Ennead: prime impressioni sul Boys' Love sugli dei egizi di Planet Manhwa

La storia di Ennead prende ispirazione dalla mitologia egizia, iniziando il suo racconto con delle sequenze stilizzate che ne ricordano le antiche pitture. Narrano delle origini degli Dei che compongono l’Enneade (dal greco Enneás che significa "i nove"): dalla Dea del sole Ra, generatasi da una collina nel fiume del caos, fino alla nascita dei quattro figli del Dio della Terra Geb e della Dea del cielo Nut.
Osiride, Iside, Seth e Nefti saranno l’origine di questa lunga battaglia.
I personaggi che compongono l'intricata trama del racconto sono molti e per aiutarci in questo labirinto di parentele e titoli, l’autrice ci mette a disposizione un albero genealogico in modo da riuscire a comprendere meglio le dinamiche della storia.

Ma come arriviamo a una lotta di potere per il trono?
In molte mitologie ci sono degli Dei capricciosi, incesti, violenze, tradimenti e chi più ne ha e più ne metta, ed Ennead non è da meno.
Osiride, dopo aver spodestato Ra dal trono d’Egitto, domina questo regno affiancato dalla moglie Iside. Nonostante anche Nefti e Seth siano una coppia, per quello che ci viene raccontato, quest'ultimo desidera sia il trono che la sorella Iside.
Uccide quindi suo fratello Osiride dividendolo in nove pezzi e gettandolo nel fiume Nilo, ma Iside lo resuscita e, prima che lui sia costretto a tornare nel Duat (il Regno dei morti), concepiscono Horus. Iside passa i successivi secoli nascosta tra gli umani per sfuggire all’ira di Seth che, nel frattempo, governa l’Egitto cercandola e facendo carneficine. Inizia così questa lotta tra lo zio Seth e Horus per la sovranità del regno.
Insomma, un inizio molto tranquillo e pacifico, senza nessuno spargimento di sangue inutile.

Mojito ci fa capire, con alcuni indizi disseminati qua e là, che gli eventi non sono probabilmente come ci sono stati raccontati. Alcune cose subito sembrano banali e non ci si fa troppo caso, ma con una seconda lettura si può vedere l’attenzione con cui l’autrice mette ogni singolo dettaglio.
Seth è completamente accecato dalla vendetta verso Iside e sembra odiare a morte Osiride. Proprio grazie ai dettagli che l’autrice inserisce nelle tavole, si possono iniziare a fare teorie su pezzi di storia che ci sono ancora omessi e su cui, probabilmente, si baserà la parte BL del racconto.

“A volte, la guerra è necessaria per proteggere la tua famiglia e la tua terra.
Tuttavia, non devi ignorare le vittime che la guerra miete.
Solo l'acqua che scorre nel fiume del caos ha il diritto di portare la morte.”

Ci troviamo di fronte a un primo volume abbastanza introduttivo. Una buona parte è composta dal prologo, in cui viene riassunta la storia fino ad arrivare al presente, momento in cui ha inizio la lotta al potere.

È interessante osservare come l’autrice abbia utilizzato due tecniche di disegno, riuscendo comunque egregiamente a rappresentare l’espressività di tutti i personaggi in entrambi i casi.
Ogni Dio ha un suo simbolo caratteristico nella sua forma stilizzata, che viene rappresentato come un copricapo quando sono disegnati in modo realistico, così da poterli distinguere facilmente in entrambi i casi.
Quando ci vengono narrate le parti che hanno fondamento storico, l’autrice utilizza lo stile dei dipinti sulle pareti egizie; quando invece si passa alla parte di fantasia il tutto è disegnato in modo più realistico. È qui infatti che Mojito dà libero sfogo alla creatività e approfondisce la trama.
Si passa spesso da disegni ben definiti e super dettagliati, a scene più dinamiche e con un tratto più sporco, che però rendono appieno il movimento della scena.
Anche per quanto riguarda gli sfondi passiamo da scene con assenza totale, in cui risalta l’espressione del personaggio in primo piano, a tavole super dettagliate con tanto di affreschi sulle pareti. In tutto questo però non manca la nota sarcastica con anche disegni deformed, che spesso caratterizza i webtoon, andando ad aumentare l’espressività di alcuni momenti che con un disegno realistico non avrebbero reso abbastanza.
 

 

 

 

 

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Panini Comics ci porta un volume brossurato 15x21 cm di 296 pagine a 15€ interamente a colori. Ci propone l'edizione con il set di copertine "componibili" originali che, se affiancate, formano una scena continuativa. Il volume è senza sovraccoperta, ma presenta due alette con l'avatar dell'autrice mentre beve un mojito al bancone del bar.
L’edizione è ben fatta e priva di difetti. Nonostante il volume sia sostanzioso, a causa dello spessore delle pagine, la lettura risulta comunque scorrevole, in linea con gli altri volumetti della linea Planet Manhwa.
Il secondo volume è inoltre già disponibile dal 15 febbraio.