: si sa poco o nulla di chi siano veramente i vampiri, non si conoscono i dettagli delle nanomacchine Crusnik, né la loro origine, né come il mondo si sia evoluto in quello che è nell'ambientazione della storia. Pian piano però le informazioni giungono, un capitolo alla volta, risolvendo molti dilemmi (anche se, purtroppo, a causa della mancata vera conclusione non si saprà mai quale sarà il destino che attenderà tutti i protagonisti). In principio, la Terra stava soffrendo a causa di una forte sovrappopolazione e, di conseguenza, il genere umano decise di colonizzare un pianeta del sistema solare: Marte. Durante la colonizzazione di questo pianeta, però, i coloni scoprirono due distinte tecnologie aliene. Essi decisero di iniettare nei loro corpi le prime di esse, le nanomacchine Bacillus, trasformandosi così in Methuselah. La seconda parte di queste tecnologie invece, composta dalle nanomacchine Crusnik, venne installata in soli quattro individui concepiti in provetta, i cui nomi erano Kain, Abel, Seth e Lilith. I loro corpi rafforzati erano gli unici che potevano sopportare un processo simile. Quando però i coloni tornarono sulla terra, decisero di intraprendere una guerra contro gli esseri umani rimanenti. I Crusnik si schierarono dalla parte dei Methuselah, ad eccezione di Lilith che si unì agli umani. Durante la guerra però, un evento cruciale chiamato Armageddon scosse i quattro Crusnik e l'intera popolazione terrestre: esattamente novecento anni prima dell'inizio delle vicende narrate nel manga, il primo Crusnik Kain impazzì e uccise Lilith. Addolorato per la sua scomparsa, Abel portò il suo corpo privo di vita nel Vaticano, dove Lilith venne sepolta, e rimase a piangere sulla sua tomba per nove secoli. All'inizio delle vicende narrate nel fumetto molte cose sono cambiate, ad eccezione dell'incessante guerra tra Terran, ossia gli umani, e Methuselah. Una pace tra le due fazioni è un'impresa ardua, ma in molti credono che per questo conflitto sia giunto il momento di cessare. Ruolo estremamente rilevante è quello del Vaticano, che si sforza con tutto sé stesso di avvicinare in maniera pacifica Methuselah e Terran, e la grande potenza di Albion, un vasto e potente territorio prevalentemente umano, che usa la tecnologia perduta per combattere. La sua potenza, però, è dovuta a un segreto mai rivelato, di cui nessuno era a conoscenza. La storia ruota attorno al secondo Crusnik, Abel, e a una giovane ragazza suora che incontrerà fin dall'inizio delle vicende, Esther Blanchett.
Ormai sono abituata alle edizioni pessime della Planet Manga, eppure con Trinity Blood le edizioni sembrano toccare quasi la sufficienza: probabilmente gli editori non si sono accorti del fatto che questa serie meravigliosa è uno shoujo in piena regola, e quindi hanno risparmiato quest'opera dalla pessima edizione col bollino a cuore' dedicata ai manga frivoli. Per fortuna! La sovraccoperta è sì presente, ma le pagine a colori sono state riportate con il fastidiosissimo effetto in scala di grigi, e la carta giallastra, sottile e ruvida non risalta di certo le tavole che dovrebbero essere ricche di contrasti tra campiture e spazi bianchi. Per non parlare della traduzione: Esther Blanchett è diventata Esthel Blanche e le nanomacchine Crusnik sono diventate Krsnik, che invece di essere un nome avvincente e misterioso risulta un ammasso di consonanti illeggibile. In pratica, l'edizione fa acqua da tutte le parti. Per non parlare della reperibilità dei volumi! Per il quarto numero ho dovuto attendere un intero mese; la cadenza di uscita, poi, è praticamente annuale. "Trinity Blood" a mio parere non ha attirato le masse di appassionati come hanno fatto certe serie più famose, anche dal punto di vista commerciale, però chi decide di acquistarlo dovrà pazientare gli infiniti tempi di attesa tra un'uscita di un volume e un'altra. In sostanza, il rapporto qualità-prezzo (un volume costa quattro euro e novanta centesimi) non è eccelso ma nemmeno pessimo. Diciamo che a mio parere quest'opera meritava di più.
Se mi sono avvicinata all'universo di "Trinity Blood" è solo grazie all'anime, scoperto per caso un giorno mentre guardavo pigramente un canale televisivo dedicato all'animazione nipponica, e al manga, notato di sfuggita in fumetteria mentre gironzolavo tra gli scaffali colmi di manga shoujo. Rimasi affascinata, sfogliando il tredicesimo volume con curiosità, del mondo arcano che stava dietro all'intera narrazione. Inizialmente decisi di provare a leggere il manga per immergermi per la prima volta nel mondo delle opere horror, ma mi trovai di fronte a una cosa che non avrei mai immaginato. Non solo l'elemento horror è sempre presente (soprattutto, però, dal suo lato psicologico, rendendo così la storia molto più interessante e curiosa), ma soprattutto esso si univa a una serie infinita di altri generi che rendono "Trinity Blood" un'opera unica, in tutto e per tutto. Il primo volume, più che dare il la alla serie, può essere interpretato come un'introduzione dei protagonisti. Col passare del tempo però, non si smette di distaccare gli occhi dalle tavole del manga: la trama è trattata in una maniera eccellente e lo stile di disegno, dapprima acerbo ed eccessivamente aspro, diviene sempre più morbido e dettagliato. L'autrice regalerà più e più volte splendide tavole al lettore, lasciandolo affascinato. Non mancano i dettagli romantici, in forte contrasto con l'atmosfera perennemente drammatica e cupa della narrazione, il tutto incorniciato da particolari sprazzi di comicità ideali per alleggerire l'atmosfera lugubre della storia. I particolari horror donano un forte dinamismo temporale e un'intensa sensazione di tensione alle tavole, arricchite inoltre dalle caratteristiche gotiche e rinascimentali dell'ambientazione. Se poi si tiene conto che quest'opera è principalmente di fantascienza e ambientata in un lontano futuro, Trinity Blood è da considerarsi un progetto manga completo e dettagliato in ogni sua sfumatura.
"Trinity Blood" nasce come opera di light novel nel 2001, scritta da Yoshida e illustrata da Miki Thores' Shibamoto. A causa della prematura scomparsa dello scrittore, deceduto per insufficienza polmonare a soli trentaquattro anni, l'opera letteraria rimane incompiuta al dodicesimo volume. L'adattamento manga, ad opera della mangaka Kiyo Kyujo, iniziò nel 2004 sulla rivista Asuka e continua tuttora. Da quest'opera è stato tratto anche un anime di ventiquattro episodi totali.
