Sviluppato da All Possible Futures, studio fondato dai designer britannici James Turner (Ex Game Freak) e Jonathan Biddle, The Plucky Squire ha attirato fin dal suo annuncio nel 2022 l'attenzione di molti videogiocatori grazie al suo stile unico, che alterna i disegni tipici di un libro illustrato per bambini al mondo reale. Dopo 2 anni di attesa il titolo è finalmente giunto negli store e noi lo abbiamo giocato a fondo, ma ci avrà effettivamente convinti? Scopritelo in questa recensione.
Il protagonista delle vicende è Jot, un giovane e coraggioso scudiero, eroe del Regno di Mojo, nonché talentuoso scrittore, autore di bestseller amati da tutti gli abitanti del regno. Insieme al saggio mago Moonbeard ed ai suoi due migliori amici, l'apprendista strega Violet e Trash il troll di montagna dovranno affrontare la minaccia di Humgrump, un mago malvagio che ha scoperto la vera natura del mondo dove tutti loro risiedono. Una scoperta che cambierà per sempre le loro vite, ovverosia che ognuno di loro non è altro che il personaggio di un libro per ragazzi intitolato per l'appunto The Plucky Squire, dove Jot è il protagonista e Humgrump l'antagonista della storia. Per tale motivo, stanco di essere condannato a perdere ogni singola volta, utilizza una speciale magia, la metamagia, per bandire lo scudiero dal libro e diventare così egli stesso il protagonista. Una volta fuori Jot si ritrova nella stanza del piccolo Sam, il bambino proprietario del suo libro e suo grande fan. Qui scopre, grazie ad una magia, che in futuro il ragazzo diventerà uno scrittore di libri per ragazzi, i quali, proprio come accade a lui con The Plucky Squire, saranno fonte di ispirazione per milioni di bambini. L'obbiettivo di Jot sarà quindi quello di fermare Humgrump, così da impedirgli di cambiare la storia del libro e salvare il suo mondo, nonché di conseguenza il futuro di Sam.
Le premesse della storia di The Plucky Squire come avrete intuito sono molto interessanti e aprono le porte a tanti momenti metanarrativi, dal momento che i personaggi che incontremo nella nostra avventura sono ben consapevoli di essere personaggi di fantasia e cominciano a rendersi conto della realtà che li circonda, con picchi di genialità verso la fine che ci hanno letteralmente fatto sobbalzare dalla sedia. Il tema centrale del gioco è sicuramente l'importanza della letteratura nella crescita e nella vita di una persona. Sam difatti rappresenta tutti noi. Vi sarà sicuramente capitato da bambini di esservi innamorati di un libro, al punto da influenzare la vostra vita e da cui avete tratto grandi insegnamenti. The Plucky Squire ci ricorda quanto i libri e più in generale le storie possano essere fonte di ispirazione per tutti noi e quanto la nostra vita potrebbe essere diversa se non avessimo letto quella determinata opera, quanto potrebbe essere grigia e buia senza quel faro che ci guida costantemente nella vita di tutti i giorni. La storia di questo titolo, per quanto all'apparenza possa sembrare semplice, è riuscita a far risuonare le corde del nostro "io bambino" e confidiamo che saprà fare lo stesso anche con voi.
Per quanto riguarda la struttura di gioco The Plucky Squire è principalmente un action adventure che alterna fasi in 2D e 3D, dove dovremo affrontare vari nemici e risolvere ingegnosi puzzle sfruttando diverse meccaniche. Il gameplay nelle fasi iniziali in 2D per certi versi ci ha ricordato i capitoli di Zelda realizzati con il medesimo stile. Il combat system è piuttosto classico e anche in questo caso presenta similitudini con la serie Zelda. Tuttavia non aspettatevi un livello di sfida troppo elevato, difatti i nemici non presentano un IA così complessa e difficilmente rappresentano un reale problema nel corso dell'avventura. Il vero fiore all'occhiello della produzione sono i puzzle. Una delle prime meccaniche che ci viene introdotta è quella delle parole. In breve nel libro è possibile trovare delle parole che possono essere prese e scambiate con altre parole, cambiando la realtà che ci circonda a nostro favore. Ad esempio possiamo cambiare il materiale di un oggetto o addirittura sostituire una foresta e far apparire al suo posto una rovina. Oppure ancora cambiare le dimensioni di una rana gigante che ci blocca il passaggio. Ed è nel momento in cui Jot apprende la capacità di entrare ed uscire dal libro tramite dei portali speciali che si apre un ulteriore pletora di possibilità di gameplay. Infatti sarà possibile portare oggetti dal mondo reale all'interno del libro, interagire con il libro per poter influenzare il mondo al suo interno, ad esempio girando le pagine o muovendole per spostare un oggetto troppo pesante. Utilizzare dei guanti speciali per fermare oggetti in movimento o per distruggere oggetti crepati.
