Hiroto: "no, zero. Non è che se ti preoccupi poi le cose migliorano."
Quello del freeter, ovvero del lavoratore part-time, è un concetto la cui percezione ha attraversato fasi ondulatorie nell'ambito della società nipponica, attestandosi tuttavia da qualche decennio su una connotazione perlopiù negativa: diversamente dal neet che un'occupazione nemmeno la cerca, un freeter ha un impiego, benché di norma precario, sottopagato e lungi da essere un investimento teso all'avvio di una carriera per la vita. Imparagonabile, dunque, rispetto a un lavoratore propriamente detto, e certo un esempio a cui non guardare affatto, secondo la tradizionale logica giapponese.
La dimensione in cui il mangaka Keigo Shinzō immerge il protagonista di Hirayasumi, la sua nuova opera in Italia dal 24 ottobre 2023 per J-Pop Manga, ci offre invece un ribaltamento totale di tale prospettiva: il ventinovenne Hiroto Ikuta è un freeter che conduce un'esistenza apparentemente ideale, lontana dalla frenesia, dallo stress e dagli assillanti doveri che la vita adulta di norma impone.
Proprio il sereno approccio del giovane, il suo buon cuore e la sua totale mancanza di preoccupazioni per il futuro conducono paradossalmente l'arzilla Hanae, anziana conosciuta un giorno per caso e presto divenuta compagna di lunghe chiacchierate e succulenti cenette, a scegliere Hiroto come erede della sua casetta nell'area residenziale di Asagaya, a ovest di Tokyo. Il caso vuole che qualche tempo dopo la nonnina scompaia poi all'improvviso; Hiroto non rimarrà tuttavia solo a lungo a casa, poiché la diciottenne cugina Natsumi Kobayashi si trasferirà da lui per studiare arte all'università.
La vita che li attende insieme si prende il tempo di osservare i ragazzi che procedono su due binari diversi: Natsumi, che come Hiroto proviene dalla città di Yamagata nell'omonima prefettura della lontana regione del Tohoku, cerca non senza difficoltà di inserirsi nella frenesia che avvolge Tokyo, inciampando sulle inevitabili brutte figure di chi, sulle prime, si sente uno spaesato pesce fuor d'acqua.
Hiroto, dal canto suo, le porge una mano quando può, accogliendola con caldi pasti o riportandola con pazienza a casa al suo arrivo, o dopo un mini incidente alcolico a una festa. Per quanto anche lo spensierato giovane percepisca la mancanza di un frullio d'amore nella propria vita, all'alienazione che induce la metropoli egli pare invece immune, appagato dalla compagnia dell'amico Hideki, della bisbetica Hanae ed infine dell'onere di fungere in un certo senso da tutore a Natsumi, cui guarda con sincero e protettivo affetto.
Durante la lettura del primo volume si assiste al vario declinarsi del loro pacifico quotidiano, attraverso i piccoli grandi drammi che affronta Natsumi e qualche scorcio nel passato di Hiroto con Hanae, il tutto commentato dall'intervento 'fuori campo' di un narratore-autore non del tutto imparziale. Una certa sottile ironia non fa sentire così troppo il venire a mancare dell'ottima sintonia che si avverte fin da subito tra il protagonista e la sua nonna adottiva: malgrado a livello narrativo Hanae si defili troppo presto, la forza del suo carisma è notevole e i capitoli incentrati sui due appaiono, per il momento, più dirompenti di quelli dedicati alla vita presente di Hiroto, Natsumi e dei loro conoscenti. E' evidente però che questi primi capitoli cercano saggiamente di poggiare le basi per un'introduzione di diversi personaggi che di certo avranno modo di stringere pian piano legami di varia natura, con i protagonisti, nei volumi a venire.