Personalmente, più che semplici illustrazioni per light novels, reputo le illustrazioni di Maestro Shibamoto delle vere e proprie opere d'arte. Parlando delle illustrazioni interne ai capitoli, salta all'occhio la peculiarità del contrasto fortissimo ed intenso tra bianchi e neri; l'uso di retini è estremamente ridotto e Thores ha reso a mano tutti i minuziosi dettagli delle immagini. Mai avevo visto illustrazioni così dettagliate in un'opera letteraria: ogni singolo ciuffo di capelli è disegnato alla perfezione, ogni divisa e armatura è resa sulla carta in ogni sua particolarità. Le illustrazioni rispecchiano appieno la sensazione che si desidera trasmettere, dalle atmosfere rilassate e semplici a quelle più cupe, da quelle drammatiche a quelle più dolci. Gli sfondi sono spesso presenti, evitando così l'effetto di sfondo bianco e vuoto che molti reputano fastidioso, ed anch'essi dettagliati. Lo stile è vagamente gotico e antiquato, ma col passare degli anni in esso si scorgono notevoli cambiamenti. Nonostante ciò, non va reputato uno stile vecchio e fuori dai canoni moderni, in quanto si apprezza appieno anche nella sua particolarità, che lo rende ormai, purtroppo, non più famoso. L'espressività dei soggetti raffigurati è resa alla perfezione e sia le immagini statiche che quelle dinamiche sono rese in maniera ottima. Parlando delle illustrazioni a colori, in esse viene rispecchiato appieno lo stile dal vago sapore medioevale-gotico, in un incantevole unione di una perfetta ed ampia scelta delle cromature e di un tratto dolce e particolareggiato. Una delizia per gli occhi, insomma. A volte per la scelta dei colori vengono usate tinte in contrasto e accese, che rispetto a quelle dai colori più tenui danno un impatto visivo più fresco e diretto. In generale lo stile di Thores Shibamoto è maestoso, possente ed epico quanto basta, ma conserva appieno un vago retrogusto di arcano e di misterioso, quanto basta per dare alle opere concluse un forte sapore gotico-rinascimentale.
Discutendo della grafica del manga, invece, si ha a che fare con uno stile totalmente diverso da quello del Maestro. Se dapprima può essere eccessivamente 'deformato' e singolare rispetto ai soliti canoni degli shoujo di oggi, dopo qualche volume lo stile muta, si trasfigura: cambiano lentamente le linee, che diventano più morbide e delicate, ma lo stile delicato e dettagliato è sempre lo stesso. Rispetto a Maestro Shibamoto, però, l'uso dei retini è fin troppo ampio, ma sapientemente ben distribuito in tutte le vignette, dando così un tocco molto realistico e antiquato alle tavole, divenendo così una gioia da guardare, nonostante i numerosi fronzoli che adornano le illustrazioni. L'autrice crea delle illustrazioni a colori apprezzabili e piacevoli, ma non eccessivamente particolareggiate e maestose come quelle che caratterizzano le light novels.
Una robusta colonna portante che caratterizza l'intero ciclo della narrazione è il character design impeccabile, probabilmente unico nel suo genere. Fin dalla prima comparsa di Abel, ci si affeziona alla sua parte seriosa del carattere e a quella goffa e imbranata (parte con cui esordisce nel manga); Esther è invece una signora protagonista, una vera eroina di un manga shoujo, che di certo non è carente di fegato e coraggio. E' una delle poche eroine di manga shoujo che non incomincerei a calpestare selvaggiamente per via dei suoi comportamenti. (Da qui in poi mi riferirò alla storia completa che comprende manga e light novels.) Ciò che però può essere fantastico nell'arco della narrazione è che perfino per il più piccolo personaggio-comparsa viene ritagliato uno spazio di approfondimento ampio e completo, che di sicuro si saprà apprezzare. Difatti, oltre che ai protagonisti è inevitabile affezionarsi a molti personaggi secondari, anche a semplici comparse. Nel mio caso, sono molto legata a Fratello Pietro Orsini, il cui carattere mi affascina, e al prete errante Hugue de Watteau, la cui storia è avvincente e particolare. Ogni singola persona dà un forte contributo allo svolgimento della storia, e perfino gli antagonisti più meschini e perfidi hanno un posto d'onore nello sviluppo degli intrecci della narrazione completa. Il character design originario è stato svolto dal Maestro Shibamoto, ed è stato curato con grande maestria alla perfezione: gli stessi rapporti di rivalità o di amicizia tra i singoli esseri sono stati approfonditi al massimo. In pratica, il character design di "Trinity Blood" è una vera e propria chicca per la storia, in quanto è stato curato con precisione maniacale: è curioso notare come l'aspetto fisico degli esseri che popolano il mondo di quest'opera sia in sintonia perfetta con il rispettivo carattere. Le personalità sono varie e sfaccettate in ogni protagonista, il che rende la narrazione dissimile da molte altre storie, molteplice e unica. Ad ogni comparsa di una singola persona si scopre sempre qualcosa di nuovo sulla sua indole, rendendo così le personalità di chiunque personaggio esclusive ed irripetibili.