Concentrandoci più nel dettaglio sulle fasi nel mondo reale, in questo caso il combat system rimane pressoché quasi invariato. In queste fasi il gioco ci presenta diversi momenti di platforming. Inoltre ci viene introdotta persino la possibilità di poter entrare in altri fogli di carta o più in generale altri oggetti presenti nella stanza di Sam, sempre attraverso i portali. Se nel caso non vi bastassero ci sono ulteriori sorprese nel gioco, difatti ci sono momenti in cui il gameplay cambia totalmente, con anche riferimenti e omaggi a diversi brand, in particolare nelle battaglie boss. Per esempio durante la prima battaglia boss ci viene proposto un incontro in pieno stile Punch-Out!!. Battaglie boss ritmiche in cui impersoniamo Trash e che ricordano parecchio la serie di Rhythm Paradise. Battaglie puzzle con Violet che pescano a piene mani dalla serie Puzzle Bobble. C'è anche un momento in cui ci viene chiesto di entrare all'interno di una carta, che per lo stile utilizzato è un chiaro riferimento a Magic: The Gathering e affrontare il personaggio raffigurato al suo interno in una battaglia da RPG a turni. Insomma nel complesso come è evidente ci sono tante meccaniche interessanti e le sorprese a livello di gameplay non mancano di certo. Vi possiamo assicurare che difficilmente ci si annoia.
Dal punto di vista tecnico The Plucky Squire si presenta in maniera piuttosto solida, con uno stile artistico accattivante che alterna sapientemente sezioni 2D su carta e sezioni 3D nel mondo reale ed un attenzione assolutamente maniacale per i dettagli. A cominciare dalla resa visiva del libro, che ci delizia con meravigliosi disegni dai colori vividi che ricordano un libro illustrato per bambini ed una regia delle scene sensazionale. Anche le sezioni nella stanza di Sam presentano una resa visiva degna di nota, con una grande attenzione riposta nel ricreare in maniera verosimile la stanza di un bambino e soprattutto oggetti come giocattoli ed action figure, oppure materiali scolastici come libri, matite, penne e temperini. Ad un primo impatto dobbiamo ammettere che ci ha ricordato la stanza di Andy di Toy Story, da cui appare abbastanza evidente che gli sviluppatori avranno tratto spunto, il che non è sicuramente un male. In generale si nota una certa cura da parte di All Possible Futures sotto questo aspetto ed è un lavoro decisamente encomiabile, soprattutto considerando le dimensioni del team di sviluppo. Come ogni storia fantasy che si rispetta non poteva mancare una colonna sonora di pregevole fattura, che nel corso del viaggio ci accompagna insieme alla voce narrante e sono parte integrante dell'avventura di Jot e dei suoi amici. Non nascondiamo tuttavia un certo dispiacere per la mancanza della localizzazione in italiano, soprattutto considerando l'importanza delle parole a livello di gameplay. Per quanto non sia un difetto del gioco in sé, per alcuni può rappresentare comunque un problema. In ogni caso ci auguriamo che in futuro possa venire localizzato anche nella nostra lingua.
Gioco testato su PlayStation 5.
Il protagonista delle vicende è Jot, un giovane e coraggioso scudiero, eroe del Regno di Mojo, nonché talentuoso scrittore, autore di bestseller amati da tutti gli abitanti del regno. Insieme al saggio mago Moonbeard ed ai suoi due migliori amici, l'apprendista strega Violet e Trash il troll di montagna dovranno affrontare la minaccia di Humgrump, un mago malvagio che ha scoperto la vera natura del mondo dove tutti loro risiedono. Una scoperta che cambierà per sempre le loro vite, ovverosia che ognuno di loro non è altro che il personaggio di un libro per ragazzi intitolato per l'appunto The Plucky Squire, dove Jot è il protagonista e Humgrump l'antagonista della storia. Per tale motivo, stanco di essere condannato a perdere ogni singola volta, utilizza una speciale magia, la metamagia, per bandire lo scudiero dal libro e diventare così egli stesso il protagonista. Una volta fuori Jot si ritrova nella stanza del piccolo Sam, il bambino proprietario del suo libro e suo grande fan. Qui scopre, grazie ad una magia, che in futuro il ragazzo diventerà uno scrittore di libri per ragazzi, i quali, proprio come accade a lui con The Plucky Squire, saranno fonte di ispirazione per milioni di bambini. L'obbiettivo di Jot sarà quindi quello di fermare Humgrump, così da impedirgli di cambiare la storia del libro e salvare il suo mondo, nonché di conseguenza il futuro di Sam.