Il tratto grafico estremamente soffice dell'autore sfuma fortemente la differenza d'età tra i due giovani tanto da arrivare ad annullarla, quantomeno dal punto di vista estetico, con un effetto per certi versi spiazzante. Probabilmente la cosa è voluta dal suo autore, dal momento che più che a un trentenne, Hiroto pare invece rassomigliare a un putto, con la sua ampia e candida felpa, le morbide guance e il sorriso tenero e imperturbabile, quasi a voler sottolineare una volta di più la limpida leggerezza nel suo modo di accogliere ciò che la vita gli presenza innanzi. Ed è possibile che anche la scelta del titolo da parte di Shinzō rifletta il medesimo approccio: Hirayasumi è scritto infatti col sillabario hiragana e, a differenza di un kanji cui si associa di norma una accezione abbastanza precisa, è possibile attribuire a questa dicitura varie possibilità di interpretazione. Alla mente viene da pensare a una fusione delle parole 'hiruyasumi', ovvero 'pausa pranzo / fare una pausa', e l'avverbio 'hira ni' traducibile con 'fare le cose in maniera onesta e umile'.
E' un pensiero che si rafforza ancor più data la presenza nel manga di una componente culinaria decisamente importante e piuttosto godibile: dal tonkatsu al ramen caldo e dalla yakisoba ai yakitori, alla carne pregiata, ai cup ramen, alle ciliegie della terra natia e altro ancora, non c'è da stupirsi che il cibo costituisca -qui come sempre- un elemento principe nella capacità di evocare fortemente la dimensione dell'intimità familiare, della condivisione di piacevoli routine, dell'abitare una casa intesa come luogo in cui rilassarsi e star bene.
A sospingere tale percezione vi è poi anche la collocazione geografica della casetta di Hanae, individuata in maniera precisa nel manga nella zona residenziale di Asagaya, sita sulla retta cintura della linea ferroviaria Chuo della JR - Japan Railways: quest'ultima fende la capitale orizzontalmente a metà, nel bel mezzo del suo cuore, collegando la stazione di Tokyo a quella di Shinjuku e proseguendo poi ben oltre, in direzione ovest, verso ad esempio la zona di Mitaka del noto Studio Ghibli. Come a dire che si è sì nella comodità della sensazionale Tokyo, volendo, ma nello stesso tempo non vi si è affatto, potendo rifuggire dai suoi tentacoli per trovare rifugio in un luogo più tranquillo, e maggiormente a dimensione d'uomo.
La rappresentazione stessa dell'abitazione ereditata da Hiroto ne è la prova: il trilocale è piccolo e vissuto, ma anche indipendente, pulito, arioso e dotato persino di giardino. E' una proprietà che nessun freeter nella realtà potrebbe mai permettersi di acquistare e a Hiroto, invece, è dato di godere grazie al suo essere pacificamente 'alternativo'.
Nei suoi vari elementi Hirayasumi è un manga che declama quindi con energia la sua natura iyashikei, cioè di quel sottogenere di slice-of-life in cui i personaggi vivono le loro vite in maniera pacata, inducendo un piacevole effetto rassicurante nel lettore che affronta le pagine delle loro 'avventure'.
- Hiroto -
Dopo il capolavoro Randagi - Nora to zassou, Keigo Shinzō ritorna con un'opera serializzata dal 2021 all'interno della rivista seinen Big Comic Spirits di Shogakukan, con sei tankōbon attualmente pubblicati. Ad oggi il manga non è ancora concluso: proprio a metà ottobre 2023 l'autore ha dichiarato di aver bisogno di una pausa fino al prossimo anno, che gli consenta di avviare la storia verso una conclusione degna delle aspettative dei lettori.
Hirayasumi ha d'altronde già ricevuto gli elogi di diversi stimati colleghi di Shinzō, da Inio Asano a Masakazu Ishiguro, e da Taiyo Matsumoto a Yama Wayama, senza contare le segnalazioni nelle classifiche dei consigli di lettura: la nota lista Kono Manga ga Sugoi! di Takarajimasha del 2023 lo vede 18° per le letture con target maschile, ottenendo poi anche un sesto posto nell'elenco dei fumetti maggiormente raccomandati dagli editori nel 2022 e un terzo piazzamento nella classifica The Best Manga 2022 Kono Manga wo Yome! della rivista Freestyle.
