La serie animata di Dandadan attualmente in onda, tratta dall'omonimo e fortunato manga di Yukinobu Tatsu, è una valanga di sorprese e citazioni.
Recente è quella della battuta udita nell'episodio 10, a richiamare uno dei personaggi più noti interpretati nella sua carriera dal popolare attore Hiroshi Abe, tratta direttamente dalla serie Downtown Rocket.
Prima ancora di Abe, tuttavia, c'è un altro nome celebre che ricorre con inesauribile frequenza, ed è quello di Ken Takakura.
Sappiamo che alla protagonista Momo piacciono tipi di aspetto e carattere severo, proprio come l'omonimo attore nipponico di fama mondiale scomparso nel 2014.
Per una bizzarra coincidenza del destino, tuttavia, il protagonista maschile nonché buon amico di lei, vessato dai bulli e fanatico dell'occulto è un Ken Takakura di nome... ma non di fatto.
Ma chi è quindi il vero Ken Takakura?
Non è eccessivo considerare Ken Takakura una vera e propria icona del cinema e un ambasciatore della cultura giapponese sul grande schermo.
Nato il 16 febbraio 1931 a Nakama, nella Prefettura di Fukuoka, e scomparso il 10 novembre 2014 a Tokyo all'età di 83 anni, egli è stato una delle figure più rappresentative del cinema giapponese; spesso definito il "Clint Eastwood giapponese", Takakura ha saputo incarnare personaggi complessi e sfaccettati, guadagnandosi fama internazionale grazie al suo talento e alla sua capacità di trasmettere emozioni profonde con un minimalismo espressivo unico.
Laureatosi presso l'Università Meiji di Tokyo, il giovane inizialmente aspirava a una carriera nel mondo degli affari; un'audizione presso la Toei cambia tuttavia il corso della sua vita, portandolo al debutto come attore nel 1956.
Negli anni '60 e '70 egli conquista la celebrità grazie ai suoi ruoli nei gangster movie (yakuza eiga), come Abashiri Prison (1965) e The Wolves (1971), dove ha interpretato uomini d'onore legati al codice morale del mondo della malavita nipponica. Questi film lo hanno reso una figura emblematica per il pubblico di casa, ma con il tempo Takakura ha inteso distaccarsi dal genere yakuza per esplorare ruoli più universali e drammatici.
La sua carriera raggiunge un respiro internazionale grazie alla collaborazione con registi di fama mondiale: nel 1974 Sydney Pollack lo scegli per il film Yakuza, dove Takakura interpreta Ken Tanaka, un ex membro della yakuza coinvolto in un intrigo che mescola passato, onore e vendetta.
La pellicola, pur non avendo riscosso un immediato successo commerciale, è diventata un cult nel corso degli anni e ha presentato Takakura al pubblico occidentale, consolidandolo come un attore di carisma universale.
Un altro momento cruciale è stata la sua interpretazione in Black Rain (1989), film diretto da Ridley Scott. In questo action thriller, Takakura ha vestito i panni dell'ispettore Masahiro Matsumoto, un detective giapponese che collabora con i due poliziotti americani interpretati da Michael Douglas e Andy Garcia, per combattere la yakuza a Osaka.
La sua performance è stata lodata per l'autenticità e l'intensità, portando un equilibrio tra il dinamismo hollywoodiano e la profondità emotiva tipica del cinema giapponese.
Verso la fine della sua carriera, Takakura ha collaborato anche con il celebre regista cinese Zhang Yimou nel drammatico Mille miglia... lontano (2005): qui interpreta Takata Gou-ichi, un padre anziano che intraprende un viaggio in Cina per realizzare l'ultimo desiderio del figlio malato.
Il film è considerato una delle sue interpretazioni più intime, esplorando temi universali come il perdono, il legame familiare e la redenzione.
Oltre ai film drammatici e d'azione, Ken Takakura ha avuto però un ruolo significativo anche nel mondo delle trasposizioni cinematografiche di manga.
Nel 1973 interpreta infatti il protagonista nel live-action Golgo 13, basato sull'omonimo manga creato da Takao Saitō.