La trama è di difficile comprensione all'inizio della lettura del manga: si sa poco o nulla di chi siano veramente i vampiri, non si conoscono i dettagli delle nanomacchine Crusnik, né la loro origine, né come il mondo si sia evoluto in quello che è nell'ambientazione della storia. Pian piano però le informazioni giungono, un capitolo alla volta, risolvendo molti dilemmi (anche se, purtroppo, a causa della mancata vera conclusione non si saprà mai quale sarà il destino che attenderà tutti i protagonisti). In principio, la Terra stava soffrendo a causa di una forte sovrappopolazione e, di conseguenza, il genere umano decise di colonizzare un pianeta del sistema solare: Marte. Durante la colonizzazione di questo pianeta, però, i coloni scoprirono due distinte tecnologie aliene. Essi decisero di iniettare nei loro corpi le prime di esse, le nanomacchine Bacillus, trasformandosi così in Methuselah. La seconda parte di queste tecnologie invece, composta dalle nanomacchine Crusnik, venne installata in soli quattro individui concepiti in provetta, i cui nomi erano Kain, Abel, Seth e Lilith. I loro corpi rafforzati erano gli unici che potevano sopportare un processo simile. Quando però i coloni tornarono sulla terra, decisero di intraprendere una guerra contro gli esseri umani rimanenti. I Crusnik si schierarono dalla parte dei Methuselah, ad eccezione di Lilith che si unì agli umani. Durante la guerra però, un evento cruciale chiamato Armageddon scosse i quattro Crusnik e l'intera popolazione terrestre: esattamente novecento anni prima dell'inizio delle vicende narrate nel manga, il primo Crusnik Kain impazzì e uccise Lilith. Addolorato per la sua scomparsa, Abel portò il suo corpo privo di vita nel Vaticano, dove Lilith venne sepolta, e rimase a piangere sulla sua tomba per nove secoli. All'inizio delle vicende narrate nel fumetto molte cose sono cambiate, ad eccezione dell'incessante guerra tra Terran, ossia gli umani, e Methuselah. Una pace tra le due fazioni è un'impresa ardua, ma in molti credono che per questo conflitto sia giunto il momento di cessare. Ruolo estremamente rilevante è quello del Vaticano, che si sforza con tutto sé stesso di avvicinare in maniera pacifica Methuselah e Terran, e la grande potenza di Albion, un vasto e potente territorio prevalentemente umano, che usa la tecnologia perduta per combattere. La sua potenza, però, è dovuta a un segreto mai rivelato, di cui nessuno era a conoscenza. La storia ruota attorno al secondo Crusnik, Abel, e a una giovane ragazza suora che incontrerà fin dall'inizio delle vicende, Esther Blanchett.
Ormai sono abituata alle edizioni pessime della Planet Manga, eppure con Trinity Blood le edizioni sembrano toccare quasi la sufficienza: probabilmente gli editori non si sono accorti del fatto che questa serie meravigliosa è uno shoujo in piena regola, e quindi hanno risparmiato quest'opera dalla pessima edizione col bollino a cuore' dedicata ai manga frivoli. Per fortuna! La sovraccoperta è sì presente, ma le pagine a colori sono state riportate con il fastidiosissimo effetto in scala di grigi, e la carta giallastra, sottile e ruvida non risalta di certo le tavole che dovrebbero essere ricche di contrasti tra campiture e spazi bianchi. Per non parlare della traduzione: Esther Blanchett è diventata Esthel Blanche e le nanomacchine Crusnik sono diventate Krsnik, che invece di essere un nome avvincente e misterioso risulta un ammasso di consonanti illeggibile. In pratica, l'edizione fa acqua da tutte le parti. Per non parlare della reperibilità dei volumi! Per il quarto numero ho dovuto attendere un intero mese; la cadenza di uscita, poi, è praticamente annuale. "Trinity Blood" a mio parere non ha attirato le masse di appassionati come hanno fatto certe serie più famose, anche dal punto di vista commerciale, però chi decide di acquistarlo dovrà pazientare gli infiniti tempi di attesa tra un'uscita di un volume e un'altra. In sostanza, il rapporto qualità-prezzo (un volume costa quattro euro e novanta centesimi) non è eccelso ma nemmeno pessimo. Diciamo che a mio parere quest'opera meritava di più.
Se mi sono avvicinata all'universo di "Trinity Blood" è solo grazie all'anime, scoperto per caso un giorno mentre guardavo pigramente un canale televisivo dedicato all'animazione nipponica, e al manga, notato di sfuggita in fumetteria mentre gironzolavo tra gli scaffali colmi di manga shoujo. Rimasi affascinata, sfogliando il tredicesimo volume con curiosità, del mondo arcano che stava dietro all'intera narrazione. Inizialmente decisi di provare a leggere il manga per immergermi per la prima volta nel mondo delle opere horror, ma mi trovai di fronte a una cosa che non avrei mai immaginato. Non solo l'elemento horror è sempre presente (soprattutto, però, dal suo lato psicologico, rendendo così la storia molto più interessante e curiosa), ma soprattutto esso si univa a una serie infinita di altri generi che rendono "Trinity Blood" un'opera unica, in tutto e per tutto. Il primo volume, più che dare il la alla serie, può essere interpretato come un'introduzione dei protagonisti. Col passare del tempo però, non si smette di distaccare gli occhi dalle tavole del manga: la trama è trattata in una maniera eccellente e lo stile di disegno, dapprima acerbo ed eccessivamente aspro, diviene sempre più morbido e dettagliato. L'autrice regalerà più e più volte splendide tavole al lettore, lasciandolo affascinato. Non mancano i dettagli romantici, in forte contrasto con l'atmosfera perennemente drammatica e cupa della narrazione, il tutto incorniciato da particolari sprazzi di comicità ideali per alleggerire l'atmosfera lugubre della storia. I particolari horror donano un forte dinamismo temporale e un'intensa sensazione di tensione alle tavole, arricchite inoltre dalle caratteristiche gotiche e rinascimentali dell'ambientazione. Se poi si tiene conto che quest'opera è principalmente di fantascienza e ambientata in un lontano futuro, Trinity Blood è da considerarsi un progetto manga completo e dettagliato in ogni sua sfumatura.
Trinity Blood è un manga frutto dell'unione dei romanzi e dei disegni di Sunao Yoshida e Kiyo Kyujyo (tra l'altro anche autrice di Zone 00).
La trama trae inizialmente spunto da un elemento utilizzato spesso in vari contesti che riguardano l'intrattenimento, da quello cinematografico a quello letterario, ovvero l'Armageddon conosciuto anche con il termine Apocalisse.
Il mondo termina di essere ciò che era in principio, cambia, e molte volte non a favore dell'umanità. In questo specifico caso ci troviamo a 900 anni da suddetto Armageddon e il manga inizia con l'incontro-scontro tra i due protagonisti: Suor Esthel Blanche di Istvan (toponimo che non identifica altro che la città di Budapest) e Padre Abel Nightroad, un chiassoso e molte volte ridicolo inviato della Sezione Operazioni Speciali – l'AX - del Vaticano nella città.
Ma perché mai i due protagonisti sono un prete e una suora?
Ecco, <b>da qui in poi avviso che potrebbero esserci lievi spoiler sulla trama dell'opera.</b>
Bisogna sapere infatti che sulla Terra al momento non esiste solo la razza umana ma anche quella che in questi ultimi anni ha invaso in bene e in male, forse più in male che in bene, l'editoria fantasy-horror di tutto il globo. Sto parlando proprio di loro: volti di eterea bellezza, pelle color del philadelphia e canini. In una parola vampiri, che però qui vengono chiamati Methuselah. Ma se non molto amanti di questa specie umanoide vi fermaste qui a mio parere fareste un errore. Sì, esistono i vampiri, bevono il sangue umano, bruciano se esposti alla luce solare e sono organizzati tanto da riuscire a governare un impero. Quindi per contrastarli l'uomo ha bisogno di una società, o organizzazione che dir si voglia, altrettanto potente che qui risulta essere la Chiesa.
