Come tutti gli appassionati di animazione giapponese ormai sapranno, la scorsa notte Il ragazzo e l'airone di Hayao Miyazaki ha trionfato agli Oscar 2024, vincendo il premio come Miglior film d'animazione.
Miyazaki non è andato personalmente a ritirare il premio alla cerimonia ma oggi Toshio Suzuki, CEO dello Studio Ghibli, in un'intervista rilasciata alla NHK dichiara che il regista ha seguito la premiazione direttamente dal suo ufficio e gli ha detto: "Poiché sono giapponese, non posso mostrare la felicità sul mio volto".
Sempre durante l’intervista Suzuki ha detto che i vincitori degli Oscar possono ordinare delle statuette extra e ne ha richieste tre da distribuire alla squadra. Ha anche affermato che probabilmente hanno vinto il premio perché sono stati fortunati, ma l'annuncio lo rende felice dal profondo del cuore.
Suzuki ha detto anche che Miyazaki non mostra gli anni che realmente ha, ma un altro film lungo non sarà facile per lui, quindi gli ha chiesto di realizzarne di brevi.
Alla premiazione non erano presenti né Miyazaki né Suzuki, ed è stato Koyofumi Nakajima, CEO di Studio Ghibli, a presentarsi nella sala stampa per i ringraziamenti ufficiali.
Nakajima ha iniziato scusandosi del fatto che regista e produttore non sono potuti venire affermando:
“Perdonateli, sono un po’ in là con gli anni”.
Subito dopo ha letto un comunicato di Toshio Suzuki:
“In quanto produttore di Il ragazzo e l’airone, sono estremamente onorato di ricevere l’Oscar per il Miglior film d’animazione. Vorrei esprimere la mia sincera gratitudine alla Academy. Ci tengo inoltre a porgere i miei ringraziamenti a coloro i quali sono stati coinvolti nella realizzazione di questo film e a coloro che hanno lavorato per distribuirlo in tutto il mondo.
Questo film ha avuto inizio nel momento in cui il regista Hayao Miyazaki ha ritrattato il proprio ritiro. A seguito di ciò, abbiamo impiegato sette anni nella produzione di questa opera. Sono passati dieci anni dal precedente film di Hayao Miyazaki, Si alza il vento, durante i quali ci sono stati drammatici cambiamenti nell’ambiente che circonda il cinema. Questo film è stato davvero difficile da portare a termine. Apprezzo molto il fatto che il lavoro realizzato dopo aver superato queste difficoltà sia stato visto da così tanta gente in tutto il mondo e che abbia ricevuto questo riconoscimento.
Sia Hayao Miyazaki che io siamo molto invecchiati. Sono molto riconoscente per aver ricevuto un simile riconoscimento alla mia età e lo prendo come un messaggio che mi incita a continuare il mio lavoro. Mi impegnerò anche in futuro a lavorare ancor più duramente”.
Oggi è stato inoltre annunciato dalla Toho che Il ragazzo e l'airone tornerà nelle sale giapponesi il 20 marzo, in versione con doppiaggio inglese e sottotitoli giapponesi; e per l'occasione è stata rilasciata una nuova locandina.
Fonte consultata:
Open, NHK, Toho, Youtube
Miyazaki non è andato personalmente a ritirare il premio alla cerimonia ma oggi Toshio Suzuki, CEO dello Studio Ghibli, in un'intervista rilasciata alla NHK dichiara che il regista ha seguito la premiazione direttamente dal suo ufficio e gli ha detto: "Poiché sono giapponese, non posso mostrare la felicità sul mio volto".
Sempre durante l’intervista Suzuki ha detto che i vincitori degli Oscar possono ordinare delle statuette extra e ne ha richieste tre da distribuire alla squadra. Ha anche affermato che probabilmente hanno vinto il premio perché sono stati fortunati, ma l'annuncio lo rende felice dal profondo del cuore.
Suzuki ha detto anche che Miyazaki non mostra gli anni che realmente ha, ma un altro film lungo non sarà facile per lui, quindi gli ha chiesto di realizzarne di brevi.
Alla premiazione non erano presenti né Miyazaki né Suzuki, ed è stato Koyofumi Nakajima, CEO di Studio Ghibli, a presentarsi nella sala stampa per i ringraziamenti ufficiali.