Duke Togo, alias Golgo 13, è un infallibile assassino professionista, noto per il suo carisma glaciale e la sua precisione mortale: Takakura porta sullo schermo un personaggio enigmatico e impenetrabile, rendendo omaggio allo spirito del manga originale. Pur non avendo avuto lo stesso impatto commerciale di altri suoi film, Golgo 13 rimane un'opera di culto per gli appassionati del genere e un esempio della versatilità dell'attore.
La filmografia di Takakura comprende capolavori che spaziano da produzioni locali a collaborazioni internazionali. Tra i più noti possiamo annoverare:
Durante la sua carriera, Takakura ha ricevuto numerosi riconoscimenti, inclusi ben quattro Japan Academy Awards, i cosiddetti 'Oscar nipponici': è un traguardo mai ottenuto da nessun altro attore nipponico finora.
Nel 2006 gli è stato conferito, tra le altre cose, l'Ordine del Sol Levante, una delle più alte onorificenze del Giappone, per il suo contributo alla cultura e all'intrattenimento.
Affettuosamente soprannominato "Ken-san" dal pubblico nipponico, Takakura ha recitato in più di 200 film nel corso della sua vita, godendo di ampia fama in patria ma lasciando al contempo un segno indelebile nel cinema mondiale.
I suoi personaggi, spesso uomini d'onore che affrontano dilemmi morali, hanno incarnato temi universali di resilienza, dignità e redenzione. Anche dopo la sua scomparsa, le sue opere continuano a essere celebrate per la loro profondità emotiva e il loro impatto culturale.
Takakura non è stato solo un'icona del cinema giapponese, ma un vero ambasciatore della cultura nipponica sul palcoscenico globale.
Fonti consultate:
Wikipedia
Mydramalist
Si ringrazia bob71 per la stesura della biografia
Recente è quella della battuta udita nell'episodio 10, a richiamare uno dei personaggi più noti interpretati nella sua carriera dal popolare attore Hiroshi Abe, tratta direttamente dalla serie Downtown Rocket.
Prima ancora di Abe, tuttavia, c'è un altro nome celebre che ricorre con inesauribile frequenza, ed è quello di Ken Takakura.
Sappiamo che alla protagonista Momo piacciono tipi di aspetto e carattere severo, proprio come l'omonimo attore nipponico di fama mondiale scomparso nel 2014.
Per una bizzarra coincidenza del destino, tuttavia, il protagonista maschile nonché buon amico di lei, vessato dai bulli e fanatico dell'occulto è un Ken Takakura di nome... ma non di fatto.
Ma chi è quindi il vero Ken Takakura?
Non è eccessivo considerare Ken Takakura una vera e propria icona del cinema e un ambasciatore della cultura giapponese sul grande schermo.
Nato il 16 febbraio 1931 a Nakama, nella Prefettura di Fukuoka, e scomparso il 10 novembre 2014 a Tokyo all'età di 83 anni, egli è stato una delle figure più rappresentative del cinema giapponese; spesso definito il "Clint Eastwood giapponese", Takakura ha saputo incarnare personaggi complessi e sfaccettati, guadagnandosi fama internazionale grazie al suo talento e alla sua capacità di trasmettere emozioni profonde con un minimalismo espressivo unico.
Laureatosi presso l'Università Meiji di Tokyo, il giovane inizialmente aspirava a una carriera nel mondo degli affari; un'audizione presso la Toei cambia tuttavia il corso della sua vita, portandolo al debutto come attore nel 1956.
Negli anni '60 e '70 egli conquista la celebrità grazie ai suoi ruoli nei gangster movie (yakuza eiga), come Abashiri Prison (1965) e The Wolves (1971), dove ha interpretato uomini d'onore legati al codice morale del mondo della malavita nipponica. Questi film lo hanno reso una figura emblematica per il pubblico di casa, ma con il tempo Takakura ha inteso distaccarsi dal genere yakuza per esplorare ruoli più universali e drammatici.