Ecco perché Suor Esthel è una religiosa. Questa ragazza nei primi capitoli della serie perde ciò che aveva di più caro al mondo a causa in parte dei vampiri ed è per questo che decide di recarsi a Roma insieme a Padre Abel e Padre Tres; solo in questo modo potrà combattere.
Da quel momento in avanti, per un motivo o per un altro, Esthel sarà protagonista di avventure che la faranno maturare e attraverso le quali acquisirà una personale visione del mondo che la circonda senza essere più influenzata da opinioni altrui. Protagonisti di questi capitoli insieme a lei saranno la maggior parte delle volte proprio i Methuselah, che con il tempo la ragazza inizierà a giudicare in base alle loro azioni in quanto singoli individui e non più come un insieme omologo di nemici.
Qui a mio parere risiede uno dei punti più forti di Trinity Blood. Tralasciando infatti il mero umani vs vampiri è come se ci trovassimo di fronte a due delle più grandi potenze mondiali che sono da secoli in una situazione di stallo l'una contro l'altra e che si considerano nemiche perché le persone che le popolano appartengono a specie diverse. Ma ciò significa che saranno alla fine destinate a scontrarsi in guerra ancora una volta? Questo è ciò che vorrebbero evitare il Cardinal Caterina Sforza dell'AX del Vaticano e l'Imperatrice dei Methuselah Augusta Vladika.
Ma man mano che l'intreccio della trama prosegue si scoprirà che un'organizzazione – il Rosenkreuz Orden – tenterà di ostacolare le trattative tra la Chiesa e l'Impero e che il suo obiettivo finale è proprio lo scoppio di un conflitto armato tra le due potenze.
Esposta quindi a grandi linee la trama penso sia obbligatorio spiegare il perché del titolo. Sulla Terra nata dall'immaginazione di Yoshida vive anche un'altra specie il cui numero si riduce a soli tre individui chiamati Krsnik. ”Non ti aveva mai sfiorato un simile pensiero? Gli esseri umani si nutrono delle mucche e dei polli mentre voi, a vostra volta, bevete il sangue degli umani. Ma allora non potrebbe esistere anche una creatura che si sostenta nutrendosi del vostro sangue? Io sono un Krsnik,un vampiro che succhia il sangue dei vampiri”. Questa è la frase che completa quella di apertura del manga e viene pronunciata da Padre Abel che, come si scoprirà presto, è uno di loro. La particolarità di quest'opera risiede quindi nell'esistenza di questa terza specie che si nutre del sangue dei Methuselah. Ma quanti altri segreti nasconde ancora Abel? E che tipo di relazione intercorre fra lui, l'Imperatrice Augusta Vladika e l'individuo a capo del Rosenkreuz Orden?
Dal punto di vista caratteriale i personaggi sono tutti ben delineati. Dalla testarda e decisa Esthel (che risulta anche essere una delle poche protagoniste femminili di manga alla quale non voglia spaccare ripetutamente la testa contro un muro, o almeno non sempre, e questo, credetemi, sì che è un vero miracolo) all'apparentemente spensierato ma pieno di drammi interiori Abel. Dall'onesto e puro Ion al traditore pentito Radu passando per la scaltra Caterina e per l'Inquisitore Fratello Pietro,il fedele uomo della sua timida, insicura e adolescenziale santità Alessandro XVIII.
Per quello che invece riguarda il disegno inizialmente il character design per i romanzi era stato affidato a Thores Shibamoto per poi passare con la realizzazione del manga alla Kyujyo che ha trasformato i personaggi in modo da farli apparire con tratti meno affilati. Trasformazione che ho personalmente apprezzato così come apprezzo in generale il tratto dai toni freschi e curati di questa mangaka.
In definitiva consiglio Trinity Blood a tutti coloro che cercano un manga con una trama interessante – ricca di spunti per riflettere -, una certa dose di ironia, un po' di sano horror e dei disegni accattivanti.
La trama trae inizialmente spunto da un elemento utilizzato spesso in vari contesti che riguardano l'intrattenimento, da quello cinematografico a quello letterario, ovvero l'Armageddon conosciuto anche con il termine Apocalisse.
Il mondo termina di essere ciò che era in principio, cambia, e molte volte non a favore dell'umanità. In questo specifico caso ci troviamo a 900 anni da suddetto Armageddon e il manga inizia con l'incontro-scontro tra i due protagonisti: Suor Esthel Blanche di Istvan (toponimo che non identifica altro che la città di Budapest) e Padre Abel Nightroad, un chiassoso e molte volte ridicolo inviato della Sezione Operazioni Speciali – l'AX - del Vaticano nella città.
Ma perché mai i due protagonisti sono un prete e una suora?
Ecco, <b>da qui in poi avviso che potrebbero esserci lievi spoiler sulla trama dell'opera.</b>
Bisogna sapere infatti che sulla Terra al momento non esiste solo la razza umana ma anche quella che in questi ultimi anni ha invaso in bene e in male, forse più in male che in bene, l'editoria fantasy-horror di tutto il globo. Sto parlando proprio di loro: volti di eterea bellezza, pelle color del philadelphia e canini. In una parola vampiri, che però qui vengono chiamati Methuselah. Ma se non molto amanti di questa specie umanoide vi fermaste qui a mio parere fareste un errore. Sì, esistono i vampiri, bevono il sangue umano, bruciano se esposti alla luce solare e sono organizzati tanto da riuscire a governare un impero. Quindi per contrastarli l'uomo ha bisogno di una società, o organizzazione che dir si voglia, altrettanto potente che qui risulta essere la Chiesa.
Ecco perché Suor Esthel è una religiosa. Questa ragazza nei primi capitoli della serie perde ciò che aveva di più caro al mondo a causa in parte dei vampiri ed è per questo che decide di recarsi a Roma insieme a Padre Abel e Padre Tres; solo in questo modo potrà combattere.
Da quel momento in avanti, per un motivo o per un altro, Esthel sarà protagonista di avventure che la faranno maturare e attraverso le quali acquisirà una personale visione del mondo che la circonda senza essere più influenzata da opinioni altrui. Protagonisti di questi capitoli insieme a lei saranno la maggior parte delle volte proprio i Methuselah, che con il tempo la ragazza inizierà a giudicare in base alle loro azioni in quanto singoli individui e non più come un insieme omologo di nemici.