Le premesse della storia di The Plucky Squire come avrete intuito sono molto interessanti e aprono le porte a tanti momenti metanarrativi, dal momento che i personaggi che incontremo nella nostra avventura sono ben consapevoli di essere personaggi di fantasia e cominciano a rendersi conto della realtà che li circonda, con picchi di genialità verso la fine che ci hanno letteralmente fatto sobbalzare dalla sedia. Il tema centrale del gioco è sicuramente l'importanza della letteratura nella crescita e nella vita di una persona. Sam difatti rappresenta tutti noi. Vi sarà sicuramente capitato da bambini di esservi innamorati di un libro, al punto da influenzare la vostra vita e da cui avete tratto grandi insegnamenti. The Plucky Squire ci ricorda quanto i libri e più in generale le storie possano essere fonte di ispirazione per tutti noi e quanto la nostra vita potrebbe essere diversa se non avessimo letto quella determinata opera, quanto potrebbe essere grigia e buia senza quel faro che ci guida costantemente nella vita di tutti i giorni. La storia di questo titolo, per quanto all'apparenza possa sembrare semplice, è riuscita a far risuonare le corde del nostro "io bambino" e confidiamo che saprà fare lo stesso anche con voi.
Per quanto riguarda la struttura di gioco The Plucky Squire è principalmente un action adventure che alterna fasi in 2D e 3D, dove dovremo affrontare vari nemici e risolvere ingegnosi puzzle sfruttando diverse meccaniche. Il gameplay nelle fasi iniziali in 2D per certi versi ci ha ricordato i capitoli di Zelda realizzati con il medesimo stile. Il combat system è piuttosto classico e anche in questo caso presenta similitudini con la serie Zelda. Tuttavia non aspettatevi un livello di sfida troppo elevato, difatti i nemici non presentano un IA così complessa e difficilmente rappresentano un reale problema nel corso dell'avventura. Il vero fiore all'occhiello della produzione sono i puzzle. Una delle prime meccaniche che ci viene introdotta è quella delle parole. In breve nel libro è possibile trovare delle parole che possono essere prese e scambiate con altre parole, cambiando la realtà che ci circonda a nostro favore. Ad esempio possiamo cambiare il materiale di un oggetto o addirittura sostituire una foresta e far apparire al suo posto una rovina. Oppure ancora cambiare le dimensioni di una rana gigante che ci blocca il passaggio. Ed è nel momento in cui Jot apprende la capacità di entrare ed uscire dal libro tramite dei portali speciali che si apre un ulteriore pletora di possibilità di gameplay. Infatti sarà possibile portare oggetti dal mondo reale all'interno del libro, interagire con il libro per poter influenzare il mondo al suo interno, ad esempio girando le pagine o muovendole per spostare un oggetto troppo pesante. Utilizzare dei guanti speciali per fermare oggetti in movimento o per distruggere oggetti crepati.
Concentrandoci più nel dettaglio sulle fasi nel mondo reale, in questo caso il combat system rimane pressoché quasi invariato. In queste fasi il gioco ci presenta diversi momenti di platforming. Inoltre ci viene introdotta persino la possibilità di poter entrare in altri fogli di carta o più in generale altri oggetti presenti nella stanza di Sam, sempre attraverso i portali. Se nel caso non vi bastassero ci sono ulteriori sorprese nel gioco, difatti ci sono momenti in cui il gameplay cambia totalmente, con anche riferimenti e omaggi a diversi brand, in particolare nelle battaglie boss. Per esempio durante la prima battaglia boss ci viene proposto un incontro in pieno stile Punch-Out!!. Battaglie boss ritmiche in cui impersoniamo Trash e che ricordano parecchio la serie di Rhythm Paradise. Battaglie puzzle con Violet che pescano a piene mani dalla serie Puzzle Bobble. C'è anche un momento in cui ci viene chiesto di entrare all'interno di una carta, che per lo stile utilizzato è un chiaro riferimento a Magic: The Gathering e affrontare il personaggio raffigurato al suo interno in una battaglia da RPG a turni. Insomma nel complesso come è evidente ci sono tante meccaniche interessanti e le sorprese a livello di gameplay non mancano di certo. Vi possiamo assicurare che difficilmente ci si annoia.