Nel 2021 il manga si è aggiudicato il Premio Tokyo News Services' TV Bros magazine Bros. Comic ed è stato inoltre candidato alla 15° edizione del Manga Taishō del 2022, classificandosi terzo, nonché al 27° Premio Culturale Osamu Tezuka del 2023.
L'edizione italiana proposta da J-Pop in un formato 13 x 18 cm con 192 pagine a 7,50 euro tiene ben conto di cotanta nomea, attraverso una prima tiratura che offre uno shikishi esclusivo per l'Italia in omaggio con il primo volume disponibile nelle librerie, fumetterie e negli store online: l'illustrazione dell'autore è rivolta esplicitamente ai lettori del Belpaese, che firma un 'grazie Italia' in caratteri occidentali accanto al profilo del placido Hiroto.
Il volume si presenta secondo i migliori standard dell'editore milanese: ottima la resa di stampa sui neri, sui toni di grigio dei retini e sulla bella sotto-copertina che si rinviene una volta rimossa la sovraccoperta opaca ben calzante.
La carta utilizzata è bianca, piacevolmente liscia al tatto, priva di trasparenze e ben declinata sulle tavole a colori: il volume ne presenta diverse, sia nelle pagine introduttive sia nel capitolo finale, illustrato interamente in colori dalle tenui sfumature pastello.
Sin dalle prime tavole si può notare la presenza di diverse utili note esplicative a corredo della traduzione di Matteo Cremaschi, fluida e priva di refusi.
Come accennato in precedenza, lo stile di Shinzō presenta qui un disegno piuttosto morbido sui vari personaggi, che diviene molto preciso e realistico nella rappresentazione dei luoghi e degli ambienti, in particolare sui dettagliati interni della casetta e sulla connotazione geografica puntuale di stazioni, muretti, zone commerciali e altro ancora.
Ritroviamo i protagonisti incasellati in tavole con vignette di forme e strutture perlopiù ordinate e regolari, che talora si aprono tuttavia anche notevolmente, su tavole doppie dall'impatto notevole.
La prima nota esplicativa del volume ci illustra subito come il sostantivo freeter nasca dall'unione di due termini provenienti da lingue diverse, ovvero l'inglese di 'free' e il tedesco di 'arbeiter', cioè lavoratore; quest'ultimo è retaggio di quell'epoca Meiji -lontana ma mai troppo- a partire dalla quale il Giappone feudale, per mettersi al passo dell'Occidente industrializzato, iniziava ad invitare i migliori luminari stranieri del tempo, per collocarli in ambito didattico e formativo delle giovani menti che avrebbero costruito il futuro del Paese.
Sembra quasi un paradosso che il freeter individui oggi invece in maniera spregiativa qualcuno a cui quel futuro di comunità e sviluppo sociale sembra non importare affatto, prediligendo talora invece scopi personali, talora il nulla.
Essere un lavoratore, ma non del tutto. Continuare a essere liberi anche dopo gli studi, ma solo in parte. Essere un po' dell'uno e un po' dell'altro, senza potersi identificare appieno né in questo né in quello. Che cosa essere, dunque, e come tendere verso un qualche obiettivo?
Attraverso le pagine del nuovo manga di J-Pop ne possiamo saggiare un morbido esempio in un'ottima edizione, così che forse l'accogliente casetta di Hanae, tramandata con affetto a Hiroto, possa scaldare e allargare i pensieri anche di tutti coloro che ameranno seguirne passo dopo passo le vicende.
Hirayasumi 1
Hiroto Ikuta, ventinove anni, non ha un lavoro fisso, vita amorosa, né alcuna preoccupazione per il futuro. È un “freeter”, uno di quei giovani che, terminati gli studi, si mantengono saltando da un part-time breve all'altro, per non smarrire il proprio senso di libertà. In seguito alla morte di un'anziana signora alla quale faceva compagnia, Hiroto eredita una casa a Tokyo, nella quale si trasferisce con la cuginetta Natsumi, diciottenne, che intende studiare arte all’università. Giorno dopo giorno, le vite dei due si intrecceranno sempre più con quelle delle persone attorno a loro, ognuno alle prese con i propri problemi e le proprie difficoltà quotidiane.
