In Giappone, le mostre a tema manga spuntano come funghi quando meno te le aspetti, è molto difficile starci dietro, ma ogni tanto capita che ti cada l'occhio sull'avviso o qualcuno ti ci porti.
Approfitto dell'occasione per parlarvi di alcune che ho visto a Tokyo di recente. Alcune di esse sono ancora in programmazione o sono mostre itineranti, quindi vi informerò anche sui loro prossimi spostamenti, qualora vi trovaste in Giappone in quel periodo.

La prima in ordine di tempo è stata la mostra dedicata a Tokimeki Tonight, noto in Italia come Ransie la strega, che si è tenuta al Takashimaya di Shinjuku dal 19 luglio al 7 agosto.
Se in Italia è noto soprattutto l'anime, in Giappone Tokimeki Tonight è famoso principalmente per il manga, a cui l'autrice Koi Ikeno si dedica sin dal 1982. La serie principale si è conclusa nel 1995, ma le sono stati dedicati numerosi spin off nel corso degli anni, e attualmente è in corso un vero e proprio sequel, Tokimeki Tonight Sorekara, che racconta le avventure della protagonista ormai quarantenne. Si è infatti spostato il pubblico di riferimento, dalle bambine e studentesse degli esordi fino alle donne adulte, che da giovani hanno seguito la serie originale, di oggi. Tokimeki Tonight ha cresciuto intere generazioni, ispirato moltissime future mangaka shoujo ed è ancora oggi, in Giappone, un titolo amatissimo, perciò non stupisce che gli venga dedicata una bella mostra per i suoi quarant'anni.

 

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La mostra ha esposto più di 300 tavole del fumetto, a cominciare dalle primissime degli anni ottanta fino ad arrivare alle più recenti del sequel, passando per tutti i vari spin off. Mancava Tokimeki Midnight, il retelling dei primi anni 2000, ma per quanto riguarda la serie di base, quella con protagonista la Ranze dai capelli mori, c'era davvero tutto, comprese anche numerose illustrazioni a colori, le pubblicità e i gadget allegati della rivista Ribbon di Shueisha su cui era pubblicato, schizzi preparatori e messaggi dell'autrice. Nutritissima la sezione di gadget, che metteva in vendita un'infinità di oggetti: cataloghi, cartoline, borse e borsette, articoli di cartoleria, articoli per la casa, magliette, adesivi, ma soprattutto lui, il bellissimo peluche di Yoko Kamiya, la rivale della protagonista, in versione cane, che non potevo esimermi dal comprare!

 

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Il fornitissimo sito ufficiale della mostra offre una panoramica di diversi scorci, oltre a far vedere tutti gli oggetti che è possibile comprare allo shop, e ci informa che la mostra di Tokimeki Tonight sarà a Kyoto, al Takashimaya Grand Hall, dall'11 al 30 ottobre, e a Toyama, al Toyama Daiwa, dal 23 dicembre al 4 gennaio 2024.

 

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La seconda mostra di cui vi parlo meriterebbe un articolo a parte, perché il setting è un po' particolare. Si tratta di un'esposizione dedicata a Yotsuba&!, il manga slice of life di Kiyohiko Azuma attualmente pubblicato in Italia da Star Comics. Si tiene al Tokiwaso, nel quartiere di Minami-Nagasaki, dal 5 agosto al 26 novembre.
Agli appassionati di manga d'epoca, il nome Tokiwaso non risulterà nuovo. Trattasi, infatti, di una pensione diventata leggendaria dato che negli anni cinquanta vi hanno soggiornato e lavorato, fra gli altri, pionieri dei manga come Osamu Tezuka, Shotaro Ishinomori o il duo Fujiko Fujio.

 

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Il Tokiwaso originale è stato demolito nel 1982, ma dal 2020 è stata ricostruita una sua fedelissima riproduzione: una casa a due piani in legno dov'è possibile vedere riproduzioni delle stanze occupate dai mangaka, tutte con arredamenti e suppellettili in stile epoca Showa. C'è anche una collezione di manga storici, uno shop e una sala dov'è possibile vedere un filmato con interviste agli ex inquilini ancora in vita. Nel parco che circonda l'edificio e nei locali e negozi intorno, ci sono statue di Astro Boy e altre immagini commemorative dei manga firmati dagli artisti del Tokiwaso.