Dal punto di vista tecnico The Plucky Squire si presenta in maniera piuttosto solida, con uno stile artistico accattivante che alterna sapientemente sezioni 2D su carta e sezioni 3D nel mondo reale ed un attenzione assolutamente maniacale per i dettagli. A cominciare dalla resa visiva del libro, che ci delizia con meravigliosi disegni dai colori vividi che ricordano un libro illustrato per bambini ed una regia delle scene sensazionale. Anche le sezioni nella stanza di Sam presentano una resa visiva degna di nota, con una grande attenzione riposta nel ricreare in maniera verosimile la stanza di un bambino e soprattutto oggetti come giocattoli ed action figure, oppure materiali scolastici come libri, matite, penne e temperini. Ad un primo impatto dobbiamo ammettere che ci ha ricordato la stanza di Andy di Toy Story, da cui appare abbastanza evidente che gli sviluppatori avranno tratto spunto, il che non è sicuramente un male. In generale si nota una certa cura da parte di All Possible Futures sotto questo aspetto ed è un lavoro decisamente encomiabile, soprattutto considerando le dimensioni del team di sviluppo. Come ogni storia fantasy che si rispetta non poteva mancare una colonna sonora di pregevole fattura, che nel corso del viaggio ci accompagna insieme alla voce narrante e sono parte integrante dell'avventura di Jot e dei suoi amici. Non nascondiamo tuttavia un certo dispiacere per la mancanza della localizzazione in italiano, soprattutto considerando l'importanza delle parole a livello di gameplay. Per quanto non sia un difetto del gioco in sé, per alcuni può rappresentare comunque un problema. In ogni caso ci auguriamo che in futuro possa venire localizzato anche nella nostra lingua.
GIUDIZIO FINALE
The Plucky Squire è un titolo sicuramente notevole, soprattutto considerando che si tratta di un opera prima per il team di All Possible Futures. Si tratta di un titolo la cui storia ci ricorda l'importanza dei libri e più in generale delle storie nella vita di ognuno di noi e che è stato in grado di far risuonare le corde del nostro "io bambino". Un inno alla creatività, con tante meccaniche e idee di gameplay che mantengono alto l'interesse fino alla fine. Forse l'unico difetto riscontrabile sotto questo punto di vista è il livello di sfida, tarato un po' troppo verso il basso. Anche tecnicamente si presenta in maniera solida, con uno stile artistico accattivante, una regia delle scene superlativa e una cura maniacale per i dettagli, il tutto accompagnato da una colonna sonora di pregevole fattura. Insomma tutti gli ingredienti per un titolo imperdibile e che vi consigliamo assolutamente.
Gioco testato su PlayStation 5.
Pro
- Una storia che ci ricorda l'importanza delle storie e che è in grado di far risuonare le corde del nostro "io bambino"
- Un inno alla creatività, con tante meccaniche e idee di gameplay interessanti
- Tecnicamente solido e con uno stile artistico accattivante
- Colonna Sonora di pregevole fattura
Contro
- Livello di sfida tarato un po' troppo verso il basso
- La mancanza della localizzazione in italiano potrebbe rappresentare un problema per alcuni
Voto senza senso.
Ma a che gioco avete giocato per mettere quel voto?
Tutto per quanto riguarda la presentazione è ottimo, soprattutto la direzione artistica... ma per quanto il gioco abbia diverse idee anche buone, pad alla mano poi non è particolarmente bello da giocare, è guidato in ogni passaggio in maniera insopportabile, troppo diviso in piccole sezioni e molte di esse sono davvero poco interessanti (tipo quelle stealth o vagamente platform). Il mio voto è un 7.
Rispetto le opinioni di tutti, ma vi chiedo la cortesia di mantenere toni educati e rispettosi. Si può esprimere un opinione anche senza offendere.
Personalmente le sezioni platform non le ho trovate così terribili, anche se non è ciò in cui eccelle il gioco. Per quanto riguarda le sezioni stealth, non sono riuscitissime in effetti, ma per fortuna sono poche. Sul voto invece inizialmente ero più orientato sul 8-8.5, però alla fine mi sono sentito di voler premiare il lavoro degli sviluppatori, soprattutto considerando che si tratta del primo titolo di questo studio.
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