La sua carriera raggiunge un respiro internazionale grazie alla collaborazione con registi di fama mondiale: nel 1974 Sydney Pollack lo scegli per il film Yakuza, dove Takakura interpreta Ken Tanaka, un ex membro della yakuza coinvolto in un intrigo che mescola passato, onore e vendetta.
La pellicola, pur non avendo riscosso un immediato successo commerciale, è diventata un cult nel corso degli anni e ha presentato Takakura al pubblico occidentale, consolidandolo come un attore di carisma universale.
Un altro momento cruciale è stata la sua interpretazione in Black Rain (1989), film diretto da Ridley Scott. In questo action thriller, Takakura ha vestito i panni dell'ispettore Masahiro Matsumoto, un detective giapponese che collabora con i due poliziotti americani interpretati da Michael Douglas e Andy Garcia, per combattere la yakuza a Osaka.
La sua performance è stata lodata per l'autenticità e l'intensità, portando un equilibrio tra il dinamismo hollywoodiano e la profondità emotiva tipica del cinema giapponese.
Verso la fine della sua carriera, Takakura ha collaborato anche con il celebre regista cinese Zhang Yimou nel drammatico Mille miglia... lontano (2005): qui interpreta Takata Gou-ichi, un padre anziano che intraprende un viaggio in Cina per realizzare l'ultimo desiderio del figlio malato.
Il film è considerato una delle sue interpretazioni più intime, esplorando temi universali come il perdono, il legame familiare e la redenzione.
Oltre ai film drammatici e d'azione, Ken Takakura ha avuto però un ruolo significativo anche nel mondo delle trasposizioni cinematografiche di manga.
Nel 1973 interpreta infatti il protagonista nel live-action Golgo 13, basato sull'omonimo manga creato da Takao Saitō.
Duke Togo, alias Golgo 13, è un infallibile assassino professionista, noto per il suo carisma glaciale e la sua precisione mortale: Takakura porta sullo schermo un personaggio enigmatico e impenetrabile, rendendo omaggio allo spirito del manga originale. Pur non avendo avuto lo stesso impatto commerciale di altri suoi film, Golgo 13 rimane un'opera di culto per gli appassionati del genere e un esempio della versatilità dell'attore.
La filmografia di Takakura comprende capolavori che spaziano da produzioni locali a collaborazioni internazionali. Tra i più noti possiamo annoverare:
- Abashiri Prison (1965)
- The Wolves (1971)
- Yakuza (1974)
- The Bullet Train (1975)
- The Yellow Handkerchief (1977)
- Station (1981)
- Antarctica (1985)
- Black Rain (1989)
- Poppoya (1999)
- Mille miglia... lontano (2005)
Durante la sua carriera, Takakura ha ricevuto numerosi riconoscimenti, inclusi ben quattro Japan Academy Awards, i cosiddetti 'Oscar nipponici': è un traguardo mai ottenuto da nessun altro attore nipponico finora.
Nel 2006 gli è stato conferito, tra le altre cose, l'Ordine del Sol Levante, una delle più alte onorificenze del Giappone, per il suo contributo alla cultura e all'intrattenimento.
Affettuosamente soprannominato "Ken-san" dal pubblico nipponico, Takakura ha recitato in più di 200 film nel corso della sua vita, godendo di ampia fama in patria ma lasciando al contempo un segno indelebile nel cinema mondiale.
I suoi personaggi, spesso uomini d'onore che affrontano dilemmi morali, hanno incarnato temi universali di resilienza, dignità e redenzione. Anche dopo la sua scomparsa, le sue opere continuano a essere celebrate per la loro profondità emotiva e il loro impatto culturale.
Takakura non è stato solo un'icona del cinema giapponese, ma un vero ambasciatore della cultura nipponica sul palcoscenico globale.
Fonti consultate:
Wikipedia
Mydramalist
Si ringrazia bob71 per la stesura della biografia
- "Mas" tu devi imparare a usare un po' meno la testa e un po' più le palle!
- Le palle?... 😎
seguendo dandandan dall'inizio trovo strano che j-pop non abbia mai spiegato o menzionato chi fosse il Ken Takakura reale.
...e però mettere la foto da Antartica, accidenti, io piango fino a dopodomani a ripensarci!
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