 

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In questo contesto, si tiene la mostra di Yotsuba&!, che con i manga dell'epoca Showa ha molto in comune: un'eroina piccola e vispa, dai grandi occhioni e dai capelli particolari, avventure quotidiane nel giappone di tutti i giorni. Prima di giungere nella sala principale dell'esposizione, statue della piccola Yotsuba e del suo Scato affollano le stanze e i corridoi del Tokiwaso, per condurci in una sala dove sono esposte tavole del manga, con tanto di storyboard che mostrano come gli sfondi in digitale vengono applicati alle tavole coi personaggi. Vi sono anche illustrazioni a colori e una grossa bacheca con riprodotti oggetti particolari della serie, come l'orsacchiotto Giulalmin o gli oggetti della casa dove abita la piccola protagonista.
Segue, fuori, un piccolo shop, con tanto di angolo del "disegna la faccia a Yotsuba" e un'esposizione dei vari volumi del manga in diverse lingue del mondo. C'è anche l'edizione italiana, ma quella precedente, di Dynit.

 

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La terza mostra di cui voglio parlarvi è dedicata a un titolo che in Italia è famosissimo, Death Note di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, e si tiene dal 9 settembre al 9 ottobre al nuovissimo Animate di Ikebukuro. Non sono un particolare fan di questa serie, che per quanto mi riguarda ha completamente perso d'interesse dopo un certo evento che mi ha portato a continuarla svogliatamente solo per vedere se e come l'odioso protagonista ci avrebbe lasciato la pelle, ma un amico mi ha informato dell'esistenza di questa esposizione e, già che c'ero, ho voluto farci un salto con lui.

 

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Non credevo che Death Note fosse ancora così popolare in Giappone, ma mi sono dovuto ricredere vedendo che la mostra, nonostante ci sia andato a più di dieci giorni dall'apertura e in un giorno feriale, era strapiena di gente: abbiamo aspettato un sacco per entrare e dentro ci si muoveva a fatica visto la gran quantità di gente, ma è stata comunque interessante. Un percorso narrato attraverso le tavole che partiva dal primo volume e arrivava all'ultimo. Avendolo letto più di quindici anni fa, non ricordavo nulla della storia e ad esempio alcuni personaggi li avevo completamente rimossi, ma riguardandone le tavole e rileggendone i dialoghi mi è un po' venuta voglia di rileggerlo per vedere se cambio idea. In mostra, anche un sacco di tavole a colori, le copertine del fumetto e di tutti i vari volumi spin off, una piccola parte dedicata a Show-ha Shoten!, l'ultimissima opera di Takeshi Obata presto in arrivo in Italia per Panini Comics.

 

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La parte più interessante della mostra, però, è stata la riproduzione dei vari ambienti della serie: la camera di Light, con tanto di Ryuk appeso al condizionatore e iconico sacchetto di patatine; l'ufficio di L dove era possibile spiare su schermo tutte le altre sale della mostra, e ovviamente c'erano un sacco di dolci sparsi sul tavolo; la riproduzione dal vivo dell'iconica ultima tavola del fumetto.
A dimostrazione dell'enorme successo che questa serie ancora riscuote in Giappone, il fornitissimo shop aveva già esaurito buona parte degli oggetti in vendita. Ma niente paura, la mostra si sposterà a Osaka dal 10 novembre all' 11 dicembre, per chi volesse andare a fare incetta di gadget!

 

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Vi lascio un po' di foto delle varie mostre in gallery, mentre ne approfitto per ringraziare Hayashi-san, che mi ha accompagnato alla mostra di Tokimeki Tonight e alla scoperta delle meraviglie della Shinjuku (quartiere che odio, ma che adesso amo un po' di più) segreta, Masanori Inomata che mi ha accompagnato al Tokiwaso e il manga journalist Valentin Paquot, che mi ha portato alla mostra di Death Note e concesso di utilizzare le sue foto (non tantissime, dato che, a differenza delle mostre di Tokimeki Tonight e Yotsuba&!, era possibile farle solo in alcuni punti specifici della mostra) per l'articolo, dato che il mio cellulare si era scaricato e non ho potuto scattarne delle mie.