Nakajima ha iniziato scusandosi del fatto che regista e produttore non sono potuti venire affermando:
“Perdonateli, sono un po’ in là con gli anni”.
Subito dopo ha letto un comunicato di Toshio Suzuki:
“In quanto produttore di Il ragazzo e l’airone, sono estremamente onorato di ricevere l’Oscar per il Miglior film d’animazione. Vorrei esprimere la mia sincera gratitudine alla Academy. Ci tengo inoltre a porgere i miei ringraziamenti a coloro i quali sono stati coinvolti nella realizzazione di questo film e a coloro che hanno lavorato per distribuirlo in tutto il mondo.
Questo film ha avuto inizio nel momento in cui il regista Hayao Miyazaki ha ritrattato il proprio ritiro. A seguito di ciò, abbiamo impiegato sette anni nella produzione di questa opera. Sono passati dieci anni dal precedente film di Hayao Miyazaki, Si alza il vento, durante i quali ci sono stati drammatici cambiamenti nell’ambiente che circonda il cinema. Questo film è stato davvero difficile da portare a termine. Apprezzo molto il fatto che il lavoro realizzato dopo aver superato queste difficoltà sia stato visto da così tanta gente in tutto il mondo e che abbia ricevuto questo riconoscimento.
Sia Hayao Miyazaki che io siamo molto invecchiati. Sono molto riconoscente per aver ricevuto un simile riconoscimento alla mia età e lo prendo come un messaggio che mi incita a continuare il mio lavoro. Mi impegnerò anche in futuro a lavorare ancor più duramente”.
Oggi è stato inoltre annunciato dalla Toho che Il ragazzo e l'airone tornerà nelle sale giapponesi il 20 marzo, in versione con doppiaggio inglese e sottotitoli giapponesi; e per l'occasione è stata rilasciata una nuova locandina.
Fonte consultata:
Open, NHK, Toho, Youtube
Comunque, al di là di questo Oscar, qualcosa mi dice che Miyazaki continuerà a lavorare ancora anche dopo questo film, chissà se Suzuki lo convincerà davvero a realizzare un mediometraggio o altro.
Bello anche il nuovo poster de Il Ragazzo e l'Airone
Ne ha ottenuto sempre meno di quelle che avrebbe meritato.
E a me va bene così.
Sa molto di supercazzola.
Comunque avrebbe meritato di più per altri film.. questo sempre quasi un contentino per evitare riconoscimenti postumi stile Toriyama/Miura.
Per fortuna accanto a lui c'è sempre stato anche quel grand'uomo di Suzuki ♥
Non ho capito davvero il senso di questa cosa ahah
Non saprei se sia una cosa che è stata già fatta, comunque considerando che in inglese il film (come altri Ghibli) ha un cast di star hollywoodiane penso sarebbe comprensibile una visione anche per chi non è anglosassone
In realtà non è così. Fa parte, tra l'altro, dei concetti di 本音 (honne, letteralmente "vero suono") e 建前 (tatemae, letteralmente "facciata") che sono molto radicati nella cultura giapponese. "Honne" rappresenta il vero "io" della persona, mentre "tatemae" è la facciata esterna, quello che deve essere mostrato in pubblico. Che è più o meno quello che Miyazaki sta facendo. "Non è consentito" mostrare felicità esagerata per cui "non lo può fare" (semplificando molto).
Aneddoticamente posso raccontare che alcuni miei conoscenti giapponesi, all'inizio, si erano indisposti nei miei confronti proprio perché non seguivo questi concetti.
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20240311/k10014385761000.html
『日本男子としてうれしい顔を見せてはならない』
"in quanto uomo giapponese non posso permettermi di mostrare la mia faccia felice", letterale.
quindi è effettivamente vero, ma rimane una cringiata della madonna.
Sarà pure bravo come regista ma che fastidio mi fa a livello personale.
Ma che c'entra? La società giapponese ha molti problemi ma questo non ha niente a che fare con la "mascolinità tossica" (e che sarebbe poi?). E' proprio un altro concetto di pensare la sfera privata e quella pubblica, ovviamente non condivisibile e criticabile. Di certo non con definizioni che non centrano il problema, però.
