La saga di Life is Strange è probabilmente quella che più di tutte ha aiutato a far risaltare in epoca odierna il genere delle avventure grafiche, le bizzarre vicissitudini di Max Caulfield e Chloe Price hanno appassionato moltissime tipologie di giocatori, tanto da spingere la software house DontNod a realizzarne un seguito con protagonisti differenti; dopo il distacco la saga è ormai in mano a Deck Nine (originariamente artefice del prequel Before the Storm), che dopo aver realizzato nel 2021 True Colors, altra avventura nello stesso universo ma con un'altra protagonista, ha deciso di tornare alle origini della serie riportando nuovamente alla ribalta l'amata Max con il nuovo capitolo intitolato Double Exposure, ma sarà mera nostalgia o c'é davvero tanta carne al fuoco come un tempo?
Ci siamo fatti trascinare dalle vicende della ragazza ed oggi vi raccontiamo la nostra esperienza in questa recensione
 
Anche stavolta Max si troverà a dover fronteggiare una situazione fin troppo grande per lei

Come detto in sede di apertura, la trama di Double Exposure ci vede nuovamente vestire i panni di Max Caulfield, ormai 28enne che, dopo i tragici eventi di Arcadia Bay, decide di trasferirsi nel Vermont per inseguire il suo sogno di diventare una fotografa professionista, nel mentre la ragazza viene incaricata di tenere un corso di fotografia alla prestigiosa Università di Caledon, dove stringe una fortissima amicizia con la figlia della preside, Safiya Llewellyn-Fayyad, per gli amici Safi, uno scatenato spirito libero senza filtri che aspira a diventare una scrittrice di poesie e, durante le prime battute del gioco, sembra proprio che il suo sogno stia per avverarsi.
Tuttavia sappiamo che in questa serie nulla va il verso giusto ed infatti in una notte dove le due decidono di andare a vedere una pioggia di stelle cadenti Max avverte una strana fitta alla testa e, dopo aver seguito Safi allontanatasi per una conversazione telefonica, la ritrova morta su una panchina con un foro di proiettile sul petto, il dolore è ovviamente immenso e Max sente come se stesse vivendo per una seconda volta ciò che è accaduto a Chloe.
Nei giorni successivi alla dipartita della ragazza le fitte alla testa di Max aumentano ed inizia ad avere strane visioni dei suoi amici quando questi non sono fisicamente presenti con lei, tra cui, in maniera scioccante, anche Safi; come un lampo dal passato pare infatti che i suoi poteri siano tornati, stavolta però non si tratta di riavvolgimento temporale ma bensì della possibilità di aprire un portale verso una dimensione parallela alla sua dove l'amica è ancora viva e vegeta, tuttavia vi sono diversi segnali che indicano che qualcuno stia premeditando di compiere l'omicidio anche da questo lato, sarà dunque compito della nostra protagonista impedire che ciò accada ed al tempo stesso smascherare il colpevole nella sua realtà per ottenere finalmente giustizia per la compagna a cui tanto era affezionata.
 
La dinamica tra Max e Safi è uno degli aspetti che abbiamo apprezzato di più della produzione

Dal punto di vista del gameplay in realtà non ci sono grandissime modifiche rispetto ai capitoli finora, si tratterà sempre di risolvere varie situazioni esaminando lo scenario con lo scopo ultimo di raccogliere indizi che portino alla verità sulla dipartita di Safi, ovviamente però la meccanica primaria vera novità della produzione sarà il passaggio tra le due dimensioni, rinominate in maniera azzeccata "mondo della morte" e "mondo della vita" ad indicare la realtà nella quale la nostra amica è ancora presente, questa meccanica sarà fondamentale non solo per indagare sul caso, ma anche per accedere ad aree inaccessibili da un lato ma non dall'altro oppure evitare incontri spiacevoli aggirandoli con facilità, è inoltre integrata in maniera egregia anche nelle interazioni sociali, in quanto spesso e volentieri ci capiterà di interagire anche tramite messaggi telefonici con entrambe le versioni di vari personaggi e dovremo dunque ricordarci con quale delle due avremo a che fare, visto che molte saranno nettamente diverse sotto tanti aspetti (processo reso comunque intuitivo da un apposito cerchio colorato posizionato al centro delle situazioni di scelta multipla); addirittura ci sarà possibile prendere degli oggetti chiave da un lato ed utilizzarli dall'altro come meglio ci aggrada; esplorare le ambientazioni sarà inoltre fondamentale non solo per portare a termine piccoli compiti secondari che modificheranno alcuni dialoghi, ma anche per trovare delle insolite Polaroid legate alla trama in un modo che non vogliamo spoilerarvi; per i più estrosi sarà inoltre possibile scattare foto a determinati soggetti proprio utilizzando la funzione rinominata "Doppia esposizione", per quanto l'abbiamo trovata una mera aggiunta che non riesce ad infilarsi bene nel contesto della doppia dimensione.
 
Moltissime tematiche attuali sono trattate con una naturalezza e cura che raramente vediamo nelle produzioni odierne

La cosa che sicuramente ci ha maggiormente colpito dell'intera produzione è quanto questa sia riuscita a distaccarsi dalle sue origini "giovanili", il cambiamento di età di Max non si vede solo nel suo modo di porsi con il mondo attorno a sé (che rimane comunque con quel pizzico di ironia spensierata che la caratterizza) ma anche con la gestione della narrazione, che riesce a diventare più adulta sia trattando in maniera giusta e naturale tematiche delicate come la depressione, lo stress post-traumatico, la transessualità ed i diritti LGBTQ+ sia contornando la narrazione con un cast di nuovi personaggi che abbiamo davvero apprezzato, soprattutto gli esponenti femminili che risultano davvero d'impatto ed in particolare proprio Safi, che a tutti gli effetti (come detto in apertura) risulta una versione trentenne di Chloe, più matura e consapevole ma al tempo stesso sfrontata, estremamente ironica e pronta a spaccare il mondo.
La trama si dipana su cinque capitoli della durata totale di una decina di ore e se pensate che le prime siano piuttosto lente vi garantiamo che dalla fine del secondo capitolo in poi la narrazione prenderà una piega completamente imprevista e che ci ha lasciato incollati fino ai titoli di coda.
Lato tecnico siamo rimasti particolarmente soddisfatti dal nuovo engine di gioco, che riesce a restituire una resa dei volti eccezionale con delle espressioni estremamente realistiche e dettagliate, per quanto sulla versione Playstation 5 da noi testata ci siano diversi cali di frame (non comunque tragici) in presenza dei portali, probabilmente perché entrambi i mondi vengono renderizzati contemporaneamente in quanto il passaggio dall'uno all'altro è istantaneo senza caricamenti di sorta.

 
Dopo le ultime produzioni della serie eravamo un po' scettici su un ritorno alle origini e soprattutto con la stessa protagonista, vedendola come una sorta di operazione nostalgia per coprire eventuali carenze narrative, ebbene dopo aver portato a termine la nuova avventura di Max siamo più che felici di dire che questo non è stato proprio il caso: Life is Strange: Double Exposure si pone come uno dei migliori capitoli del brand in grado di rivaleggiare con le prime produzioni della serie, proponendo una storia interessante e dai risvolti inattesi, un cast di personaggi eccezionale (per quanto un po' carente dal lato maschile) ed una gestione adulta delle vicende e delle tematiche trattate, esattamente come la vorremmo vedere in più produzioni oggigiorno; un acquisto sicuro per tutti coloro che hanno amato il duo originario e vogliono provare nuovamente le stesse emozioni (ed anche di più)