Qui a mio parere risiede uno dei punti più forti di Trinity Blood. Tralasciando infatti il mero umani vs vampiri è come se ci trovassimo di fronte a due delle più grandi potenze mondiali che sono da secoli in una situazione di stallo l'una contro l'altra e che si considerano nemiche perché le persone che le popolano appartengono a specie diverse. Ma ciò significa che saranno alla fine destinate a scontrarsi in guerra ancora una volta? Questo è ciò che vorrebbero evitare il Cardinal Caterina Sforza dell'AX del Vaticano e l'Imperatrice dei Methuselah Augusta Vladika.
Ma man mano che l'intreccio della trama prosegue si scoprirà che un'organizzazione – il Rosenkreuz Orden – tenterà di ostacolare le trattative tra la Chiesa e l'Impero e che il suo obiettivo finale è proprio lo scoppio di un conflitto armato tra le due potenze.
Esposta quindi a grandi linee la trama penso sia obbligatorio spiegare il perché del titolo. Sulla Terra nata dall'immaginazione di Yoshida vive anche un'altra specie il cui numero si riduce a soli tre individui chiamati Krsnik. ”Non ti aveva mai sfiorato un simile pensiero? Gli esseri umani si nutrono delle mucche e dei polli mentre voi, a vostra volta, bevete il sangue degli umani. Ma allora non potrebbe esistere anche una creatura che si sostenta nutrendosi del vostro sangue? Io sono un Krsnik,un vampiro che succhia il sangue dei vampiri”. Questa è la frase che completa quella di apertura del manga e viene pronunciata da Padre Abel che, come si scoprirà presto, è uno di loro. La particolarità di quest'opera risiede quindi nell'esistenza di questa terza specie che si nutre del sangue dei Methuselah. Ma quanti altri segreti nasconde ancora Abel? E che tipo di relazione intercorre fra lui, l'Imperatrice Augusta Vladika e l'individuo a capo del Rosenkreuz Orden?
Dal punto di vista caratteriale i personaggi sono tutti ben delineati. Dalla testarda e decisa Esthel (che risulta anche essere una delle poche protagoniste femminili di manga alla quale non voglia spaccare ripetutamente la testa contro un muro, o almeno non sempre, e questo, credetemi, sì che è un vero miracolo) all'apparentemente spensierato ma pieno di drammi interiori Abel. Dall'onesto e puro Ion al traditore pentito Radu passando per la scaltra Caterina e per l'Inquisitore Fratello Pietro,il fedele uomo della sua timida, insicura e adolescenziale santità Alessandro XVIII.
Per quello che invece riguarda il disegno inizialmente il character design per i romanzi era stato affidato a Thores Shibamoto per poi passare con la realizzazione del manga alla Kyujyo che ha trasformato i personaggi in modo da farli apparire con tratti meno affilati. Trasformazione che ho personalmente apprezzato così come apprezzo in generale il tratto dai toni freschi e curati di questa mangaka.
In definitiva consiglio Trinity Blood a tutti coloro che cercano un manga con una trama interessante – ricca di spunti per riflettere -, una certa dose di ironia, un po' di sano horror e dei disegni accattivanti.
"Gli esseri umani si nutrono delle mucche e dei polli, mentre voi (vampiri), a vostra volta, bevete il sangue degli umani, ma allora, non potrebbe esistere anche una creatura che si sostenta nutrendosi del vostro sangue" - Abel Nightroad
Trinity Blood originariamente è il titolo di una serie di romanzi dell'ormai deceduto Sunao Yoshida e illustrati da Thores Shibamoto. Da tale opera è stato tratto il manga omonimo, affidato alla mangaka Kiyo Kyujyo. Attualmente in Giappone il manga è editato su Kadokawa Shote e conta 13 volumi. In Italia il manga è pubblicato dalla Panini Comics (Planet Manga) ed attualmente conta 12 volumi. Dal manga, nel 2005 è stata tratta una serie animata da 24 episodi realizzata dallo studio Gonzo, in Italia è stata recentemente pubblicata dalla Yamato Video. Ma partiamo con la trama.
Il manga è veramente molto bello, la trama è ben congenata, il tratto della mangaka Kiyo Kyuiyo è semplicemente perfetto, dolce e aggraziato e in certe parti oscuro e crudele, dai tocchi gotici. Il manga inizia ad essere interessante fin da subito, il primo volume preso anche da solo è un capolavoro, ma nonostante tutto non si smentisce fine al dodicesimo volume (ultimo volume che ho letto). Il tratto è uno degli aspetti migliori del manga secondo il sottoscritto, a molti può non piacere perché lo stile "shoujo", ma penso che per quest'opera sia più che azzeccato. Ma parliamo dei personaggi, tutti molto ben caratterizzati e con personalità salde, su tutti emergono Abel Nightroad (in apparenza un goffo prete, che si dimostra essere un Crusnik, un vampiro con poteri straordinari che può nutrirsi del sangue di altri vampiri), Tres Ics (Soldato meccanico creato da scienziati del Vaticano, dalla personalità assai robotica) ed infine, ma non ultima d'importanza, troviamo Esther Blanchett (suora, che insieme ad Abel Nightroad formano i protagonisti principali del manga). Nonostante tutto anche gli altri personaggi sono ben riusciti, sopratutto gli antagonisti.
Trinity Blood è un manga che consiglio a tutti, è veramente bello ed interessante, e spero di continuare a leggerlo il prima possibile. Il suo 10 se lo merita tutto.
Trinity Blood originariamente è il titolo di una serie di romanzi dell'ormai deceduto Sunao Yoshida e illustrati da Thores Shibamoto. Da tale opera è stato tratto il manga omonimo, affidato alla mangaka Kiyo Kyujyo. Attualmente in Giappone il manga è editato su Kadokawa Shote e conta 13 volumi. In Italia il manga è pubblicato dalla Panini Comics (Planet Manga) ed attualmente conta 12 volumi. Dal manga, nel 2005 è stata tratta una serie animata da 24 episodi realizzata dallo studio Gonzo, in Italia è stata recentemente pubblicata dalla Yamato Video. Ma partiamo con la trama.