Poteva evitare "poichè sono giapponese", ma non sarebbe stato lui.
Nel 2014 senza dubbio con Si Alza il Vento su Frozen 2, così avremmo anche evitato che quest'anno vincesse lui contro un film migliore come Into the Spiderverse
INVIATO: Ma mi sembra che si sia fatto molto male!
CONDUTTORE: Malissimo, quindi essendo Giapponese è molto felice!!!
la butta giù piano.
E no, non è “uomo” in senso neutrale. Non sono ferratissimo in giapponese ma che io sappia quello è 日本人 (nippon-jin), non 日本男子 (nippon-danshi), che invece esplicita il genere maschile. A meno che non abbia riportato male il giornale o non sia una mia lacuna di termini, vuole proprio dire che se era una donna ancora ancora, ma un uomo non sia mai.
A me fa pensare al concetto di honne e tatemae, invece. Da quanto e' stato riportato niente fa pensare che parli del "solito".
La società giapponese ha ancora un po' di problemi ma estrapolare un concetto da una frase che può anche essere letta in un'ottica meno esagerata mi pare fuori luogo.
P.s. I veri maschilisti/nazionalisti in Giappone scrivono e dicono cose un po' diverse.
Inoltre da notare che Maschilismo e Mascolinità tossica non sono la stessa cosa, seppur spesso collegate. Il maschilismo è puro e intenzionale sessismo, convinzione di una superiorità dell’uomo sulla donna. La mascolinità tossica, per come la intendo io, è più un insieme di preconcetti sul “come dev’essere” l’uomo per essere considerato “vero uomo”. Spesso è anche internalizzata e involontaria, causa dell’ambiente in cui si cresce.
Non sto dicendo che Miyazaki sia maschilista, quella sarebbe indubbiamente una conclusione affrettata (e che trovo abbastanza improbabile vista la quantità di protagoniste nei suoi film), ma almeno questa dichiarazione mi dà a intendere mascolinità tossica.
guarda mia moglie, giapponese, per riferirsi ai giapponesi dice nihonjin... è "forse" è più ferrata di te....
Mi sono venuti in mente loro come prima cosa e come seconda "ma sucaaaaaaaaa"
Tua moglie sarà pure giapponese ma qua c'avevi il k2 davanti e l'hai mancato di diversi kilometri; chiedi a tua moglie qual è la differenza di sfumatura che si percepisce nella frase usando prima 日本人 e dopo 日本男子, qua @XBurner ha ragionissima.
Te la tiro su facile: 日本人 o "le persone giapponesi" è un termine inclusivo mentre 日本男子 è un termine esclusivo o escludente, qua il Miya sta proprio puntinando le i sugli uomini giapponesi.
Suppongo che solista volesse puntualizzare che 日本人 si legge nihonjin anziché nipponjin come aveva detto XBurner. Il che non è del tutto esatto: sono entrambe letture corrette. Volendo mettere i puntini sulle i, nihonjin è quella piú neutra e usuale, mentre nipponjin tende a caricare il termine di significati piú nazionalisti.
Ergo solista può tranquillizzarsi, ché questo significa che almeno sua moglie non è una fanatica nazionalista
E sí, il termine 日本男子 nihondanshi si riferisce agli uomini giapponesi, non a tutti i giapponesi. Per cui l'analisi di XBurner è correttissima.
"Mi da' da intendere" è solo un'estrapolazione non suffragata da alcun fatto (discorso riportato da terzi senza il reale contesto in cui è stato detto, il che è importante).
Considerati i temi che Miyazaki ha esplorato non lo riterrei certo un giapponese "comune", sebbene anche lui si comporti "in linea" spesso e volentieri.
Postulare il "male" da una dichiarazione del genere è, francamente, un volo pindarico non da poco, a mio avviso. La regola sarebbe, di solito, sempre partire dalla buona fede.
Poi io non condivido quello che lui ha detto, ma ho trovato molte reazioni fuori contesto e, detto chiaramente, esagerate.
Non vedo cosa avrei mancato. Ho solo detto che il termine generico che si riferisce ad un qualsiasi abitante del giappone è nihonjin e non nipponjin.
Esattamente come ha spiegato Miðgarðsorm.
Comunque sono contento che abbia vinto.
Suzuki sempre mitico.
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