Yamato Video, con un post su Facebook, ha deciso di spiegare tutto il procedimento che ha portato al lungo restauro in alta definizione della serie Abenobashi del 2002. La serie era molto attesa dai fan e ora viene pubblicata settimanalmente su Anime Generation, il canale dedicato all'animazione giapponese di Yamato Video su Prime video. Rilascio settimanale dovuto proprio, a quanto dice Yamato Video, ai lunghi tempi di post-produzione con fli ultimi episodi ancora in lavorazione. Per ora siamo a 8 puntate su 13. 
 



 
Note tecniche sul processo di rimasterizzazione effettuato dallo staff Yamato Video sulla serie ABENOBASHI - IL QUARTIERE COMMERCIALE DI MAGIA
Siamo nei primi anni 2000. Fino a fine Novecento l'animazione era realizzata tramite rodovetri, e quindi il master dell'episodio era una pellicola. Con l'avvento della tecnologia però le tecniche di animazione si sono adeguate, e si è ormai passati a produrre le serie anime direttamente in digitale con l'ausilio di vari software.
Non esistendo quindi una pellicola da acquisire a risoluzione più elevata per rilasciare l'opera in alta definizione, è stato necessario upscalare partendo dai master DigiBeta NTSC dell'epoca.
Per poter massimizzare la resa era necessario però preparare il video all'upscale in modo da ottenerne il meglio.
Come gran parte delle produzioni precedenti all'arrivo dell'alta definizione, Abenobashi presenta prevalentemente scene animate a 23,976fps progressivi, a cui è successivamente stato applicato un pulldown 2:3, necessario per portare il video a 29,97fps interlacciati per la televisione.
Se fosse stato solo questo, l'operazione sarebbe stata piuttosto semplice, in quanto esistono anche algoritmi automatici robusti di IVTC, ma il problema nasce per come venivano realizzati molti degli anime all'epoca, Abenobashi incluso: la lavorazione non veniva ultimata a 23,976 per applicare il pulldown solo alla fine per la trasmissione televisiva (come avviene quasi sempre ora nelle produzioni native in alta definizione), ma bensì il montaggio definitivo nell'NLE veniva effettuato a 29,97 e per questo motivo ci sono sequenze che sono native a quel framerate, in altre situazioni ci sono stati cambi di framerate, accelerazioni e rallentamenti (con anche field blending), e in altre ancora le scene sono state modificate in un secondo momento per cui ci sono pattern di pulldown diversi contemporaneamente a schermo (generalmente nei casi in cui il lip sync dei personaggi era stato corretto a posteriori).
Per poter gestire al meglio tutte queste variabili è stato necessario intervenire manualmente nel procedimento di IVTC, riconoscendo con esattezza quali fossero i pattern, cercando quali zone dell'immagine ripristinare con pattern separati, e in alcuni casi estremi ricostruendo le scene con le parti di immagine senza blend e ricreando l'animazione direttamente al framerate progressivo.
Nonostante questo, due episodi della serie furono realizzati quasi interamente a 29,97 progressivi, per cui per quei due episodi specifici, al posto di portare tutto a 23,976, abbiamo optato per lasciare a 29,97 i contenuti che lo erano nativamente, portare a 23,976 i contenuti che presentavano le altre problematiche illustrate sopra, e uniformare il tutto a 59,94 con pattern lineari, in modo da minimizzare l'impatto sulla fluidità in riproduzione.
Una volta terminato il processo di IVTC e restauro, che già di suo ha comportato alcuni mesi di lavorazione, si è passati all'upscale dai questi nuovi master SD progressivi, ma la complicazione è stata, paradossalmente, la nitidezza del prodotto: i master di Abenobashi alla risoluzione nativa hanno molto spesso delle linee estremamente nitide e con aliasing, e questo comportava evidenti difetti in fase di upscale con i modelli di upscaling a nostra disposizione all'epoca.
Qui è stato dove i tempi di lavorazione si sono dilatati ulteriormente in cerca della soluzione ottimale.
I primi tentativi prevedevano interventi di anti-aliasing a diversa intensità in base alla scena e ai singoli elementi al suo interno, upscaling con svariati modelli di upscaling diversi per poi mettere tutto assieme a mano anche con maschere, con risultati finali altalenanti per quanto ovviamente migliori di un semplice modello singolo automatizzato a tappeto.
Questo primo approccio ha portato via svariati mesi nel cercare di costruire un master HD gradevole, ma arrivati a circa metà serie ultimata, sempre cercando soluzioni alternative con modelli più sofisticati e adeguati alle nostre necessità, abbiamo raggiunto nel 2024 il punto di svolta, quando abbiamo finalmente trovato dei modelli di upscaling più ideali che necessitavano di molto meno intervento umano e al contempo davano risultati davvero eccellenti per la resa finale in HD.
Consci della netta differenza dei risultati e del miglioramento, e considerando quanto tempo era già stato impiegato sulla serie alla ricerca di un remaster quanto più definitivo, abbiamo preso la decisione di scartare il lavoro di upscaling precedente per ricominciare da zero, ma con la fortuna che il nuovo sistema richiedeva molto meno tempo manuale per completare gli episodi.
È stato comunque necessario intervenire ad hoc in alcuni punti effettuando lo stesso dell'anti-aliasing su sequenze specifiche, ma nel complesso il risultato finale dell'upscale è stato più rapido da raggiungere, nonché migliore in riproduzione per l'utente finale.
Grazie per l’attenzione.
Lo staff Yamato Video 🔴