Il manga è veramente molto bello, la trama è ben congenata, il tratto della mangaka Kiyo Kyuiyo è semplicemente perfetto, dolce e aggraziato e in certe parti oscuro e crudele, dai tocchi gotici. Il manga inizia ad essere interessante fin da subito, il primo volume preso anche da solo è un capolavoro, ma nonostante tutto non si smentisce fine al dodicesimo volume (ultimo volume che ho letto). Il tratto è uno degli aspetti migliori del manga secondo il sottoscritto, a molti può non piacere perché lo stile "shoujo", ma penso che per quest'opera sia più che azzeccato. Ma parliamo dei personaggi, tutti molto ben caratterizzati e con personalità salde, su tutti emergono Abel Nightroad (in apparenza un goffo prete, che si dimostra essere un Crusnik, un vampiro con poteri straordinari che può nutrirsi del sangue di altri vampiri), Tres Ics (Soldato meccanico creato da scienziati del Vaticano, dalla personalità assai robotica) ed infine, ma non ultima d'importanza, troviamo Esther Blanchett (suora, che insieme ad Abel Nightroad formano i protagonisti principali del manga). Nonostante tutto anche gli altri personaggi sono ben riusciti, sopratutto gli antagonisti.
Trinity Blood è un manga che consiglio a tutti, è veramente bello ed interessante, e spero di continuare a leggerlo il prima possibile. Il suo 10 se lo merita tutto.
Dopo l'avvenuta dell'Armageddon nasce una nuove specie umana, i Metuselah, detti anche "uomini dalla lunga vita". Essi sembrano vampiri, e si nutrono di sangue umano e ne hanno le medesime capacità, ma comunque non accettano d'esser chiamati come tali.
Presto i Metuselah si impadroniscono del potere per dominare sugli uomini, che d'altra parte ne desiderano la scomparsa, e la Chiesa chiamerà un difensore, un cavaliere, qualcuno che sia disposto a riportare quanto possibile in suo potere la pace sulla Terra. Abel Nightroad, un giovane prete che nasconde numerosi segreti, sarà incaricato di svolgere questo doveroso compito perché l'unico in grado di portarlo a termine. Chi è in realtà Abel?
Splendido. L'ho comperato in blocco e non vedo l'ora di leggere il numero 11, ma purtroppo sono triste per il fatto che sia un manga bloccato da ormai troppo tempo.
I disegni sono splendidi, curati e puliti, e le scene di lotta sono ben strutturate e rappresentate.
Il manga è tratto dal romanzo Trinity Blood e presenta alcune diversità, ma ritengo che sia comunque un manga spettacolare. Finalmente non si parla del solito e famigerato Giappone, ma si vedono luoghi come l'Ungheria, la Romania, insomma, si riesce a respirare per una volta un'aria diversa da quella nipponica.
Io ho letto in due giorni tutta la serie, non riuscivo letteralmente a smetterla di leggere neanche a tarda notte per saperne il seguito.
È un manga veramente da 10 e lode a mio avviso, e il fatto che sia interrotto poiché pari col Giappone ha reso infelici numerosi fan che si stanno dannando mesi e mesi per aspettarne l'uscita. È un manga che merita, e molto più dell'anime poiché diverso da quest'ultimo.
Alcuni numeri, come l'1, sono esauriti quindi consiglio di comprarlo in blocco e di mettere da parte soldi perché i pareri sono tutti positivi in merito. Infine, lo consiglio per la trama, i disegni,le copertine... Lo consiglio a tutti per tutto quanto.
Presto i Metuselah si impadroniscono del potere per dominare sugli uomini, che d'altra parte ne desiderano la scomparsa, e la Chiesa chiamerà un difensore, un cavaliere, qualcuno che sia disposto a riportare quanto possibile in suo potere la pace sulla Terra. Abel Nightroad, un giovane prete che nasconde numerosi segreti, sarà incaricato di svolgere questo doveroso compito perché l'unico in grado di portarlo a termine. Chi è in realtà Abel?
Splendido. L'ho comperato in blocco e non vedo l'ora di leggere il numero 11, ma purtroppo sono triste per il fatto che sia un manga bloccato da ormai troppo tempo.
I disegni sono splendidi, curati e puliti, e le scene di lotta sono ben strutturate e rappresentate.
Il manga è tratto dal romanzo Trinity Blood e presenta alcune diversità, ma ritengo che sia comunque un manga spettacolare. Finalmente non si parla del solito e famigerato Giappone, ma si vedono luoghi come l'Ungheria, la Romania, insomma, si riesce a respirare per una volta un'aria diversa da quella nipponica.
Io ho letto in due giorni tutta la serie, non riuscivo letteralmente a smetterla di leggere neanche a tarda notte per saperne il seguito.
È un manga veramente da 10 e lode a mio avviso, e il fatto che sia interrotto poiché pari col Giappone ha reso infelici numerosi fan che si stanno dannando mesi e mesi per aspettarne l'uscita. È un manga che merita, e molto più dell'anime poiché diverso da quest'ultimo.
Alcuni numeri, come l'1, sono esauriti quindi consiglio di comprarlo in blocco e di mettere da parte soldi perché i pareri sono tutti positivi in merito. Infine, lo consiglio per la trama, i disegni,le copertine... Lo consiglio a tutti per tutto quanto.
Questo manga mi fa dannare, dico davvero! Più cerco di sapere come va a finire e più va a rilento: esce un volume ogni morte di papa (già che siamo in tema di Chiesa XD). Eppure più aspetto, più lo amo, è il mio manga preferito.
Trama: dopo l'Armageddon il mondo è in subbuglio; una nuova razza fa la sua entrata in scena, minacciando l'umanità: si tratta dei vampiri (o methusela) che ben presto entrano in contrasto con gli abitanti della Terra per la loro inarrestabile voglia di sangue. Dalla parte degli umani, troviamo il Vaticano, deciso chi più chi meno a riappropriarsi totalmente del pianeta, strappandolo dalle mani del nemico; dall'altra ci sono i vampiri dell'Impero della Nuova Umanità, con capitale Bisanzio, che non hanno alcuna intenzione di sottostare alle leggi dei Terran. Protagonista maschile della storia è un tale Padre Abel, il classico prete dall'aria stupida, sempre al verde e dallo stomaco senza fondo che incontra la protagonista femminile, Suor Esthel, ragazza determinata e allo stesso tempo fragile. Tra mille imprevisti e disavventure al limite del reale, si verrà a conoscenza degli oscuri segreti che si celano dietro il viso sorridente di Abel Nightroad e di molti altri personaggi.
La particolarità di questo manga, oltre a basarsi su una serie di romanzi, è che la storia vera e propria incomincia più o meno dal terzo volume; i primi due servono da prologo per far addentrare il lettore nell'atmosfera gotica e per dare una degna introduzione ai personaggi, che sono davvero tanti. La narrazione è perfettamente scandita, né troppo veloce né troppo lenta, e si sofferma soprattutto sulla psicologia dei personaggi, che a mio parere è veramente profonda. Inoltre quando qualcosa viene chiarito, c'è sempre qualcos'altro che rimane misterioso, provocandoti la voglia matta prendere il prossimo volume e divorarlo letteralmente!