Prezzo: 7,50 €
Totale voti: 38 0 0
Juggern@ut
Preso, perchè tra un pò me lo consigliava pure il panaio sotto casa! Che dire è uno Slice of Life, puro. Se si riesce ad andare oltre i disegni che sembrano appena abbozzati, si lascia leggere molto bene!!!
07/01/2024
GrissinBon
Come al solito, Shinzo non mi delude mai. Un bellissimo incipit per un'opera che si prospetta davvero deliziosa. Non vedo l'ora di leggere il secondo volume.
28/12/2023
Shiho Miyano
Un trappo che amo molto per una storia che interessa e incuriosisce, molto, forse troppo, spensierato Hiroto, protagonista freeter che dà grande importanza al cibo, l'attenzione a fiori, gatti e muschi è un suo pregio. Vedremo se mi sarà simpatico.
12/11/2023
Zero___Zone
Tutto in questo manga mi ha trasmesso la stessa sensazione…tenerezzaaa~!! *W* Hiroto così allegro e spensierato (beato lui!), sua cugina Natsumi, la povera nonna, la casetta, il disegno morbido e rotondo…e il capitolo a colori? Stupendo, super promosso!
12/11/2023
Arwen1990
Il protagonista è l'essere umano perfetto, non si preoccupa di nulla, piuttosto si occupa delle piccole cose che gli capitano nella vita, e anche se piove in casa..niente ansia!Riuscirà a trasmettere la sua pacatezza a sua cugina e all'agente immobiliare?
11/11/2023
LaMelina
Il classico slice of life che mi commuove letteralmente raccontando la quotidianità e i piccoli problemi della vita di gente normalissima, in cui è facile rivedersi. Il tutto condito dalla sensibilità e dal disegno di Keigo Shinzo.
10/11/2023
Gordy
Un primo volume che è riuscito a conquistarmi grazie alla semplicità del racconto e dei suoi personaggi che ho subito amato. Mi piace il contrasto tra la pacatezza di Hiroto e la frenesia di Yomogi. Curioso di scoprire come il loro incontro li cambierà.
09/11/2023
drugodavidee
slice of life puro che ormai sono le letture che più apprezzo. sarà la vecchiaia
07/11/2023
shinji01
Un manga carino e delicato. Un protagonista particolare che attira le vecchiette si ritrova a convivere con la cugina diciottenne che nasconde un segreto...
05/11/2023
abauzano9
Inizio perfetto, con un racconto molto immersivo nella vita di Hiroto e poi della sua cuginetta. Sovracoperta, pagine a colori, capitolo 0 a colori. Edizione praticamente perfetto di JPOP.
28/10/2023
Brizzi
Non lo volevo prendere ma poi, non so perché, in fumetteria l'ho messo nella pila dei manga e ho pagato ... meno male, è bellissimo. Leggere questo manga fa l'effetto di una medicina quando stai male :)
28/10/2023
CloveRed
Questo primo volume mi è piaciuto moltissimo. Adoro l’atmosfera calma e rilassata che si respira nelle sue pagine, tra convivenza e ricordi. Lui, dolce e genuino attira con il suo modo di fare pacato e sfrontato. Disegni molto belli (anche i colori).
26/10/2023
zettaiLara
Un freeter candido come un putto, un caldo sapore di famiglia nei pasti che Hiroto si gusta con l'anziana Hanae, una convivenza tutta da costruire con la cugina Natsumi, i sobborghi di Tokyo che affascinano sempre e comunque: un inizio buono e curioso!
25/10/2023
Altri Voti
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Hirayasumi 1 | € 7.50 | JPOP |
Hirayasumi 2 | € 7.50 | JPOP |
Hirayasumi 3 | € 7.50 | JPOP |
Hirayasumi 4 | € 7.50 | JPOP |
Hirayasumi 5 | € 7.50 | JPOP |
Hirayasumi 6 | € 7.50 | JPOP |
Hirayasumi 7 | € 7.50 | JPOP |
alis89
Un volume con un ritmo tutto suo, come quello del protagonista del resto. Una storia con un'atmosfera calma che trasmette tranquillità, con un bell'incipit che promette bene.
09/07/2024