I disegni... beh, non sto nemmeno ad aggiungerci qualcosa: belli, dettagliati, armoniosi. Sembra quasi che l'autrice abbia dipinto dei sogni, più che delle immagini! E mano a mano che si va avanti il tratto arioso e astratto si va perfezionando, diventando definito e ancora più dettagliato!
Secondo me, i personaggi non sono chissà quanto stereotipati... Forse ad una prima impressione più risultare così, ma andando avanti con la lettura ci si accorge che non sono affatto statici e prevedibili: cambiano, crescono, maturano e un caso lampante, secondo me, è proprio Esthel. Da ragazzina deboluccia e quasi anonima, finirà col diventare una vera dura con le idee ben chiare su cosa fare e cosa non fare!
Insomma, se vado avanti finirei con lo sciorinare tutta la trama e sicuramente vi rovinerei la lettura! Io personalmente lo consiglio caldamente a tutti, sia femmine che maschi. Benché infatti sia uno shojo, a mio parere, è adatto anche ad un pubblico maschile, specie a chi ama le lotte tra umani e vampiri e i complotti più orditi!
Punto a favore è anche l'edizione della Planet, che stavolta merita i complimenti: volumi curati, ottima traduzione, carta di qualità, prezzo abbordabile e sovracopertina. Assolutamente da non perdere!
Trama: dopo l'Armageddon il mondo è in subbuglio; una nuova razza fa la sua entrata in scena, minacciando l'umanità: si tratta dei vampiri (o methusela) che ben presto entrano in contrasto con gli abitanti della Terra per la loro inarrestabile voglia di sangue. Dalla parte degli umani, troviamo il Vaticano, deciso chi più chi meno a riappropriarsi totalmente del pianeta, strappandolo dalle mani del nemico; dall'altra ci sono i vampiri dell'Impero della Nuova Umanità, con capitale Bisanzio, che non hanno alcuna intenzione di sottostare alle leggi dei Terran. Protagonista maschile della storia è un tale Padre Abel, il classico prete dall'aria stupida, sempre al verde e dallo stomaco senza fondo che incontra la protagonista femminile, Suor Esthel, ragazza determinata e allo stesso tempo fragile. Tra mille imprevisti e disavventure al limite del reale, si verrà a conoscenza degli oscuri segreti che si celano dietro il viso sorridente di Abel Nightroad e di molti altri personaggi.
La particolarità di questo manga, oltre a basarsi su una serie di romanzi, è che la storia vera e propria incomincia più o meno dal terzo volume; i primi due servono da prologo per far addentrare il lettore nell'atmosfera gotica e per dare una degna introduzione ai personaggi, che sono davvero tanti. La narrazione è perfettamente scandita, né troppo veloce né troppo lenta, e si sofferma soprattutto sulla psicologia dei personaggi, che a mio parere è veramente profonda. Inoltre quando qualcosa viene chiarito, c'è sempre qualcos'altro che rimane misterioso, provocandoti la voglia matta prendere il prossimo volume e divorarlo letteralmente!
I disegni... beh, non sto nemmeno ad aggiungerci qualcosa: belli, dettagliati, armoniosi. Sembra quasi che l'autrice abbia dipinto dei sogni, più che delle immagini! E mano a mano che si va avanti il tratto arioso e astratto si va perfezionando, diventando definito e ancora più dettagliato!
Secondo me, i personaggi non sono chissà quanto stereotipati... Forse ad una prima impressione più risultare così, ma andando avanti con la lettura ci si accorge che non sono affatto statici e prevedibili: cambiano, crescono, maturano e un caso lampante, secondo me, è proprio Esthel. Da ragazzina deboluccia e quasi anonima, finirà col diventare una vera dura con le idee ben chiare su cosa fare e cosa non fare!
Insomma, se vado avanti finirei con lo sciorinare tutta la trama e sicuramente vi rovinerei la lettura! Io personalmente lo consiglio caldamente a tutti, sia femmine che maschi. Benché infatti sia uno shojo, a mio parere, è adatto anche ad un pubblico maschile, specie a chi ama le lotte tra umani e vampiri e i complotti più orditi!
Punto a favore è anche l'edizione della Planet, che stavolta merita i complimenti: volumi curati, ottima traduzione, carta di qualità, prezzo abbordabile e sovracopertina. Assolutamente da non perdere!
Trama: avanza la guerra fra le due razze: metuselah (vampiri) ed esseri umani. Entrambe le parti hanno alle spalle organizzazioni centralizzate fortissime. In particolare, la razza umana si vanta dell'aiuto del Vaticano e dell'Inquisizione. Protagonista è Abel (un prete) che all'inizio pare a metà fra uomo e spaventapasseri, per poi trasformarsi nell'eroe della situazione. È accompagnato nel viaggio da suora Esthel, con la quale svilupperà un intenso rapporto a metà fra amicizia ed amore.
La trama evolve man mano incalzante, appassionante, piena di colpi di scena! Forse i primi due numeri partono un po' in sordina, ma poi la storia prende il volo; dal volume 4 in poi è decisamente da lode.
Inoltre si basa su una collana di romanzi del "fu" Sunao Yoshida, quindi la trama è ben articolata e sviluppata, resa ancora più piacevole e divertente dalla mano (nonché dalla mente) di Kiyo Kuiyo!
Disegni: bellissimi e superbi. Alcuni rozzi (fratello Pietro o padre Leone sono dei tamarri assurdi, grezzi in ogni loro dettaglio! Li adoro!), altri molto belli (in particolare le trasformazioni in Crusnik), altri da shojo manga (come Esthel o il cattivo Dietrich).
Unica pecca, la serie ora come ora va davvero a rilento, ma è sicuramente un manga che consiglio a TUTTI perché è davvero uno spasso. Ed anche se alcuni personaggi possono sembrare stereotipati (per esempio Abel, classico protagonista idiota che diventa genio nel momento del bisogno, tipo Vash the Stampede), tuttavia ce ne sono altri, come fratello Pietro, davvero fuori dal comune.
Da leggere.
La trama evolve man mano incalzante, appassionante, piena di colpi di scena! Forse i primi due numeri partono un po' in sordina, ma poi la storia prende il volo; dal volume 4 in poi è decisamente da lode.
Inoltre si basa su una collana di romanzi del "fu" Sunao Yoshida, quindi la trama è ben articolata e sviluppata, resa ancora più piacevole e divertente dalla mano (nonché dalla mente) di Kiyo Kuiyo!
Disegni: bellissimi e superbi. Alcuni rozzi (fratello Pietro o padre Leone sono dei tamarri assurdi, grezzi in ogni loro dettaglio! Li adoro!), altri molto belli (in particolare le trasformazioni in Crusnik), altri da shojo manga (come Esthel o il cattivo Dietrich).
Unica pecca, la serie ora come ora va davvero a rilento, ma è sicuramente un manga che consiglio a TUTTI perché è davvero uno spasso. Ed anche se alcuni personaggi possono sembrare stereotipati (per esempio Abel, classico protagonista idiota che diventa genio nel momento del bisogno, tipo Vash the Stampede), tuttavia ce ne sono altri, come fratello Pietro, davvero fuori dal comune.
Da leggere.
Trinity Blood si svolge in un futuro scenario di lotte fra umani, comandati da un redivivo Vaticano, e metuselah(vampiri) comandati da un redivivo impero bizantino. All'inizio questo manga mi aveva incuriosito proprio per l'ambientazione così anomala eppure affascinante, ma l'ho abbandonato dopo soli tre volumetti, in quanto la storia non mi aveva preso. Infatti la trama con spunti molto dark ha uno svolgimento banalotto, l'autrice mi pare incapace di gestire come si deve un'universo così intrigante, si prende fin troppo i suoi tempi, tanto che alla fine si spegne anche la sola curiosità di vedere come prosegue.
Lo stile è molto curato ma, a mio avviso, inadatto alla trama, è uno stile troppo da Shoujo. Devo comunque dire che più avanti la storia effettivamente si muove ma sempre con i difetti sopra elencati. Lo sconsiglio a tutti coloro che cercano una vera storia dark dedicata ai vampiri.
Lo stile è molto curato ma, a mio avviso, inadatto alla trama, è uno stile troppo da Shoujo. Devo comunque dire che più avanti la storia effettivamente si muove ma sempre con i difetti sopra elencati. Lo sconsiglio a tutti coloro che cercano una vera storia dark dedicata ai vampiri.
Stupendo *_*
Sia per disegni che per storia il manga si assesta su ottimi livelli, e per una volta anche l'edizione Planet non è male ( non perfetta, ma la sovraccoperta è sicuramente molto bella e apprezzabile).
La trama è molto intrigante, ricca di azione e colpi di scena, ma soprattutto viene portata avanti con un buon ritmo che non annoia mai il lettore, ma al contrario lo spinge sempre più ad andare avanti. Interessante come le figure dei vampiri vengano viste in modo un po' più particolare rispetto alla tradizione, e soprattutto ho apprezzato il loro rapporto con la Chiesa, che qui ha un ruolo primario. Oltre al fascino che comportano ordini come il Vaticano e l'Inquisizione il bello di questo manga è anche la presenza di personaggi storici **
Per quanto riguarda i protagonisti sono decisamente interessanti: ricalcano un po’ dei “tipi” già conosciuti (il tipo all’apparenza spensierato con un passato misterioso, la fredda macchina assassina...) ma sono molto ben sviluppati ed è impossibile non affezionarsi a loro, che siano personaggi principali o secondari.
Lo stile di disegno, bhè, è semplicemente splendido *_*
L’unica nota che posso fare a questo manga, ed è davvero un inezia, è un piccolo appunto sul fisico della protagonista: si parte che è talmente piatta che Abel sulle prime la scambia per un maschio, ma nel giro di uno/due volumi l’autrice sembra dimenticarsene (e infatti quando negli ultimi volumi appare Shera si pente di questa cosa XD).
Per il resto, non mi sbilancio di più perché è una serie ancora in corso e purtroppo immagino che le uscite procederanno un po’ a sbalzi d’ora in poi ç_ç
Sia per disegni che per storia il manga si assesta su ottimi livelli, e per una volta anche l'edizione Planet non è male ( non perfetta, ma la sovraccoperta è sicuramente molto bella e apprezzabile).
La trama è molto intrigante, ricca di azione e colpi di scena, ma soprattutto viene portata avanti con un buon ritmo che non annoia mai il lettore, ma al contrario lo spinge sempre più ad andare avanti. Interessante come le figure dei vampiri vengano viste in modo un po' più particolare rispetto alla tradizione, e soprattutto ho apprezzato il loro rapporto con la Chiesa, che qui ha un ruolo primario. Oltre al fascino che comportano ordini come il Vaticano e l'Inquisizione il bello di questo manga è anche la presenza di personaggi storici **
Per quanto riguarda i protagonisti sono decisamente interessanti: ricalcano un po’ dei “tipi” già conosciuti (il tipo all’apparenza spensierato con un passato misterioso, la fredda macchina assassina...) ma sono molto ben sviluppati ed è impossibile non affezionarsi a loro, che siano personaggi principali o secondari.
Lo stile di disegno, bhè, è semplicemente splendido *_*
L’unica nota che posso fare a questo manga, ed è davvero un inezia, è un piccolo appunto sul fisico della protagonista: si parte che è talmente piatta che Abel sulle prime la scambia per un maschio, ma nel giro di uno/due volumi l’autrice sembra dimenticarsene (e infatti quando negli ultimi volumi appare Shera si pente di questa cosa XD).
Per il resto, non mi sbilancio di più perché è una serie ancora in corso e purtroppo immagino che le uscite procederanno un po’ a sbalzi d’ora in poi ç_ç
Un ottimo manga dalla storia molto interessante, dai disegni dettagliati e dal tratto originale, i personaggi sono ben caratterizzati sia dal punto di vista psicologico che da quello visivo, purtroppo la prima impressione che danno al lettore è quella dei soliti stereotipi (Esthel = fanciulla indifesa, Tres = macchina assassina all'apparenza senza sentimenti ma che in realtà è innamorato di... censura :P, Abel = il solito protagonista che finge di essere uno sprovveduto ma che in realtà nasconde dei terribili segreti... etc...), andando avanti, dopo il primo volume un po' confusionario e troppo "veloce" e il secondo di brevi racconti, si noterà che questo manga ha delle potenzialità enormi, derivate dai romanzi originali di Sunao Yoshida (da cui è tratto). Dategli una possibilità e non ve ne pentirete perché la storia è piena di colpi di scena e molto più completa rispetto a quella dell'anime sebbene rimanga comunque molto inferiore ai romanzi originali che qualcuno dovrebbe decidersi a far arrivare in Italia!